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Autore: ryuga hideki    27/08/2016    0 recensioni
-No...- l'espressione di Banner cambiò subito, facendosi perplessa constatando l'abbandono del lato maturo di Stark.
-Dai! Sarà divertente!!! Possiamo divertirci come loro hanno fatto con noi...-
(...) Da quando era tornato sulla Terra per stare con Jane le cose non erano andate come si era immaginato. La relazione con Jane per i primi mesi era andata a gonfie vele, ma con il passare del tempo si era fatta sempre più difficile e fredda.
Storia ambientata nel periodo Avengers: Age Of Ultron. Coppie: Thorki, Stanner, Clintasha e accenni Stucky
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Civil War
 


 

Una volta giunti in ospedale Bruce venne portato subito in sala operatoria, lasciando Tony e gli altri ad aspettare in sala d'attesa.

La porta si chiuse davanti all'inventore che rimase spiazzato con occhi persi, si fece cadere per terra sulle ginocchia e si nascose il viso tra le mani. Tony Stark poteva dire di essere quasi morto quella sera. Tony Stark poteva dire di aver trovato il suo tallone d'Achille.

 

 

-Non so se puoi sentirmi, ma...io provo lo stesso. Ho bisogno di parlare con qualcuno che mi capisca e dato che tu sei l'unico...sono qui da te...- Tony era nella stanza di Bruce dell'ospedale. Il dottor Banner era lì dentro da circa una settimana, i medici avevano fatto il possibile per salvarlo; era arrivato in ospedale giusto in tempo, le sue condizioni non erano gravissime anche se sarebbero potute peggiorare con il passare dei minuti. Aveva un polmone perforato in più punti e molte ossa rotte della schiena, delle gambe e qualche frattura in testa. Aveva il cranio fasciato, una gamba ingessata assieme alle braccia, una fasciatura attorno al busto e respirava a fatica con l'aiuto del respiratore. Non si era svegliato dopo gli interventi anche se i traumi alla testa non erano così gravi. I medici non sapevano spiegare come mai fosse in quello stato, come se fosse in coma, ma nessuno sapeva che in realtà la mente di Bruce era ancora sotto l'effetto dell'incantesimo di Loki e Hulk lo teneva in una specie di ostaggio. E Tony impazziva poiché non sapeva.

-In una sola settimana sono successe un sacco di cose, il governo vuole mettere mano nello Shield e negli Avengers e il gruppo si è diviso per questo motivo. Il tutto è nato per colpa di una missione fallita in Africa...Non immagini quanti innocenti sono morti, Bruce...- fece un respiro profondo. -Io ho deciso di stare dalla parte del governo, mentre quel maledetto biondino non è d'accordo...- lo guardò negli occhi e poi abbassò lo sguardo. -Non sono uno che ama andare d'accordo con lo Stato...ma questa volta...- strinse i pugni e si morte il labbro. -Ho ucciso un ragazzino, Bruce...in Sokovia...ho le mani sporche di sangue innocente e...tutto questo non deve succedere mai più! Per questo motivo sto con il governo... Non voglio prendere decisioni per conto mio e poi far morire gente, so che sarebbe da irresponsabili perchè non accetto le conseguenze delle mie azioni, ma io...mi sono macchiato le mani per tanto tempo, arricchendomi sulla morte degli altri e sul loro sangue e non voglio che accada ancora.- sospirò per cercare di calmarsi. -Oh, è successo anche qualcosa con il fidanzatino di capitan ghiacciolo...Ha ammazzato molti politici africani e ora è ricercato...ovviamente il biondino sta dalla sua parte e lo reputa innocente, ma io non ne sono molto convinto...Sta di fatto che ora come ora anche Steve è ricercato, assieme al suo amico Falcon...- posò lo sguardo sul suo viso. -E io sto andando nel Queens per reclutare un ragazzino, ha qualche potere speciale e voglio aiutarlo...scommetto che si sentirà un po' solo e spaesato per quello che gli sta succedendo e io voglio dargli una mano.- accennò un piccolo sorriso, poi gli mise una mano sulla fronte e si avvicinò al suo viso. -Vorrei che tu fossi sveglio per sentire ciò che ti frulla per la testa...Non sono lucido senza di te, Bruce... Non so nemmeno perchè tu sia in questo stato; non so praticamente nulla...e ciò mi fa imbestialire perchè io ho bisogno di sapere ogni cosa!- fece scendere la mano sulla guancia e glie l'accarezzò delicatamente. -Comunque sono venuto a salutarti prima di partire, anzi a salutarvi! Te e l'Altro...- si avvicinò al suo viso. -Ti ringrazio di aver fatto uscire la parte migliore di me...- sorrise per poi dargli un bacio sulle labbra. -Svegliati...- lo guardò ancora per un secondo per poi uscire dalla stanza.

