Oggi è finalmente il grande giorno.

Sono in macchina e qui di fianco a me c’è mia madre che guida,in direzione dell’aeroporto. Non so da quanto ormai  aspettassi questo momento,forse da tutta la vita.

“Gigi”-mamma mi distoglie per qualche minuto dai miei pensieri,la guardo e lei mi guarda,spostando ogni tanto lo sguardo tra me e la strada,”ti voglio bene”-cosi mi sporgo verso di lei e l’abbraccio. So come si sente in questo momento,probabilmente è emozionata e terrorizzata allo stesso tempo,ma la cosa che mi preoccupa di più è cosa succederà quando io sarò a Parigi,ormai troppo lontana per starle accanto. “Sarà da sola,ecco cosa succederà”-mi suggerisce il mio subconscio,dopo la morte di papà non ha avuto altre storie,mi è sempre stata accanto e ha cercato di darmi quella figura maschile che ormai non avevo più e di cui ne sentivo terribilmente la mancanza.

Qualche minuto dopo…

“mamma su,non piangere,altrimenti farai piangere anche me”-le dico stringendola forte

“tesoro mio,ti prego,sta attenta e chiamami ogni tanto”-continua a baciarmi e a piangere,inizia a scendere qualche lacrimuccia anche a me.

“mamma,sta tranquilla,ci sentiremo tutte le sere e poi potremo vederci sempre su skype”-le dico guardandola negli occhi,mi dispiace talmente tanto lasciarla,ma lei sa che questa è tutta la mia vita e devo fare di tutto per seguire e realizzare il mio sogno,anche se dovrò rinunciare a delle cose.

“tuo padre è orgoglioso di te,ti proteggerà”-l’abbraccio per l’ultima volta e non appena ci stacchiamo prendo la mia valigia e mi allontano salutandola,lei mi saluta a sua volta,asciugandosi delle lacrime che le cadono sulla guancia.

Il volo dura circa due ore e mezza,io non riesco a chiudere occhio nemmeno per un minuto,ho anche lo stomaco chiuso per via dell’agitazione,cosi decido di rifiutare le bevande e gli snack offerti dalle hostess. “Prima arrivo e prima starò meglio”-penso,cosi decido di distrarmi un po’ e scelgo River flows in you,dal mio iPod.

Alla fine dell’atterraggio tutti applaudono,e ringraziano le hostess uscendo.Dopo aver preso il mio bagaglio chiamo un taxi per farmi accompagnare all’accademia,durante tutto il tragitto guardo fuori dal finestrino e rispondo in un modesto francese il tassista che mi chiede se sono una ballerina.

Appena arrivo davanti l’entrata,pago e scendo,nel frattempo il tassista prende il mio bagaglio dal bagagliaio.

“Grazie mille”-dico facendogli un sorriso.

“Si figuri signorina”-detto questo si allontana e ritorna in auto,lo guardo mentre si allontana e facendomi un po di coraggio decido di entrare. Il pavimento in marmo rispecchia,facendo risaltare la scrivania in mogano della segreteria,mi avvicino e dico il mio nome,la ragazza scorre dei nomi su una lista e non appena trova il mio mi rivolge un sorriso smagliante e mi indica la mia stanza dandomi delle chiavi con sopra il numero 105. La ringrazio e mi dirigo verso la stanza,quando apro la porta c’è una ragazza che sta disfando la valigia.

“ciao,tu devi essere Giselle,vero?Ho letto il tuo nome sulla lista online,diventeremo delle grandi amiche,me lo sento”-mi stringe in un abbraccio e ricambio,devo dire che è molto simpatica,a primo impatto.

“si,non ti sbagli,sono io. E tu invece sei Claire,giusto?”- ci guardiamo e poi scoppiamo a ridere

“Qualcuno mi dice che non sono la sola ad aver guardato la lista online”-strizza l’occhiolino  e ci mettiamo di nuovo a ridere.

La sera,dopo aver sistemato i vestiti nell’armadio mi faccio una doccia veloce,perchè deve farla anche Claire e subito dopo mi addormento sul divano.

Spero vi piaccia,a presto,con il capitolo 2 :) xx