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Autore: Giuliasd    24/08/2016    7 recensioni
[Sterek] La storia è una Circus!AU ed è nata grazie ad un meraviglioso prompt di EdSheeran.
Stiles vive all'interno di una famiglia di circensi ed è felice della sua vita. Poi, un giorno, Kate Argent porta al tendone un grande lupo nero dalle iridi rosse.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Kate Argent, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Note iniziali: Ciao a tutti! Come immagino avrete letto nell'intro, questa storia è stata ispirata da un prompt su facebook di  EdSheeran, non è una mia idea. Io ci ho solo ricamato una storiella sopra e la ringrazio veramente di cuore per avermelo lasciato fare <3
 


 
 
-Le cirque de loups-
 
 


"..cinque! Quattro! Tre! Due! UNO!"

Un'esplosione di luci e boati riempì l'arena dello "Stilinski's Circus".

Il capo Clown, Greenberg, che era anche presentatore e  quindi intrattenitore principale della serata, cominciò il suo numero tenendo attivo il pubblico numeroso, con dei simpatici numeri di giocoleria insieme ad altri Clown, che rendeva 'stupidi' per far ridere il pubblico, ma che in realtà nascondevano una grande tecnica e un duro allenamento.

Stiles era elettrizzato. Nonostante fosse nato in quel mondo, e quindi abituato ad un grande pubblico e a serate piene di luci e acrobazie, ancora sentiva il cuore battere a mille ogni volta che le luci si accendevano. Aveva sempre quel pizzico di agitazione pre-esibizione.
Era cresciuto in quel circo, tra Clown, acrobati, giocolieri, trapezisti, funamboli, contorsionisti e domatori. E nonostante non restavano mai più di due mesi nello stesso posto, Stiles amava quella vita.


Il circo era la sua famiglia e non gli avevano mai fatto mancare nulla. Lo "Stilinski's Circus" era stato fondato suo nonno, Andrej Stilinski, che quando era ancora un giovane trapezista partì dalla Polonia alla volta dell'America, quando l'aria di guerra cominciava a farsi sentire. E aveva fatto bene ad andarsene visto come sono andate poi le cose.
Una volta in America, Andrej si unì ad un circo e lì conobbe quella che poi sarebbe diventata sua moglie Joanna Baginski, figlia del grandissimo domatore di leoni e dispotico fondatore del "Cirque Polonais", Jaroslaw Baginski. La loro storia venne ampiamente ostacolata dal padre della donna, perché egli voleva che la figlia sposasse un uomo ricco e soprattutto Americano, e non un trapezista squattrinato venuto dal loro stesso paese, scappando dalla fame e dalla miseria.

Nonostante ciò Andrej andrò contro tutti per conquistare l'amore della sua vita, e scappò insieme a Joanna, insieme ad altri circensi che erano stanchi della tirannia di Baginski. Una volta lontani, cominciarono ad esibirsi per strada, riscuotendo grande successo, finchè non furono in grado di fondare un circo tutto loro, lo "Stilinski's Circus".


Ogni volta che suo padre, James Stilinski, raccontava questa storia, aveva sempre gli occhi lucidi e si definiva sempre fortemente orgoglioso di se stesso nell'essere riuscito a mandare avanti l'attività di famiglia anche dopo la sua morte. Anche Stiles era orgoglioso di suo padre e sperava di esserlo anche di sé stesso in futuro.


Ecco, il numero di Scott, nonché suo migliore amico, era finito. Era un artista del fuoco, era fenomenale il modo in cui giocava con quell'elemento, senza mai farsi male, come se fosse immune ai suoi effetti dannosi. Suo padre l'aveva scoperto per strada mentre faceva delle grandiose esibizioni per pochi spiccioli, che dovevano mantenere sia lui che sua madre, Melissa.

Erano Messicani ed erano scappati da casa, a causa del padre di Scott, un uomo alcolizzato e violento.

James inserì subito Scott nel suo spettacolo quando quest'ultimo aveva solo 12 anni. Melissa invece, essendo un ex infermiera, trovò subito un ruolo fondamentale come infermiera personale dei circensi di quel circo, visto che comunque dietro a delle esibizioni fenomenali, ci sono sempre dei faticosi e a volte pericolosi allenamenti, che mettono a dura prova il fisico di una persona.


Ora toccava a lui, o meglio a loro. Il numero principale dello spettacolo era il loro, quello della famiglia Stilinski. Stiles, James e sua madre Claudia erano tutti e tre dei grandiosi trapezisti.

Stiles aveva imparato a rimanere sospeso in aria, ancor prima di imparare a camminare. Era un arte di famiglia, e il loro numero era il preferito del pubblico. Infatti, un boato e dei fortissimi applausi li accolsero, segno che la folla stava aspettando quel numero da quando le luci dell'arena si erano accese.

James si abbassò in ginocchio e Stiles salì su di lui. James si alzò in piedi con il figlio in equilibrio sulle sue spalle e poi Stiles con un balzo si lanciò sull'asta metallica con un salto mortale, dando inizio allo spettacolo.
Stiles non aveva paura, ormai faceva quello da quando era nato e fare piroette e lanciarsi da un'asta all'altra rimanendo in sospeso, era diventato come camminare.

Suo padre a volte, vedendolo 'troppo sicuro' lo rimproverava, dicendogli che è proprio la 'paura di cadere' che impedisce loro di perdere l'equilibrio e cadere a terra rischiando la vita. Quando si è troppo sicuri, si perde la ragione e si cade. Per fare quello ci deve essere un'estrema preparazione fisica, ma soprattutto mentale ed una giusta dose di paura.

Stiles quando volava da un punto ad un altro, si sentiva finalmente sé stesso e niente lo riempiva più di gioia nel fare quel numero con sua madre e suo padre.

Sua madre Claudia era bellissima e ad ogni spettacolo faceva in più un esibizione solista, con le funi, incantando il pubblico con la sua sensualità ed eleganza. Stiles sperava che un giorno avrebbe trovato una persona che lo guardasse come James guardava sua madre durante quelle esibizioni.
Una volta che l'esibizione della famiglia finì il pubblico applaudì e si alzò in piedi. I tre uscirono dall'arena sorridenti, James al centro che con un braccio avvolgeva la vita di sua moglie e con l'altra le spalle del figlio.

-

"Siete stati grandi!" Lydia, la sua migliore amica e anche sua vecchia cotta, corse verso di lui dandogli un bacio sulla guancia.

Lydia era una contorsionista, la prima volta che Stiles la vide fu dopo uno spettacolo, avevano entrambi dieci anni. I genitori della bambina vollero far conoscere a James il talento straordinario della loro figlia e Stiles se ne innamorò immediatamente. L'espressione fiera, la postura elegante e i lunghi capelli biondo fragola, avevano fatto perdere la testa al piccolo Stilinski. E quando suo padre decise di portarla con loro in giro per il mondo Stiles si sentì il bambino più felice della terra.