 

 

Lo scontro tra le due fazioni ebbe inizio in un aeroporto. La squadra di Tony doveva impedire di far lasciare il paese a Steve e a Bucky. Fu una battaglia tra vecchi compagni, amici che ormai si erano divisi. L'incontro più duro fu per Natasha e Clint che si erano schierati in squadre differenti poiché Clint voleva agire per conto proprio per scoprire tutto ciò che gli avevano fatto, senza aver alcun tipo di intralcio. E Natasha scelse di seguire Tony per evitare che qualcun altro potesse rivivere ciò che aveva passato Clint.

La squadra dell'inventore era quasi in vantaggio, fino a che i ricercati non usarono la carta vincente. Quello fu l'inizio del declino per loro poiché ricevettero molte botte.

-Dannazione...sto per fallire la missione...- pensò Tony poco prima di ricevere un'altra manata gigante da Ant-Man che lo fece sbattere contro un aereo. E più botte incassava l'inventore, qualcosa di strano iniziava a succedere nella stanza di Bruce. I valori iniziarono ad alzarsi e il battito ad accelerare sempre più. Spalancò gli occhi e gemette dal dolore; successivamente le iridi gli si tinsero di verde brillante e sentì i muscoli e le ossa ingrossarsi. Strinse i denti con forza, la trasformazione gli fece ancora più male del solito per via delle fratture in corpo. I vestiti si strapparono e il letto si sfondò. Si alzò da terra già trasformato ed uscì dalla finestra per giungere alla Stark Tower.

In pochi salti vi arrivò e si piantò sul terrazzo ampio dell'ultimo piano. Urlò al cielo, sentiva che Tony era in pericolo ma non sapeva dove trovarlo, quindi sfogò la sua rabbia contro l'orizzonte. Ma non dovette aspettare troppo tempo prima di rivederlo. L'inventore arrivò alla torre e lo vide in lontananza rimanendo sorpreso. Una volta giunto sul terrazzo e detto a Jarvis di farsi togliere l'armatura, guardò Hulk negli occhi e in pochi istanti il bestione si calmò. Tony sorrise contento e gli si avvicinò lentamente. Il dottore riprese a tornare nella sua forma umana, accasciandosi per terra per la stanchezza. Tony gli corse in contro e lo sorresse, mostrandogli un tenero sorriso.

-Ehi, ciao...- gli disse l'inventore.

-Ciao...- sussurrò. -Stai bene?-

-Sì, ma dovrei chiederlo io a te. Tu stai bene? Che ti è successo?-

-Avevo trovato il modo per affrontare il problema che avevo...e ora so, finalmente, che anche l'Altro tiene a te...- sorrise a fatica. -Non so come ho fatto ad arrivare qui e come mai io mi sia trasformato, so solo che sentivamo che c'era qualcosa che non andava. Sentivamo che eri in pericolo...- Tony gli mise una mano sulla guancia guardandolo con dolcezza. -Cos'è successo?-

-Steve e Bucky mi sono sfuggiti e un tizio ci ha presi a legnate...ma va tutto bene, ora sto benissimo. Ora che sei qui...- si scambiarono uno dei loro soliti sguardi e poi Tony lo baciò, lasciando l'altro un po' spiazzato. In fine l'inventore posò la fronte sulla sua, accarezzandogli una guancia.

Bruce era guarito grazie alla rigenerazione di Hulk, era soltanto leggermente indolenzito ma poteva essere d'aiuto a Tony.

-Pensi che sia colpevole James?- chiese il dottore.

-Non lo so, c'è qualcosa che non mi convince in tutto questo...ma lo scoprirò!-

-Voglio aiutarti a scoprirlo...- Tony lo guardò con uno sguardo serio e un po' timoroso e Bruce intuì ciò che provava.

-Sei sicuro? Siamo guidati dal generale Ross...- udendo quel nome, Bruce s'irrigidì e strinse le maniche della maglia di Tony.

-Sì, sicurissimo...- allora l'inventore gli diede un altro piccolo bacio per poi andare ad analizzare la situazione.

 

Il giorno successivo furono convocati dal generale che, appena vide il dottore, gli brillarono gli occhi.

-Tu! Vuoi farti arrestare?- esclamò con voce adirata, guardando in direzione di Bruce. Il dottore cercò di mantenere la calma, indietreggiando un poco.

