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Autore: _Koloured_    22/08/2016    0 recensioni
Christina Tosi, chiamata da tutti Cris è una ragazza solare e allegra, con ottimi voti, facendo di lei la classica brava ragazza. Ben presto inizierà il liceo e giá alcuni l'avevano avvertita su un ragazzo frequentante quella scuola. Lui è Gianmarco Rizzo, il solito puttaniere e menefreghista e questi pochi elementi giá facevano di lui una di quelle persone che Cris odiava.
Lui aveva un qualcosa di cui tutte ne rimanevano affascinate, così da cadere in trappola tutte tranne una.
Saranno ben presto attratti l'uno dall'altro, ma questa volta a soffrire siamo sicuri che sia lui e non lei?
Tratto da un capitolo
-ma lo vuoi capire tu non mi piaci- insistette la mora, iniziando ad innervosirsi, quel ragazzo era testardo.
-io non credo, so perfettamente che dentro muori per un mio bacio, ma ahimè tu non mi interessi, e c'è di meglio- disse lui squadrandola.
La ragazza era offesa, insomma sapeva di non essere bella, ma sentirselo dire era pur sempre 'doloroso' e le aveva detto che non gli piaceva.
-Allora perchè non te ne vai e mi lasci?- chiese offesa la mora.
Giá perchè era lì? il ragazzo abbassò il capo e se ne andò.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Era una mattinata strana quella. Il sole era assente e il cielo sfumava tra il blu e l'azzurrone. Anche se a casa Tosi le finestre erano chiuse, il fruscio delle foglie a contantto con il vento rieccheggiava tra le mura. Era l'ultimo giorno delle vacanze e ciò indicava due cose: -La fine della vacanze -L'inizio della scuola. Per Cris si aprivano nuove porte, le porte del liceo. Era un'amante delle lingue e anche se era un pò impaurita per le novitá che le si sarebbero presentate dinnanzi, era sempre più sicura della scelta. Cris non era figlia unica aveva ben tre fratelli più grandi anche di parecchio ed era l'unica della famiglia ad aver deciso di frequentare un liceo, il linguistico. "Cris hai preparato l'occorrente per il primo giorno di scuola?" chiese entrando la mamma di Cris, la signora Tosi, Emanuela Tosi. Nel frattempo raccoglieva i vari indumenti della figlia sparsi per la stanza. "Cris ma quante volte ti ho detto che devi mettere apposto ciò che lasci in giro?" si lamentò la signora. "Mamma ti prego non rompere, e si ho preparato la cartella adesso potresti uscire?" chiese la mora cercando di rispondere tranqillamente, per non mandarla a quel paese. La madre fece finta di nulla e uscì. La mora si tuffò sul letto e iniziò a pensare, tante domande su come si sarebbe trovata, se i compagni le sarebbero andati a genio e viceversa, se i professori capitati sarebbero stronzi o meno e soprattutto se avrebbe continuato a essere la solita ragazza innocente e studente modello, o se sarebbe caduta nel giro dei popolari con tanto di troie e fighi. La giornata decise di passare infretta, tanto che Cris assorta dai suoi spartiti di canto non si accorse che l'orlogio segnava quasi le dieci e per una ragazza come lei cresciuta nella perfezione andare a dormire alle dieci era giá tardi o per lo meno così i suoi genitori la pensavano. Fece una doccia veloce e infilò in pochi secondi il pigiama, si spaparanzò sul letto e crollò in un batti baleno. Ore 8:15 segnava il display del suo iPhone, lo ripose di nuovo nulla tasca del suo skinny e tirò un enorme sospiro. Mancavano cinque minuti e poteva ritenersi una liceale a tutti gli effetti. "Cristina" una flebile voce giunse alle orecchie della mora che si girò di scatto al suono di quella voce. "Annalisa" rispose in un sussurro, incredula alla visione davanti ai suoi stessi occhi. Si abbracciarono senza perdere altro tempo. "Liz ma che ci fai qui? non ti era inscritta a questa scuola" disse la mora "Si lo so Cris, ma ho cambiato idea e indovina un pò stiamo in classe insieme" esultò la bionda. "Seria?" la mora portò le mani alla bocca e uno stato di stupore si impossessò di lei. Mancava qualche secondo all'inizio della scuola e il nervosismo cresceva, ora sapeva che non era sola, con lei c'era Annalisa la sua migliore amica, ma ciò non toglieva il fatto di dover cominciare un nuovo capitolo della sua vita. Eccolo, il trillo dell'assordante campana. Le due si scambiarono una fugace occhiata e s'incamminarono verso l'enorme edificio, il Meucci.
   
 
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