Fu un lungo corteggiamento quello di Stiles, Lydia sembrava disprezzarlo all'inizio e rifiutava categoricamente ogni suo gesto carino, ma Stiles non demorse, finchè un giorno a tredici anni riuscì a darle il suo primo bacio. Quel bacio però più che realizzare il sogno della sua vita, gli fece capire tante altre cose. Amava profondamente Lydia Martin. Ma non era il tipo di amore che avevano Andrej e Joanna, o James e Claudia. Avrebbe ucciso per Lydia. Ma non era quell'amore che si sarebbe aspettato di provare, non quello che la sua famiglia gli aveva insegnato a cercare.

Stiles sorrise all'amica e ricambiò il suo bacio, "Grazie Lyds, ora c'è quella stronza" disse poi, rivolgendo un'espressione sprezzante da dietro le quinte verso l'arena.
"Già, è una vera strega!" disse l'altra poggiando il capo sulla spalla, guardando anche lei verso l'arena.


Kate Argent.  Era l'ultima arrivata nel circo. Deaton, il domatore che avevano prima, era stato costretto ad andarsene a causa della malattia della madre, che aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lei e quello, essendo l'unico figlio, aveva dovuto dire addio alla vita circense che lo portava da una parte all'altra del mondo, per stabilirsi definitivamente nella sua casa a prendersi cura di sua madre.

Fu un duro colpo per suo padre, James e Deaton erano amici da quando erano giovani, quest'ultimo aveva aiutato molto con il circo il giovane Stilinski dopo la morte di suo padre.

Così James fu costretto a cercare un nuovo domatore e incappò in Kate. Faceva dei bei spettacoli, il pubblico sembrava apprezzare molto la bella e bionda domatrice di animali e quindi suo padre decise di inserirla definitivamente nello spettacolo.

Stiles, Lydia e Scott la odiavano.

Un giorno i tre, dopo che Deaton se ne era andato, si diressero verso le gabbie delle tigri e dei leoni, per coccolarli un po' come facevano sempre. Invece trovarono la Argent, intenta a fare con loro le prove dello spettacolo e si misero tutti e tre seduti a guardare.

Kate era diversa da Deaton, lei utilizzava le fruste su gli animali ed aveva un approccio piuttosto aggressivo con loro. Deaton invece, sembrava avere un rapporto quasi viscerale con gli animali, come se ci parlasse. Non utilizzava mai le fruste su di loro, al massimo la sbatteva a terra per spaventarli con il rumore, quando diventavano troppo aggressivi; cosa che Stiles aveva visto accadere due volte in tutta la sua vita.

Quando Stiles vide l'ennesima frustata ingiustificata su una tigre, si alzò in piedi urlando contro la domatrice, dandogli della sadica. Da allora suo padre, vietò ai tre di vedere le prove della Argent e con un sospiro triste gli disse che ognuno aveva i propri metodi e che in quel momento avevano solo lei.

Da allora la odiavano.


Lo Show finì con una grande ovazione da parte del pubblico. Anche quella era andata. Stiles sorrise e si inchinò prendendosi i meritati applausi insieme agli altri circensi, poi andarono a riposarsi nelle loro roulotte.

-

"Stiles corri! Devi venire fuori!" Scott corse verso Stiles, che stava finendo di allestire l'arena per quella sera.

"Cosa c'è?" Chiese Stiles preoccupato, vedendo l'amico così spaventato.
 
Scott si prese un attimo per riprendere fiato dalla corsa e poi parlò, "La Argent.. Ha un licantropo!"
Stiles strabuzzò gli occhi, non credeva ne avrebbe mai visto uno nella sua vita.


Qualche anno prima, era stata resa nota l'esistenza dei licantropi al mondo. Il presidente degli Stati Uniti aveva lasciato un comunicato stampa, mandato poi in tutte le trasmissioni di tutto il mondo. Nel comunicato diceva che per molti anni c'era stata una guerra, nascosta ai più, tra licantropi e umani e che veniva comunicato solo ora, perchè sembrava che la minaccia degli uomini-lupo fosse cessata. Avevano vinto gli umani, ma il presidente disse che riteneva necessario mettere in luce la loro esistenza, perchè essi non erano stati sterminati del tutto, coloro che si erano arresi, vivevano nelle montagne, lontano dagli umani e che quindi quest'ultimi dovevano ancora rimanere in allerta, finchè la minaccia mannara non si sarebbe rilevata più tale.

Ogni tanto Stiles leggeva di qualche mannaro brutalmente ucciso nei giornali, uccisione giustificata poi con la legittima difesa. C'erano diverse schiere di pensiero, i Mannaristi che venivano derisoriamente chiamati così, rimandando alla parola "Animalisti" e poi gli Estremisti che volevano che tutti i licantropi venissero del tutto sterminati. Ma a causa della loro parte umana, i licantropi non potevano essere uccisi per divertimento o per partito preso, ma solo per legittima difesa.

Stiles non sapeva cosa pensare dei licantropi, non ne aveva mai visto uno, nonostante i suoi viaggi, e non conosceva nessuno che ne avesse visto uno da vicino. Aveva paura di loro, sapeva che si muovevano in branchi, guidati da un Alpha e quindi incontrarne uno, molto spesso, equivaleva a trovarne altri insieme. Gli erano state raccontate molte storie terrificanti su di loro, ma Stiles era anche una persona intelligente che ragionava con la sua testa, e anche se i mannari lo spaventavano, il fatto che essi avessero una parte umana, lo portava a pensare che in fondo erano come loro, solo con una parte animale dentro di se che se ben gestita poteva non essere più una minaccia.

Stiles aveva sempre voluto ricevere delle informazioni reali su di loro e quella era un occasione perfetta.


Corse seguendo il suo amico Scott, verso la direzione dove si trovava il licantropo catturato da Kate.

Quando Stiles arrivò, non si aspettava di trovare una scena del genere. Erano tutti posizionati a cerchio, intorno alla Argent, che aveva ai piedi un gigantesco lupo dal manto folto e nerissimo. Era enorme ed era la cosa più maestosa e bella che Stiles avesse mai visto.

Sembrava respirare a fatica, e teneva gli occhi socchiusi, ma il castano riuscì a scorgere delle iridi rosse. Era un Alpha, Kate aveva catturato un cazzo di Alpha! Stiles pensò che fosse completamente fuori di testa, avrebbe potuto sbranarla. E il suo branco? Probabilente erano sulle loro tracce e li avrebbero uccisi tutti.

