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Autore: Erebos    26/08/2016    1 recensioni
Una piccola raccolta dove racchiudo un po' di personaggi (dai più noti ai meno) che hanno affrontato il peso di diventare successori. Successori in primis e poi capo-capina. Perché fa male ricordare chi c'era prima di te e volerlo uguagliare è difficile. Ma ad un certo punto ci si rende conto che dopo di te ci sarà qualcun'altro.
Dal testo:
"Michael, Lee non ce l'ha fatta"
...
"Mike, ti voglio bene, ma apena ti rivedo dall'altra parte ti spacco l'arco in testa!"
...
"Infondo Clarisse era dispiaciuta, se non per la scomparsa del fratello in sé, quantomeno perché era subentrata a capo della casa la regina della commedia."
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Michael Yew, Quasi tutti, Talia Grace, Travis & Connor Stoll, Will Solace
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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*Michael Yew: ho pensato a te*

-Mike! Mike! Ti cerca Chirone, vai alla casa grande!- quelle parole le aveva pronunciate un suo fratello, ma Michael non ricordava nemmeno più chi. Quelle parole avevano rotto irreparabilmente il suo equilibrio.
Michael era arrivato al campo da relativamente poco. Due anni al campo ed era riuscito a farsi notare e pure a farsi valere (nonostante la sua statura, si bisbigliava). Passava pomeriggi interi ad attaccar briga a Clarisse La Rue, a tirare con l'arco e a giocare a Basket. Non se la cavava bene in infermeria, ma era un fenomeno con arco e frecce. Lee Fletcher, il capocabina della sua casa (Apollo chiaramente), contava spesso su di lui e questo lo rendeva fiero. Il soprannome Mike gli era stato affibbiato da un ragazzo indeterminato della undici, Ethan Nakamura, quello mezzo giapponese che tentava in tutti i modi di convincerlo che l'Olimpo era da ribaltare. Comunque, senza che nessuno sapesse l'argomento della discussione, il soprannome gli si era appiccicato addosso e dopo qualche tempo Ethan era sparito. Michael ne era stato quasi contento finché non aveva capito dove fosse andato, trovandoselo davanti durante una battaglia contro le file di Crono.
La battaglia era la stessa in cui Lee era rimasto ferito gravemente.

Quando suo fratello lo venne a chiamare dicendo che Chirone lo cercava, Michael aveva fatto il giro più lungo perché si aspettava una bella strigliata per essersi buttato sul nemico primo del segnale del capocabina o perché si era allontanato troppo o per entrambe le cose.
Era entrato nella casa grande riluttante ed aveva salutato Chirone che gli aveva sorriso amaramente in risposta. Ma lui non immaginava cosa sarebbe successo perciò non aveva fatto caso a tutta quella malinconia e aveva iniziato subito a giustificarsi.
- Okay, ero convinto, sul serio, il suono io l'ho sentito forse dovrei farmi visitare...ehm...poi la battaglia vicino o lontano... come dire, non si capisce-
- Mike...-
-No, no, non sche-
-Michael, non ti ho chiamato per questo-
- Per la rissa di una settimana fa? Ecco io sul serio....no? Okay, mi scusi, che succede?-
- Michael sai che Lee è stato ferito, vero?-
In quel momento una piccola scintilla di consapevolezza era scattata nella testa del figlio di Apollo ma lui aveva immediatamente provveduto a spegnerla. Perché no. Non poteva essere così.     
Furono queste le immagini che scorrevano veloci nella sua testa. Austin urlava forte il suo nome, ma era solo un suono lontano -Michael, Lee non ce l'ha fatta-
La mano di Chirone sulla sua spalla.
- C'é bisogno di un capocabina per la tua casa. Io e il signor D pensavamo a te-

 
"Lee non ce l'ha fatta"
-Mike!-
-Austin che succede?- era Will Solace che parlava. Suo fratello, il migliore in infermeria, non eccellente con l'arco.
-Michael... il ponte...- questa era Kaila che singhiozzava. 

" C'é bisogno di un capocabina per la tua casa"
-...Mike...- un sussurro di Will
-Michael!!- urlava ora.
 
Luke che gli stringeva la mano.
-Benvenuto!-   

-Yew! Io ti ammazzo!- Clarisse  che lo minacciava.

- Mike, non ti rendi conto!- Ethan.

-Grazie dell'aiuto, fratello- Lee.

- Mi insegni a tirare con l'arco?- Will.   

- Sarà posseduto da Crono...- Annabeth.

- Piacere, io sono Percy...ti vanno 2 tiri?- lo sapeva benissimo chi era.

- Mio fratello dice che... sì, intendo Travis.- gli Stoll.

Voci sempre più confuse, fratelli, amici nemici.

- Tesoro, hai messo la crema?- sua madre.

E suo padre? Chi l'aveva visto? E la guerra era davvero inutile? Lui era così inutile?
Troppe domande, solo pochi attimi.

-C'è sempre un motivo valido per qualcuno- la voce di Silena.

"Io e il signor D pensavamo a te"

- Will...io ho pensato a te...- le ultime parole sussurrate giù dal burrone.
Rimorso. Se avesse imparato a essere un bravo guaritore.
Ora non contava. 
Suo padre gli sorrideva.
Ethan, Luke...sbagliavate...credo.
 

-angolo del creatore di 'sta roba-
Salve a tutti semidei del mondo! Dunque...in realtà non ho nulla da dire. La storia mi è uscita di getto e ho deciso di fare una raccolta.
P.S Appello ai lettori! Se qualcuno è in grado di spiegarmi come sistemare il formato della storia per evitare che sia tutto attaccato, per favore mi contatti.
Grazie in anticipo    
 
   
 
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