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Autore: Happy_mad    12/08/2016    2 recensioni
Seguite Natsu Dragneel nei suoi tentativi di scordarsi dell'assenza di Igneel.
!!!!ATTENZIONE!!!!
-Ooc Natsu
-Contenuti maturi come: fumo, alcool, autolesionismo (scene dettagliate), abuso di droghe (scene non tanto dettagliate), prostituzione, sesso (scene non dettagliate)
-il protagonista NON le considera PERICOLOSE, ma lo sono!! State al sicuro e se avete problemi del genere parlatene!!!
Genere: Angst, Dark, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gray Fullbuster, Happy, Kana Alberona, Luxus Dreher, Natsu
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Salve, ecco un'altra parte della fic!!! Da adesso il rating sarà arancione, anche se le scene non saranno tanto dettagliate. Grazie mille per tutte le persone che hanno letto (e se mi lasciate una recensione grazie di cuore!!!).
Visto che fino a lunedì sarò via, martedì metterò il quarto capitolo!
Buona lettura!!!


 
"Hey Gray che fai?"
Alla festa di Levy, Natsu aveva visto il suo ami-nemico sgattaiolare alle scale della dispensa, stavano per cantare la canzoncina di "tanti auguri" e nessuno si era accorto della sua assenza.
O di quella del Dragon-slayer.
Il 15enne si era girato di scatto, sorpreso che qualcuno lo avesse scoperto, ma poi vedendo che era solo lui si era leggermente calmato.
"Niente che ti interessi.." Gli aveva risposto distaccato, cercando con la mano di tenersi il polso.
Quando Natsu aveva visto per la prima volta il sangue, ne era rimasto disgustato.
"Gray ma tu...sanguini..." 
Dalla mano stretta ne uscivano alcune gocce che scivolavano sul braccio muscoloso del mago.
"Merda" imprecò, e prendendo un fazzoletto dalla tasca lasciò andare l'arto.
Un taglio leggero divideva le vene bluastre, come una spaccatura nella terra che faceva uscire lo zampillo della vita.
In questo caso della morte.
Natsu aveva cercato di urlare o almeno richiamare l'attenzione di uno degli adulti di sopra, ma il palmo aperto che gli stava tappando la bocca lo impediva.
"Non Dire Una Parola"
Scandì a denti stretti il blu-scuro, mentre scontrava il corpo del suo compagno contro la ringhiera.
Natsu annuì velocemente, spaventato.
Gray lo guardò negli occhi per vedere se stava mentendo. Poi lo lasciò.
"Che...che stavi facendo...?" Mormorò Natsu che stava fissando la ferita aperta.
"Stavo dimenticando..." Spiegò e incominciò a fasciare il taglio.
Era stata la prima volta che Gray gli aveva fatto veramente paura.
 
"Master" Mirajane era entrata nell'ufficio di Makarov, non era la prima volta per colpa di tutte le distruzioni durante le missioni ma ora era diverso.
"Mira!" Il vecchietto la salutò contento "ancora una delle tue missioni finite male!?" La prese un po' in giro lui.
L'albina fece un mezzo sorriso, anche se con gli altri faceva la dura aveva un lato tenero.
"No ecco è per la festa di Levy" 
"È successo qualcosa di grave?" Chiese allarmato 
"No no ma..." Mira non sapeva come continuare "ecco, non troviamo più uno dei regali, quello di Erza"
"E sarebbe?" 
"Un coltellino svizzero"
 
La spiegazione di Gray su come tagliarsi, o come diceva lui self harming yourself, era stata veloce e superficiale.
"Devi tenere la lama orizzontalmente su un arto, e poi tagliare velocemente dosando la pressione del braccio così sarà più o meno profondo"
Ma alla fine utile.
Gli aveva anche dato un coltellino, l'impugnatura era di legno con sopra inciso un libro aperto e aveva anche altri strumenti.
Non gli aveva detto dove lo aveva preso però, solo di non farlo vedere a nessuno.
14 anni e 10 mesi Natsu Dragneel dopo il disastro dell'alcool con Cana, aveva detto basta a vini, liquori e tutti i whisky della terra, per poi trovarsi qualche volta nella stanza in pietra a bere un goccio dalla fiaschetta...ma questo Cana e la sua coscienza non dovevano saperlo...
Alla fine l'effetto non era quello sperato (per poi non parlare dei mal di testa e le notti insonni a vomitare), così aveva deciso di provare il metodo di Gray.
Però non sapeva con certezza quando usarlo.
Gray aveva detto che gli serviva quando si sentiva stanco, quando tutto era troppo opprimente o quando il ricordo di Ur era...vivo.
Ma Natsu era sempre energico, sempre felice, sempre a cercare suo padre Igneel.
Anche se non lo trovava...e alcune volte dicevano che i draghi erano estinti, spariti...oppure dopo ore di missione ritornava a casa...
Stanco.
 