"Sei impazzita? Hai catturato un Alpha? Non pensi che il suo branco verrà a cercarci?!" Disse Stiles alzando sempre di più la voce, mentre gli altri lo guardavano sbigottiti, compresi i suoi genitori che fino a quel momento erano rimasti a fissare il grande lupo.
Kate lo guardò con la solita espressione arrogante che rifilava a chiunque gli rivolgesse la parola "Il branco non è più un problema, occhi dolci!" disse quella con espressione fiera.

Stiles la guardò disgustato "Li hai uccisi tutti?!"

Kate emise una finta risata "Credi davvero che da sola sarei stata in grado di uccidere un branco? Ero con mio fratello e i suoi amici, mi hanno aiutato"
"Hai ucciso delle persone per divertimento?! Non ti fai schifo neanche un po'?" Stiles era sempre più schifato da quella situazione, anche se il licantropo ai suoi piedi continuava a terrorizzarlo.
"Persone?" disse Kate avanzando verso il castano, "Quelli- disse indicando il lupo - Non sono persone, sono bestie, che ti ucciderebbero in un batter d'occhio se solo ne avessero la possibilità"
"E così li hai uccisi perchè per te sono delle bestie?" Disse Stiles avvicinandosi a sua volta alla bionda, fronteggiandola, con sguardo di sfida.
"No, è stata legittima difesa, dolcezza" quando Kate disse quell'ultima frase, Stiles sentì il fiato di Kate contro il suo viso e assunse un espressione disgustata, non voleva averla così vicino.
"Certo, come no" disse il castano facendo qualche passo indietro e osservando il lupo.
"Cosa vuoi fare con lui Kate? Perchè l'hai portato?" Disse James, che fino ad allora era rimasto in silenzio guardando i due discutere.

"Voglio ammaestrarlo" disse Kate, scatenando un brusio di voci intorno a loro. Stiles spalancò gli occhi, ora aveva la conferma che quella fosse completamente fuori di zucca.

"Sei impazzita? Come farai, è un licantropo enorme!" intervenne Claudia.
"Ho i miei metodi" disse l'altra provocando un brivido nella schiena di Stiles.

"Non posso lasciarti ammaestrarlo qui, metterei a rischio la vita di troppe persone, soprattutto quella di mio figlio" Disse James con tono pacato, ma che nascondeva un grande nervosismo.
"Tranquillo, voglio portarlo in un posto, lontano da qui.. Se me lo lascerai fare tornerò tra due mesi" disse la Argent con sicurezza.
"Due mesi?! E come faremo noi senza una domatrice nello spettacolo per due mesi?!" Disse James, questa volta lasciando andare la sua agitazione, alzando la voce.
"James, quanto credi pagherebbe il pubblico per vedere un vero licantropo? Un licantropo sottomesso agli umani? Un Alpha poi!" rispose la Argent, guardando il resto delle persone attorno a loro, che sembravano tutti dargli ragione, meravigliati dalla naturalezza con cui la donna, teneva un mannaro ai suoi piedi, senza paura.
James parve pensarci un po', aggrottando le sopracciglia, "Tu cosa ne pensi?", disse poi rivolgendosi verso sua moglie.
Stiles sperava che sua madre si sarebbe rifiutata, dicendo che quella era una cosa abominevole e disumana. Invece vide sua madre annuire con espressione pensierosa mentre guardava il gigantesco lupo, "Credo si possa fare, ma non più di due mesi Kate", disse infatti poi la donna.

"Non posso crederci" esclamò Stiles guardando i suoi genitori, per poi andarsene seguito dai suoi migliori amici.
 



Dopo lo spettacolo di quella sera, Stiles camminava avanti e indietro all'interno della sua roulotte personale, mentre i due amici stesi sul letto sembravano pensierosi tanto quanto lui.

"Quella troia, pensa davvero di riuscire ad addomesticare un mannaro!" esclamò il piccolo Stilinski.
"Stiles, devi ammettere, che se ci riuscisse, sarebbe un grande salto di qualità per il nostro circo" ribattè Scott.
"Scott ha ragione.. e poi Stiles, sembra che tu stia parlando di una persona, ma non lo è, è un mostro!" disse Lydia.
Stiles si bloccò e guardò meravigliato l'amica "Un mostro? Possono trasformarsi in esseri umani Lydia.. Sono persone!"
"Non credevo fossi un mannarista!" esclamò Scott, "Hanno ucciso tantissime persone, tantissimi esseri umani innocenti!"
"Che ne sai che quegli esseri umani fossero tutti innocenti? E poi la razza umana li ha sterminati e costretti a nascondersi nelle montagne, non sappiamo tutta la storia!" Stiles si agitò, credeva che almeno i suoi amici sarebbero stati dalla sua parte.

"Sei decisamente un mannarista!" lo derise l'amica.

Stiles sbuffò, "Quando la Argent tornerà con quel lupo, vi dimostrerò che la stronza è lei.. Non credo che abbia ucciso il suo branco per legittima difesa!"
"Quello non lo credo neanche io, ma non puoi saperlo Stiles.. Non hai mai visto un mannaro in vita tua, non sai come si comportano" ribattè Lydia provocando un'altro sbuffo allo Stilinski.
"Io spero solo che sbrani quella bionda pazza e poi torni tra le sue montagne!" disse Scott, smorzando la tensione che si era creata tra loro e così decisero di andare tutti e tre a letto.

Stiles rimase sveglio per un po' a pensare a quel lupo, steso a terra, ansante. Sarebbe andato in fondo alla questione, voleva saperne di più. Non era mai stato dalla parte dei licantropi, non ci aveva mai pensato prima di allora, ma vedere quel bellissimo lupo, così, ridotto in quel modo, gli aveva provocato qualcosa dentro di sé che non sapeva spiegare.

E poi odiava Kate Argent, e non credeva ad una sola parola di quello che aveva detto.

-


Due mesi dopo, con grande sorpresa di tutti i presenti, Stiles compreso, Kate Argent tornò portandosi dietro il grande lupo nero dagli occhi rossi.

Stiles ne rimase affascinato, non era più a terra moribondo, camminava con le sue zampe, con aria maestosa e fiera. Sembrava ancora più grande di come Stiles si ricordasse e sembrava ancora più bello.

Quando i suoi occhi castani incontrarono le sue iridi rosso rubino, Stiles provò una scarica elettrica su tutto il corpo. Come poteva una creatura così incantevole, essere definita mostro?

E' vero, Stiles ne era ancora un po' spaventato vista la stazza enorme, ma poi quando guardava i suoi occhi, quelli sembravano così espressivi, così umani, nonostante l'innaturalezza del colore.
 


