True
Love
(2.661
parole)
Allen non era un patito
della tecnologia e uno schiavo dei social network come lo era la sua
controparte bionda e fin troppo irritante per i suoi gusti. Ovvio, aveva messo
anche lui un piede in quel mondo, ma dopo i primi giorni si era stancato e
aveva lasciato perdere.
Si chiedeva come Alfred potesse esserne così ossessionato, era un qualcosa di
inutile, soprattutto se quell'altro pubblicava come minimo due foto al giorno
su ogni piattaforma esistente -foto che la maggior parte delle volte erano
ridicole in tutto e per tutto. Basti pensare che il quattrocchi pubblicava
un'immagine del suo pranzo ogni singolo giorno, che ad Allen -vegano nel cuore-
faceva venire un forte senso di nausea e un'enorme voglia di armarsi di mazza
da baseball e causare un trauma cranico ad Alfred, oltre a ridurre in briciole
il suo stupido cellulare. Magari in questo modo avrebbe smesso di pubblicare
foto idiote e disgustose.
Quel giorno, comunque, Allen era tornato nel mondo di internet, più
precisamente su YouTube, e stava facendo scorrere la pagina principale per
vedere quali fossero i video consigliati o le novità.
All'americano piaceva la musica, solo quella che aveva un ritmo in grado di
coinvolgerlo, quindi nulla di troppo lento o malinconico, e proprio in quel
momento un video catturò la sua intera attenzione.
Pink?
Aveva già ascoltato qualche sua canzone e gli piaceva come cantante, quindi
perché non provare anche questa?
. . .
《Hey Maaaatt!》
Bussò con forza alla porta di casa del fratello, una baita rustica a qualche
chilometro dalla civiltà, in mezzo ai boschi innevati canadesi.
Di solito preferiva che Matt venisse a trovarlo a casa sua, ma sapeva che se
doveva aspettare i suoi tempi si sarebbe fatto vivo un Natale sì e uno no. Quel
boscaiolo era troppo legato alla sua stupida terra piena di neve e aceri, non
sarebbe mai venuto in New Jersey a trovarlo se non per una scommessa persa o
perché aveva un disperato bisogno del suo aiuto.
《Bro, sei in casa?》Chiese
Allen dopo qualche minuto di silenzio. Forse era uscito ad abbattere qualche
albero o, peggio, a dare la caccia a qualche povera alce o a qualche cucciolo
di foca. A quel pensiero venne pervaso da un brivido lungo la spina dorsale.
Proprio mentre stava per andarsene sentì un forte rumore venire da dentro la
baita, come di un mobile che cadeva a terra seguito da delle parole incomprensibili,
che molto probabilmente dovevano essere insulti.
Allora quel bastardo è in casa, e non
voleva aprirmi!
《Matt Williams, ringrazia il silenzio dei tuoi boschi e
la tua delicatezza da elefante. Adesso vieni ad aprirmi, so che sei in casa!》 Gridò mentre batteva altri colpi sulla porta, in modo
da non dare nemmeno un minimo di tregua al fratello.
Un attimo dopo la porta di stava aprendo, mostrando la figura come al solito
imponente del fratello che, al momento, faceva a pugni con i suoi occhi lucidi.
Allen allungò il collo per vedere dentro la casa di montagna e notò subito il
tavolino all'ingresso ribaltato a terra insieme a quello che doveva esserci
sopra, alzando le sopracciglia per la sorpresa e con un sorrisino misto tra il
malizioso e il divertito che si stava facendo largo sul suo viso.
《Te lo avevo detto che il corridoio era troppo stretto
per quel tavolino, e che era troppo vicino alla porta della cucina》Commentò il rosso, serio.
《Sta zitto idiota》
Si affrettò a rispondere Matt, facendosi da parte per far entrare il fratello
in casa. Non che non apprezzasse le sue visite, solamente non sopportava che
quella spogliarellista da quattro soldi -come lo definiva lui- criticasse ogni
singola cosa della sua casa, a cominciare dai suoi trofei di caccia appesi
sopra al camino, o del suo modo di vivere.
Allen entrò gongolante nella baita, con le mani nelle tasche del giubbino di
pelle, e chiuse la porta dietro di sé con un calcio, scatenando le ire di Matt
che, per non peggiorare la sua posizione, se ne stette in silenzio e si limitò
a digrignare i denti.
