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Autore: stonyshipper    28/08/2016    0 recensioni
*basata dopo il FILM Age of Ultron*
Una semplice one-shot Hawksilver.
Non so quante persone shippino questa coppia, ma a me piacciono davvero tanto, e in un momento di depressione ho scritto questa os. Spero vi piaccia.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Pietro Maximoff/Quicksilver
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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*basato sul FILM Age of Ultron* Bene, cominciamo. Non so nemmeno perché io mi sia messo a scrivere in questo pezzo di carta. Nat me l'ha consigliato, e beh, eccomi qua. "Sfogati" mi ha detto, come se fosse facile trovare le parole giuste per scrivere in un pezzo di carta quello che provo, quello che ho provato dopo la sua morte. Non so nemmeno cosa cominciare a scrivere, mi trovo abbastanza in crisi in questo momento, non so nemmeno quello che provo, e trovare le parole giuste mi sembra una cosa che non riuscirò mai a fare, forse è ancora troppo presto, aspetterò un po'. [...] Ehi, foglio, sono ritornato. Sono sempre io. Mi sono preso un "periodo di pausa" da mia moglie, non so quando e se tornerò, mi sono trasferito per un po' in una stanza della torre degli avengers, per la gentile comprensione di Stark. Non credo riuscirò mai a dimenticare, a dimenticarlo. La sua morte è stata un pungo al cuore, e pensare che si è sacrificato per me... mi fa stare ancora peggio. Era giovane, non doveva morire così, credo di avergli rovinato la vita e aver rovinato la vita a sua sorella. Posso sembrare uno stupido, me ne rendo conto, e posso immaginare la faccia di chiunque mentre legge questo foglio. "Questo è un'idiota" probabilmente tutti si metterebbero a pensarlo, probabilmente anche tu, che stai leggendo questo, lo penserai. Forse lo sono, un'idiota, forse lo sono veramente. Pensavo di poter passarlo, pensavo che dopo un paio di mesi me ne sarei, okay magari non dimenticato, ma che almeno me ne sarei fatto una ragione. La notte lo vedo, vedo il suo ultimo respiro uscirgli dalla bocca, e abbandonarlo per sempre, a volte lo vedo felice, in un posto paradisiaco, altre volte lo vedo accanto a me, che sorveglia il mio sonno. Sto cercando di farmene una ragione, sto cercando di convincermi che sia felice ovunque sia. Non ce la faccio, è più forte di me, appena ci provo, lo rivedo soffrire davanti ai miei occhi, forse sono solo pazzo, dovrei farmi curare, o forse è altro. Non capisco perché io mi stia torturando così tanto per lui, non capisco dove la mia mente voglia andare a parare. Certo, dovrei provare a smetterla, a pensare a qualcos'altro, a vivere la mia vita senza continuare a torturarmi, me l'ha detto anche Wanda, "Non è colpa tua Clint, mio fratello ha voluto farlo, non gliel'hai chiesto tu, la sua ultima volontà era che tu vivessi, no? Allora vivi." Continuo a provarci, a fare quello che voleva lui, a vivere. A volte passo giornate intere, chiuso in camera mia, senza far entrare nessuno, provando a capire, a capirmi, ma niente, a volte perdo addirittura la concezione del tempo. Ormai sono passati dei mesi, molti mesi, e dovrei finalmente essere in pace con me stesso, dovrei essere arrivato ad una conclusione, continuo a non capire. Forse dovrei rimandare ancora un po', non mi sento di continuare a scrivere, le righe di questo foglio continuano a riempirsi, non so come io stia avendo la forza di continuare a scrivere, per cui mi prenderò un altri periodo di pausa, non so se tornerò a scrivere, forse cambierò totalmente vita, forse devo lasciarmi tutto alle spalle, dimenticare tutto quello che è successo, ma non so se ne potrò aver la forza. Quindi per ora, addio. [...] Il tempo continua a passare, senza aspettami, vola e forse io dovrei andare avanti, come va avanti lui... È troppo difficile, il suo ricordo continua a portarmi indietro. Forse sto iniziando a capire, capire quello che sto provando, continuo a parlare poco con le persone, non so neanche che giorno siamo, fuori è buio, da tanto tempo, da quando lui non ce più. Non mi ricordo più come sono fatti il cielo, il sole, le nuvole, ricordo solo lui, il suo volto, i suoi occhi. Chiudo gli occhi, e al posto di non vedere niente, vedo lui, triste, felice, arrabbiato, impaurito, ogni volta con un'espressione diversa, non riesco a capire come stia, ovunque sia. Forse dovrei raggiungerlo, andare da lui, e chiederglielo di persona, vederlo con i miei occhi, parlargli, la prima cosa che farei sarebbe toccargli il viso, per assicurarmi che sia lui. L'aria è fresca sul mio viso, non mi ricordavo questa sensazione, non ricordavo nemmeno le stelle, la luna, la città. Adesso ricomincierò da capo, una nuova avventura, con lui, perché si, forse mi sono reso conto troppo tardi di quello che provavo, chi sa da quanto tempo è lì che mi sta aspettando. Perché si, ora ho capito finalmente come mai non riuscivo a dimenticarlo ho capito perché non riuscivo a farmi una ragione della sua morte, ho capito tutto, e ora sto arrivando, perché si, io ti amo, Pietro Maximoff.
   
 
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