Kate dimostrò a tutti come era riuscita ad addomesticarlo, si faceva dare la zampa, lo faceva rotolare a terra e addirittura gli aveva insegnato a saltare nei cerchi di fuoco. Proprio come i suoi leoni.
Il mannaro eseguiva tutto non senza aver emesso prima un piccolo ringhio, che Kate zittiva con un occhiataccia. Tutti ne erano entusiasti, compresi i suoi genitori e addirittura Scott e Lydia. James disse a Kate che grazie a lei, il suo circo sarebbe diventato il più famoso del mondo.

Stiles provò solo pena, mentre gli altri guardavano le acrobazie del licantropo, Stiles guardava il suo muso, da cui trapelava un'espressione malinconica e rassegnata, che fece provare una morsa al petto al piccolo Stilinski. Solo il giovane Stilinski distolse lo sguardo e provò rabbia, quando la Argent diede una scossa al licantropo tramite il collare che portava, facendolo guaire dal dolore e stramazzare al suolo per qualche miniuto, solo perchè aveva sbagliato a fare un esercizio.


Una volta finite le prove, la Argent rinchiuse il lupo in una gabbia. Nessuno disse nulla su quello, Stiles provò quel senso di disgusto e nausea per il fatto che una persona, venisse in realtà trattata come una bestia a tutti gli effetti. Neanche i suoi amici sembravano turbati dalla cosa.

-


"Mamma è mostruoso il fatto che venga lasciato lì in quel modo!" Urlò Stiles a sua madre.

Il giovane Stilinski era finito col discutere con i suoi genitori all'interno della roulotte di questi ultimi. Voleva dirgli come la pensava, voleva fargli sapere che era assolutamente contro la loro scelta di tenere lì con loro un licantropo, come una bestia e soprattutto di fargli fare degli stupidi esercizi acrobatici come un vero animale.

"Stiles finiscila, il circo è mio, regole mie, e poi i licantropi sono bestie! L'hai visto per caso nella sua forma umana? Bé io no!" gli urlò contro suo padre, ormai esasperato da quella discussione.
"Anche se non l'hai mai visto nella sua forma umana, non significa che debba restare rinchiuso all'interno di una gabbia con i leoni!"
"Kate ha detto che il lupo riesce a tenere a bada i leoni nella gabbia, grazie al suo status di alpha, è come se anche gli animali lo riconoscessero come tale" spiegò suo padre, pensando di tranquillizzare Stiles dal fatto che il mannaro non sarebbe stato sbranato dagli altri animali.

Stiles emise un sospiro esasperato e Claudia decise di intervenire, "Stiles, smettila di pensare a lui come un umano, sono una razza di assassini e sono molto più animali che umani al loro interno, non farti ingannare dal loro bellissimo aspetto!"
"Ma cosa ne sai? Mh? Ne sai quanto me sui licantropi!" ribattè Stiles.

Claudia roteò gli occhi e si mise a sedere, prendendo un profondo respiro, "Hai presente Bobby Finstock, il nostro ex mago?"
Stiles aggrottò le sopracciglia, cosa c'entrava quell'ubriacone di Finstock? Se ne era andato per poi finire in riabilitazione, ora chissà che fine aveva fatto, "Che c'entra quell'alcolizzato, ora?"
"Quell'alcolizzato- Lo imitò sua madre - è diventato così perché un licantropo ha sterminato la sua famiglia, davanti a lui, quando aveva solo 11 anni! Avrebbe ucciso anche lui se non fossero arrivati in tempo i cacciatori per abbattere quel mostro!" urlò la donna contro suo figlio.
"Ti ho visto come lo guardavi oggi, figlio mio.. Non deve farti pena una creatura del genere, ti prego, promettimi che gli starai lontano!" Continuò Claudia, implorando suo figlio con lo sguardo.

Stiles rimase in silenzio fissando la madre, non immaginava che Finstock avesse subito tutto quello, soprattutto per colpa di un mannaro.
"Promettilo Stiles!" ripetè Claudia, di fronte al silenzio di suo figlio, facendolo sobbalzare.
"Ok, te lo prometto mamma.." disse piano Stiles, per poi uscire dalla roulotte.

-

La folla era impaziente, dopo che nel volantino del circo, suo padre aveva inserito nella locandina l'immagine di un licantropo, erano tutti accorsi al circo, per vedere di cosa si trattasse.

Avevano quasi finito lo spettacolo, James, aveva lasciato il numero del mannaro e Kate per ultimo, così da aumentare l'attesa, che sapeva non avrebbe deluso le aspettative del pubblico.

Stiles, con i suoi amici guardavano da dietro le quinte, anche loro impazienti, soprattutto il piccolo Stilinski.

Quando Kate entrò con l'enorme lupo al suo fianco, la folla emise degli urli sbalorditi, alcuni anche urla di terrore. Quando la Argent cominciò a 'giocare' con il mannaro, facendogli fare varie acrobazie, la folla si alzò in piedi applaudendo e lanciando fiori a quella che era stata appena nominata la più grande ammaestratrice di animali di tutti i tempi.

Stiles stava per allontanarsi, per non vedere più quello scempio, ma poi Kate parlò facendolo bloccare sul posto. "Ed ora, signori miei, vi dimostrerò come questo licantropo, si sia sottomesso completamente a me! Anche nella sua forma umana!  Bestia, trasformati! Assumi la tua forma umana per me!"

Il castano trattenne il fiato, e si sporse di più da dietro le quinte, doveva vedere assolutamente come era nella sua forma umana.

Vide il lupo andare dietro un piccolo separè, e prendere dei boxer appoggiati su una delle asticelle in alto.
Quando si rivelò, Stiles perse un battito. Era un uomo meraviglioso.

Era stupendo nella sua forma da lupo, tanto quanto la sua forma umana. Era un ragazzo moro, alto e muscoloso, il castano notò anche che aveva degli splendidi occhi color verde bosco. Selvaggi come la sua natura, profondi come un oceano, ma estremamente tristi e malinconici.

Era una creatura estremamente bella, il ragazzino dietro le quinte, se lo immaginava correre tra le montagne, maestoso e fiero, come il suo status di Alpha richiedeva.


La Argent lo costrinse a mettersi in ginocchio, e poi gli rifilò una frustata, facendolo urlare dal dolore. Stiles strizzò gli occhi, come se l'avesse data a lui stesso.
"Guardate! Guardate come questo animale, un Alpha, si sottomette a noi esseri umani! Credevano di essere la razza più forte! Ma guardate questo mostro assassino, ora davanti a voi! Succube di noi umani!"

La folla applaudì, sbattè i piedi a terra, fischiò omaggiando la Argent. Stiles corse in bagno a vomitare.

-


Era notte fonda e Stiles non riusciva a smettere di pensare al mannaro, a come si doveva sentire dopo tutto quello che aveva subìto.