《Allora… Qualcosa mi dice che non sei felice della mia
vista, ma avevo qualcosa di urgente da dirti》Cominciò
l'americano, posando una mano sopra al petto dell'altro con il labbro inferiore
stretto tra i denti.
A lui piaceva andare dritto al sodo, non era il tipo da perdersi in inutili
convenevoli, soprattutto se aveva un momento di tranquillità e di solitudine
con il fratello.
D'altro canto Matt non si azzardò nemmeno ad allontanare la mano di Allen, era
abituato al suo modo di fare e si era ovviamente abituato ai suoi continui
tentativi di flirt, che a dirla tutta avevano iniziato persino a piacergli.
Faceva uno strano effetto sentirsi desiderato con così tanta forza da qualcuno,
da farlo arrivare a dare di matto quando non poteva averlo, cosa che era
accaduta all'inizio di quella loro strana relazione, quando pensava di aver
perso la testa per la sua controparte più minuta e riservata, che passava
inosservata circa il novantanove per cento delle volte in cui si trovava in
pubblico.
《Visto che è urgente muoviti allora. Stavo per uscire
per una battuta di caccia》 Quelle parole
fecero storcere il naso ad Allen, disgustato al pensiero di quanti poveri
animali Matt avrebbe ucciso e appeso ai muri di quella sua scialba baita.
《So che abiti in mezzo al nulla e non sai nulla della
civiltà…》Ironizzò l'americano, riprendendo a parlare dopo una
breve pausa 《Però esistono certe cose chiamate internet e social netwo-》
《Allen, so cosa sono. Tagliala corta.》Lo interruppe il canadese, scocciato dal fatto che
quello stupido pensasse che fosse una sorta di bestia che si era persa gli
ultimi vent'anni di storia contemporanea e di innovazione tecnologica.
《Sai, non pensavo che queste informazioni arrivassero in
mezzo ai boschi》
《Oh, ma quindi tu sei anche in grado di pensare? Non si
smette mai di imparare》Roteò gli occhi,
sempre più stanco di quella conversazione.
《Carino come al solito》Commentò
acido Allen 《Dicevo… Conosci YouTube, no? Ecco, qualche giorno fa
ho ascoltato una delle più belle canzoni che io abbia mai trovato e mi ha fatto
pensare a te》Concluse con un tono di voce melenso, fatto solo per
addolcire il fratello. Lo conosceva, fin troppo bene doveva ammettere, e sapeva
che quel discorso lo avrebbe annoiato a morte, facendo di tutto per
accantonarlo. Matt non si poteva certo definire una persona romantica.
《...Grazie? Davvero, sei venuto fin qua solo per dirmi
una stupidaggine del genere?》E Allen aveva
avuto ragione anche questa volta, ma non era partito dal New Jersey senza un
piano infallibile, per far capitolare l'altro.
Si schiarì la voce e poggiò anche l'altra mano al petto del canadese,
accarezzandolo da sopra la classica camicia a quadri da boscaiolo.
《Sometimes I hate
every single stupid word you say》Cominciò
l'americano, il ritmo della canzone che risuonava nella sua testa così da
tenere meglio il tempo.
《Sometimes I wanna
slap you in your whole face》Continuò, le mani
che salirono fino alle spalle del fratello in una lenta carezza, gli occhi che
rimanevano fissi in quelli ametista dell'altro.
Matt in un primo momento si era sentito disorientato, poi aveva capito che
Allen doveva essere venuto da lui solo per cantargli la stupida canzone di cui
gli aveva parlato, per fargli quella che poteva essere definita una serenata,
che, anche se odiava doverlo ammettere, gli stava piacendo. Forse era grazie al
contatto fisico e visivo che stava avendo con lui che le parole cantate
dall'americano gli stavano arrivando, e riconosceva già in esse il loro
complicato rapporto di amore e odio.
《There's no one quite
like you, you push all my buttons down and I know life would suck without you》Si avvicinò alle labbra di Matt solo per sfiorarle con
le proprie, per farsi desiderare dall'altro. Ormai sapeva come trattarlo e
soprattutto sapeva dove colpirlo.
《At the same time,
I wanna hug you》E fece scivolare ancora le mani sul corpo del
fratello, fin dietro la schiena, per abbracciarlo come diceva il verso che
aveva appena cantato.
