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Autore: Ilee404    19/08/2016    4 recensioni
Che succederebbe se i vostri desideri più disagiati si avverassero?
Quattro ragazze, quattro desideri e quattro ultimate da conquistare!
NB: molte cose scritte in questa fan fiction si sono avverate col passare del tempo. E' creepy, lo so.
ATTENZIONE! I titoli dei capitoli sono tanto stupidi quanto inerenti al capitolo stesso-
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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ATTENZIONE! Il capitolo ha una sfumatura infima di rating rosso, quindi se siete sensibili andate pure alla seconda parte 


Yehet!
 
ISABEL POV

Trascinai i piedi fino all'entrata di quella che, ormai, era la mia stanza. Afferrai la maniglia della porta ed eseguii un paio di respiri profondi prima di abbassarla bruscamente: il mio primo giorno da Lee Donghae era stato a dir poco stancante.
"Eccoti qui! Iniziavo a preoccuparmi!" Sehun mi accolse con il suo ammaliante sorriso derp. Gli sorrisi di rimando, lasciando che la porta alle mie spalle si chiudesse da sola.
"Leeteuk doveva parlarci di alcune cose, scusa se ho fatto tardi." mi giustificai, notando che il piccolo tavolo di fronte a me era stato accuratamente apparecchiato. "Tu piuttosto? Che fine hai fatto stamattina? Temevo ti fossi arrabbiato per la storia di Jiyong." aggiunsi, togliendomi finalmente le scarpe e posando il didietro ancora dolorante sulla sedia. Sehun iniziò a balbettare imbarazzato, negando la sua evidente gelosia nei miei confronti.
"Avevo le prove con i membri, ricordi? Ma ti avevo promesso che avremmo cenato insieme, no?" sorrise, sedendosi di fronte a me. Non appena Sehun entrò in argomento "cibo" il mio stomaco brontolò, con sua sorpresa.
"Uhm...sembri affamato stasera!" disse, scoppiando poi in una rumorosa risata. Io arrossii, posando istintivamente le mani sulla pancia inesistente di Donghae. 
"Sono contento che la cucina sia ancora intatta!" lo derisi, afferrando finalmente la forchetta. 
"Beh, sai...è difficile dar fuoco alla cucina ordinando da asporto!" confessò, grattandosi la nuca. Da asporto o no, quel cibo aveva un aspetto davvero delizioso.
"Buon appetito allora!" dissi, con la bocca già piena. Lui fece lo stesso, sputacchiando qualche chicco di riso qua e là sul tavolo. Durante la nostra cenetta pseudo romantica mi raccontò della sua giornata, delle ore ed ore di prove e anche dell'incontro che Kai aveva avuto quella mattina con G-dragon aka Elly.
"Non capisco ancora che ci trovi di tanto particolare in lui da volerci fare un duetto. Insomma, nessuno dei tuoi membri era disponibile a scrivere una canzone su Kai nudo?" disse a denti stretti. Lì per lì scoppiai a ridere ma, alzando lo sguardo in direzione di Sehun, vidi la sua fronte aggrottata e capii che era davvero infastidito da quella situazione. "Che poi, se ti serviva un ballerino come ispirazione, perché non hai scelto me? Il mio Sebooty ti avrebbe fatto comporre la canzone del secolo!" 
Per poco non mi andò di traverso il cibo: il maknae degli Exo stava agitando il suo divino posteriore proprio davanti i miei occhi. Nonostante indossasse dei vecchi pantaloni della tuta, non riuscivo a staccare gli occhi dalle sue sode chiappe. Vi chiederete come ho fatto a sopravvivere ad una scena del genere e, beh, vi confesso che non è stato molto difficile. Non in confronto a ciò che ho dovuto affrontare dopo...
"Yah, Sehunnie, siediti! Stai cercando di eccitarmi o di renderti ridicolo?!" chiesi, afferrandolo per la maglia e cercando invano di rimetterlo a sedere. 
Lui non mi diede ascolto, anzi, iniziò a twerkare come un menomato mentale. Davvero, sarebbe potuto essere estremamente sexy, ma si rivelò alquanto imbarazzante. 
"Tu mi farai diventare pazzo!" risi, coprendomi entrambi gli occhi con le mani e lasciandomi cadere contro il muro. Sentii improvvisamente la sua risata interrompersi ed i suoi occhi marroni puntare dritto verso di me: porca merda.