Si rigirò nel letto più volte, resistendo alla tentazione di andare a vedere come stava. Alla fine però la sua resistenza venne meno, e facendo più piano possibile, prese dei biscotti e una bottiglia d'acqua e uscì dalla roulotte, dirigendosi verso le gabbie degli animali.


Trovò il licantropo in una gabbia, steso con gli occhi chiusi, coperto da un lurido plaid rovinato. Stiles provò una stretta al cuore vedendo una catena sulla caviglia e il collare elettrico al collo.

Il mannaro parve percepire la sua presenza e spalancò gli occhi mettendosi subito in posizione seduta, il più lontano possibile da lui, come se avesse paura. Il ragazzino, non poteva credere che quel giovane uomo di fronte a lui, spaventato e dagli occhi così tristi, potesse essere considerato un mostro spietato.

Stiles mise le mani avanti come in segno di resa "T-tranquillo - Balbettò- Sono venuto qui solo per vedere come stavi"

L'altro aggrottò le sopracciglia, ma parve rilassare le spalle, anche se non accennava ad avvicinarsi.
Stiles lo guardò, non sapendo inizialmente cosa dire, poi ripensò a quello che si era procurato prima di venire lì. "Oh, senti, ti-ti ho portato queste cose, semmai avessi fame o sete!" disse, tendendogli l'acqua e i biscotti che aveva in tasca. Il lupo guardò le cose che aveva in mano, come se fosse oro, ma sembrava ancora non volersi avvicinare.
Stiles sospirò e poi mise le mani all'interno della gabbia, tremando e restando in allerta, dopotutto era ancora un po' terrorizzato all'idea di avere una vera creatura della notte di fronte a sé. Poi poggiò le cose dove il licantropo poteva arrivare e si allontanò di qualche passo dalla gabbia.

Il moro, prese immediatamente i biscotti e l'acqua che gli aveva lasciato l'altro e cominciò a trangugiarli velocemente, come se non si nutrisse da giorni. Poi guardò Stiles un po' imbarazzato, pulendosi la bocca con un angolo del plaid.

Stiles capì al volo che non voleva essere guardato mentre mangiava in quel modo, "Oh, perdonami, mi giro.. anzi, guarda, mi siedo lì" disse indicando una grande roccia, qualche metro lontana da lì. Il mannaro parve ringraziarlo con lo sguardo; il trapezista, non aveva mai visto occhi più espressivi di quelli.


Qualche minuto dopo, il mannaro, lanciò a terra la bottiglietta d'acqua e i tovaglioli con la quale erano avvolti i biscotti; come per dire a Stiles che poteva di nuovo avvicinarsi. Il castano raccolse le cose e le buttò su un cestino poco lontano, per poi tornare vicino alla gabbia.

Questa volta il lupo, non era più addossato alla parete opposta, ma si era spostato al centro proprio di fronte a Stiles, con le gambe incrociate.
"Mi dispiace davvero per tutto quello che ti sta accadendo" ammise Stiles, con un sospiro. Il lupo lo guardò intensamente, con i suoi grandi occhi verdi, come se lo stesse studiando.

"Come ti chiami?" Continuò poi il ragazzino.  L'altro continuava a fissarlo con quei penetranti occhi verdi, poi parlò debolmente, "Derek..", disse piano, ma con una voce profonda.
Il cuore di Stiles accellerò di qualche battito quando sentì la sua voce, e il mannaro parve percepirlo.

"Io invece sono Stiles" rispose. Derek annuì, rimanendo però in silenzio.
"Ora è meglio che torni a dormire, prima che ci scopra qualcuno.. Ciao Derek" disse il più piccolo, avviandosi verso la sua roulotte.

"Tornerai anche domani?!" disse Derek, alzando di poco la voce. Stiles si girò verso di lui e vedendo la sua espressione speranzosa, annuì per poi tornarsene nel suo alloggio.

-

Passarono le settimane e Stiles portò ogni sera qualcosa da mangiare e da bere a Derek, ogni tanto parlavano, anche se il lupo non era di molte parole.

A Stiles però i loro silenzi, più che metterlo in imbarazzo, gli mettevano tranquillità, soprattutto quando vedeva che il licantropo, assumeva un'espressione molto più serena ogni volta che lo vedeva avvicinarsi alla sua gabbia. Stiles aveva capito che Derek, cominciava a fidarsi piano piano di lui.

Il trapezista non chiese mai a Derek come Kate era riuscito a catturarlo, perché ogni volta che, nei brevi discorsi che facevano, veniva menzionata la parola "branco", il lupo sembrava rabbuiarsi e chiudersi a riccio in sé stesso. Decisamente Kate non aveva agito per legittima difesa, si ritrovò a pensare Stiles. Si disse anche, che sarebbe andato in fondo alla questione e l'avrebbe smascherata. E non per se stesso, visto l'odio che provava per la donna, ma l'avrebbe fatto per Derek.
 



Una sera, particolarmente fredda, Stiles decise di portare una coperta più pesante al suo, ormai amico, Derek.  La prese dal suo armadio e poi uscì dalla roulotte, tremando un po' per il freddo, nonostante i vestiti pesanti.

Quando arrivò alle gabbie, trovò Derek rannicchiato su stesso, avvolto dal vecchio plaid. Stiles notò che il suo corpo era fortemente scosso dai tremori, gli venne quasi da piangere.

"Ehi Der, ti ho portato una coperta più pesante!" sussurrò Stiles al licantropo. Derek uscì dal suo piccolo bozzolo e afferrò la coperta, avvolgendosela intorno al corpo. "Grazie Stiles", disse poi mentre cercava di riscaldarsi.
"Sai, siamo licantropi, soffriamo meno il freddo, ma ormai ho davvero poche energie per superare anche questo con le mie potenzialità mannare" disse poi il lupo, mentre cercando di riscaldarsi le mani, avvicinandole alla bocca, soffiandoci sopra.

"Dai qua" disse Stiles afferrandogli le mani, le sbarre erano abbastanza larghe da poter far passare le braccia del trapezista. Ormai non aveva più paura di toccare il mannaro e Derek sembrava sempre tranquillizzarsi di più ogni volta che l'altro si avvicinava. Qualche tempo prima, Stiles gli chiese come mai non avesse mai provato a rompere le sbarre; Derek gli rispose che Kate lo imbottiva così tanto di strozzalupo, ogni giorno, che non sarebbe riuscito nemmeno a piegare un anello della catena che aveva al piede.

Stiles portò le mani di Derek dentro la grande tasca anteriore del suo giacchetto, così da riscaldargliele. Nonostante l'interno della tasca fosse già caldo di suo, Stiles continuò a stringergli le mani e di tanto in tanto gli lasciava qualche carezza con il pollice sul dorso.

