Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: LaMusaCalliope    12/08/2016    2 recensioni
|Storia ambientata alla fine della 3x01|
Irene Adler e i suoi pensieri sulla morte di Sherlock Holmes.
DAL TESTO: "Lei non ci aveva creduto. E come avrebbe potuto farlo? L’uomo che conosceva lei non si sarebbe mai ucciso, non di sua spontanea volontà, non senza una vera ragione.
E infatti ci aveva visto giusto. Dopo due anni dalla sua presunta morte, eccolo lì sulle scale del suo appartamento, affiancato dal suo migliore e forse unico amico John Hamish Watson."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Irene Adler, John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I AM SHERLOCKED

 
I capelli ricci e neri erano mossi dal vento freddo che spazzava Londra da quella mattina. Una ciocca gli cadeva pigramente sull’occhio sinistro, ma lui sembrava non curarsene affatto; gli altri erano tenuti fermi da quel buffo cappello da cacciatore che si ostinava a mettere ogni qual volta doveva uscire di casa per un’intervista. Era la sua firma ormai, insieme allo splendido cappotto con il bavero alzato, perennemente accompagnato dalla sciarpa blu che gli metteva in risalto gli occhi. Quegli occhi, così chiari da sembrare bianchi, erano immobili, un misto tra l’azzurro del mare limpido e il bianco delle nuvole, e celavano a stento l’intelligenza dell’uomo e la sua arguzia. Al contrario delle labbra, che invece erano distese in un sorriso evidentemente falso e disinteressato alle attenzioni che stava ricevendo il suo padrone.
Dietro di lui si vedevano chiaramente i numeri che componevano il civico del suo appartamento in Backer Street che condivideva con quel medico militare, il dottor Watson proprio di fianco all’investigatore, chiaramente in imbarazzo davanti ai flash delle macchine fotografiche dei giornalisti. Avevano risolto così tanti casi insieme che ormai lei aveva imparato a conoscere anche lui. Era su di lui che aveva concentrato le ricerche dopo che aveva sentito che il suo collega investigatore era morto, gettandosi dal tetto del Saint Bartholomew Hospital.
Lei non ci aveva creduto. E come avrebbe potuto farlo? L’uomo che conosceva lei non si sarebbe mai ucciso, non di sua spontanea volontà, non senza una vera ragione.
E infatti ci aveva visto giusto. Dopo due anni dalla sua presunta morte, eccolo lì sulle scale del suo appartamento, affiancato dal suo migliore e forse unico amico John Hamish Watson.
Irene Adler ingrandì la foto che stava osservando ormai da minuti interi, concentrandosi su quel volto pallido e sicuro di sé che apparteneva all’uomo che le aveva salvato la vita più di una volta: Sherlock Holmes.
   
 
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