Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: 98chrislena    21/08/2016    1 recensioni
E' una breve storia che spero possa piacere a tutti!
Una giovane ragazza di 22 alle prese con il suo amato lavoro ed un nuovo amore che sconvolgerà, in meglio, il suo mondo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Continuo a fissare lo schermo del pc mentre aspetto che la cameriera venga da me a portarmi la mia crema caffè. Stranamente la caffetteria oggi è piena: c’è chi si sta rilassando, chi legge un libro, chi aspetta qualcuno.

«Ciao Maddalena, ecco a te! Scusa il ritardo ma oggi c’è il pienone.»

«Tranquilla, grazie mille.» mormoro.

Le persone continuano ad entrare anche se non c’è più posto, forse dovrei mettere la borsa a terra.

«Ciao, scusa, posso sedermi?»

Si avvicina questo ragazzo e si siede accanto a me.

«Sì, scusami.»

Squilla il telefono, è Giada.

«Ciao Mad, senti stasera mangio fuori con quel ragazzo di cui ti ho parlato! Ora sto tornando a casa per cambiarmi.»

«Sì, a dopo.»

Mentre parlavo al telefono i nostri occhi si sono incrociati parecchie volte e devo ammettere che ha degli occhi meravigliosi.

Guardo l’orologio, metto il computer nella sua borsa e mi dirigo verso la cassa per pagare.

«Ciao Jerry, ecco a te i soldi per la crema caffè, ottima come sempre.»

«Oggi offre la casa, ci vediamo domani Mad, alla stessa ora.»

«Non mi hai fatto mai pagare Jerry, un giorno ti porterò a cena fuori.»

Mi sorride. «Ci conto!»

Sulla soglia della porta sento qualcuno che mi prende la mano per fermarmi.

«Ha dimenticato il libro.» mormora il ragazzo del mio tavolo.

«Grazie mille!» dico ed esco fuori.

Entro in macchina e mi dirigo verso casa.

«Giada, ci sei?» dico a voce alta.

«Sei già tornata! Bene, così possiamo scegliere dal vivo. Che mi consigli?»

«Il mio top nero con la tua gonna lunga andrà benissimo, fidati.»

«Pensavo non me lo avresti mai dato, grazie! Ora vado a cambiarmi, ci vediamo direttamente domani mattina. Ti voglio bene.»

Vado in camera, mi metto il pigiama e sistemo gli scatoloni di H&M nell’armadio.

 

 

La sveglia suona e mi alzo dal letto.

«Buongiorno.» mormoro.

«Buongiorno, io vado all’università! Pranzo insieme?»

«Alle 13 a casa!» mormoro ed usciamo insieme.

Ovviamente trovare un parcheggio a Roma è chiedere troppo e, come sempre, mi tocca farlo lontano e camminare per un po’ a piedi.

«Ciao dolcezza! Tutto bene?»

«Giulio, ciao. Sì! Oggi tra la cassa e il supervisionare uscirò pazza!»

«Almeno ti pagano benissimo, stai zitta.» dice e ridiamo.

Ci mettiamo tutti a lavoro ed il tempo passa veloce. All’una esco e torno a casa.

«Ho preparato l’insalata di riso.»

«Ne avevo proprio voglia! Comunque faccio anche il pomeriggio, ho un mese di ferie a luglio!»

«Io ho due esami a luglio, questo non è giusto.»

Appena finito di mangiare corro a lavoro e metto apposto tutto ciò che la gente non ha voglia di fare. Sono pochi quelli che rimettono a posto quello che prendono o raccolgono i vestiti da terra. Con il caldo poi, lavorare diventa il triplo più difficile. Le persone aumentano sempre di più ed il mio unico pensiero sono le ferie.

Amo il mio lavoro ma la parte migliore della giornata è quando stacco e vado in caffetteria per rilassarmi un po’.

«Oggi prendo quel brownie e la mia amata crema caffè, grazie Jerry.»

Mentre vado a prendere posto, vedo il ragazzo del giorno precedente seduto come se stesse aspettando qualcuno.

Non prendo posto e aspetto alla cassa che mi portino quello che ho chiesto.