Derek in quei momenti, sembrava sentirsi al sicuro e si avvicinò di più a Stiles, poggiando la fronte sulla sbarra, nello stesso punto in cui la teneva anche Stiles. Le loro fronti, divise da una stupida lastra metallica.
Avevano entrambi gli occhi chiusi, riscaldati reciprocamente dal fiato dell'altro che si scontrava sul loro viso. In quel momento sembrava che nessuno li potesse disturbare.

"Derek?" disse Stiles di punto in bianco.
"Mh?" rispose l'altro tenendo gli occhi chiusi, beandosi della vicinanza di Stiles.

"Ti prometto.. Ti prometto che ti farò uscire da qui!" Disse Stiles con tono e sguardo sicuro, verso il lupo che in quel momento aveva aperto gli occhi e lo guardava sbalordito, per poi annuire. Stiles si perse nella profondità di quel verde.

-
 

"Stiles devi venire subito si tratta di Derek!" disse Scott con il fiatone, entrando nella roulotte di Stiles.

Scott e Lydia, sapevano di Derek e Stiles, dei loro incontri notturni. Nonostante all'inizio fossero assolutamente contro questa cosa, dovettero ricredersi quando Stiles li portò con se dal lupo. Nonostante Derek non era mai entrato molto i confidenza con i due amici del castano, quelli gli portavano del cibo e ci chiacchieravano, tenendogli compagnia, ogni volta che Stiles non poteva.

Stiles corse fuori la roulotte seguendo l'amico, che corse verso le gabbie.

Vide molta gente ammassata intorno, si spinse fino ad arrivare dove stavano guardando tutti e vide Derek che si contorceva a terra, con Kate che premeva ripetutamente sul pulsante del telecomando che rilasciava scariche elettriche sul collare del mannaro.

"Smettila così lo uccidi!" Sentì Lydia urlare in un singhiozzo.
"Allora dimmi chi diavolo è stato ad aiutarlo e a dargli quella coperta!" disse Kate con tutta la cattiveria possibile, dando un'altra scossa al mannaro, che per il dolore, non riuscendo più a controllarsi, si trasformò nella sua forma animale.
"Eh no stronzetto, adesso tu torni umano, così mi dirai chi ti ha procurato quella coperta! Dimmi chi è il tuo amichetto qui dentro!" Kate rifilò un'altra scossa a Derek, che però non tornò umano.

"FERMATI! SONO STATO IO A DARGLIELA!" confessò Stiles, urlando verso Kate, sperando che quella smettesse di torturare il mannaro. Kate ghignò in modo perfido verso di lui, probabilmente lei già sapeva tutto.

"Cosa?" la voce di suo padre, emerse dal brusio che si era creato dopo quella confessione ed uscì tra la piccola folla, guardando suo figlio sbalordito. Stiles lo guardò di conseguenza, senza dire una parola.

"Kate, riporta il lupo in gabbia, questa scenetta è durata abbastanza. Tutti voi, tornate nei vostri alloggi.. Tu no, Stiles, tu vieni con me" Disse James afferrando suo figlio per un avambraccio e trascinandolo all'interno del tendone.

"Che ti salta in mente?" Disse James, ritrovandosi finalmente faccia a faccia con il figlio.
"Cosa? Non posso dare una coperta a qualcuno.. Era freddo ieri sera!" ribattè Stiles.

"Stiles, qui non si tratta di distribuire coperte o meno. Qui si tratta di te che fai amicizia con una bestia!" disse il più grande degli Stilinski, alzando la voce. Stiles sentì un forte dolore al petto, quando lo chiamò "bestia".

"DEREK NON E' UNA BESTIA! TU NEMMENO LO CONOSCI!"  urlò di conseguenza.

"DEREK?! SAI ANCHE IL SUO NOME ADESSO?" James era del tutto sconcertato, aveva detto 'fare amicizia' come battuta sarcastica, credeva che suo figlio stesse solo aiutando quel povero mannaro, che nel profondo faceva un po' pena persino a lui. Invece Stiles, gli aveva appena dato prova di aver instaurato un vero legame con quello.

"Derek non è un mostro papà -singhiozzò Stiles, trattenendo a stento le lacrime- è una persona meravigliosa, non è cattivo, ti prego di credermi" il più piccolo si prese qualche attimo per respirare, "Papà per favore, non permettere a Kate di trattarlo ancora in questo modo, lasciamolo andare.. Lo vedi anche tu che andando avanti così morirà!" Stiles si avvicinò a suo padre, pregandolo con lo sguardo, pieno di lacrime.

Anche gli occhi di James cominciarono a farsi lucidi, "Non posso permettertelo Stiles, è troppo pericoloso. Tu sei.. Tu sei così ingenuo figlio mio, vedi il buono in ogni cosa.. Ti credo, credo al fatto che tu pensi che.. Derek, che Derek sia buono, ma io non posso fidarmi di lui, non posso, mi dispiace.."

Stiles cominciò a piangere "Cosa vuoi fare ora?" chiese a suo padre.

"Credo che tu non ti arrenderai mai- disse l'altro debolmente- quindi, dirò a Kate di andarsene e di portare il licantropo con sé" disse James, facendo per andarsene.

"NO PAPA' NON PUOI FARLO! LEI LO UCCIDERA'.. IO LO AMO!" confessò Stiles, in un singhiozzo, mentre stringeva la camicia dal padre.

Gli occhi di James si riempirono di lacrime e distolse lo sguardo dal figlio, non riuscendo a reggere il confronto "Mi dispice figliolo, spero che un giorno tu possa perdonarmi".  E poi se ne andò, lasciando uno Stiles guardando dritto davanti a sé,mentre cadeva lentamente a pezzi.


James non avrebbe mai creduto, che un giorno, sarebbe diventato come il nemico di suo padre, Jaroslaw Baginski.

-


Qualche ora più tardi Scott, stava rincorrendo Stiles, cercando di farlo ragionare.

"Stiles non puoi uccidere Kate! Sei impazzito per caso?"

Il castano sembrava non ascoltare l'amico, andando verso la roulotte della Argent con una mazza da baseball in mano. Scott non ci vide più, prese l'amico per le spalle, bloccandolo contro la prima parete che trovò, cercando di farlo ragionare.

"Stiles! Ha ucciso un branco di licantropi! Come pensi di riuscire a sbarazzarti di lei con una mazza da baseball?!"

Stiles lo guardò, lasciò cadere la mazza dalle mani e cominciò a piagere. Scott lo strinse a sé. "Cosa dovrei fare Scott?" disse debolmente Stiles.

