I tre Geni
.Prologo.
Faceva molto caldo quel giorno sulla terra dell'Impero, ma a Yao Chi, la celeberrima residenza degli Immortali, soffiava come sempre una leggera brezza primaverile, che recava un subitaneo sollievo ai suoi abitanti.
«Ci avete convocati, Padre?»
Il Padre era a capo dei Geni e delle altre figure mitologiche di tutto il mondo; questo spiegava la sua altezza considerevole e i capelli di un colore così strano per l'ambiente terreno in cui si erano momentaneamente stabiliti. D'altronde, Yao Chi non era visibile agli esseri umani, e molto difficilmente qualcuno avrebbe potuto notare qualcosa che non fosse stata roccia o sabbia.
«Sì, e per comunicarvi che dovete partire immediatamente».
Un glaciale silenzio accompagnò le sue parole, per cui si risolse a continuare:
«Dovete arrivare a Xuan Pu; da lì vi dividerete ed ognuno avrà il compito di cercare una persona e deviarla dal suo progetto originale. Nulla di nuovo, insomma».
«Xuan Pu è in montagna... Non mi piace la montagna!», mugugnò l'unica ragazza del trio convocato, guardando astiosamente il liscio pavimento marmoreo sotto i loro piedi.
«Mi spiace cara, ma è assolutamente necessario. Sai...».
«Non ho alcuna intenzione di seguire i tuoi ordini bislacchi!», proruppe in quel momento un secondo ragazzo, guardando l'uomo con aria di sfida, mentre gli altri due scuotevano la testa a quella nuova mancanza di rispetto da parte del loro fratello maggiore, a cui erano ormai abituati.
«Io dico che invece lo farai, Edward», rispose l'altro con tranquillità ed uno strano sorriso sul volto. «Non hai mai perso il vizio di interrompere quando qualcuno parla; non vi ho ancora svelato cosa stiano cercando».
La ragazza smise di giocherellare con i propri capelli, fissando gli occhioni blu cielo in quelli del suo creatore, mentre i due ragazzi si fecero immediatamente più attenti.
«Cercano quella?»
Il Padre sorrise, guardando i suoi figli tesi fino all'inverosimile.
«Esatto, Edward. Vogliono quella: sono sulle tracce della Pietra Filosofale».
Non ci fu bisogno di aggiungere altro. Tre secondi, e tutti e tre i ragazzi si erano dissolti nel nulla.
«Questi geni... Sempre così irruenti! Quando impareranno ad ascoltare fino in fondo le mie parole?»
Sospirando, l'uomo si rimise a sedere, riflettendo su come poter aiutare suo nipote Odino, al momento in conflitto con un altro gigante.
"Ma tu pensa se devo anche cominciare a scrivere indovinelli per i parenti! Va bene la famiglia, ma dove andremo a finire di questo passo, mi chiedo io..."
Note finali: questa fanfic partecipa alle Olimpiadi di CoS vs. Writers Arena, per la sezione Anime & Manga, a presto i risultati.
E' una raccolta comprendente prologo, tre capitoli ed epilogo, già tutte scritte, che pubblicherò a scadenza settimanale. A mercoledì.
Kissoni!