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Autore: _UriNameJungKook_    20/08/2016    2 recensioni
-Namjoon X Te-
Dove Namjoon è innamorato di te, ma tu sei troppo impegnata a passare da una cotta all'altra per accorgertene.
[Scenario richiesto e dedicato alla mia dongsaeng pulciosa _exodus]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Better Than Him
 
Kim Namjoon.
Il tuo migliore amico di sempre.
L'idiota su cui contare per poter ridere nei momenti felici e la spalla su cui poter piangere nei momenti tristi.
Lui era sempre lì, con te, qualsiasi cosa accadesse.
Dalla volta in cui avevi accidentalmente scambiato uno sconosciuto per tuo padre chiamandolo con tale nome e ti eri sentita talmente imbarazzata da piangere, alla volta in cui tutti i tuoi compagni di classe ti parlavano alle spalle, ed eri scoppiata in lacrime perchè avevi la costante sensazione di essere odiata da tutti.
E anche per il tuo primo amore, la volta che ti eri confessata per messaggio, e lui ti aveva risposto con un misero pollice in giù come rifiuto; Namjoon c'era.
👑
"Noooo, Nam!" Avevi urlato coprendoti il viso con le mani, imbarazzata ed esasperata.
"Non hai capito un tubo! Quello che stavo cercando di spiegarti è che non posso venire a mangiare la pizza con te e Hoseok venerdì, perchè vedi... Jimin da una festa a casa sua..." Dicesti, completamente rossa.
"Ti ha invitato?" Rispose fissandoti intensamente.
"A dire la verità, ha invitato la mia amica, Lil. E le ha detto di portare qualcuncon lei. Ecco qui" Spiegasti giocando con le tue dita, notando come il tuo smalto vecchio di due settimane necessitasse di essere tolto.
Alzasti lo sguardo non appena il tuo migliore amico sbuffò "Uff, fa come vuoi" disse alzandosi prima di dirigersi verso la porta di camera tua.
"Già te ne vai?" Domandasti perplessa.
"Mi sono ricordato di, uh... una visita medica." Disse insicuro.
Non capivi perché ti stesse mentendo, e nemmeno perché non si fidasse di te per dirti cosa davvero lo turbasse.
L'unica cosa che sapevi era che di sicuro aveva i suoi buoni motivi, quindi decidesti di ignorare il suo comportamento, accompagnandolo alla porta.
👑
Namjoon lo sapeva che i tuoi pensieri vagavano sempre nello stesso modo, che la tua attenzione ruotava sempre e solo ad una sola persona, e quella non era lui, ma Park Jimin.
Quel ragazzotto presuntuoso e arrogante, che tu reputavi il più gran figo che avessi mai visto in tutta la tua vita.
La volta che l'avevi detto, il tuo migliore amico si era limitato a sospirare tristemente, cosa che tu avevi scambiato per semplice segno di noia.
Perché la verità era, che Namjoon non era mai riuscito a trovarsi le parole giuste per descriverti, per descrivere quanto fossi importante per lui, per descrivere quanto amore provasse per te.
Non c'era mai stato un periodo, che il ragazzo si ricordasse, in cui non fosse innamorato di te, in cui il ragazzo si ricordasse di aver pensato a te solo come un'amica: semplicemente eri sempre stata quell'aumento del suo battito cardiaco ogni volta che gli eri affianco.
Tu eri spensierata, solare, e anche un po' strana: ed era questo che lui amava di te, quel tuo semplice farlo ridere con commenti idioti, il tuo semplice modo di essere che ti rendeva semplicemente... T/N.
Lui invece, lui invece pensava troppo.
Non c'era sera in cui, prima di addormentarsi, la sua testa si facesse film mentali su come sarebbe stato se fossi stata la sua ragazza.
Dal tenersi per mano, le passeggiate all'Han River, i baci sotto le stelle, le serate film e quelle Just Dance.
E forse era proprio la cosa peggiore, quel suo vivere nella fantasia, quando sapeva benissimo che non lo avresti mai notato, sotto quella luce, che non avrebbe mai superato la soglia di quelle due fottute parole, il tormento della sua esistenza: migliore amico.
Punto, e basta.
Finita lì.
A dire il vero, si considerava piuttosto patetico.