L'amico sospirò, continuando a stringere l'amico, "Devi scappare" gli disse, il castano si staccò dall'abbraccio e lo guardò sbigottito.
"Ho chiamato un mio amico, Danny, è un Mannarista. Viene dalla mia stessa città, ogni tanto ci sentiamo, da quando sono scappato dal Messico. L'ho chiamato prima, e gli ho spiegato la situazione. Mi ha detto di essere fidanzato anche lui con un mannaro, si chiama Ethan", Stiles ascoltò l'amico, sedendosi a terra, seguito poi anche da Scott.  "Mi ha detto che questa sera verrà qui con il suo furgone, vi aiuterà a scappare. Prendi Derek e riportalo tra le montagne!"

Stiles guardò l'amico con profonda gratitudine e poi si fiondò di nuovo tra le sue braccia "Grazie Scott, grazie, grazie, grazie!".

"Ok, ora è meglio che tu vada a preparare le cose per la fuga e.. Stiles, promettimi che ci sentiremo ogni tanto" disse Scott, staccandosi dalle braccia dell'amico. Stiles lo guardò con gli occhi lucidi "Tu sei mio fratello, ci sentiremo ogni fottutissimo giorno!" disse ridendo malinconicamente.

L'altro annuì e poi si avviarono nella roulotte del trapezista, per organizzare il piano di fuga.

-

La notte arrivò in fretta, il piano era pronto per essere attuato. Avevano richiamato Danny, quello spiegò loro che avrebbe aspettato Stiles e Derek con il suo furgone, poco lontano dal tendone del circo. Ethan sarebbe entrato per aiutare Stiles a rompere la gabbia di Derek e poi li avrebbe portati dal branco di Ethan, tra le montagne, in una cittadina chiamata Beacon Hills, dove c'era un grosso albero magico secolare, chiamato Nemeton, che avrebbe aiutato Derek a riprendere le sue forse in fretta.

Quando Stiles e Scott sentirono 6 volte bussare alla porta, capirono che quello doveva essere il segno in codice che Ethan era finalmente arrivato. Quando il castano aprì la porta, trovò il mannaro sorridente.

"Andiamo! Operazione salvataggio lupi attiva!" Stiles non aveva voglia di scherzare in quel momento, ma si ritrovò a sorridere, ringraziando il licantropo per il suo aiuto.

Arrivarono alla gabbia di Derek, il licantropo era ancora molto debole, viste le torture subite da Kate per la coperta. "Ehi ragazzone, siamo venuti a portarti via", gli disse dolcemente Stiles.
"Cosa?" rispose debolmente Derek, non capendo cosa stesse succedendo.
"Avanti lupone, te l'avevo promesso no? Ci aspettano poco lontano da qui con un furgone, ce ne andiamo!"

Derek non sapeva cosa dire, si ritrovò ad annuire verso Stiles, guardandolo con un misto di ammirazione e amore. Stiles l'avrebbe salvato.

Ethan ruppe la gabbia, non senza pochi sforzi e facendo anche un po' di rumore, per questo Stiles si agitò più di prima, guardandosi freneticamente intorno per vedere se qualcuno stesse arrivando. Ethan si caricò il lupo in spalla, ancora troppo debole per camminare e Stiles si voltò per salutare Scott, sperava che non fosse un addio.


"Stiles?!"

La voce di suo padre lo fece gelare sul posto. Si girò lentamente, trovandosi faccia a faccia con James.

"Papà?" disse Stiles in un sussurro.

"Te ne vai?" Gli chiese poi l'altro. Stiles distolse lo sguardo, per poi tornare a guardarlo con fermezza "Io me ne andrò con Derek, papà, e non puoi impedirmelo!"
James annuì, rassegnato, poi scosse la testa, "Non sarò mai come Jaroslaw, se vuoi andare, và.. Spero solo che tu in futuro tu possa perdonarmi".
Stiles annuì, guardando il padre per, quella che credeva, sarebbe stata l'ultima volta, "Ciao papà" disse prima di voltarsi.


"Eh no ragazzino, tu rimani dove sei" la voce di Kate, interruppe il toccante addio tra padre e figlio, Stiles alzò entrambe le mani vicino al petto, quando sentì la canna fredda della pistola, che Kate gli stava puntando, contro la tempia.

"Kate, ti prego non farlo!" la implorò suo padre.

Kate ghignò malefica, "Questo ragazzino vuole portarmi via il mio mannaro, che mi sono guadagnata versando una grande quantità di sangue.. Mi è costata molta fatica, e non ti lascerò portarmelo via!"

Sentì Derek scendere dalle spalle di Ethan e ringhiare contro quella pazza.
"Ma guarda un po', il lupacchiotto si è ripreso!" rise falsamente la donna.
"Kate, lascia stare Stiles, verrò con te.. andremo ovunque tu voglia andare, sarò tuo a vita, puoi torturarmi quanto vuoi, ma ti prego lascia andare Stiles!" la implorò Derek.

"Oooh, il lupo ha trovato il suo compagno, deduco! E' davvero un peccato che io debba ucciderlo così, a sangue freddo, come ho fatto con la tua stupida famiglia di cucciolotti!" disse la Argent ridendo apertamente, provocando un forte ringhio, sia in Derek, che in Ethan, che stava mostrando le sue iridi rosse, anche lui era un Alpha.

"Che vuoi dire?" disse Stiles, voleva scoprire cosa Kate avesse fatto a Derek, tanto ormai non aveva più nulla da perdere.

"Non te l'ha detto il tuo lupo?" disse Kate sorpresa, "Insieme a mio fratello e alla sua squadra, abbiamo ucciso tutta la sua famiglia a sangue freddo, persino la sua sorellina di otto anni.. Aspetta come si chiamava? Cora!" Sentendo pronunciare quel nome, Derek, si mise in posizione, pronto ad attaccare la donna, ma venne prontamente fermato da Ethan. Se l'avesse fatto, quella avrebbe ucciso Stiles su due piedi.

"Bravo, torna a cuccia- disse Kate, tornando poi a rivolgersi a Stiles- faccio parte di una famiglia di estremisti, per noi i lupi mannari devono essere sterminati, o sottomessi al nostro volere! Ho ucciso uno ad uno, i componenti della famiglia del tuo amato Mostro e lo rifarei altre mille volte!"

"Sei tu il mostro! Mi fai schifo!" urlò Stiles, ormai convinto di non avere più molto da vivere.

Kate rise di nuovo, premendo più forte la canna della pistola contro la tempia di Stiles "Non mi interessa ciò che pensi, tanto ora morirai, così come i tuoi genitori e i tuoi amici" Kate tolse la sicura, pronta a premere il grilletto, Stiles, strizzò gli occhi per la paura, ma pronto a ricevere il colpo.