Era uno di quei giorni quando aveva incominciato a tagliarsi, stava piovendo.
Un'altra missione andata con successo si, ma senza trovare Igneel.
Gli mancava da morire.
"Happy vai alla gilda"
Natsu voleva solo stare da solo.
"Ma.."
Voleva solo togliersi questa sensazione.
"VAI ALLA GILDA!!" 
Voleva solo dimenticare.
Happy era uscito alla massima velocità da casa piangendo, sarebbe andato da Lisanna.
Forse.
Natsu chiuse la porta, il rumore incessante gli riempiva le orecchie, la stanza era fredda e umida. Spostò un'asse del pavimento, il coltellino era lì intoccato, brillava di una luce sinistra.
Il ragazzo lo prese con cautela, liberandolo dai suoi confini, le dita tastavano il bordo in legno per trovare il coltello. Un veloce movimento e la lama era davanti ai suoi occhi.
Era leggermente più piccola di quella che aveva usato Gray, ma più affilata. Molto più.
I suoi polpastrelli scivolarono sulla superficie mai usata, lanciava scariche elettriche al suo corpo.
Sembrava che lo volesse allontanare da qualcosa di pericoloso.
"Ma non è pericoloso. Vero?"
Deglutì, la saliva gli aveva impastato la bocca e con la lingua si bagnò le labbra secche, gocce di sudore gli attraversavano il corpo. Gli veniva la nausea a vedere il suo riflesso.
"Cioè Gray mi ha detto che lo sta facendo da molto tempo..."
Osservò ancora una volta l'arma e la sistemò, senza più indugiare, sopra il polso destro, tenendo stretto il legno con la mano sinistra. Le nocche erano diventate bianche, aveva paura di farlo cadere.
Stava tremando.
"Dice che quando ha finito si sente subito meglio."
Si morse il labbro inferiore e si concentrò a guardare il metallo davanti a lui. Non era sicuro fosse la soluzione ai suoi problemi, ma vedendo Gray sembrava funzionasse.
La fronte corrugata, gli occhi larghi, non era più il viso di un bambino.
Ora o mai più.
"Cioè ha detto che mi farà un po' male, ma se sto leggero sarà solo un bruciore fastidioso."
Un bruciore fastidioso. Era così che Gray aveva detto a Natsu, quando gli aveva chiesto se gli faceva male, ma non riusciva a credergli fino in fondo. Anche se era suo amico.
La sua pelle salata era calda, sembrava una di quelle spiagge bianche a mezzogiorno, e appoggiandoci sopra la lama sentì un brivido che gli irrigidì i muscoli.
Voleva che qualcuno lo fermasse.
Aveva paura. Non ce la faceva.
"Non è pericoloso....vero...?"
Chiuse gli occhi, mordendosi di più il labbro fino a sentire male. Non voleva vedere.
E mosse la mano.
 
"Natsuuu...sei in casa?" Happy era ritornato a casa sua, la pioggia era finita e sperava anche l'arrabbiatura di suo padre.
"Sono di qua" lo chiamava dalla cucina, la sua voce era allegra.
Happy volò con cautela al loro pseudo fornello per "cucinare" (così lo chiamava Lisanna) e la vista davanti a lui era sbalorditiva.
Piatti, vassoi, ciotole il loro tavolo era pieno di pesce e crostacei da tutte le parti.
"Vedo che sei felice" Natsu era seduto dall'altra parte del tavolo, con un coltello e la forchetta in mano pronto a rimpinzarsi lo stomaco.
"AAAYYEEEEEE" non si sedette neanche e già il gattino aveva 4 pesci nelle zampine.
"Salmone, trota, sgombro... Natsu non c'è il tonno!"
"Ugh Happy lo sai che a me non piace..."
Andarono avanti così finché solo lische e stoviglie vuote erano rimaste e la famiglia sfinita si sistemò sul divano.
"Mi...ecco mi dis-piace, per come mi sono comportato prima ecco...per essermi arrabbiato" Natsu non era bravo con le parole, si esprimeva attraverso i gesti, con quello che faceva per l'altro.
"Scuse accettate" sospirò contento Happy che aveva cominciato a fare le fusa sulla sua pancia.
Il ragazzo sorrise e con la mano destra accarezzò la testa di pelo azzurro.
"Hey Natsu" il rosato si era quasi abituato alla pace nella stanza.
"Mmm" mugugnò.
"Come mai ti sei messo questo bracciale nero al polso?" 
Natsu si irrigidì.
"L'ho...mmm..." Masticava le parole in bocca "trovato...mentre cucinavo. Non è male vero..!?" Chiese speranzoso.
Happy stette fermo a guardare il nuovo accessorio sul braccio destro.
"Si non è male" disse infine prima di chiudere gli occhi.
 
L'acqua del lavandino era piena di sangue.
"Aaahha..."
Gli unici rumori che si sentivano nella casa erano le fusa di Happy e dei bassi lamenti.
"Uggh...ghhgh"
Le labbra erano strette, ma i mugugni uscivano lo stesso, scorticando la gola e il petto.
"Ah...hhaaahaaag...ghh"
Natsu cercava di rimanere il più silenzioso possibile, ma come si fa quando stai cercando di pulire, nel cuore della notte, una ferita profonda.
Troppo profonda.
"Vaffanculo Gray"
Le guance erano rigate da scie di lacrime, gli occhi erano pesanti e rossi.
"Vaffanculo...stupido coltello"
Anche se il suo corpo era attraversato da singhiozzi e spasmi, era riuscito a prendere una garza e fasciarsi il solco nel suo polso.
"V...vaffan-culo...Igneel..."
Anche se il pavimento era freddo, Natsu si buttò lo stesso per terra.
Aveva incominciato a piangere più forte. Non voleva dire quelle cose...ma in quel momento era tutto quello che gli passava per la testa. 
Si portò le gambe al petto e abbassò la fronte fino alle ginocchia.
Voleva solo dimenticare.
   
 
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