"Dico davvero: se ti serviva un ballerino nudo come musa avresti potuto scegliere me. O, forse, non ti ricordi bene com'è il mio corpo?"
 So a cosa state pensando: avrei dovuto rispondergli che si sbagliava, che conoscevo ogni centimetro del suo corpo, avrei dovuto inventarmi che il mio intento era di non far sospettare a Jiyong di noi e che quindi avevo concentrato le attenzioni su Kai, che ero stanca per la giornata trascorsa e che era il caso di infilarmi velocemente in doccia e correre a nanna vista l'ora.
Le cose, però, non andarono affatto così: spostai le mani dal viso e lo trovai lì, di fronte a me, esattamente dove avevo intuito che fosse. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, tanto che potei sentirlo rimbombare nel cervello. Il modo in cui i suoi occhi fissavano i miei mi aveva completamente paralizzata: stava aspettando una mia precisa risposta. E non mi feci pregare per dargliela. 
"La verità è che la mia memoria visiva fa parecchio schifo."
Non feci nemmeno in tempo a riprendere fiato che lui mi fu addosso, tenendomi ferme le mani sopra la testa e contro il muro. Iniziò a baciarmi come se non avesse aspettato altro da tutta la vita, il che mi parve strano visto che lui e il mio corpo erano stati insieme anche la notte prima. Lo ammetto, fu strano vivere quella situazione in prima persona, ma il mio cedere così facilmente a Sehun non fu dettato dal fatto che lui è il mio bias: i loro corpi si attraevano come due calamite, le loro labbra si cercavano e le loro mani si sfioravano come se la loro pelle fosse il petalo di un fiore prezioso. Nei loro tocchi non c'era nulla di esclusivamente fisico. Con questo non voglio dire che ho vissuto la scena like spettatrice di un film porno amatoriale in 4D, c'ho messo ovviamente del mio. La bellezza di ciò che accadde, però, fu proprio nell'amore che il corpo di Donghae sapeva dargli, nonostante il comandante della nave uke fossi io. 
Senza nemmeno dire una parola, Sehun mi trascinò fino alla camera da letto, sbottonandomi la camicia e sfilandomi velocemente la maglia, ma senza far perdere il contatto alle nostre labbra. Le lenzuola erano fresche rispetto a quella mattina, il che mi provocò un brivido lungo la schiena. Rimasi a guardarlo mentre si liberava lentamente dei suoi vestiti, rimanendo in boxer e calzini. I CALZINI?!?! DAVVERO SEHUN?!?! 
Non appena fu sopra di me iniziò una scia di baci dal mio collo fino alla cintura che mi stingeva i jeans in vita. La mia mente era completamente annebbiata, il mio respiro era diventato improvvisamente affannoso ed iniziavo a sentire qualcosa spingere contro i miei pantaloni.
"OH OH ASPETTA-" lo interruppi, appoggiando il palmo della mano sul suo petto nudo e sudato.
"Che succede? Non ho ancora iniziato." mi sorrise lui, accarezzandomi con il pollice la guancia sinistra. Improvvisamente mi ero ricordata non solo che, di mio, ero una persona pudica, ma soprattutto che non sapevo come si usava un pene. Perché sì, quello mi era stato dato ed io non ero nemmeno andata a fare pipì per paura di annaffiare la toilette. 
"Rilassati Hae. Sai che più ti irrigidisci e più ti farà male." 
L'avrei mandato volentieri affanculo, ma trattandosi sempre e comunque del mio culo preferii lasciar correre e seguire il suo consiglio. Lasciai che fosse lui a guidare i miei movimenti e devo ammettere che non fece male come temevo, anzi, si vedeva che il corpo di Donghae era abituato a certe cose. I miei complimenti Hae; ti farei sedere sul trono del re degli uke, ma il tuo culo non è nelle condizioni di poggiare su qualcosa.
Mi piacerebbe descrivervi nei minimi dettagli la perfezione del Sebooty, le scariche che le sue spinte provocavano al mio corpo e di come lui sia arrivato all'orgasmo al grido di "YEHET!", ma ahimè il rating della ff non me lo permette. Posso solamente dirvi che sì...he blows it like a flute.

