+ Capitolo 2 +
Il mattino successivo si diressero tutti e cinque alla gilda, dove già tutti stavano svolgendo il loro compito personale: fare confusione.
Entrarono tutti e cinque insieme, piuttosto seri…tranne Brienne ovviamente che sorrideva.
In effetti in quanto a carattere era piuttosto simile a Mirajane.
La prima cosa che fece fu proprio andare da lei.

-Sei Mirajane giusto?- chiese alla ragazza dai capelli bianchi.
-Sì! Hai bisogno di qualcosa?-
-Beh…mi hanno proposto di entrare nella gilda e vorrei accettare..mi hanno detto che c’è bisogno del marchio di Fairy Tail.-
-Oh, allora aspetta, arrivo subito!- rispose la ragazza, allontanandosi dietro al bancone per tirar fuori una scatoletta verde.

Nel frattempo Brienne aveva preso per mano il fratello, guardando dove fosse il suo marchio, facendoselo dunque fare sulla mano opposta, la destra.
Anche lei lo aveva verde.
Si diressero poi tutti alla bacheca dove Freid prese l’ultimo incarico.

-È di certo diretta a Laxus.- affermò porgendo il foglio al diretto interessato.
-Ecco vedi?- chiese il master, facendo voltare tutti –Non era una bugia.-
-Sembra che il master l’abbia fatto chiamare qui..- mormorò una ragazza bionda.
-Laxus! Di che tipo di richiesta si tratta?- chiese un ragazzo dai capelli rosa accanto alla bionda.
-Cosa ti interessa?- domandò invece Laxus, piuttosto strafottente.

Dopodiché i Raijinshuu si diressero tutti verso l’uscita, dove il master rivolse qualche altra parola al nipote.

-Non farti inghiottire dal fulmine.-
-Non annegare nel liquore.- ribatté il ragazzo.
 
Uscirono tutti e cinque, prendendo il treno per Borwatt, la città dove si richiedeva proprio l’aiuto di Laxus e dei suoi compagni.
Freid si affrettò a generare dei caratteri magici sul sedile di Laxus, in modo tale che non si sentisse male durante il viaggio in treno, in quanto Dragon Slayer.

-Quanto dura il viaggio?- chiesero i gemelli, rivolti ad Evergreen.
-Due ore, tre forse.- rispose lei schiacciata tra Laxus e Bickslow.
-Beh, allora si può fare un po’ di teoria.- affermò Brienne, guardando Bickslow.
-Oh iniziamo oggi? Bene bene.-
-Dunque, innanzitutto prendi una cavia che, in questo meraviglioso caso sarà Freid.-

Laxus si morse il labbro per non ridere, guardando fuori dal finestrino, mentre Evergreen si copriva le labbra ridacchiando e Freid stesso era sconvolto.

-Punto due, il controllo del tuo corpo è un riflesso incondizionato rispetto a ciò che hai imparato, come camminare e muoverti e rispetto alle funzioni vitali autonome, come la respirazione e la circolazione sanguigna.-

Bickslow annuì capendo, sorprendentemente, il suo discorso.
Tutti in realtà stavano seguendo interessati.

-Questa Lost si chiama Animato Animatote, che in latino imperativo significa “Anima, animatevi”.-

Secondo Brienne era necessario ed importante conoscere l’origine di determinati incantesimi.

-Dunque, tu ora devi diventare Freid, prendere possesso della sua anima e del suo corpo, ovviamente terminata l’azione la sua anima non sarà più tua.-

Bickslow chiuse gli occhi, concentrandosi e focalizzando l’anima dell’amico, captandola praticamente subito data la vicinanza.

-La vedi?- chiese la ragazza, l’amico annuì ancora.
-Immagina di prenderla con le tue mani e modellala a tuo piacimento, ogni movimento che le fai fare rispetto a un tuo pensiero, sarà ciò che Freid farà.-
 
Bickslow riuscì ad avvicinare ancor più quella sfera alla sua mente, iniziando a muoverla a proprio piacimento.
Scoppiarono tutti quanti a ridere, così aprì un occhio, guardando l’amico a testa in giù sul sedile che guardava piuttosto male gli altri.
Ghignò divertito, continuando a fargli fare cose stupide come iniziare a fare fitness e farlo correre per tutto il treno.