Jimin aveva la tua stessa età, e lui era più grande di un anno.
Di solito, si chiedeva, non era la ragazza più piccola che si innamora del migliore amico più grande?
Senza speranza, pensava fosse davvero sfortunato.
Perché non confessare? Se lei non lo sa non può neanche mettere in conto la cosa come fattibile, si potrebbe pensare.
Beh, Namjoon a dirle la verità ci aveva pensato.
Come già detto, anche troppo.
Ma il problema era il solito: che era codardo, che aveva paura.
Di distruggere tutto.
Eri una ragazza troppo particolare, sempre sognante, per renderti conto che la persona con cui avevi più confidenza, provava dei sentimenti per te.
Era più semplice avere cotte impossibili per i ragazzi più impossibili della scuola.
Una, ad esempio, era stata quella per Jeon Jungkook, un ragazzo di due anni più piccolo di te.
Era popolare, bravo in tutto, e beh, Dio sceso in terra?
Namjoon ti aveva presa in giro quella volta, dandoti della pedofila, perché andavi dietro a dei bambini.
"Non è un bambino! Ha solo due anni in meno di me, non è tanto! Poi, l'amore non ha età."
O come dimenticarsi del periodo "Kim Seokjin".
L'anno in cui quest'ultimo doveva diplomarsi, e tu affermavi di non poter sopravvivere alle superiori senza Mr. Perfezione in giro.
Namjoon aveva riso, ascoltando le tue cotte inimmaginabili passare una dopo l'altra.
Ne cambiavi una un po' come si cambiano i calzini.
Le tue cotte erano calzini.
Sperava sempre che una volta passata una cotta, potessi non rivelarlo quella nuova perchè forse, finalmente avevi preso il calzino dimenticato nel cassetto.
Solo per poi alla fine venire risvegliato dal profumo del nuovo paio con il tuo leggiadro "Nam, penso di aver trovato un altro ragazzo che mi piace".
Anche se tutto ciò le demoralizzava ogni santa volta, il fatto che lo consolava era che non confessavi mai i tuoi sentimenti, se così si potevano definire.
Non erano mai stabili.
Ed era quello che sperava facessi anche con Jimin.
👑
Il venerdì sera, alla festa di Jimin, non stava andando esattamente come te l'aspettavi.
Eri nell'angolo, mentre Lil flirtava con il migliore amico del padrone di casa, un certo Taehyung.
Si sbaciucchiavano in continuazione, ma ti facevano solo ridere dato che non potevi constatare con certezza chi dei due fosse effettivamente più ubriaco.
Taehyung stava faticando a tenere le gambe erette, sembravano due pezzi di gelatina mosci, mentre Lil continuava a ridere senza un preciso motivo, palpando il sedere del ragazzo.
"Hai un bel culo" disse continuando a strizzarlo come fosse uno di quegli antistress morbidosi.
"E tu le unghie lunghe" Rise come solo un ubriaco sa fare "Se non mi togli le formiche che continuano a pungermi e a farmi il solletico al culetto almeno puoi chiamare la polizia delle formiche?" Chiese, una smorfia infastidita, che sembrava quella di quando ti alzi il lunedì mattina, stampata sul volto.
"Tranquillo TaeTae, poi chiamo i vig- i vigliacchi del fuoco? Come si chiamavano?" Lil rise insanamente, slinguazzandogli la guancia in seguito.
"Non si chiamavano tipo pomp-qualcosa? E, ah... quella è la mia guancia, la mia bocca é più su penso"
"Qui?" Chiese come una bambina Lil, ficcando poco gentilmente un dito nell'occhio di Taehyung, che si lamentò dolorante.
"Bohh ahahahahah, ahia però, mi hai fatto male all'occhio!"
"Mhhh ahahahahha ma senti quei pomp-qualcosa si chiamano così perché fanno quelle cose che si fanno ai wurstel dei maschi?"
"Ai cosa?"
"Sì dai, a questo cosino che hai qua sotto" disse la ragazza pattandogli il membro eretto come fosse la testa di un cane.
"Oh... tu li sai fare?"
"Si ahahah sono brava sai?" Continuò baciandolo, mentre tu ti stavi contorcendo dalle risate, non notando che i due erano spariti in qualche stanza a fare le loro... cose.
