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Autore: Artemide5775    26/08/2016    3 recensioni
Quella mattina se ne stava seduto a uno dei tanti tavoli della gilda a bere il bicchiere di succo che gli aveva portato Mira poco prima. In verità quel giorno voleva domandare a Wendy di andare ad allenarsi e magari poi scegliere una missione da svolgere insieme, però gli era passata ogni voglia quando aveva visto Eve, il più piccolo del gruppo dei Trimens, a Fairy Tail.
Il biondino gli stava simpatico prima, ma negli ultimi due mesi non faceva altro che venire a trovare la Dragon Slayer del cielo con qualcosa come fiori, gioielli, cioccolatini, borse e vestiti.
Ogni maledettissimo giorno.
Era chiaro che fosse innamorato e volesse flirtare un po'. Ma doveva venire proprio a Fairy Tail e proprio quando c'era lui?
Qualcuno lo odiava e quello strazio era colpa di una qualche punizione?
Perché si lamentava tanto?
Lui era innamorato di Wendy sin da quando era solo un bambino.
Solo durante i Giochi di Magia aveva pienamente preso coscienza dei suoi sentimenti. Eppure Wendy sembrava sempre così vicina e allo stesso tempo lontana...
Erano amici... Ma non era ciò che lui voleva.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kana Alberona, Romeo Conbolt, Wendy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le tre carte

 

Rowen



 

La guerra contro Zeref, Acnologia e gli Spriggan era finita da poco più di due anni e la pace era tornata a Magnolia.

La gilda sembrava quella di sempre, seppur con qualche miglioramento. Tipo? L'amore. Se prima, di coppie ufficiali, non vi erano quasi, dopo la guerra Cupido sembrava aver finalmente fatto il suo lavoro per benino.

Matrimoni, fidanzamenti e si diceva pure che ci fosse una ragazza nella gilda che aspettasse un bimbo, ma quelle erano delle voci ancora non confermate.

L'ormai sedicenne Romeo Conbolt, al contrario degli altri, sembrava il più solo di tutti. Da appena un mese, il suo papà aveva intrapreso una relazione con la loro vicina di casa, mentre sua mamma si era risposata diverso tempo prima, tipo un anno e qualcosa.

Quella mattina se ne stava seduto a uno dei tanti tavoli della gilda a bere il bicchiere di succo che gli aveva portato Mira poco prima. In verità quel giorno voleva domandare a Wendy di andare ad allenarsi e magari poi scegliere una missione da svolgere insieme, però gli era passata ogni voglia quando aveva visto Eve, il più piccolo del gruppo dei Trimens, a Fairy Tail.

Il biondino gli stava simpatico prima, ma negli ultimi due mesi non faceva altro che venire a trovare la Dragon Slayer del cielo con qualcosa come fiori, gioielli, cioccolatini, borse e vestiti.

Ogni maledettissimo giorno.

Era chiaro che fosse innamorato e volesse flirtare un po'. Ma doveva venire proprio a Fairy Tail e proprio quando c'era lui?

Qualcuno lo odiava e quello strazio era colpa di una qualche punizione?

Perché si lamentava tanto?

Lui era innamorato di Wendy sin da quando era solo un bambino.

Quando la ragazzina si era unita alla gilda lo aveva subito colpito per la sua dolcezza e gentilezza finendo irreparabilmente col diventare il suo primo amore. Ovviamente, da bambino non aveva mai capito bene quei sentimenti, ma dopo i sette anni in cui non c'era stata, nel momento in cui l'aveva rivista, il suo cuore aveva cominciato a battere forte e un certo sollievo gli aveva pervaso tutto il corpo.

Solo durante i Giochi di Magia aveva pienamente preso coscienza dei suoi sentimenti. Eppure Wendy sembrava sempre così vicina e allo stesso tempo lontana...

Seppur molto giovane, era diventata presto forte e si metteva in ogni occasione a disposizione del prossimo, chiunque fosse.

Erano amici... Ma non era ciò che lui voleva.

Arrossì al solo pensiero di una camminata mano nella mano con lei, attirando così l'attenzione di Cana, Lluvia e Lucy che stavano parlando al tavolo accanto al suo. -Romeo, tutto bene?- chiese quest'ultima vedendolo un po' strano.