Il canadese sentì un forte calore grazie al corpo di Allen fattosi così vicino,
ricambiando senza pensare quel loro abbraccio, con le braccia che stavano
andando a cingere i suoi fianchi come faceva la stragrande maggioranza delle
volte quando si baciavano. E proprio adesso avvertiva il forte desidero di
baciarlo, fino a restare senza un briciolo di fiato nei polmoni.
《And I wanna wrap
my hands around your neck》Portò le mani
attorno al collo di Matt, ovviamente senza stringere la presa o fare forza,
questo non era un momento nel quale quasi si ammazzavano, nonostante
approfittarne per dare una piccola lezione all'altro era un'idea che lo
allettava parecchio.
In quel preciso istante al canadese si mozzò il fiato il gola, forse
terrorizzato dal fatto che Allen potesse colpirlo mentre sembrava essere così
indifeso e in balia di lui, però doveva pensare che il fratello non fosse
ancora così pazzo da rovinare l'aria magica che andava formandosi attorno a
loro, anche se ci andava piuttosto vicino.
Quest'ultimo però non sarebbe potuto essere più felice nel vedere come stava
reagendo Matt, esattamente come si era immaginato, se non meglio.
《You're an asshole
but I love you》Quasi rischiò di perdere il tempo nel pronunciare
quelle ultime tre parole. Dirglielo faceva sempre lo stesso effetto, in
qualsiasi modo lo facesse, e il canadese non era da meno. Sentire le famose tre
parole era sempre un'emozione e solo quello gli faceva capire che, tempo orsono
quando scelse Allen al posto di continuare a darsi il tormento per Matthew,
aveva preso la miglior decisione della sua vita, nonostante di tanto in tanto -per
non dire quasi sempre- la presenza dell'altro lo annoiasse e lo infastidisse,
ma se non gli facesse perennemente quest'effetto non sarebbe di certo suo
fratello, insieme a tutto quello che lo rendeva speciale.
《And you made me so
mad I ask myself why I'm still here, or where could I go》A quel punto allontanò le mani dal collo di Matt, dato
che il verso a cui alludeva quel gesto era ormai superato, e prima non era
riuscito a farlo a causa di quelle tre parole che avevano fatto battere il
cuore ad entrambi. Inutile dire che grazie a questo gesto l'altro si sentì un
tantino sollevato, senza più preoccuparsi di un possibile attacco di isteria
omicida del fratello, anche se, ad essere sincero, Allen gli piaceva ancora di
più quando perdeva il lume della ragione. Se non fosse stato tanto pazzo quanto
lui non lo avrebbe mai pensato.
《You're the only
love I've ever know》Chiuse gli occhi,
ma prima afferrò il viso di Matt con entrambe le mani per avvicinarlo per la
seconda volta, già pronto per la conclusione di quella canzone che gli stava
facendo vivere un momento indimenticabile con l'altro, il quale era ormai
uscito di testa e non pensava ad altro se non a cancellare le distanze tra lui
ed Allen.
《But I hate you, I
really hate you》Cantò con un filo di voce, in un sussurro. Ora come
ora non provava nessun odio per Matt, ma era certo che finita la magia di
quell'attimo sarebbe tornato a provarlo, com'era anche giusto che fosse.
《So much I think it
must be true love》Sorrise, facendo
avverare i desideri del fratello chiudendo le distanze tra le loro labbra, in
un bacio che sperava gli trasmettesse tutto quello che provava per lui come
aveva detto la canzone, che non avrebbe potuto esprimere meglio quello che gli
frullava per la testa.
Matt non perse tempo e portò una mano dietro la nuca del fratello, che subito
si mosse frenetica tra i suoi capelli rossicci -e rigorosamente tinti. Era come
se avesse aspettato per un eternità un contatto del genere, come se in tutta la
sua vita non avesse aspettato altro se non baciare Allen. Fece guizzare la
lingua nella bocca dell'altro, poco avvezzo a tutta quella dolcezza e a quella
calma che gli pareva surreale, cercando subito la sua gemella per coinvolgerla
in una danza frenetica.
Si era scordato di ogni singolo motivo per cui dovesse avercela con il
fratello, ad esempio il presentarsi a casa sua senza preavviso per raccontargli
quella che in un primo momento gli era sembrata una stupidaggine, ma che alla
fine si era rivelata una delle migliori cose che avesse mai fatto Allen per
lui.