«Tanto non paghi, puoi andare via, ciao gioia.»

«Ti odio.»

«Ci vediamo domani!»

Questa volta mi sono contenuta, solo venti minuti, merito un premio! Però ora devo tornare.

Appena metto piede in casa trovo Giada col suo ragazzo sul divano a guardare la tv.

«Ciao a tutti!» mormoro.

«Mad, ti presento Emanuele.»

«Piacere Maddalena!»

«Per stasera ho preparato le piadine, possiamo andare a mangiare.»

‘Ci sono almeno dieci scatoloni della nuova stagione per te, domani li puoi venire a prendere, baci’

Questo vuol dire nuovi vestiti per me e nessun posto nell’armadio, dovrei comprarne un altro o quello che ho adesso scoppierà. Il bello del mio lavoro è proprio questo: loro mi pagano tanto, mi passano i vestiti ed io devo solo lavorare anche se certi giorni è davvero stancante: stare con il sorriso stampato in faccia tutta la giornata e non rispondere male a certi clienti non sono mica cose da sottovalutare.

«Vi saluto, vado a dormire! Emanuele, è stato un piacere, alla prossima!» dico e saluto entrambi.

 

‘SOS. Abbiamo bisogno di te ora’

I messaggi di lavoro così, alle 9, sarebbero da abolire la mattina. Anche nel mio giorno libero mi tocca andare a lavorare.

«Il direttore è passato e ha lasciato questo messaggio per te, ha detto che dovevi leggerlo di persona.»

‘Carissima Maddalena, gli anni passano e la mia età si fa sentire. Mi farebbe piacere che, con la pensione alle porte, il mio posto andasse a te. Ne discuteremo meglio quando tornerò a lavoro’

Fisso la lettera per almeno mezz’ora e vado dai miei colleghi.

«Leggete tutti, per favore!»

Tutti si congratulano con me e decido di andare fuori con tutti loro la sera stessa per festeggiare.

Vado in caffetteria per dirlo anche a Jerry.

«Sono felicissimo per te, tesoro, te lo meriti. Per festeggiare ti offro una crema caffè e due brownies!»

«Da portare via però.»

Prendo il sacchetto e prima di uscire, sempre quel ragazzo mi apre la porta.

«Le posso parlare?» mormora.

Ci sediamo ai tavolini fuori e ci sediamo, uno di fronte all’altro.

«E’ quasi un mese che vengo in questa caffetteria solo per vederla, anche per pochi minuti. Le volevo chiedere se posso invitarla a cena.»

«Ehm, puoi anche darmi del ‘tu’. E’ la prima volta che sento una cosa del genere e mi fa davvero piacere, accetto molto volentieri.»

Appena finisco di parlare, vedo sul suo viso un enorme sorriso.

«Piacere Pietro, comunque.»

«Maddalena, piacere mio.»

«Domani sera la passerò a prendere, cioè ti passerò a prendere…» dice mentre diventa rosso in viso.

«Via Flaminia 57, il campanello è Balti-Sampaio.»

«Starò da te alle 20.30»

Guardo l’orologio e mi accorgo che è tardi, devo tornare a casa.

«Scusa ma devo scappare, a domani!»

Salgo in macchina e vado verso casa.

Giada sta studiando in cucina e la interrompo raccontandole tutto ciò che mi era successo.

«Alle 20.30 lo facciamo salire così mi studio il soggetto perché se solo prova a farti del male, io lo uccido.»

«Non iniziare, l’ultima volta che l’hai fatto, è scappato! Ho riportato dei brownies comunque, me li ha dati Jerry. Ah, stasera ceno fuori con i miei amici di lavoro! Ora vado a prepararmi.»

‘Ci vediamo davanti Napul’è alle 19.30!’ mando il messaggio al gruppo e a quanto pare ci saranno tutti, sono così emozionata.

«Buonasera nuova direttrice» mi dicono in coro.

«Ragazzi basta, mi mettete a disagio!» dico ed entriamo.

Metto piede in casa alle 3 cosciente del fatto che sarei andata a lavorare il giorno stesso e così decido di prepararmi una tazza di caffè.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: 98chrislena