Terra di Mezzo, Eriador,
Brea, Locanda del Puledro Impennato ore 20.oo circa, 1 ottobre 3018 T.E.
L’interno della locanda era
gremito di gente, tutta intenta a raccontare gli ultimi avvenimenti: l’arrivo
di quattro Hobbit misteriosi, l’attacco subito da Cavalieri Neri, la partenza
dei quattro piccoli viaggiatori insieme al Ramingo poco raccomandabile noto
come Granpasso, ma soprattutto il fatto che fosse da poco partito il grande
Stregone Gandalf il Grigio, non dopo aver lanciato un incantesimo sulla birra,
il che può significare una cosa sola…birra ottima, prezzi bassissimi, Locanda
affollatissima e affari d’oro per Smorzo Cactaceo. In questo clima gioioso sono
molti gli avventori del Puledro Impennato, fra cui parecchi avventurieri,
alcuni solitari in cerca di ingaggio, altri seduti insieme al tavolo. Uno in
particolare, un Nano, che dall’armamento si direbbe un guerriero prode e
valoroso sta sfidandoli altri avventori in una gara a chi beve più birra, forte
della resistenza tipica della sua razza a tale liquido. Gli altri avventori ci
fanno poco caso, essendo essi stessi in simil faccende affaccendati o perché
queste sono case comuni nelle taverne. Ad un certo punto un nuovo sfidante si
avvicina però a Risca, è, infatti, questo il nome del Nano prode in battaglia
almeno quanto in birreria, e appena dopo due boccali getta la spugna, non senza
aver però accusato il guerriero di barare. Non l’avesse mai fatto! Infatti, il
Nano, oltre che leggermente brillo, è anche dannatamente orgoglioso, e pertanto
si sente in dovere di rispondere a questa accusa infamante con un pugno in
faccia all’Uomo, sfortuna volle che non indossasse i guanti torchiati da
battaglia, altrimenti per quel giovane inopportuno non ci sarebbero state più
gare in osteria, una vera disgrazia…e dopo questa “botta in risposta” il
puledro impennato vide scoppiare una rissa in piena regola prima tutti contro
Risca, poi nella foga dello scontro, dove i colpi bassi erano gratuiti e
d’obbligo, divenne un tutti contro tutti indiscriminato. Inspiegabilmente ignaro
di ciò che avveniva alle sue spalle, un pover’uomo alto e nero vestito, con una
barbetta incolta si avvicinò ad un tavolo dov’erano seduti tipi poco
raccomandabili, surrogati di avventurieri: un Beorniano dall’aria scazzata, un
Nano testa-di-cazzo e un Elfo dall’aria rincoglionita. L’uomo si avvicinò
ancora, sempre di più, e quando ormai vicinissimo, ecco che esclama con voce
grave
“Sargon!” indicando il nano
che si stava impiccando con la barba, ”Sargon! Tu mi devi 75 mo…”
e qui il poveraccio si accascia
a terra: gli è infatti arrivata in testa un boccale di birra (vuoto, la birra
non si spreca inutilmente!!! NdRisca) lanciato da Risca per uscire dalla
mischia e fondarsi verso l’uscita. Sargon, vedendosi sgammato alla grande,
decide di approffittare del colpo di fortuna e darsela a gambe con i compagni e
Risca, poiché è un Nano e gli aveva salvato il culo. Così questi figuri
sospetti si lanciarono contemporaneamente verso l’uscita, ma essendo essa
piccola, i più si schiantarono sul muro latrale procurandosi un trauma cranico,
per poi riuscire ad uscire inseguiti da tutta la marmaglia del luogo. Anzi non
proprio tutta. Infatti non si sa per quale ragione nel locale era rimasto
qualcuno oltre ad un isterico Omorzo, i sui schiavi Hobbit e l’uomo svenuto. Sono
tre oscuri figuri, tre Uomini, anche se uno talmente brutto e selvatico da
sembrare una scimmia. Uno ha le sembianze di un antico Numenoreano, solo che è
tropo gracile per essere un guerriero e coloro che osservano bene si accorgono
che dietro l velo delle cataratte, nei suoi occhi ipermetropi, astigmatici e
miopi brilla il bagliore della Conoscenza…o è forse il riflesso delle candele?
Egli è un “Sapiente”, che pretende di avere un Anello Minore, che altro non è
che vile paccottiglia made in Valinor trovata da Manwe e poi gettata lontano
perché doppia. Per motivi di privacy, lui sarà noto come Tizio. Fu così che il
Tizio andò ad aiutare il pover’uomo, ma fece appena in tempo ad issarlo e farlo
sedere su un tavolo che la sottospecie di primato biondo interviene aprendo a
forza la bocca dello svenuto per versarci dentro una pinta di birra.
