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Autore: FreeDreamer24    20/08/2016    0 recensioni
Sapete, non potete immaginare come sono realmente le persone finché non gli cadrà la maschera.
Ed ora trovo un buon motivo per scrivere di lui, di me, di un vecchio noi.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Auguri a noi amore.
Sono già passati tre anni. Era da un bel po' che non ti chiamavo amore, ma con i dubbi che avevo non volevo in qualche modo illuderti scrivendoti parole così, senza che lo provassi. 
Voglio un po' riepilogare.
Ti ho notato nell’auto di Margherita, (una cosa buona l'ha fatta ahahah) 
quando ti vide mi disse “ C’è un ragazzo che verrà nel tuo stesso istituto, lo vedo bene per te!”
Eri come il protagonista di un telefilm: sulle tue, misterioso, impenetrabile, ce l’avevi con il mondo intero.
Mi ricordo la prima volta che provai gelosia verso di te.. Parlavi con la mia amica nel Centro commerciale mentre io pagavo alla cassa. Ti guardavo e non mi spiegavo perché provassi quel sentimento.
Mentre salivamo al piano superiore, per andare da Margherita, mi dicesti “Mi dispiace che mi hai conosciuto ora che sto passando un periodo un po' così… di merda”. 
Ne avevi passate, come tutti d'altronde, però tu hai reagito non parlandone con nessuno. Pensavi di potercela fare per tutto e su tutto.
Se la mente non mi inganna, stesso quel giorno ci mettemmo ad ascoltare con tue cuffie la canzone di Caparezza che ti rispecchiava in quel momento “cammina solo” la ricordo ancora -la tua fissazione per i rapper, io che non li ascoltavo tranne Fedez che poi, vabbè, discutevamo perché non lo ritenevi un rapper ma solo un’idiota-  ma a me poco piaceva però starti vicino boh, me la fece piacere; sentivo il tuo profumo invadermi le narici e volevo sentirlo ancora.
Successivamente provasti un po' di odio verso di me perché non ti ringraziai quando mi aiutasti ad accendere la sigaretta hahaha (Un odio inutile, ma almeno provasti qualcosa).
Ricordo quando mi invitasti ad incontrarci in piazza, dopo che io passai la giornata con Maria (che come un’idiota caddi anche nella pozzanghera) e mi feci lasciare davanti al negozio di Margherita per poi farmi una corsa dritta in piazza... Avevo le farfalle nello stomaco, oltre al jeans umido.
Ti vidi lì ad aspettarmi, mi vedesti e mi sorridesti. Eri così carino ed ingenuo.
Ti raccontai della mia caduta e che mi faceva male la natica, tu con nonchalance mi rispondesti “Siediti su di me, sentirai meno dolore” ed io lì a fissarti pensando “vedi come ci prova” ma il tuo era una frase così, presi coraggio e mi sedetti su di te.
Parlammo della mia ossessione per gli anelli e tu così dal nulla mi dicesti:
-“Ne ho uno che cambia colore a secondo dell'umore. Se vuoi domani te lo porto”
-“No vabbè è tuo”
-“Allora? A me va grande e poi mi fa piacere pensare che avrai qualcosa di me addosso”
Ti sorrisi imbarazzata, ma in quel momento sorrise anche l’anima.
Passai un “primo appuntamento” bellissimo, anche se non l’abbiamo mai definito tale.
E’ così il mattino seguente io dovevo andare in gita e mi giravo in continuazione per vederti, poi dal nulla sei uscito e mi hai dato quell'anello.  Anche se mi lasciò il segno verde sul dito, non lo tolsi... Fin quando non me ne regalasti un altro migliore e che tu perdesti ad una festa... ma non farmici pensare. Ce l'ho ancora conservato, Io! Ahaha scherzo cucciolo.
... Ricordi quando non mi degnavi di uno sguardo? Poi, dal nulla, quel 4 maggio alle 2 e qualcosa, dopo che eravamo scesi dal treno (che io non prendevo quasi mai, leviamo il quasi haha) stavamo io e te accanto al comune, dietro all'edicola. Parlammo per molto, mi spiegasti perché non mi guardavi, non mi cercavi; ebbi il coraggio di dirti
-“Se ti va, possiamo essere amici che ogni tanto si baciano, flirtano” mi guardasti senza parole ma t'incazzasti subito dopo aver capito che non scherzavo
(Come idea era stupida, ma mi feci convincere dalla mia amica).