-Quando perdi la concentrazione però l’effetto svanisce.- spiegò la ragazza, schioccando le dita davanti ai suoi occhi per farlo smettere, dato che si erano tutti divertiti abbastanza.

Dopo quelle tre ore scarse passate a raccontare dettagli su quella Lost Magic giunsero a Borwatt.
Non troppo allegra come città, secondo il parere di Brienne.

-Quindi si tratta di una serie di parafulmini, eh?- chiese Evergreen guardandosi intorno con un mezzo sorriso.
-Non c’è nessuno qui.- affermò invece Bickslow un po’ confuso.
-Beh, in queste circostanze…- mormorò Freid, prima di sentire la testa come alleggerirsi, toccandosi poi i capelli e constatando che fossero tutti per aria.
-Elettricità statica..- aggiunse seccato.
-Io non ho il tuo stesso problema con i capelli.- affermò Bickslow divertito.
-Il pennacchio del tuo elmo si però.- disse Brienne ridacchiando.
-Anche i vostri.- rispose rivolto a lei e ad Evergreen che era piuttosto seccata a riguardo.
-Fai silenzio. Chi sei tu per parlare?- chiese la donna, con le braccia incrociate al petto.
-Arriva.- mormorò Laxus guardando in alto, seguito dagli altri nel gesto e una scarica di fulmini, come pioggia, caddero dal cielo.

Uno spettacolo terrificante.

-Impressionante!- esclamò Bickslow guardando un albero incenerito cadere.
-Non mi importa che l’intera città sia carica di elettricità.- disse serio Freid.

Laxus si allontanò, lasciando per qualche istante il ragazzo confuso.
 
-Laxus dove stai andando?- chiese, mentre Brienne, decisamente spaventata, gli prendeva la mano.
-A parlare con il cliente.-

Il ragazzo si fermò all’improvviso, guardando nuovamente il cielo scuro, alzando un braccio e facendo da parafulmine.

-Laxus!- esclamarono i gemelli terrorizzati.
-Ehi un attimo!- esclamò invece Bickslow.

Ma il biondo sapeva cosa stava facendo.
Nonostante questo, Brienne si strinse al fratello, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo.

-Ho paura…- ammise a bassa voce, mentre lui le accarezzava la schiena per farla calmare.
-Stanno continuando a cadere?!- chiese preoccupato il ragazzo dai capelli verdi.

Bickslow aveva le mani alla testa, decisamente sorpreso.

-Sul serio?! Di questo passo non si fermeranno mai!-
-Con tutti questi fulmini, neanche Laxus sarà in grado di contenerli!-

Evergreen si preparò all’attacco, balzando in avanti.

-Userò il mio Leprechaun!- esclamò, finendo solo per beccarsi un fulmine.
-Questo posto è troppo pericoloso per farci vivere i cittadini.- affermò Freid, tenendo stretta a sé la gemella.

Laxus guardò ancora il cielo, leggermente indeciso sul dafarsi, poi realizzò cosa fare, restituendo la scarica al cielo e spazzando temporaneamente le nubi, facendo spazio al sole.

-Accidenti che spina nel fianco.- mormorò, preparando l’attacco. –Ruggito del Drago Elettrico!- gridò lanciando quella scarica di energia che aveva accumulato.
-Sapevo che potevi farcela.- affermò Evergreen affiancandolo.

Brienne si staccò dal fratello, guardandosi intorno ancora un po’ timorosa, prima di constatare che il temporale non c’era più.
 Il suo sorriso si accese per poi spegnersi subito dopo, all’affermazione di Laxus.

-È solo una misura cautelare. Le nubi si raccoglieranno di nuovo.-