-Generale, le consiglio di non osare a toccarlo...- commentò Tony, mettendosi davanti a Bruce.

-Non cerco guai, signore. Voglio darvi una mano...-

-Allora cercate di capire dove sono andati il capitano Rogers e il suo amichetto dell'Hydra! Abbiamo catturato gli altri suoi compagni, vedete di scoprire qualcosa di utile.-

Una volta interrogati i compagni di squadra di Steve, senza che i soldati potessero sentire, i due scienziati si diressero verso il luogo in cui tutto sarebbe finito.

Steve e James erano quasi arrivati e al soldato d'inverno iniziò ad incombergli un po' d'ansia. Non voleva che il suo più caro amico facesse tutto ciò per lui. Non poteva perdonarsi per tutti i guai in cui lo stava mettendo, macchiandogli pure il nome. Steve Rogers sarebbe stato un ricercato e il suo buon nome sarebbe stato visto di mal occhio a causa sua.

-Non voglio che fai tutto questo per me, Steve... Voglio saperti al sicuro.- rivelò poco prima di uscire dal jet.

-Bucky...non devi preoccuparti per me! So cavarmela da solo e voglio far luce su tutto questo mistero.- il moro abbassò lo sguardo.

-Non mi merito tutto questo...-

-Sì, invece! Hai già sofferto abbastanza e io non ho intenzione di lasciarti in un momento del genere. Non mi allontanerò mai più da te...- gli mise una mano dietro il collo. -Scopriremo cosa sta succedendo!- gli diede un piccolo bacio per poi uscire dal veicolo.

I due s'inoltrarono nella base segreta dell'Hydra stando bene in all'erta, sapevano che avrebbero trovato qualcuno ma non sapevano chi si celava dietro a tutto questo. All'improvviso si ritrovarono davanti a Tony e Bruce con le mani alzate.

-Tony, dottore! Cosa ci fate q ui?- chiese il capitano.

-Stiamo cercando di capire cosa sta succedendo...- rivelò l'inventore.

-Siete qui per le nostre stesse ragioni allora....-disse Bucky abbassando l'arma.

-Sarà meglio continuare a cercare!- intervenne il dottore. Subito dopo continuarono le ricerche fino a che non si ritrovarono nella sala principale, il luogo in cui l'Hydra metteva a frutto il suo intelletto nelle ricerche scientifiche. Lì incontrarono Zemo, finalmente colui che aveva incasinato le loro vite aveva un volto ed un nome. Spiegò loro qual'era il suo piano che avrebbe concluso in quel preciso istante. Bucky tentò di sparargli ma sfortunatamente i proiettili rimbalzarono poiché il barone si era rifugiato in una stanza blindata. Subito dopo Zemo portò la loro attenzione su di un monitor che gli mostrò qualcosa che avrebbe cambiato la vita di Tony per sempre.

Il video conteneva le riprese dell'omicidio dei genitori dello Stark per mano di Bucky. L'inventore rimase scosso, gli occhi spalancati e la rabbia che cresceva sempre di più. Bruce era infinitamente dispiaciuto e in cuor suo avvertiva l'ira nascergli dentro, Hulk desiderava tanto uscire e distruggere ogni cosa. Steve non riusciva a credere ai suoi occhi di fronte a quelle scene, si sentiva tremendamente mortificato così come Bucky che dentro di sé stava impazzendo, si sentiva sporco e contaminato poiché odiava quel suo passato. In quello stesso momento Zemo sparì e Bruce, trasformandosi in Hulk lo seguì per non lasciarlo sfuggire.

In quello stesso momento Tony attaccò Bucky che venne difeso da Steve. Iniziò l'ultimo scontro dove Tony cercò in tutti i modi di far fuori James per vendicare la morte dei suoi genitori; riuscì a ferire gravemente il soldato d'inverno facendolo svenire, ma ciò fece arrabbiare ancora di più Steve che riuscì ad avere la meglio su di lui. Lo picchiò forte parecchie volte fino a che non si calmò un poco e decise di lasciar perdere dato che non avrebbe mai ucciso un suo amico, perchè Tony continuava ad esserlo anche se ormai si erano allontanati.

L'inventore era stravolto per terra, con la testa che gli girava per i troppi pugni subiti; Steve prese da terra Bucky e si allontanò.

