Ultimamente
Jongin non se la passa troppo bene. Tra l’ennesimo infortunio
alla caviglia,
che lo ha lasciato azzoppato e quindi più facile preda delle
bieche mire di
Sehun, e la sua alquanto ridimensionata partecipazione alla
realizzazione
nonché al tour promozionale di Lotto,
Jongin ne ha le scatole piene. Gli mancano i ragazzi, che intravede in
dormitorio quando non è impegnato con le sedute di
fisioterapia e loro non
crollano dal sonno. Soprattutto, gli manca ballare.
Apprezza
davvero l’interesse dimostrato dai fan per la sua salute. Si
preoccupano, gli
raccomandano di riposare (consiglio che Jongin segue con solerzia,
concedendosi
dei sonnellini mica male) e di rimettersi in forze, gli assicurano che
lo
aspetteranno, spediscono regali. Ma non capiscono. Non immaginano cosa
significhi il ballo per lui, quanto lo consideri vitale. Anche i
ragazzi, i
suoi amici, talvolta se ne dimenticano. Stai
più attento, Jongin. Prenditi cura di te. Non farci stare in
ansia. Ti
rovinerai il fisico, così. Lui china il capo,
contrito, e chiede scusa.
Dentro di sé scalpita e sbuffa, insofferente. Michelangelo,
il grande artista
italiano, fu forse rimproverato perché perse vista e salute
dopo aver trascorso
settimane e settimane in balia di un’impalcatura sospesa nel
vuoto, sdraiato
sul nulla, per dipingere la volta della Cappella Sistina?
A Jongin non
piace soffrire, se può evitarlo. Non si ammazza di fatica in
sala prove,
sudando ogni goccia di liquido che gli scorre in corpo, solo
perché è un idol e
in quanto tale -figlio della cultura confuciana- ha il dovere di dare
il meglio
di sé, sempre e a qualsiasi costo. Jongin lo fa
perché è un artista; e gli
artisti, che siano bravi o meno, vivono per esorcizzare i propri
demoni.
Obbediscono a necessità più oscure, impulsi che
suggeriscono la presenza
subconscia di un vuoto interiore da colmare o di un dolore da rigettare
tramite
l’espressione creativa. Michelangelo, che sosteneva di vedere
già nei blocchi
di marmo grezzo le sculture che sarebbe andato a realizzare, non aveva
pace finché
non riusciva a liberarle dal bozzolo calcareo che, a suo dire, le
imprigionava.
Jongin balla spinto dallo stesso bisogno. E’ la sua passione.
(E passione, in
greco, significa sofferenza.)
La classica
goccia che fa traboccare il vaso della sopportazione di Jongin
è una foto
pubblicata sul profilo Instagram di Sehun. Di per sé,
l’immagine sarebbe anche
carina e innocua: uno scatto piuttosto recente realizzato dal manager
che li
vede, tutti e nove, in posa su una panchina corredata di aiola,
sorridenti eccetto
Sehun che sembra irrimediabilmente colpito da una paresi facciale.
Jongin
ridacchia, stupendosi di quanto risalti il pomo d’Adamo di
Jongdae. Ma il suo
divertimento ha vita breve giacché, seppure distratto, lo
sguardo gli cade su
un particolare che in un primo momento lo fa trasecolare e
successivamente gli
gela il sangue. Maledice la prospettiva, sé stesso, quel
broccolo di Sehun e
persino Chanyeol. Spera, senza crederci troppo, che un tale piccolo e
insignificante dettaglio riesca a sfuggire agli occhi di falco delle
fan.
Va da
sé che
il fandom si getta a pesce sul particolare. Dalla posa assunta nella
foto,
infatti, si ha l’impressione (alimentata dalla disgraziata
scelta di indossare
entrambi camicie a scacchi molto simili per foggia e colore) che Jongin
circondi con il braccio i fianchi ossuti di Sehun, ritto in piedi sulla
panchina, e che la sua innocente mano destra sia bel bella posizionata
sul
cavallo dei pantaloni dell’altro, ad un soffio dalla Zona
Sehonda. Tale
impressione, però, non coincide con la realtà. Il
giubbino jeans indossato da
Chanyeol, di fianco a Sehun, cela un’evidenza che solo i
diretti interessati
conoscono: la sordida mano appartiene al Broccolo stesso. Jongin non si
sarebbe
mai sognato di compiere una simile sconcezza, figuriamoci in pubblico.
