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Autore: disneyanime95    25/08/2016    4 recensioni
Due sentimenti, uguali e diversi. Entrambi in un modo o nell'altro, portano alle lacrime...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frattaglia, Viktor Bojanovič Mickalov
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Aveva puntato una pistola verso di lei, ma non riusciva a spararle.
Oltre i cancelli del maniero, dove Boris, il capo cosacco, non avrebbe potuto raggiungerli.
Viktor era uscito, solo per fare un giro, per liberare la mente, aveva una pistola con se, per difendersi, non aveva proiettili d'argento, ma sempre meglio di niente. Fu lì che, tra la neve e gli alberi aveva rivisto Frattaglia: era vestita con stracci, dimagrita, con i capelli più lunghi. Il giovane le aveva puntato la pistola e gridato: - Tu?? Cosa ci fai qui? -
- Viktor - mormorò la giovane - volevo vederti - gli si avvicinò, trascinandosi la ganba storpia, ma la creatura della notte ringhiò: - Stai indietro, o ... -
- Mi ucciderai? - continuò Frattaglia, sorridendo - sappiamo tutti e due che non lo farai -
- Ne sei sicura?? - domandò Viktor furioso
- Se volevi uccidermi, lo avresti già fatto - rispose la ragazza - e comunque, se lo facessi, ne sarei solo felice - si interruppe un attimo, per respirare e disse: - Ho provato a vivere, senza di te, senza avere un pensiero rivolto a te, a tua madre, alla tua famiglia, ma ... Non ci sono riuscita ... Mi sei mancato molto, e ti amo ancora - provò ad avvicinarsi, ma Viktor continuò ad allontanarsi, furioso e sventolando la pistola.
- BUGIARDA! - urlò - Te ne sei andata! ... - tremò - Mi hai abbandonato.... Preso in giro, come tutti gli altri! - i suoi occhi rossi erano inchiostrati di odio e contornati di lacrime - Avevo bisogno di te! E te ne sei andata. Maledetta! Maledetta traditrice! Ti odio! - nonostante tutte le maledizioni e l'odio, non riusciva a premere quel fottuto grilletto. Era così semplice. Semplice ma per lui, impossibile. Frattaglia gli si avvicinò ancora e disse: - Allora uccidimi, se mi odi uccidimi. Sparami; bevi il mio sangue fino all'ultima goccia; scopami fino alla morte; torturami. Se vuoi uccidermi fallo. - Viktor, avrebbe voluto fare ognuna di queste cose su di lei, il suo odio glielo imponeva. Ma ... Qualcosa dentro di lui glielo impediva. Perché? Perché?? A ogni parola pronunciata dalla ragazza, Viktor aveva cominciato a piangere: lacrime amare di chi era stato tradito, ma anche lacrime di chi ricordava con nostalgia ... Con toska ... Il tempo trascorso con qualcuno di importante. Con lei. Con Frattaglia: che lo aveva salvato dallo spalatore di cadaveri; che lo aveva riportato a casa; che lo aveva aiutato, nella sua ascesa al potere; che gli insegnava a muovere le marionette; che, nonostante le sue parole cattive, era ritornata per farlo rinsavire. Lei lo amava. Amava lui. Lui: che con tutti i suoi difetti, il suo volto sfigurato, le persone che aveva fatto soffrire e uccidere, non si meritava neanche un decimo della devozione e dedizione, che Frattaglia, gli aveva sempre dimostrato. Una domanda sorse spontanea dalla sua bocca, in un singhiozzo:
- Perché mi hai lasciato? - Frattaglia sospirò pensierosa e zoppicò, fino a far toccare, alla canna della pistola il suo petto, e lo guardò negli occhi rossi come il sangue.
- Perché, in quel bacio, non riuscivo a trovarti. Non riuscivo a vedere il vero Viktor. E in quel momento capì che, anche con la mia presenza, saresti ritornato l'assassino che sei voluto diventare. - La verità, solo la verità, nient'altro che la verità. Viktor la guardò, disperato e allibito. La spinse via e si puntò la pistola al cuore. Sparò. Una, due, tre, volte. Ma lui non moriva. Consumò il caricatore , ma anche con la pistola vuota, Viktor continuò a premere il grilletto, con gli occhi spalancati, che liberavano lacrime, disperate e tetre. Frattaglia zoppicò verso di lui, gli prese la pistola, districando dolcemente la presa della sua mano, e la buttò sulla neve. Il figlio di Caino era interdetto.
- Io … non … - sussurrò - Per quanto ti maledica, per quanto ti odi.... Non posso ucciderti. Non ci riesco.... Non posso -
- Va bene così - disse Frattaglia. Lo abbracciò. Viktor singhiozzò: - Vorrei essere buono, ma non so come .... Ti prego .... Insegnami e io ti perdonerò - Frattaglia lo guardò e disse: - D'accordo -
- Non mentirmi più e io ti ascolterò -
- D'accordo -
- Non lasciarmi più e io ti accoglierò di nuovo -
- Te lo prometto - gli asciugò le lacrime com la mani. Viktor le sorrise e le prese dolcemente la nuca per riportarla al suo petto, e l'abbracciò. Gli dispiaceva per quello che era successo tra loro, ma non lo ammise, era troppo orgoglioso. Ma Frattaglia lo aveva capito e le andava bene così.
Viktor le sussurrò:
- Amami, perché io ti amo - Odio e amore due lati della stessa medaglia. Due sentimenti, uguali e diversi. Entrambi in un modo o nell'altro, portano alle lacrime. Ma solo l'amore è tanto forte da superare anche gli ostacoli più grandi.
   
 
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