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Autore: AvalonGirl    27/04/2009    8 recensioni
3°CAPITOLO AGGIORNATO
E'passato un anno dal mancato matrmonio e nuovi sconvolgenti avvenimenti accadono a Tokyo. Uno strano varco si apre sulla città e una profezia dal passato giungerà nel presente per sconvolgere il futuro.
Ma chi è in realtà Ren Saotoya? Perchè vuole aiutare a tutti i costi Ranma e Akane? Perchè Akane è così interessata a questo strano ragazzo?
E soprattutto...perchè somiglia così tanto a Ranma e perchè anche lui si trasforma in donna?!
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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aaaaa



Salveeeee^^ Come va? GraSSSSie a tutti per le recensioni!
Allooora...per non far confondere tra passato-presente(a volte mi confondo anche io), le parti del futuro saranno in corsivo!




Frontline



It's not like I'm walking alone into the valley of the shadow of death
Stand beside one another, 'cause it ain't over yet
I'd be willing to bet that if we don't back down
You and I will be the ones that are holding the Crown in the end
When it's over, we can say, "Well done"
But not yet, 'cause it's only begun
So, pick up, and follow me, we're the only ones
To fight this thing, until we've won
We drive on and don't look back
It doesn't mean we can't learn from our past
All the things that we mighta done wrong
We could've been doing this all along

Everybody, with your fists raised high
Let me hear your battle cry tonight
Stand beside, or step aside
We're on the frontline

And we'll be carrying on, until the day it doesn't matter anymore
Step aside, you forgot what this is for
We fight to live, we live to fight
And tonight, you'll hear my battle cry
We live our lives on the frontlines
We're not afraid of the fast times
These days have opened up my eyes
And now, I see where the threat lies

We've got to lead the way

-Frontline-
Pillar









Beginning Of The End










Ranma camminava tranquillo sulla rete che dava sul fiume, la cartella di lato e Akane che non lo degnava di uno sguardo un po' più avanti di lui.
Il professorore aveva messo un rapporto ad entrambi e aveva assegnato a tutta la classe un decina di pagine di storia giapponese in più.
E Akane non gli parlava.
"Perfetto." pensò, "come se avessi tempo da perdere dietro alle cose stupide."
Akane era una cosa tupida? Certo...!
Ma a chi voleva darla a bere? Ormai non ci credeva neanche lui stesso, eppure perchè il loro rapporto non si evolveva?
"Colpa sua che si comporta come una bambina!"
I pensieri della suddetta bambina erano simili. Lei e Ranma continuavano a lanciarsi frecciatine velenose, commenti sarcastici, battute e linguacce.
Ma perchè?
Insomma, ormai era chiaro come l'acqua che, molto probabilmente, provava qualcosa per quell'idiota, ormai non lo negava neanche più!
Eppure, nonostante il quasi-mancato matrimonio (un matrimoio che non le sarebbe dispiaciuto, da precisare) non era cambiato niente.
"E'soltanto colpa sua, perchè deve sempre provocarmi? Non potrebbe essere un po' più gentile? Insomma, sono una ragazza anche io!Perchè Ranma non è come Ryoga?!"...probabilmente erano domande a cui non avrebbe trovato risposta, almeno...non facilmente.
Era ancora persa nei suo pensieri quando l'elemento principale di questi, con un salto, scese dalla rate e gli si piazzò davanti.
Akane non lo vide e ci andò a sbattere contro, urtando col naso sulla spalla del ragazzo.
Fece un piccolo salto indietro e, sempre strofinandosi il naso, squadrò Ranma che non era intezionato a camminare.
-Sei ancora arrabiata?-, le chiese.
-Secondo te?- e lo aggirò, aumentando il passo. Per Ranma non fu difficile raggiungera in pochi passi, ne tantomeno trovò difficoltà nello starle dietro, Akane lo sapeva benissimo. Voleva sentire cosa aveva da dirle ma non voleva mostrare che fosse relmente interessata.
-Insomma, cosa ti ho fatto, me lo puoi dire?-.
-Boh...non lo so. Sono tante le cose che mi hai fatto nei tre anni che, per mia sfortuna, ti conosco.-
-Scusa.-
E Akane si fermò di botto, gli occhi stupiti, la bocca semi aperta. Si girò verso il ragazzo col codino, che si era fermato e lo guardò, avvicinandosi.
-Puoi ripetere?-
Ranma sospirò. Il suo più grande problema era che non riusciva a parlarle; con lei non sapeva mai quando e come dire le cose...e questo era un problema bello grosso se consideriamo il fatto che lui aveva da dirle davvero molte cose, cose per il quali gli mancava il coraggio.
Ma da quando  lui, proprio  lui, l'erede della scuola di arti marziali Saotome era diventato un codardo?
Probabilmente da sempre, quando si trattava di Akane.
-Scusa per...tutto. Per la Cina, per i problemi...per tutto. Io non...non sono molto bravo a parlare perciò...- e imbarazzato si portò una nano nei  capelli.
Akane sorrise, graziosa, e gli si avicinò.
Lo guardò negli occhi, osservando quanto fosse buffo mentre arrossiva, -Accetto le tue scuse. Ora andiamo a casa.-, lo prese per una mano e si incamminarono verso il dojo Tendo.
"Forse," pensò Akane mentre lei e Ranma si tenevano per mano, "non è vero che non è cambiato nulla, tra di noi.".
I pensieri di Ranma erano pressocchè identici.
Di certo non avrebbe lasciato la mano ad Akane.