-Dopo tutto quello che mio padre ha fatto per te!- urlò Tony, mettendosi seduto. Steve si fermò. -Non puoi andartene così!!! Non puoi difenderlo!-

-Lui è mio amico...-

-HA UCCISO MIA MADRE!- urlò con tutto il dolore che aveva in corpo, gli occhi gli erano diventati lucidi ed era quasi sul punto di piangere. Dei brividi si fecero strada lungo la schiena di Steve che chiuse gli occhi. -Non meriti nulla di ciò che ti ha dato mio padre! Quello scudo non ti appartiene, mio padre l'ha creato!- allora Steve si voltò e lo guardò con aria stanca e avvilita, poi buttò via l'arma e se n'andò.

Successivamente giunse Hulk, che aveva lasciato Zemo nelle mani della Pantera Nera, e si avvicinò lentamente e con atteggiamento goffo a Tony. L'inventore era rimasto seduto per terra con lo sguardo perso nel vuoto e quando Hulk gli fu abbastanza vicino si scambiarono uno sguardo che valeva più di mille parole. Gli occhi dell'omone si fecero tristi e comprensivi, mentre una lacrima scendeva lungo la guancia di Tony che fece per mettersi in piedi. La mano enorme e verde del compagno lo avvolse da dietro la schiena e l'inventore si avvicinò a lui appoggiando la fronte sulla sua gamba stringendo i pugni. Rimasero così per qualche istante fino a che Hulk non lo prese in mano e lo portò via.

Quando giunsero a casa Tony si fiondò in doccia senza dire alcuna parola, per poi rifugiarsi in laboratorio. Qualche minuto dopo Bruce lo raggiunse e quando gli fu abbastanza vicino lo confortò mettendogli una mano sulla schiena. L'inventore lasciò la chiave inglese che aveva tra la mano e si voltò verso di lui; aveva bisogno di guardarlo negli occhi per poter trovare un po' di pace. Il dottore cercò di accennargli un sorriso tenero per tentare di alleviare il suo dolore, allora Tony lo avvicinò e lo baciò, cercando di guarire le ferite che aveva nel cuore con l'amore che provava per Bruce. Continuò a baciarlo fino a che non ebbero più fiato in corpo.

-Sono contento che tu sia qui...- gli prese il viso tra le mani per poi rimanere a guardarsi.

 

 

In quello stesso momento Steve portò Bucky in Africa da T'challa che decise di aiutarli a nascondersi.

-Allora, James, sei sicuro di volerlo fare?- chiese il leader del Wakanda.

-Sì, è meglio se sparisco per un po'...fino a che non si calmano le acque...- Steve lo guardò con aria malinconica.

-T'challa, puoi concederci un momento?-

-Certo, fate con comodo...- uscì dalla stanza.

Steve si avvicinò a Bucky, che era seduto sopra un lettino di ferro, e gli strinse la mano.

-Ti avevo ritrovato da poco...e adesso dobbiamo salutarci di nuovo...- disse il biondo con aria affranta.

-Non mi perderai, Steve...sarò sempre qui....- gli disse, mettendogli una mano sul cuore. Il capitano si morse il labbro per poi baciarlo con estrema passione. Assaporò ogni centimetro della sua bocca, giocando con la sua lingua; voleva ricordarsi del suo gusto visto che non sapeva quando lo avrebbe rivisto. Poi si staccò lentamente da lui e gli prese il viso tra le mani, Bucky posò la fronte su quella dell'amato.

-Vorrei che ci fosse un'altra soluzione...- sussurrò il biondo.

-Ma non c'è, quindi questa è perfetta.- gli accennò un sorriso.

-Ti aspetterò...e vivrò per te e cercherò di restare in vita per poterti rivedere, qualsiasi cosa accada...-

-Ce la farai, ne sono sicuro!- chiuse gli occhi per non mostrargli gli occhi lucidi. Steve lo baciò nuovamente per poi staccarsi sempre più lentamente da lui, sussurrandogli un lieve “Ti amo”.

Qualche minuto dopo T'Challa tornò.

-Sei pronto?- chiese a James.

-Sì...- guardò Steve per cercare di farsi coraggio, si distese e nel giro di qualche secondo si addormentò per poi essere ibernato.

Il biondo si avvicinò alla struttura dove vi era l'amante. Lo guardò dormire con aria serena, vi mise una mano sopra come se volesse accarezzargli il viso e poi sorrise.

-Arrivederci, Buck...-



 
Salve a tutti! Rieccomi con un nuovo capitolo! Lo so che è in ritardo, ma mi ero proprio bloccata e non sapevo come andare avanti, ma ora lo so! Quindi dovrei riuscire ad ultimarla!. Spero che questo capitolo vi piaccia e sia venuto bene, prometto che il prossimo sarà ancora meglio!

Ryuga Hideki
   
 
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