Sui
social, intanto, il dibattito prende vita.
“Hai
capito Kai, che gran maiale!”
“Nini
e il suo Sehunnie sono
coooooosì fidanzatini! #truelove #kaihun #sekai”
“Ma
cosa dite, viva la
KaiSoo!!!111!!”
“Che
spudorati, fare certe cose in
pubblico…”
“VOGLIAMO
IL SEXTAPE DEI MAKNAE
ADESSO.”
“A
Lulù non piace questo elemento
>_<”
Le reazioni
all’interno del dormitorio degli EXO sono variegate. Chanyeol
ride come un
matto, Kyungsoo rigetta il pranzo al primo commento (di molti) in
favore della
KaiSoo, Baekhyun si lamenta per la propria scarsa fotogenia, Yixing
decide di
scrivere una canzone sulla vicenda e Sehun come al solito broccoleggia.
“Adesso
il
mondo intero saprà la verità” dice,
mentre il suo volto si contorce in smorfie
via via più inquietanti e fuori controllo. “Ovvero
che non sai stare lontano
dal mio glorioso pisello” ammicca.
Commette
l’errore di pronunciare una simile oscenità in
presenza di Minseok e Joonmyun,
che lo fulminano con lo sguardo e gli assestano uno scappellotto
ciascuno prima
che Jongin possa anche solo urlare sdegnato. Il Broccolo strepita e
protesta,
massaggiando le parti lese, ma viene zittito da un definitivo
“Nessuno si
prende gioco di uno dei Kim Bros senza pagarne le
conseguenze” pronunciato da
Jongdae, accorso in aiuto della Puffola Pigmea del gruppo. Sehun, la
cui
intelligenza talvolta dà adito a molti dubbi sulla teoria
della selezione
naturale di darwiniana memoria, capisce che non è aria e,
orecchie basse e coda
tra le gambe, batte in ritirata.
Di buono
c’è
che, alla fine, qualche fan più smaliziata comincia a porsi
delle domande.
“Siamo
sicuri che quella sia la mano
di Jongin?”
“Per
forza che è sua, è più piccola
di quella che Sehun tiene sulla spalla di Kai!”
Jongin,
leggendo, grugnisce con sentimento. E’ stufo di sentirsi
paragonare all’amico
come se fossero rispettivamente un nano ed un gigante. Sono quasi alti
uguali,
porca miseria! Hanno la stessa taglia, lo stesso numero di scarpe, la
stessa
lunghezza di falangi. Sehun ha solamente il culo e l’intimo
arnese più grossi.
“Non
ne sono sicura” interviene
un’altra utente. “Ho
visto la foto in HD e potrei giurare che
la manica della mano incriminata è della stessa fantasia
della camicia che Sehun
indossa.”
“Vero.
Quella di Jongin è di un blu
diverso.”
“Sì,
e poi la giacca di Chanyeol
copre tutto… Peccato, ci siamo illuse invano. T__T”
Jongin
esulta. Nel profondo del cuore ringrazia la sua fata madrina che lo
protegge
dalle maldicenze. Non dal Broccolo, certo, ed è alquanto
grave. Ma Jongin
confida che la buona donnina ci stia lavorando.
Chanyeol,
mannaggia a lui, è in preda ad uno dei suoi rari momenti di
lucidità e acume
volpino. E siccome non si sa tenere un cecio in bocca, decide di
palesare ad
alta voce, durante l’ora di cena, la propria incertezza
riguardo ad una minuzia
fino ad ora ignorata dal resto del globo.
“Ma
scusa,
Jongin” bofonchia e mastica nel mentre. “Se la mano
sul pacco di Sehun apparteneva
effettivamente a Sehun, la tua dov’era nascosta?”
Sehun inizia
a tossire, rischiando di strozzarsi con la cucchiaiata di riso appena
ingurgitata. L’interpellato, non un esperto oratore di
professione, sceglie di
mantenersi sul vago.
“Eh”
esala,
salvo poi votarsi al silenzio stampa.
Una cosa
l’ha imparata, da questa spiacevole esperienza: negare.
Negare sempre.
Giacché
vi
voglio bene, ecco la foto in HD (https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14045606_1197563706970466_5152571622893386567_n.png?oh=894fa099d3b8190f9e546fa10e14446e&oe=584F5573).
Per un attimo ci ero cascata anch’io.
Una
cliccatina è sempre gradita: https://www.facebook.com/IlGeniodelMaleEFP/.
Bye!