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Autore: Martii_1997    24/08/2016    4 recensioni
Ciao a tutti! Mi sono appena iscritta a questo sito e questa è la prima one shot che pubblico. Devo essere sincera con voi: questa tenera storiella di come Gohan e Videl si siano fidanzati non è altro che un modo per impratichirmi e per imparare un po' di cosucce su questo sito. Sebbene questo, spero che sia di vostro gradimento e che il mio stile di scrittura vi piaccia! Fatemi sapere! Buona lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gohan la guardò esterrefatto. Era bellissima e si dannava per tutte quelle volte che non l'aveva notato fino in fondo. Era così abituato alla presenza di lei che non sentiva mai la necessità di fissarla così intensamente come in quel momento. I suoi occhi erano magnetici e non poteva negare che l'azzurro era il suo colore preferito. In quel momento avrebbe voluto prendere i suoi capelli per sentirne la dolcezza e per accarezzarle la piccola nuca. Il suo seno era giusto, nè troppo grosso e nè piccolo, e il vestitino che indossava lo faceva impazzire. Quelle gambe andavano a passo lento e seppero catturare l'attenzione dei presenti. La sala si illuminò e Videl sorrise teneramente quando vide che Gohan le si avvicinò. Il  ragazzo imbarazzato le accennò un saluto e lei timidamente gli confessò che il colore di quella cravatta lo donava particolarmente. Gohan arrossì: era la prima volta che riceveva un complimento così spontaneo. La magia di quel momento si interruppe a causa di una musica un po' troppo forte. Videl mugolò preoccupata:
"Qua rischio davvero di rompermi il timpano! Non sono abituata a questo volume!"
Gohan ridacchiò, ma le rispose a tono.
"Beh non che la musica che ascolti nelle cuffiette abbia un volume diverso!"
"Non hai tutti i torti, però c'è da dire che non è questo il genere di musica che ascolto! Capiscimi!" 
E solo a quel punto che Gohan prese tutto il suo coraggio e le chiese: 
"Che ne dici di andare f-fuori? In fondo è una musica che non piace ad entrambi, o sbaglio?"
Videl gli sorrise. Era proprio quello che voleva sentirsi dire. 
La sala era in tempesta: la musica che il dj proponeva coinvolgeva un po' tutti e pochi erano rimasti seduti a guardare gli altri ballare. Molti erano in pista a brindare il loro ultimo anno in quel dannato liceo e felici partecipavano alla loro ultima festa. I due ragazzi sgattaiolarono via dalla sala e non ci volle molto a trovare un posto dove sedersi in tranquillità. 
"Gohan, questo posto è perfetto!"
Il ragazzo annuì. 
Videl sembrava elettrizzata e non faceva altro guardarsi intorno. 
"Oh ma che nuvoloni! Credo che tra non molto pioverà! Dovremo poi trovare un'altra panchina, ma al coperto!"
Disse dispiaciuta la ragazza, continuando a guardarsi intorno. 
Gohan stette in silenzio. Mentre la ragazza ammirava il cielo nuvoloso, lo sguardo del ragazzo cadde involontariamente sulla scollatura del vestito di Videl. Il ragazzo avvampò e distolse lo sguardo per evitare che lei se ne accorgesse. 
Il silenzio fu interrotto nuovamente. 
"Gohan, hai paura del futuro?"
"Mi affascina, ma a esser sincero ho timore di non raggiungere i miei sogni."
Sospirò. 
".. e tu?"
Videl sospirò altrettanto.
"Io ho paura. Per quanto detestassi questa scuola, sapevo di esser un liceale e conoscevo bene i miei doveri. Ora che non lo sono più, tutto è più difficile, soprattutto per una persona che ancora non sa che università scegliere e, tutto sommato, la certezza di svegliarsi ogni mattina per andare a scuola mi faceva sentire "protetta". Inoltre mi sono affezionata a molte persone in questi ultimi anni e mi dispiace dover perderli di vista. Ho paura di rimanere sola.."
Gohan ebbe un tuffo al cuore e con tanto di spavalderia - di cui stesso lui si meravigliò - la consolò: 
"Puoi star tranquilla che a me non perderai di certo. Conosci la mia famiglia e tutti hanno un debole per te, soprattutto mia madre! Conosci anche il mio segreto e se ci ripenso mi sento ancora in colpa a non essere stato sincero con te.. Ti prego ancora di capirmi, non ti conoscevo abbastanza e temevo che lo avessi detto in giro. Mi sono sbagliato su di te.. Sei una persona affidabile, forte e perspicace, la tua forza di volontà mi ha sin dall'inizio colpita e mi ha lasciato spiazzato. Capirai presto quale sarà il tuo destino e quest'ultimo verrà a bussarti alla porta di casa per chiederti riparo mentre fuori piove. Inoltre.. Se vogliamo dirla tutta.. Sei anche molto bella.."
Gohan aveva fatto breccia nel suo animo. Era dunque quella la sensazione di esser compresi da qualcuno? Poi quel bel complimento alla fine la lusingò molto. Videl aveva le lacrime.
Il ragazzo le asciugò la lacrima con un leggero bacio sulla guancia.
"Non c'è bisogno di piangere, piccola."
Videl capì che le parole non erano abbastanza e dunque lo baciò. Quel bacio sapeva sia di un ringraziamento e sia di un sospiro di liberazione. Finalmente le loro labbra si toccarono e le loro lingue si intrecciarono. Gohan passò la mano nei suoi capelli e Videl gli accarezzò la guancia dolcemente. Nulla poté contro quel bacio, tranne la pioggia. Le labbra si staccarono bruscamente.
"Dannazione Gohan, andiamo via!"
Si alzarono velocemente dalla panchina e si ripararono sotto un portone. 
"Proprio ora?!" Mugolò la corvina.
Gohan le prese la mano. 
"Non era questa la pioggia di cui ti parlavo? Sei tu a decidere se aprire la porta o meno."
Gli occhi di Videl brillarono. Aveva capito tutto. 
"Ti amo." 
Disse teneramente la ragazza.
"Anche io.. Tanto.."
Gohan era il suo destino.
   
 
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