Alla fine ci baciammo e mentre tornavo a casa a piedi scrissi a Maria “4 maggio ore 14:45 mi sono messa con lui. Sono troppo felice ma sai che significa? Che possiamo uscire in 4” con tanti di emoticons. 
Successivamente venivo con la vespa e restavamo per ore lì dietro casa tua. Quante ne abbiamo combinate, quanti momenti che non dimenticherò. Come non dimenticherò quando attaccai il primo striscione della mia vita con su scritto “Always Smile” mentre altri ragazzi passavano e mi guardavano male; oppure quando feci la fila per Rocco Hunt per farti avere l'autografo.. E poi... La partenza.
Ero stra convinta che tua madre non prendesse mai quella decisione, tu mi ripetevi che non avrebbe cambiato idea pur avendo i figli che ormai si erano fatti una vita, ed invece...
Alle 8 di un mattino di luglio ci salutammo, promettendoci che ci saremo rivisti molto presto. Ricordo le parole di mio padre che dissi al tuo: “Almeno loro stanno nello stesso Paese".
Già, stesso paese ma ci separavano comunque 751 km.
 
L'ultima settimana, prima della tua partenza ci vedemmo ogni sera, perché volevamo passare una serata intima insieme... Fare l'amore! 
Non ci riuscimmo subito, c’era imbarazzo, disagio ma vederti nudo... Dio quanto sei bello!
Avevi quel viso... Che mi fece capire subito che ti sentivi un po' in imbarazzo, io la presi sul ridere ma passammo delle bellissime serate stando con te a letto, avendo il tuo profumo sul cuscino che mi cullava. 
Ricordo di quando conobbi tuo padre, poi tua madre, tuo fratello che in realtà pensavo che gli stessi sui coglioni.  Quella stanza buia con un tavolo e la nostra “cena”. Mi regalasti il primo anello dopo un anno insieme che ancora oggi ho paura di metterlo -Quella sera ti volli ringraziare con del sesso orale-
Non sto andando più in ordine cronologico poiché mentre scrivo ricordo molto altri momenti, e pensare che ci vedevamo così poco ahahaha
Ma ora sorvoliamo per un bel po' e parliamo della prima volta che venni da te al nord. 
Era una sorpresa... Per tutto il tragitto fino a che non sentii che stavamo quasi per arrivare, iniziai ad agitarmi. Come se fosse stato un appuntamento al buio e non sapevo com'eri. Una sensazione che provo ancora tutt'ora, dolce ma al tempo stesso snervante. Uscii dal treno e non ti vedevo... I marocchini che si avvicinavano.. E poi tu! 
Ero imbarazzata perché c'era anche tuo cugino però ero stra contenta di vederti. Ti abbracciai così forte che non volevo più staccarmi. Il primo viaggio per amore.
E fu in quell'occasione che dormimmo insieme per la prima volta. 
Quanto amo quando mi abbracci, pur sapendo che dopo un po' ti si addormenta il braccio. Amo vedere che non t'importa dell'alito mattutino, perché vuoi comunque baciarmi. Amo il modo in cui vuoi prenderti cura di me, mentre io non te lo lascio fare e divento una bambina dispettosa e viziata; 
Amo come mi guardi... A volte ti guardo di nascosto perché mi piace vederti applicato su qualcosa hahaha 
Amo quando ci mettiamo sul letto il pomeriggio e leggiamo mentre i nostri piedi si intrecciano; amo sapere che non t’interessa delle cazzate come appunto dell’alito mattutino o se mi metto una maglia del cazzo addosso, perché a te vado bene così come sono.
Amo quella sera in cui ci mettemmo fuori al balcone a parlare e tu eri così spensierato, come se il mondo, in quei minuti, non stesse sulle tue spalle. 