"Ridi al nulla?" Chiese una voce divertita e dolce, in contrasto col tono spavaldo.
Ti girasti, sorpresa di vedere niente di meno che Jimin.
"No ahahha, è che... ahahahah la mia amica si stava baciando con Taehyung, ed erano talmente ubriachi che non ti immagini nemmeno quante minchiate hanno detto!" Portasti il tuo indice destro ad asciugarti la piccola lacrimuccia che si era formata sotto il tuo occhio, mentre con l'altra ti tenevi la tua pancia dolorante.
Jimin si sedette al tuo fianco, ammirandoti in tutti i tuoi particolari.
"Sei tu l'amica di cui Lil mi parla tanto, allora. Sai, ero piuttosto curioso di conoscerti"
Tu arrossisti "D - davvero?"
Lui annuì, sorridendo.
"T/N, vero?" Ti porse la mano.
"Esatto, Jimin." Sorridesti in ricambio, la sua mano non troppo grande stretta alla tua.
👑
Ed era così che dopo le chiacchiere di quella sera, dopo esservi scambiati i numeri, e dopo tante altre volte in cui eravate usciti insieme, aveva finito per chiederti di essere la sua ragazza.
Avevi accettato, ovviamente.
Ma Namjoon, che aveva accettato tutte le tue cotte, adesso, che eri riuscita a farne fruttare una,non poteva accettarlo.
Non poteva. 
Aveva passato troppo tempo a pensare, e poco ad agire.
Ed era per questo che disperatamente, nello stesso giorno in cui gli avevi detto di stare con Jimin, l'aveva detto, l'aveva finalmente detto: "T/N, ti amo."
"C- che cosa? Da quanto? I- io..." avevi risposto incredula, non sapevi cosa dire.
"Da sempre" Sospirò abbassando la testa, l'imbarazzo ormai evidente.
"Scusami Nam, ma io... mi dispiace davvero. Io... amo Jimin." Dicesti abbattuta.
"Va bene. Sono abituato all'idea che non ti piacerò mai. Lo capisco. 
Pensi comunque che dovremmo smetterla di vederci. Non penso di riuscire a starti vicino sapendo che hai il ragazzo. Buona fortuna senza di me, e... ti dico solo una cosa T/N, io non mi fido di lui."
Avevi annuito, e non sapevi che quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avresti visto uscire dalla porta di camera tua.
👑
Namjoon era sempre stato un tipo discreto e normale.
Eppure sentiva che se voleva provare a chiudere il capitolo "T/N", doveva cominciare a cambiare qualcosa.
Come dicono, nuova vita, nuovo me.
Era per questo che si era tinto i capelli di argento.
Era per questo che ardeva cominciato ad andare nei club, facendosi ogni notte una ragazza diversa, sperando che quello potesse aiutarlo a dimenticarti.
Era per questo che anzi che parlare solo con te, e gli altri suoi due amici, Yoongi e Hoseok, come faceva prima, adesso parlava con tutti, le ragazze le aveva girate tutte.
Era proprio così, il ragazzo inebriante, misterioso e freddo della scuola.
Perché sì, si era chiuso in sè stesso, non voleva permettere a nessun'altra di conoscerlo come facevi tu.
Non voleva innamorarsi più.
La sua capacità di invitare donne a casa per poi cacciarle via la mattina era strabiliante, si stupiva pure lui della sua freddezza.
Andava a scuola un po' quando gli andava, a volte saltava per colpa di una, nottata troppo intensa, oppure per semplicemente poca sbatta.
Ed era fottutamente ovvio, che tutte le ragazze gli spavassero dietro.
Un po' meno invece, era quella sensazione di gelosia, ma lontana nel tuo stomaco.
Stavi con Jimin, amavi Jimin.
E lui amava te. Andava bene così.
👑
Ed erano ormai passati minimo cinque mesi da quando ti eri messa con Jimin.
"Scusami, non possiamo più stare insieme."
"Cosa?" I tuoi occhi avevano già cominciato ad offuscarsi di lacrime, la tua voce la sentivi già tremante.