-Ehiii! Hich! Perché non ti fai anche tu un bicchierino?- gli propose Cana già brilla di prima mattina, porgendogli un bicchiere di sakè. -Ormai sei grande. Non preoccuparti... hich... non lo dirò a tuo padre! Hich!- gli fece l'occhiolino.

Romeo scosse appena la testa. -Sto bene così- mostrò il bicchiere col succo.

-Cana-san non dovrebbe dare alcolici ai minorenni- la riprese Lluvia, corruciando appena la fronte.

-Io ne bevevo un sacco alla sua età! Guardami ora, hich. Sto benissimo- la castana indicò il suo fisico, soprattutto il davanzale abbondante e la pancia piatta. -Un bicchiere di sakè al giorno toglie il medico di t... hich... torno!- gridò alzando un intero barile per poi iniziare a traccannarlo.

-Lluvia credeva che il detto parlasse di una mela...- mormorò sorpresa la blu, pensando che ciò che aveva imparato a scuola fosse sbagliato.

-Il detto riguarda una mela- intervenì subito Lucy prima che la Lockser finisse in chissà che strambo sogno ad occhi aperti. Non capiva bene perché, ma aveva cominciato a fantasticare su Gray vestito da dottore. -Romeo, sicuro di star bene? Sei strano ultimamente- si rivolse di nuovo al ragazzo che aveva guardato tutta la scena divertito.

-Sì- annuì, ancora un po' rosso a causa del pensiero precedente su Wendy.

Cana, seppur non lucida, sembrò intuire qualcosa perché dichiarò, con tono abbastanza deciso, che gli avrebbe letto le carte.

-Cana-san! Leggi il futuro pure a Lluvia!- esclamò prontamente la maga dell'acqua.

-Scusa Lluvia. Sembra che il piccolo Romeo si cresciuto e che abbia bisogno d'aiuto- disse subito facendo un sorriso malizioso.

-Oooh!- Lluvia si mise una mano davanti alla bocca, stupita. -Lluvia capisce. Lluvia si farà leggere le carte da Cana-san un'altra volta.-

Lucy guardò il giovane Conbolt dovendo dare ragione a Cana: era lampante che gli piacesse Wendy. Era una cosa che sospettava da un po' avendolo beccato a guardarla più volte in modo tra l'adorante e il geloso.

Alberona si fece subito più seria. Guardò attentamente le sue carte e ne pescò tre. -Eh eh- il suo sorrisetto non era poi molto positivo. -Oggi avrai a che fare con un rivale- iniziò analizzando la prima carta.

-Rivale- ripeté Romeo. "Eve dei trimens", pensò subito.

-Rivale in amore?- sussurrò la maga dell'acqua. -Nessun problema. Basta eliminarlo- disse come se nulla fosse.

-Intendi che dovrei batterlo?- chiese Romeo. Di certo la vicinanza con Natsu lo aveva contagiato. Non tutto si risolveva con la violenza.

-No, Lluvia diceva di elim... Hm...- Lucy si mise dietro di lei, zittendola con delle mani davanti alla bocca.

-Non si eliminano i nemici- le disse, immaginandosi fatta a pezzi dalla Lockser. In fondo, non le diceva sempre che era la sua rivale in amore?

"Non voglio uccidere Eve".

Cana scoppiò a ridere. -Oh, Lluvia-chan!-

Appena fu libera la blu parlò. -Lluvia intendeva di eliminare il rivale come tale, non ucciderlo- si spiegò meglio.

-He he- Lucy fece una risatina isterica per poi tornare al proprio posto. -Scusa Lluvia, pensavo che parlassi di ucciderlo-

-Hm... la seconda carta parla di un oggetto. Un qualcosa che sarà una svolta- raccontò Cana.

-Un oggetto?- si chiese Lucy.

-Forse Romeo-san deve fare un regalo a Wendy-san- immaginò Lluvia.

Il moro sussultò sentendo il nome dell'amata. -Come... fai...- farfugliò rosso. Si alzò di scatto attirando su di sé l'attenzione di molti.

Agitato scappò via lasciando le tre e molti della gilda perplessi. -Lluvia ha detto qualcosa di male?- domandò la blu.

-No, Lluvia. Credo che si sia imbarazzato quando ha saputo che abbiamo capito che ama Wendy- rispose Lucy.

-Ma lo sanno tutti- fece notare la Lockser, confusa.