Amo soprattutto quando ci facemmo la doccia insieme...
Dopo tanti tentennamenti da parte mia, alla fine ti dissi “entra” ridendo. 
Non te l'ho mai detto ma... 
Il tuo corpo sembra stato scolpito da uno scultore nel marmo. 
Ho passato dei bellissimi momenti con te e non ne rinnegherei nessuno, anzi, li rivivrei di nuovo. Nel tuo piccolo, mi hai mostrato molte cose, paesi e persone. 
Ho scritto tutto questo il 30 aprile, perché si sa, le migliori frasi, poesie, sono quelle che ti vengono così, senza un preciso tema. Mi sono anticipata di molto, ma credo che il risultato sia stupendo. 
Tanti auguri di nuovo a noi Amore mio”
4 maggio del 2015 ti mandai questo lungo messaggio per augurarci un buon anniversario.
Mi rispondesti “Ti voglio ringraziare, questo può sembrarti banale e scontato, ma non lo è. Ringraziamo troppo poco le persone che pazientemente rimangono accanto a noi, giorno dopo giorno, anno dopo anno della nostra vita incasinata o meno che sia. Per noi oggi perché ormai è mezzanotte e due minuti…” Ti fermasti per leggere il mio di messaggio.
Ci vedemmo su Skype, mi vedesti con un dolce ed una candelina sopra con il numero 3… Ti commuovesti ed io volevo così tanto esserti accanto per baciare ogni tua lacrima.
Su Whatsapp una foto di me con un foglio davanti con su scritto “Nuovo traguardo. P-C Io & te distanti ma uniti. 4-05-2012 … 4-05-2015
Nothing can take us down tonight. No Matter What!” La nostra canzone.
Sai scrivo tutto questo per sfogo, ormai sono mesi che ci siamo lasciati, ti ho lasciato io lo volevi anche tu; ho commesso degli errori, l’ammetto eccome, però oggi giorno, dopo averti ricontattata per avere un rapporto e credimi, non volevo che fossimo bestfriend o cagate simili, so che l’amicizia in amore è possibile mentre il contrario è davvero difficile riaverlo, ma avere un rapporto con tu - indipendentemente dal fatto che sei stato il mio primo ragazzo, la prima storia seria- tu mi hai cambiata nel meglio ed averti nella mia vita mi sarebbe piaciuto. Ti ho contattato per dirti se fossi sceso avendo ancora i tuoi vecchi amici qui e se ti sarebbe andato di vederci, non mi rispondesti deciso, te ne uscisti con
-“… non lo so, vediamo se mi danno le ferie, poi ci penso”  
-“Se a te non va in primis dimmelo eh”
-“Ti faccio sapere comunque” volevo vederti stronzo. Mi saluti con un “Ci sentiamo” ecco come ci sentiamo. Devo venire a sapere da mia zia che tramite Facebook -dove tu mi hai cancellata- eri sceso e stavi con gli amici. Non hai avuto le palle di dirmi “senti non me la sento di vederti. Scusa” L’avrei preferito mille volte. Preferivo un no come risposta che sapere che sei qui! Ripenso alle cagate che mi rifilavi “Siamo amici prima di essere una coppia” ecco la tua amicizia. Che mancanza di rispetto verso la persona che tu stesso dicevi di amare… Altro che uomo di altri tempi, sei uno stronzo come il resto del tuo stesso sesso.
Tre anni… Vorrei davvero capire come fanno le persona a dimenticarsi di tutto, del bene, dell’amore che hanno provato. Menefreghismo assoluto. Ma sai che ti dico? Io sto bene con la mia coscienza, so di averci provato, di aver dato il massimo nel farti restare. Mi hanno sempre detto che le cose si fanno in due, bene o male che sia; amore o amicizia. Se lotta solo uno è già finita.
Sono arrivata ad un punto dove penso che le persone non capiscono ciò che fai per loro, non meritano il tuo bene e parlo in generale. Trattali male e vedrai il 98% di loro venirti dietro.
Siete delle ottime comparse in questa mia fottuta vita. Vi ringrazio ma ora è il momento che andiate tutti a fare in culo.!
   
 
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