"Purtroppo, è da un po' che ti tradisco con una perché non mi piaci più come all'inizio, scusami"
"E me lo dici come se fosse la cosa più normale del mondo, Jimin?! Mi sono fidata di te, ti ho dato il mio amore, mi ripaghi così?" A quel punto eri in un fiume di lacrime, volevi solo correre a casa e piangere nella tua stanza, lontano da Jimin.
Lui nel frattempo, era rimasto fermo, impassibile.
"Non voglio rivederti mai più, Park Jimin"
👑
Lil, che ormai stava con Taehyung dai tempi della festa di Jimin, stava cercando di consolarti da settimane ormai.
"Sono solo stata una stupida, dovevo fidarmi delle voci che giravano su di lui. Dovevo fidarmi diNamjoon."
"Smettila, non dire così" ti aveva detto dispiaciuta.
Perché non potevi avere anche tu una storia come la sua e quella di Taehyung?
"T/N?"
"Mh" sputato svogliata da sotto il cuscino, che ti copriva completamente la faccia.
"E se chiamassi Namjoon? Lui e Tae sono amici"
"... Come hai detto scusa?" Dicesti, alzandoti di scatto dal letto, i tuoi capelli più scompigliati che dopo una doccia.
👑
E così Namjoon era a casa tua, dopo tanto tempo.
E il silenzio imbarazzante che riempiva la stanza era strano per voi due.
La sua testa argentata era una cosa a cui non eri abituata, ma fortunatamente, grazie al fatto che continuavi a tirare su con il naso, eri concentrata sulle tue narici e i fazzoletti di carta.
"Mi dispiace" aveva preso coraggio per dire.
"E per cosa?" Rispondesti guardandolo.
E forse solo quella volta ti rendesti davvero conto di quanto fosse bello.
"Che tu abbia rotto con Jimin"
Ridesti amaramente "Avevi ragione"
Ti alzasti dal letto, dirigendoti verso dove era seduto lui.
Ti mettesti sulle sue gambe, ignorando la sua espressione scioccata.
"T- T/N... che fai?" Chiese, e tu lo abbracciasti forte.
"Mi sei mancato Nam..." gli accarezzasti i capelli con entrambe le mani, facendole scendere fino alle sue guance.
Guardandoti bene, con i tuoi occhi rossi rossi gonfi, e il tizio aspetto trasandato...
Non poteva fare a meno che odiare Jimin, per aver ridotto una ragazza felice come te in un casino di tristezza.
Perchè lì, davanti a te, aveva capito che non aveva mai smesso di amarti.
"Ho bisogno di te" dicesti guardandolo dolcemente, baciandolo piano sulle labbra.
Un'esplosione di emozioni, che solo lui era riuscito a provocarti.
Solo con quel bacio, avevi capito che Namjoon era l'unica persona che davvero era fatta per te, che davvero avevi sempre amato.
"Namjoon... penso di averti sempre amato" sospirasti "Tu mi ami ancora?"
Ti prese inaspettatamente e un po' bruscamente per il collo, avvicinandoti a lui.
"Vieni qui stupida" ti soffiò sulle labbra prima di baciarle passionalmente come si era sempre immaginato.
👑
Dopo un mese di relazione con Namjoon, avevi capito che avevi sbagliato tutto nella tua vita: la persona giusta per te ti era sempre stata accanto, e tu invece avevi sempre cercato altri.
Eri stata troppo cieca per vedere la realtà.
Ora che finalmente l'avevi vista, ti eri resa conto di quanto Jimin fosse insignificante per te.
Namjoon, era molto, ma molto, meglio rispetto a lui.
E cosa più importante, Namjoon ti rendeva felice.
Ti aveva promesso di non farti mai soffrire e questa volta non avevi paura di fidarti, perchè la persona di cui eri innamorata, era il tuo migliore amico, e lui non aveva mai rotto una promessa.
Eri contenta del vostro rapporto, era perfetto, tra i vostri soliti scherzi, momenti dolci, le prese in giro e le coccole. 
Meglio di Taehyung e Lil, ancora felicemente insieme.
Ma Namjoon era stato la tua salvezza.
👑
"Ciao tesoro" Ti voltasti allibita a quella voce familiare, leggermente arrabbiata.