"Tutti tranne Wendy" pensarono subito dopo le tre.

***

Romeo se ne stava da solo chiuso nella cantina di Fairy Tail. Ci aveva pensato giù e aveva capito che era il momento di dar voce ai suoi sentimenti.

Ma come?

Non aveva mai avuto una ragazza o qualcosa del genere e si era sempre concentrato ad allenarsi...

Avrebbe potuto chiedere a qualcuno. Infondo di coppie che si erano dichiarate ce ne erano un sacco.

Un rumore attirò la sua attenzione distogliendolo dai suoi pensieri.

-Romeo- Mirajane parve sorpresa di vederlo.

La Strauss si era fidanzata quasi un anno prima. Poteva essere la persona giusta a cui chiedere. -Mira, come si é dichiarato a te Laxus?- domandò, sperando che gli venisse una buona idea.

L'albina si portò una mano sulla bocca, sorpresa per poi mettere su una faccia pensosa. -Laxus non aveva il coraggio di dichiararsi, perciò gli ho dato una mano- raccontò.

-Una mano? Come?-

-Gli ho detto che se non parlava in quel momento, per me poteva tacere per sempre- dichiarò sorridendo dolcemente, ma nei suoi occhi si poteva notare una certa luce demoniaca. -Penso di avergli dato una spinta a farlo prima di far passare altri anni inutilmente.-

Romeo rabbrivvidì, spaventato. Di certo non poteva dir qualcosa del genere a Wendy e dubitava fortemente che lei gli avrebbe detto qualcosa di simile. -Grazie- le disse solamente.

Doveva chiedere a qualcun altro.

Nell'atrio della gilda c'erano un sacco di maghi, a chi avrebbe domandato qualche consiglio. -Romeo!- lo chiamò qualcuno e voltandosi vide che era Levy. -Hai lasciato tutti perplessi. É successo qualcosa?- chiese.

-No no, avevo solo dimenticato di avere un impegno- fu sbrigativo. Guardò sia la turchina che il Dragon Slayer del ferro seduto dall'altra parte del tavolo. -Gajeel-san come ti sei dichiarato a Levy?- chiese. Si erano messi insieme prima ancora che iniziasse la guerra contro Zeref, anche se non lo avevano detto a nessuno, di certo erano abbastanza indicati per domande di origine romantica.

Gajeel tossì forte a causa di qualche bullone che gli era andato di traverso. -Eh? Che cosa cavolo stai dicendo?!- lo guardò malissimo.

Levy si era fatta rossa e sorrideva sotto baffi. -Un bel mazzo di fuori arancioni. Calendule, i miei preferiti. Aveva pure raccattato, da qualche parte, un orsacchiotto. Lily aveva cucinato la cena, anche se in verità c'erano quasi solo kiwi, aveva pure apparecchiato e accesso delle candele per rendere tutto più romantico- raccontò sognante giocando con la fede che portava al dito.

-Gamberetto!- la richiamò il marito, a disagio. Di certo lo metteva su un'altra luce il sapere che era stato davvero romantico per la sua dichiarazione.

Sorprendente.

Sconvolgente.

Doveva ammettere che non era male come idea per dichiararsi a Wendy. -Ti sono stata d'aiuto per la dichiarazione che vuoi fare a Wendy?- chiese Levy, curiosa, ignorando il marito che brontolava qualcosa riguardante il fatto che lei aveva promesso di non dire nulla riguardante il modo in cui si era dichiarato. -Shh Gajeel, voglio ascoltare Romeo e i suoi piani romantici. E poi, lo sanno tutte le ragazze della gilda di come ti sei dichiarato- zittì il compagno.

-Ehm...- il giovane divenne rosso. -Sei stata molto utile, Levy- le rispose.

-Ne sono felice- sorrise al donna. -Ah- prese un libro che teneva in un mucchietto accanto a sé. -Me lo hanno appena ridato. Tienilo pure: ti sarà utilissimo.-

Conbolt lo prese. Ringraziò e andò versi l'esterno della gilda. -"Manuale per una dichiarazione"?- lesse il titolo per poi guardarsi intorno.

Lo sfogliò un po' ma non era utile più di tanto. C'erano indicazioni come luoghi in cui dichiarare il proprio amore e cose del genere.

-Buongiorno Romeo-kun- lo salutò qualcuno alle sue spalle fancendolo sussultare.