***




Chiuso nella Taimumashin, Ren tentò di calmarsi.
Era riuscito a partire, solo questo importava, ma aveva paura. Paura della responabilità che gravava, dal momento in cui era salito in quella macchina, sulle sue spalle; paura di non farcela, di sabagliare; temeva il momento in cui si sarebbe trovato davanti a quella persona.
Come avrebbe reagito?
Gli scienziati erano stati chiari: non doveva rivelare più di quando si sarebbe dimostrato necessario e non avrebbe dovuto interferire negli avvenimenti che non riguardavano la riuscita del piano.
Ovvero la sua nascita.
Dal momento che andava a cambiare il passato, chi avrebbe detto che sarebbe nato di sicuro?
Infondo lui era pur sempre stato un incidente, no?I suoi genitori non lo avevano "programmato" era stato soltato una consegnuenza dovuto allo stress che all'epoca doveva pesare sulle teste di sua madre e di suo padre. Così glielo avevano raccontato.
"All'epoca era tutto più tosto confusionario. Lui era apparso all'impovviso e nessuno sapava cosa fare, saremmo potuti morire tutti da un momento all'altro, come ora tutto sommato. Tuo padre e tua madre erano dei veri idioti quando si trattava della loro relazione. Penso che il fatto che saremmo potuti morire da lì a poco li "spinse" un pochino...così una cosa tira l'altra...e nove mesi dopo siete spuntati tu e Naoko. Se non fosse stato per voi, probabilmente sarebbero rimasti sempre gli stessi."
Avrebbe rivisto sua madre.
Sua madre.
Dopo quasi 10 anni.
Insieme a sua madre ci sarebbe stato anche suo padre. Chissà se si sarebbero assomigliati? Nell'epoca in cui sarebbe atterato avrebberi dovuto avere circa la medesima età.
La macchina sobbalzò e Ren si chiese se effettivamente stesse viaggiando nel tempo.
La Taimumashin era pronta da quasi tre anni, gli scienziati alla Base ci avevano lavorato giorno e notte per cinque anni.
La Base.
Si chiese che fine avesse fatto la Base, la sua casa.
Sorgeva suelle rovine di una Tokyo ormai distrutta, sulle ceneri di quella che un tempo era stata casa Tendo. A stabilire lì il centro della Resistenza erano stati i suoi genitori insieme a i primi membri. Ma di questi solo pochi ormai erano in vita, ed era Ryoga a guidare la Resistenza da quasi dieci anni; da quando sua madre era morta e suo padre...beh...suo padre era diventato inutile.
Lui e sua sorella gemella, Naoko, erano stati cresciuti da Ukyo.
Ed ora anche Ukyo era scomparsa.
Chiuso nella macchina, Ren sentì la sua rabbia montare dentro di lui.
Da quel viaggio dipendeva il destino di tutti coloro che amava.
Aveva una missine da compiere e l'avrebbe portata a termine.
A costo della vita.