"Credevo di averti detto di non volerti più vedere, Jimin?" Alzasti un sopracciglio.
Lui sorrise maligno e fintamente dispiaciuto "Ma io voglio parlarti. Voglio dirti che mi dispiace."
"E....?"
"Voglio tornare con te."
"Jimin, ti aspetti che io ricada nella tua trappola? Mi ritradiresti ancora. Ne sono sicura."
"Non è vero, mi dispiace. Mi dispiace e ti prometto che non succederà più."
Dal tono di voce potevi capire che stava mentendo.
Addirittura, sembrava divertirsi, quasi come fossi un gioco.
"Non ti credo Jimin."
"Dai piccola, sono cambiato, posso dimostrartelo" disse facendo il labbruccio, potevi praticamente vedere il suo ghigno sotto.
Volevi prenderlo a pugni.
"D'altronde, non troverai mai nessuno meglio di me." Sorrise fiero, e tu ridesti.
"L'ha già trovato"
Sorridesti sollevata nel sentire voce di Namjoon provenire da dietro di te.
Una volta avvicinatosi, ti strinse forte la mano, e tu facesti lo stesso.
"Woah, Kim Namjoon! Cosa ne sai tu di lei?" Chiese chiudendo gli occhi prepotentemente Jimin, sicuro di sé.
Namjoon ghignò "Semplice, sono il suo ragazzo."
Jimin spalancò gli occhi, la mascella gli cadde.
"Co- cosa? Tu? M- ma smettila, non prendermi in giro! Non starebbe mai con uno come te! Io sono molto meglio! Non è vero T/N?!" Chiese cercando di suonare sicuro, fallendo.
Era nervoso e si vedeva, la prima ragazza che a quel punto avrebbe potuto rifiutarlo definitivamente.
Era anche geloso.
"T- T/N, tu sei mia! Ami ancora me, dimmelo!" Disse disperato, ma entrambi T/N e Namjoon erano impassibili.
Jimin sbuffò incredulo e ancora nervoso "Non posso credere che tu davvero preferisca quello ad uno come me." Incrociò le braccia.
"Uno come me la tratta sicuramente meglio di te, coglione. Con quale coraggio ti ripresenti qui dopo averla ferita, dicendo che vuoi tornare con lei? Ti spaccherei la faccia se solo provassi ancora ad avvicinarti a T/N.
E lei non è tua, razza di tappo, sta con me, ficcatelo in quella testa di cazzo che ti ritrovi!!"
Jimin strinse le mani in pugni "T/N?"
"Tu pensi davvero, che dopo quello che mi hai fatto, sceglierei davvero te anziché Namjoon? Tu eri con me quando ho pianto per quando mi hai lasciata? Sei stato al mio fianco quando ero giù di morale, quando non stavo bene?
Non c'è, e non ci sarà mai, alcuna possibilità che tu possa superarlo" strinsi forte la mano del tuo ragazzo "Ti dirò una cosa Jimin, e ascoltami bene, perchè questa sarà l'ultima volta che parleremo."
Prendesti un respiro profondo, guardando Jimin negli occhi.
Jimin strinse i denti, e tu prendesti il suo silenzio come segno per continuare, o meglio, finalmente concludere con lui.
"Namjoon sarà sempre, e ripeto sempre, meglio di te".
"Non posso crederci" disse Jimin.
"Allora te lo dimostro" ghignò Namjoon, voltandosi verso di te, prendendoti delicatamente le guancie e baciandoti.
Sorridesti nel bacio, e lui continuò passionalmente.
"Ew, che schifo. Ho capito ho capito..." borbottò l'altro.
Namjoon alzò il medio, lasciando che gli occhi di Jimin uscissero dalle orbite per lo stupore.
Sempre, meglio di lui.
 
ANGOLO AUTRICE
SSalve Jungkookine/i, questa storia è dedicata alla mia dongsaeng _exodus.
Ci ho messo del mio, perché alcuni avvenimenti mi sono successi davvero.
Spero che vi possa piacere, magari fatemelo sapere con una recensione.
Trovate la storia anche su Wattpad: https://www.wattpad.com/300536338-better-than-him%E3%80%8Abts-namjoon-scenario%E3%80%8B-better-than/page/6
E qui il mio profilo Wattpad
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