"Ferma lì, stronza!" La voce di Claudia Stilinski si unì al coro, Stiles aprì lentamente gli occhi e vide Kate con le mani alzate in segno di resa, mentre sua madre le puntava la pistola contro la nuca.

"Bene, ora non fai più la spavalda, vero? Lydia ce l'hai?" disse sua madre rivolgendosi alla rossa, che sbucò da dietro le spalle della donna.
"Si, eccolo qui, tutto registrato" disse tirando fuori dalla tasca un piccolo registratore, segno che aveva registrato tutto ciò che Kate aveva confessato "Mio padre, che è un agente dell' F.B.I. sarà molto felice di sapere questa storia e di sbattere te in galera a vita, non gli sei mai andata molto a genio" Disse la contorsionista con finto fare altezzoso.

Stiles, trasse un sospiro di sollievo, era finita. Ma ancora non si spiegava come sua madre fosse arrivata ad architettare tutto quello. La guardò interrogativo e sua madre parlò.

"Ho visto come lo guardi, come lo hai sempre guardato. Ho avuto paura, ero preoccupata all'inzio, per il fatto che tu stessi entrando così in confidenza con un licantropo. Ma tu non sei stupido figlio mio, sei la persona più buona e intelligente che io conosca.. Oggi quando ho visto Kate torturare così Derek, e poi ho visto la tua faccia mentre guardavi la scena.. e non ci ho visto più. Sono venuta alla tua roulotte, per dirti di scappare con lui, finché non avremmo risolto il problema con questa stronza - Disse indicando Kate- ma poi ho sentito che già stavi architettando il piano per andartene, per sempre però. E non potevo permettertelo, così ho chiesto aiuto a Lydia. Ed eccoci qui. Speravo che Kate, avrebbe confessato qualcosa, non avevo previsto che ti avrebbe puntato una pistola alla testa, ma è andato tutto per il meglio per fortuna!" Esclamò sua madre. Scott prese la pistola dalle mani di Claudia, continuando a puntarla contro la domatrice, permettendo così a sua madre di abbracciare suo figlio.


All'abbraccio si unì anche James. Era un tenero quadretto familiare, Scott e Lydia si guardarono entrambi commossi.

James si staccò dall'abbraccio e guardò il lupo vicino a loro, "Derek, vieni qui anche tu!". Il mannaro lo guardò sbalordito, ma poi si avvicinò lentamente
a loro e James lo incluse in quello strano abbraccio a quattro. Claudia accarezzò dolcemente una guancia del mannaro, per poi baciargli la fronte. Stiles, cominciò silenziosamente a piangere lacrime di gioia e nascose il suo viso sulla spalla di Derek, il lupo lo avvolse in un caldo abbraccio. Era finita.

"Non vorrei interrompere questa bellissima scena, ma Derek ha bisogno davvero di andare al Nemeton, ha perso molte energie e ha represso la sua natura per troppo tempo!" disse Ethan.

James e Claudia annuirono, guardando suo figlio e il mannaro di cui era innamorato. "Torneremo presto!" disse Derek. Il padre di Stiles emise un sospiro di sollievo, sarebbero tornati a casa.

-


Una volta arrivati a Beacon Hills, Ethan e Danny li portarono subito al Nemeton e poi se ne andarono, dandogli indicazioni per arrivare all'Hotel lì vicino, alla quale avevano riservato loro una stanza, per riposarsi. Stiles rimase un po' deluso quando vide che la pianta secolare, era semplicemente un tronco enorme tagliato a metà, ma poi dovette ricredersi quando man mano che si avvicinava, avvertiva una strana sensazione intorno a sé, quasi sovrannaturale.

Derek poggiò entrambe le mani sul Nemeton e Stiles vide le iridi del lupo cambiare dal giallo, al blu, per poi tornare rosse. La pelle di Derek, da pallida e malata, cominciò a tornare al suo colorito normale; le cicatrici lasciate da Kate, svanirono all'istante. Il castano rimase pietrificato nell'osservare la bellezza dell'altro.

Poi il mannaro prese la sua forma animale e cominciò a correre intorno al bosco, finalmente libero, selvaggio come la sua natura.

Ogni tanto saltava addosso a Stiles scodinzolando e leccandolo ovunque sul viso, facendo ridere il più piccolo. Poi tornò nella sua forma umana, mostrandosi Stiles, come l'Alpha che era.

"Sei bellissimo" Gli disse Stiles, guardandolo con ammirazione.

"Tu lo sei" gli rispose Derek, avvicinandosi all'altro, per poi poggiare le labbra sulle sue, baciandolo dolcemente.

Si staccarono solo per riprendere fiato. Derek poggiò la fronte su quella di Stiles, guardandolo negli occhi.

"Stiles, tu mi hai salvato la vita, non so davvero come ringraziarti"

"Rendimi il tuo compagno" gli rispose l'altro guardandolo languidamente.

Quando tornarono all'Hotel, Derek lo rese il suo compagno. Fecero l'amore in modo dolce, senza fretta, scoprendo lentamente i loro corpi. Il Knot, fu la cosa più intensa che entrambi provarono nella loro vita e li rese felici e finalmente completi.

-


Vennero a sapere che Kate e tutta la squadra Argent, oltre agli omicidi del branco di Derek, ne avevano commessi molti atri, a danno dei licantropi. Furono condannati al carcere a vita.

Quando tornarono al circo, tutti, soprattutto i loro amici e i genitori di Stiles, li accolsero felici. James riserbò a Derek il ruolo di domatore, in quanto grazie alla sua parte mannara, poteva benissimo fare i numeri con gli animali, senza sforzi; proprio come faceva Deaton, parlando con loro.

Il numero principale della serata e più acclamato dal pubblico, divenne quello di Derek e Stiles, dove entrambi facevano insieme delle acrobazie, e Derek alternava la sua parte umana alla sua parte lupesca durante la performance; dimostrando così al pubblico che i lupi mannari non erano dei mostri, ma delle persone che potevano stare tranquillamente insieme ad altri esseri umani.

Il numero, si concludeva sempre con un dolce bacio tra i due e il pubblico li acclamava ogni volta con delle grandi standing ovation, dando prova a tutti che le vere bestie, sono coloro che non sanno amare.
 
 
 -Fine-
 

 


Note finali: Queste note, non c'entrano assolutamente nulla né con la storia, né con Teen Wolf in generale. Sono Umbra, e questa notte sono stata svegliata dalle forti scosse di terremoto, fortunatamente sia io, che la mia famiglia e i miei amici stiamo tutti bene. Spero che stiate tutti bene anche a voi e le vostre famiglie! Un pensiero va a tutti coloro che stanno vivendo questa difficile situazione.. Un bacio a tutti ^-^
 

 
   
 
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