Stranamente l’uomo non muore affatto ma rinviene, grazie all’aiuto di….rullo di
tamburi…Spark. Spark, per gli amici “il Ciucciamentine”, sarebbe quella cosa
bionda, pelosa e setolosa, ovvero un Wose proveniente della foresta Druadana,
situata in un punto impreciso della Terra di Mezzo, grossomodo tra Rohan e Gondor.
Sin da bambino Spark veniva preso in giro a causa dei suoi capelli biondi e
della sua altezza da un pulcino piccolo e nero con un pezzo di guscio sulla
testa chiamato Calimero…e così lui per fuggire agli insulti correva, e più
correva più vedeva che era bravo a correre e batté persino Forrest Gump alle Olimpiadi
della Terra di Mezzo, a cui si allenava facendo Il giro della stessa una volta
ogni due mesi, e la sua specialità era la Maratona dell’Anello. Accadde però
che un giorno, attraversando L’Isen, il ciucciamentine incontrò uno strano
gruppo di figuri a cavallo che parlavano sibilando o con vocette talmente stridule
da lasciare qualche sospetto sulla loro integrità…morale, e che puzzavano
talmente tanto da far fuggire tutti terrorizzati, senza quindi riuscire a
scoprire dove si trovasse “Contea, Baggins”; questo finché non arrivò Spark,
che comunicò tutte le informazioni di cui avevano bisogno per poi chiedere:
“Scusi, ma che giorno è
oggi? Quanto manca alla Maratona dell’Anello?” e il capo dei travestiti rispose
“Sciocchino, non lo sapevi
che le Olimpiadi sono state sospese per la Guerra? Scusami scusami scusami, ma
adesso io e oro dobbiamo andare a “Contea, Baggins”. Stammi bene bel
maschione!”.
Così con il morale a terra il Ciucciamentine andò a Brea, e saputo
dell’incantesimo sulla birra si diede all’alcolismo
Tornando a noi, ecco quindi
che l’Ignorante e lo Sbabbaro cominciarono, chi con più, chi con meno
delicatezza ad interrogare l’uomo, venendo così a sapere che Sargon, il Nano
figlio di Sauron e Aragorn, gli doveva 75 monete d’oro, a causa di vecchi
affari cui avevano collaborato (leggi: “Contrabbando armi e erba pipa”), e fu
loro inoltrata richiesta riacciuffare il Nano e portarlo a lui per risarcire il
debito. Mente loro avviavano la contrattazione per il compenso, il terzo tizio,
anzi Sempronio era impegnato ad aiutare Smorzo a sistemare la Locanda. Egli e
infatti un umile allevatore andato a Brea appena saputo da un amico del
concorso per bestiame…peccato che il concorso fosse falso e che l’amico voleva
una scusa per allontanarlo dal Forlindon e fregargli il resto del bestiame; in
ogni caso non avrebbe potuto comunque partecipare al concorso, dato che la
mucca era stata…mangiata strada facendo. In ogni caso, dopo aver aiutato Smorzo
a sistemare i danni della rissa, sempronio ottenne una notte gratis alla
locanda e, passando affianco ai tre mentre andava a dormire, sentì i discorsi
sulla Caccia al Nano e decise di unirsi anche lui. Il quartetto decise così di
andare a dormire.
Terra di Mezzo, Eriador,
Brea, Locanda del Puledro Impennato ore 8.00 circa
La mattina vede i nostri
eroi alzarsi di buon’ora per andare a caccia, ma prima è d’obbligo procurarsi
le provviste, per cui…
“Signor Cactaceo, potrei
gentilmente avere tre galline, vive?” disse il Sapiente
“io potrei avere sette
galline vive, un mulo e due stie? Disse Sempronio
“Io…avere…nero..gallo nero”
disse Spark mentre gli altri lo guardavano con aria di sufficienza e
commentavano
“il solito esagerato”.
Dopo aver effettuato gli
acquisti necessari, Tizio insegnò alle galline a camminare in fila, Sempronio
mise le sue nelle stie e le caricò sull’asino e Spark insegnò a Mr Gigolo a corteggiare
le galline.
Dopo queste importantissime
amenità, ecco che il gruppo si mise in cerca del nano e dei suoi amici, ma
trovo che le impronte si interrompevano davanti ad uno spiazzo d’erba che
andava in direzione di Chiane Ditteri, ma videro un'altra serie di impronte,
fra cui qualcosa di trascinato e decisero di seguirle. Dopo una buona mezz’oretta
di cammino, i nostri eroi arrivarono in una piccola radura al centro dl bosco
dove anche un cieco avrebbe capito che si era svolto uno scontro, ma siccome
oltre i cadaveri trovarono solo del pelo d’orso, pensarono che fosse passato un
animale selvatico e affamato e avesse banchettato, quando un fulmine a ciel
sereno andò a schiantarsi davanti a loro, che dallo shock ricordavano che nella
combriccola era presente anche un beorniano, che era quindi in gradi di
trasformarsi in un orso….Decisero allora di seguire le nuove impronte che
puntavano verso Colle Vento…