Questi era ormai immerso in quel bacio così pieno di passione e di desiderio
reciproco, tanto da dimenticarsi che non aveva ancora finito la sua serenata.
Beh, di certo avrebbe potuto aspettare ancora qualche attimo, giusto il tempo
di finire quello che stava facendo con il fratello. Non si baciavano in questo
modo da giorni, doveva proprio dirlo, e ora voleva goderselo fino in
fondo.
Seguì con minuziosa attenzione ogni movimento dell'altro nella sua bocca,
assecondando il ritmo frenetico che aveva deciso di tenere, per niente
infastidito da tutta quella irruenza.
Fu proprio lui a interrompere il loro bacio, ricordatosi di dover ancora
concludere la piccola sorpresa che aveva organizzato per Matt. Di certo non
l'avrebbe tenuta incompleta solo perché il fratello era il miglior baciatore
che ci fosse sulla piazza, se iniziava qualcosa doveva portarla a termine,
soprattutto se lo faceva per quella che era la figura più importante di tutta
la sua vita. Si schiarì ancora la voce dopo essersi passato la lingua sulle
labbra, osservando l'espressione confusa dell'altro che tra non molto avrebbe
fatto sparire.
《…N-No one else can
break my heart like you》Ci teneva a
quell'ultimo verso, forse per fargli capire che anche farsi spezzare il cuore
da lui -come aveva già fatto una volta in passato che aveva sperato di
dimenticare, ma che evidentemente non l'aveva fatto- sarebbe stata una delle
esperienze più belle della sua vita, nel caso fosse successo ancora una volta,
possibilmente non per lo stesso quattrocchi.
《Hai stonato.》Fu
la risposta di Matt, con un ghigno largo da guancia a guancia sul viso.
Come al solito la sua delicatezza aveva rovinato anche questo momento speciale.
《…Sul serio? SUL SERIO?!》Gridò
esasperato mentre si allontanava dal fratello, e mentre il famoso odio di cui
parlava prima si era ripresentato con tutta la forza di cui era capace in lui.
Questa sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe fatto qualcosa di anche
vagamente romantico per quell'ingrato, parola di Allen F. Jones.
《Sul serio. È stato come… Come quando abbatti un albero
e scopri che il legno dalla parte opposta è marcio》Fece
un'alzata di spalle, sempre con quell'irritante ghigno stampato in faccia,
spingendo pian piano il fratello ignaro, e fin troppo sconvolto per potersi opporre,
verso la propria camera da letto. Aveva ripreso il controllo, e andava
benissimo così.
《…Mi stai paragonando ad un tronco?!》Chiese Allen con un tono di voce decisamente acuto,
incredulo per come si era evoluta la situazione in pochi minuti.
《Guarda il lato positivo, io passo circa tre ore al
giorno a lavorare il legno》Concluse Matt,
prima di chiudersi dietro la porta della camera da letto e fiondarsi sul
fratello furente con le labbra, in una ripresa del bacio di prima.
Adorava farlo arrabbiare e farlo uscire di testa, soprattutto se poi gli
sarebbe toccato calmarlo con metodi non proprio consoni.
Anche lui amava e odiava al tempo stesso quell'idiota, era il loro rapporto e
sperava che potesse rimanere per sempre così, non volendo cambiare una singola
virgola del ragazzo che ora era di fronte a lui, che aveva persino il potere di
farlo diventare a tratti romantico.
Sì, era decisamente vero amore.
Note dell’autrice:
Provando a buttare giù gli altri prompt della raccolta mi
abbatto in una vecchia canzone, True Love di Pink, e finisco a scrivere una
one-shot sulla 2p!AmeCan che purtroppo non ha nulla a che vedere con la mia 30
Days OTP Challenge.
Sono abbastanza soddisfatta di quello che è venuto fuori,
e spero che vi possa piacere.
Se come me amate la coppia o magari cominciate ad
apprezzarla grazie a questa one-shot, fate un salto a leggere anche la raccolta
di cui ho parlato poco sopra.
Diffondiamo il verbo della 2p!AmeCan (?).
E se vi va… Lasciate una piccola recensione, per farmi
sapere cosa ne pensate.