***
 
La luce filtrava fioca dalle tapparelle della finestra. Nonostante fossi esausta, non riuscii a chiudere occhio quella notte: troppi pensieri per la testa, troppe cose da sistemare. Non mi sentivo molto in colpa nei confronti di Eunhyuk per ciò che avevo fatto con Sehun perché, d’altronde, prima o poi sarebbe dovuto accadere. Donghae lo amava e dovevo accettarlo. Ma il modo in cui Hyukjae mi aveva guardata quel pomeriggio aveva acceso il mio animo da shipper ed era giunto per me il momento di scavare a fondo nella storia della Eunhae. Senza ovviamente dimenticare che, tra un Sebooty e l’altro, dovevo impararmi dieci anni di coreografie dei Super Junior per il Dream Concert.
“Non riesci a dormire?” Sehun mi riportò alla realtà, distraendomi per un attimo dall’ansia che mi stava chiudendo la bocca dello stomaco.
“Se ti dico una cosa mi prometti che mi crederai?” sussurrai, mettendomi distesa su un fianco ed appoggiando la testa sul suo braccio. Lui annuì, guardandomi un po’ confuso. Non avevo intenzione di dirgli la verità, ma Sehun era la persona più vicina al momento e sapevo che mi sarei potuta fidare di lui.
“Sono in panico per il Dream Concert.” confessai. Lui sorrise, dicendomi che, con tutti i concerti che ho fatto lungo la mia carriera, non era normale soffrire di panico da palcoscenico per un evento simile. Mi morsi un labbro, pensando a come distribuire le parole che dovevo ancora dirgli.
“Non so come spiegarti…è come se, tutto ad un tratto, non mi ricordassi più le coreografie. Mi sento come se non fossi più in me, se non fossi in grado di gestire il mio corpo.” mi sfogai. Lui mi strinse forte a sé, sussurrandomi che non c’era nulla da temere, che questo periodo sarebbe passato presto e che sarei tornato il Donghae di sempre. Non capiva, non poteva capire.
“Ci saremo anche noi a quel concerto. Se ti dimentichi i passi guarda me, così il panico ti passerà. E poi non dire che non sai gestire il tuo corpo: stanotte sapevi esattamente cosa fare.” Oh misericordia.
Affondai la testa nel cuscino, cercando di nascondere il rossore che stava assumendo il mio viso. Sehun mi baciò i capelli prima di scivolare fuori dal letto ed infilarsi in bagno.
“Non puoi andarci tu al posto mio?” gli chiesi, ridendo per non piangere.
“Perché, credi che io sappia le coreografie dei Suju? Mi ricordo a malapena quelle del mio stesso gruppo!” rise lui, attraverso la porta. Con la coda dell’occhio vidi che l’orologio segnava già le cinque del mattino. E cinque del mattino, alla SM, significa “ orario di prove”. Recuperai i miei vestiti sparsi tra la cucina e la camera, preparai degli abiti puliti ed aspettai che Sehun liberasse il bagno. Mentre mettevo in pratica le mie poche conoscenze culinarie per preparare una decente colazione al mio bias, sentii qualcuno bussare alla porta. Non ero nelle condizioni di aprire, quindi infilai velocemente un paio di pantaloni e feci scattare la maniglia, sperando che i morsi che Sehun mi aveva lasciato sul collo non si notassero più di tanto.
Non appena me lo trovai di fronte, riuscii chiaramente a leggere ciò che Eunhyuk stava pensando.
“Dovevi aspettartelo, stupido idiota.” Sì, data la sua espressione aveva certamente pensato una cosa simile.
“S-sei in ritardo per le prove.” balbettò, fissandomi dritto negli occhi, quasi non volesse avere una visione generale delle mie condizioni di quella mattina. Era chiaro ciò che avevo fatto ed era altrettanto chiaro che Hyukjae era venuto a bussare alla mia porta per fare un passo avanti dopo le poche frasi che ci eravamo scambiati in sala riunioni. Istintivamente portai la mano destra sul mio collo, cercando di coprire il più possibile i segni lasciati da Sehun. Ma i miei capelli scompigliati e le occhiaie ben visibili non mi aiutavano di certo.
“Dieci minuti e sono pronto.” gli risposi, nascondendomi il più possibile dietro alla porta. Lui abbozzò un sorriso e se ne andò, schiaffeggiandosi mentalmente per aver creduto che Donghae fosse ancora innamorato di lui.
Io lo ero. Ma Donghae?

Ah, questo Sebooty che fa crollare le nostre sicurezze. Ammettetelo, un giro sulla giostra dello yehet con Sehunnie ve lo sareste fatto pure voi! Le cose però si complicano: se Donghae ed Eunhyuk avevano fatto finalmente un passo l'uno verso l'alltro, ora spetta ad Isabel rincorrere l'ultimate.
  
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