-W...Wendy!- esclamò sorpreso per poi nascondere dietro la schiena il libro. -Che ci fai qui?- domandò agitato.

-Ehm, ho appena aiutato Kinana a mettere a posto delle cose- spiegò. -Tu?-

-Passeggiavo- mormorò guardandosi intorno. Erano soli. Forse non era esattamente romantico, anzi non lo era per nulla, ma avrebbe potuto farlo. -Wendy...- iniziò, ma appena la guardò negli occhi, non riuscì a continuare.

-Sì, Romeo-kun?- chiese, confusa dallo strano comportamento del suo amico.

-Hm...- scosse la testa. No, non era il momento giusto. -Dopo ti andrebbe di venire a guardare un film da me?- lo facevano sempre. Era una cosa normale per loro.

Wendy annuì felice. -Certo, Romeo-kun- gli rispose prima di salutarlo: doveva aiutare Mira a mettere in ordine la cantina.

Il giovane Conbolt si sedette su un muretto. Era piuttosto scoraggiato. Eve le dava sempre un mucchio di regali e complimenti, lui al massimo le faceva dei popcorn quando guardavano un film insieme.

-Romeo!- urlò qualcuno davanti a lui.

-Natsu-nii...- sussurrò alzando la testa.

-Vuoi allenarti?- gli propose, carico.

-Natsu!- lo colpì alla testa Lucy che stava appena poco dietro di lui. -Non siamo qui per questo!- gli ricordò, ormai senza alcuna speranza nei riguardi del fidanzato.

-Ma Luuuce- si lamentò il rosato.

La bionda lo ignorò, scuotendo la testa. "Come ho fatto ad innamorarmi di un tipo del genere?" si chiese fra sé e sé passandosi una mano sul viso. -Romeo, sei riuscito a dichiararti a Wendy?-

La sua faccia abbattuta era di per sé una risposta. -Oh, capisco- annuì, quasi avesse appresso qualche informazione basilare per lei. -Hai mai pensato che devi essere solo te stesso?-

Lui la guardò interessato. -Me stesso?- si sorprese.

-Sono sicura che qualunque cosa deciderai di fare lei lo apprezzerà.- Sorrise tra sé e sé -Pensa che Natsu non é stato affatto romantico. Semplicemente una sera, quando avevamo finito di cenare, mi sdraiai sul letto per andare a dormire e nel frattempo gli urlavo di andarsene a casa sua. Lui mi rispose dicendo che aveva sentito che, chi si ama, dorme insieme, perciò era lì in camera mia- raccontò. Pensandoci su, non era stata una dichiarazione così pessima. C'era sicuramente di peggio.

Romeo ascoltò tutto in silenzio. Anche se corto, quel racconto era stato abbastanza illuminante. -Lucy, sai quali sono i fiori preferiti di Wendy?- chiese, aveva già un piano in testa.

-Hem... mi pare le primule bianche- disse pensosa ricordandosi un volta in cui la Dragon Slayer ne aveva visti alcuni mentre Levy stava scegliendo i fiori per il suo matrimonio. La blu era rimasta entusiasta di vedere quelle primule dicendo che le ricordavano i giorni in cui le raccoglieva con Charle perché esse fiorivano vicino alla sua ormai ex gilda.

Il ragazzo immagazzinò quella informazione, ringraziò e poi corse via. Doveva comprare e sistemare un sacco di cose per quella sera.


***

La giovane Wendy Marvell stava ripensando allo strano comportamento di Romeo quel giorni. Che non stesse molto bene?

-Wendy, dovresti smetterla di pensare a lui - le consigliò Charle, affiancandola.

-Charle- disse la ragazzina per poi salutarla. Per tutta la mattinata non l'aveva vista perché era andata da qualche parte con Happy e Lily. A quanto le aveva raccontato i due volevano imparare la magia che usava lei per divenire sotto forma umana. -Soni preoccupata per Romeo-kun- dichiarò, appena un po' rossa in viso

-Ti piace proprio tanto, Wendy- inarcò un sopracciglio l'exeed.

-Dovresti prendere in considerazione l'idea di dichiararti- la voce di Mira fece voltare entrambe.

-Mira-san!- la salutò la sedicenne. -D...dichiararmi?- arrossì diventando molto simile a un pomodoro maturo.