***



Sarebbe stato punito. Aveva ricevuto degli ordini precisi: impedire al ragazzo di salire su quella strana macchina; a ogni costo.
Ma il bastardo, Ren, era partito...e lui non aveva potuto fare niente. Incompenso gran parte della Base era distrutta.
L'attacco aveva funzionato almeno in parte.
Quella della resistenza erano scappati come conigli appena Ren era scomparso.
Urlò di rabbia e di frustazione al pensiero di come
Lui avrebbe reagito.
-Signore...- uno dei soldati si avvicinò -Cosa facciamo ora, signore? Il ragazzo è scappato! Ci punirà...ci punirà tutti!-
-Dobbiamo fuggire anche noi!-
-Sarà furioso...moriremo!-
Disgustato, Zaro, fissò quei vermi uno ad uno.
Alzò leggermente la mano verso il gruppo di uomini davanti a lui; una luce blu uscì dal palmo e li colpì in pieno.
Quando la luce si dissolse, dei corpi non era rimasto niente.
Il familiare dolore ai polsi gli fece soffocare un urlo. Nessuno riusciva a vederle. Nessuno riusciva a vedere le doppie e infinite catene che gli pendevano dai polsi. Da quelle catene scaturiva il suo potere, da quelle catene dipendeva la sua vita.
Fissò ancora disgustato il resto degli uomini, -Qualcun'altro vuole esporre il proprio parere?!- chiese intimidatorio. Nessuna risposta.
-IO.-
Zaro tremò.
Assieme a lui tutti gli altri uomini.
Una forza inopponibile lo trascinò a terra, dove lo costrinse ad inginocchiarsi; come lui, tutti gli alti.
-Ero stato chiaro.- la voce era bassa, quasi sibillata, eppure risuonava in tutta la sua malignità.
Ancora schiacciato dalla forza che lo costringeva a terra, Zaro riuscì ad alzare gli occhi per guardare il suo padrone.
Padrone.
Era il padrone di tutti loro.
Erano cadaveri. Cadavere riportati in "vita" dal potere di quel
mostro e da lui gestiti.
La figura che gli stava davanti era quella di un uomo.
Era alto, muscoloso ed era sollavato da terra da molti centimetri; indossava un furisode
(kimono femminile formale con le machine lunghe e svolazzanti ^_-) rosso con ghirigori neri. Aveva una chioma nera e lunga ed era armato con così tante spade e katane da rifornire ben dieci uomini.
Ma quello che spaventava di più era il volto.
Metà di questo era coperto da una maschera bianca, dall'espressione orribile: l'occhio, cerchiato di nero, era quasi invisibile sotto di questa; la bocca, grande e orribile, si apriva in un ghigno mostruoso.
La parte destra, quella scoperta, era ricoperta di cicatrici raccapriccanti.
Gli occhi erano bianchi, senza pupilla, apparivano quasi cechi.
Tutta la figura era contornata da un'aura scura, densa, quasi palpabile.
Azael.
Il distruttore. Coli il cui nome non veniva pronunciato.
Un demone.
Era stato un Inugami, un tempo, un semplice demone cane subordinato al suo padrone.
Come quel semplice Inugami si fosse trasformato in quel mostro assetato di sangue nessuno lo speva.
Aveva distrutto mezzo Giappone in pochi anni e decimato gran parte della popolazione, da cui aveva creato il suo personale esercito.
Lui era stato il primo.
Il resto della popolazione si rifugiava nelle città sotteranee che era sorte in quegli anni.
Solo la Resistenza era rimasta a difesa, ma ora anche quella era agli sgoccioli. Erano quasi tutti morti.
-Ero stato chiaro.- la voce rimbobava nelle loro teste, ma Azael non muoveva le labbra.
-ERO STATO CHIARO!- questà volta la voce produsse un onda durò che li fece tremare.
-Uccidere il ragazzo,- continuò -ad ogni costo. Perchè non lo avete fatto!-
Zaro sapeva che si stava rivolgendo a lui.
-P...padrone, abbiamo tentato, ma...- prima che potesse finire la frase si ritrovò in aria, con una katane nell'addome.
-Non sono qui per rendermi contro della tua incopetenza, Zaro.-
Cadde a terra con violenza. Sputò sangue e , dolorosalmente, si sfilò la katana.
Lo squarcio si risanò immediatamente. Contemporanemante le catene divennero più pesanti.
Era il modo di Azael di punire chi falliva ma che gli serviva ancora.
-Ho un ultimo compito per te, Zaro.-
Mosse la mano sul vuoto, estrasse Kaine, la prima katana, e la mosse in verticale..
Uno squarcio si aprì dal nulla.
Azael ripose Kaine e lo guardò.
-Questa volta non fallirai.-






Bene gente, se siete arrivati fin qui senza annoiarvi o chiudere la pagina, vi ringrazio!
Ringrazio anche le sette persone che hanno recensito il capitolo precedente (
Akane25, DramaSama, GothiKa_Moon, robertina, jeyjey, saku068, Rakiy) e quelle persone che hanno messo la ff tra le storie seguite! Un bacione atutti voi!
Come avevao detto, anche questo capitolo è una specie di introduzione...quindi è relativamente corto. Il "nemico" principale è stato svelato: Azael (adoro questo nomeeee), ma anhe Zaro farà la sua parte!

Al prossimo capitolo!














































  
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