-Ara ara- ridacchiò la diavolessa. -Oramai sono le donne a fare la prima mossa.-

-P...prim...ma m...mos...sa...?- farfugliò la blu andando in ebollizione. Si coprì la faccia con le mani.

-Wendy é troppo timida per farcela- fece notare la gatta.

-Oh, hai ragione- fu d'accordo la Strauss. Passò allora al suo piano B. -Oggi andrai a vedere un film da Romeo- disse, analizzando il tutti. Sì, quello che aveva in mente avrebbe dovuto funzionare.

-C...ome fai...?- mormorò sbalordita la Dragon Slayer del cielo.

Mirajane non la fece finire. -Possiamo trovarti un bel vestito e sistemarti al meglio. Non potrà non dichiararsi dopo averti vista- spiegò lasciandola abbastanza confusa.

-Mira-san...- iniziò, con l'intento di fermare quel piano. Temeva in un rifiuto, come ogni timida sedicenne.

-Non preoccuparti, Wendy-chan- le mise una mano sulla spalla Cana. Ben presto furono intorno a lei anche Levy, Lluvia, Lucy, Erza, Laki, Bisca e Evergreen.

-Ti faremo diventare bellissima, Wendy- dichiarò sorridente Lucy ricordando l'affiatamento di Romeo quando era andato a preparare tutto.

Poco più tardi, Wendy si pentì di aver accettato l'aiuto delle ragazze della gilda. Voleva bene a tutte loro, ma quello che stavano facendo era davvero esagerato. Il commesso si stava disperando accanto a lei, mentre la blu si scusava, mortificata.

Alcune di loro litigavano una con l'altra ritenendo che i vestiti che avevano scelto erano meglio per la Dragon Slayer del cielo. Altre, tipo Evergreen, non facevano altro che buttare vestiti per terra, scartandoli e catalogandoli come "orrendi".

Urla, poteri, vestiti per terra...

Era un completo disastro.

Se il proprietario non avesse avuto paura di tutte quelle maghe sicuramente sarebbero già state cacciate via a calci.

-Wendy, provati questo- le disse Erza passandole due vestiti, presto seguita a ruota da tutte le altre.

La povera ragazza riusciva appena a tenere tutti gli abiti tra le braccia, grazie a Charle riuscì a portarli tutti in camerino.

Il primo abito era piuttosto succinto con un grande spacco di lato e fatto tutto di pagliette rosse. -Non é bellissimo?- domandò soddisfatta Erza.

Nessuna parve d'accordo. Perfino Wendy. Era a disagio con quell'abito chiaramente fatto per gli aveva un davanzale più abbondante e non la sua prima scarsa.

Provò, in seguito, almeno una trentina di vestiti, prima che ne capitasse uno adatto alla situazione e che le stava bene. Era un vestitino viola con dei decori argentati, senza spalline e con stivaletti neri abbinati. -É davvero bellissimo!- esclamò girando su se stessa mentre si guardava allo specchio.

-Hich! Sono bravissima a scegliere gli abiti per Wendy-chan!- sorrise soddisfatta Cana sorseggiando del sakè sotto le proteste del proprietario.

-Grazie Cana-san!-

***

Era tutto pronto. L'unica che mancava era Wendy.

Il giovane Conbolt stava giocando con le proprie fiamme, quando i campanello del suo appartamento suonò. -Spero di non essere in ritardo, Romeo-kun- sorrise imbarazzata e col fiatone dopo aver corso per non arrivare in ritardo. Il ragazzo le aveva mandato un messaggio in cui diceva che si sarebbero visti alle sette. Lanciò uno sguardo all'orologio dietro le spalle del ragazzo: sette e sette. Era abbastanza in orario.

-Oh, non preoccuparti- le sorrise passandosi una mano tra i capelli scuri. Rendendosi conto che non l'aveva fatta ancora entrare, le fece spazio. -Bel vestito- la contemplò.

Lei arrossì. -G...Grazie- sussurrò in imbarazzo.

-Che film vuoi vedere?- le chiese Romeo nel momento in cui si sedevano sul divano e lui si alzò per accendere la lacrima visione.

-É il tuo turno, Romeo-kun- gli ricordò la blu.

Lui annuì. Prese un film che aveva appositamente comprato quel giorno e lo accese. -Spero ti piaccia- le disse accomodandosi accanto a lei.

La storia era abbastanza melensa e parlava di un ragazzo e una ragazza della loro età che si amavano sin da bambini ma che, a causa di vari imprevisti, non riuscivano a stare insieme.

Durante il film Romeo e Wendy furono seduti rigidamente agli opposti del divano temendo quello che sarebbe accaduto alla fine di quel video.

Entrambi avevano in mente l'obbiettivo di dichiararsi. Perciò quando il film finì, sussultarono entrambi già rossi in viso. Romeo prese la primula bianca che aveva nascosto sotto al divano e, tenendola dietro la sua schiena, chiamò l'amata. -Wendy. Devo dirti una cosa.-

-Hem... anch'io...- farfugliò a disagio la blu.

-Prima tu- le disse da gran cavaliere.

-No, parla pure prima tu- si oppose, sapendo di non riuscire a farlo...

-E se lo dicessimo insieme?- propose sorridendo appena.

Wendy annuì, leggermente più sollevata. -Uno- iniziò.

-Due...- continuò Romeo.

-Tre- dissero all'unisono.

-Mi piaci!- gridarono entrambi nello stesso momento.

Wendy aprì gli occhi, sbigottita, ritrovandosi davanti una primula bianca. Il suo fiore preferito.

-Davvero ti p...iac...cio?- si sorprese il mago.

Lei annuì, ancora sotto shock. -Sì... questa primula... Come...?- mormorò in modo confuso.

-Hem... Wendy Marvell, vorresti essere la mia ragazza?- chiese passandosi una mano tra i capelli.

Ci fu un momento di silenzio in cui la ragazza realizzò cosa fosse successo per poi sorridere imbarazzata, ma felice. -Ne sarei felicissima, Romeo-kun!-

Impacciatamente, Romeo le diede un bacio a stampo per poi abbracciarla. Erano tutti e due in fiamme.

***

Il giorno seguente, la neo coppia di Fairy Tail decise di affrontare Eve. Di certo doveva sapere che Wendy aveva il ragazzo perciò il suo corteggiamento era abbastanza fuori luogo.

-Wendy-chan, Romeo-san- li salutò il biondo, sorridente. Le loro mani intrecciate non sfuggirono ai suoi occhi. -Vi siete messi insieme- notò, sorpreso.

-Sì- annuì Romeo, pronto a iniziare a spiegargli che non era più il caso che continuasse con i suoi gesti romantici e i suoi regali.

-Finalmente!- se ne uscì fuori all'improvviso una voce familiare accompagnata dalla figura di Chelia che si posizionò accanto al membro di Blue Pegasus. -Ci sono voluti due mesi ma ci siamo riusciti a farli mettere insieme!- disse la rosa, prendendosi tutto il merito insieme a Eve. A dire la verità avevano solo dato una leggera spinta ai due, nulla di esaltante.

-Chelia-san...?- mormorò sorpresa Wendy. Guardò il suo ragazzo, ma anche lui era sorpreso, segno che non sapeva neanche lui cosa stesse succedendo.

-Io e Eve-sama stiamo insieme!- dichiarò la maga di Lamia Scale prendendo sottobraccio il biondo. Lui le sorrise pieno di affetto. -Abbiamo voluto darvi una spintarella, quando ci siamo accorti che vi amate- spiegò.

-Allora Eve non ci stava provando con Wendy e perciò sembrava presentarsi solo quando c'ero io- si rese conto il moro.

-Esattamente- annuì Chelia. -Volevamo farvi provare il nostro stesso amore.- Guardò la neo coppia, allegra. -Un giorno organizzeremo un appuntamento a quattro- disse la sua idea.

A poca distanza da loro, alla gilda di Fairy Tail, Lluvia fu presa da una curiosità che la ragazza al suo fianco, già ubriaca, non le aveva chiarito. -Cana-san, cosa diceva l'ultima carta di Romeo-san?-

La castana sorrise sotto i baffi guardando la sua carta con disegnato due ragazze che si davano la mano. -Che la vera amicizia gli avrebbe dato una spinta.-

Lluvia associò quella carta alle persone della gilda che avevano aiutato i due, quando in verità il rapporto di amicizia descritto era quello tra Chelia e Wendy. Perché Cana non aveva letto le carte per Romeo, ma per il suo rapporto con Wendy.

   
 
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