31/08/2016
1 recensioniL'INIZIO DI UNA NUOVA AVVENTURA
Sono le 6 del pomeriggio ed è giunto al termine un altro giorno di lavoro. Finisco di scrivere l’ultimo articolo per la rivista Weekly Sorciere, prendo la mia borsa con il cappotto, saluto tutti i miei colleghi ed esco dallo studio giornalistico. Lavoro da poco per la rivista, infatti mi sto ancora abituando a questo nuovo ambiente. Dopo essermi laureata all’università e aver passato gran parte del mio tempo a studiare, trascurando spesso gli amici e la famiglia, dovrei sentirmi soddisfatta di dove sono arrivata fin ora. Eppure c’è ancora qualcosa che mi sfugge…Scendo la scalinata che mi porta sul marciapiede. Al di fuori dell’edificio, vedo un taxi parcheggiato in modo alquanto strano. Mi avvicino, apro la portiera dell’auto e mi siedo sul sedile posteriore. Do una veloce occhiata al conducente e noto subito i suoi strambi capelli color rosa, come i fiori di ciliegio. -Buonasera! Può accompagnarmi in Via Margherita?- gli chiedo. Solo dopo avergli rivolto la parola, capisco che è un ragazzo probabilmente della mia stessa età. Il rosato risponde grintoso –Certo, si parte! Sono tutto un fuoco!- mettendo in moto l’auto. Non do troppo peso alla frase che ha pronunciato, perché sono troppo presa dai miei pensieri.
Boom!!
All’improvviso sento un botto che mi riscuote dai miei pensieri e mi fa aggrappare forte al sedile dell’auto. Alzando gli occhi vedo la posizione in cui è finito il taxi. Stava quasi per finire a dosso alla macchina parcheggiata avanti a se. –Ma cosa è successo?-. Il ragazzo quasi vomitando risponde –N-non mi s-sento molto b-bene-. –Vuoi che chiami un’ambulanza?- chiedo molto preoccupata. –No, no, è tutto n-normale!- mi risponde, dopodiché sterza a sinistra per uscire dal posto di parcheggio.
Non sono per niente tranquilla. Ho una gran paura che da un momento all’altro faremo un incidente, visto e considerato che il ragazzo non riesce a guidare decentemente. Va a zig zag, sbandando a destra e a sinistra, e frena troppo bruscamente.
Arrivati al semaforo rosso, fa l’ennesima frenata brusca. Tiro un sospiro di sollievo, e decido che non è il caso di continuare, se non voglio perdere la vita in un incidente stradale. Così apro la portiera dell’auto e gli dico –Non mi sembri in gran forma, è meglio se vai a casa, non preoccuparti chiamerò un altro taxi-. –Noo, ti prego, non te ne andare!- mi ferma lui. -Oggi tutti i clienti sono scesi dall’auto e non ho guadagnato niente!-dice il rosato, supplicandomi. Provo quasi pena per lui, così decido di chiudere la portiera e restare nell’auto. Il semaforo diventa verde, l’auto riparte e già mi pento della mia decisione…
Guardo fuori dal finestrino, e noto che non è la solita strada che faccio con i taxi per tornare a casa.
–Scusami, ma sei sicuro che questa sia la strada giusta?- gli chiedo titubante.
–In realtà passiamo a prendere prima un mio amico- risponde il ragazzo. Quando sento queste parole, le mie preoccupazioni aumentano.
Dopo un po’ l’auto si ferma di nuovo e accosta vicino al marciapiede. –Perché ci siamo fermati?- gli domando, e contemporaneamente tiro di nuovo un sospiro di sollievo. –Il mio amico è qui!- afferma il rosato riprendendo colore e indicando il marciapiede. Vedo un ragazzino, che sembra avere all’incirca dodici anni. Ha dei cappelli blu come il cielo, apre la portiera del taxi e si siede sul sedile anteriore.
-Ciao Natsu! Ah vedo che hai trovato una cliente finalmente! Piacere io sono Happy!- dice il ragazzino tutto d’un fiato.
–P-piacere- rispondo scioccata.
-Perché non ci dici il tuo nome?- mi chiede il rosato.
-Beh… se è per questo, neanche tu hai detto il tuo!- controbatte Happy.
–Ah, giusto… io sono Natsu- afferma il rosato con grande entusiasmo e con un sorriso così innocente che mi mette di buon umore. Ricambio il sorriso –Io sono Lucy- mi presento, mentre Happy se la ride sotto i baffi, per non so quale motivo.
–Allora si riparte! Sono tutto un fuoco!- esclama Natsu. –Ayee!!- lo segue a ruota Happy, mentre io temo sempre di più per la mia incolumità.
Appena partiamo, Natsu subito si sente male. –Natsu, ancora con questo problema?- dice Happy scocciato. –Quale problema?- chiedo io, intromettendomi nella conversazione. –Lucy, devi sapere che Natsu soffre i mezzi di trasporto- risponde Happy, con un tono del tutto normale, ma per me non è affatto una cosa normale. -Come può un tassista soffrire di chinetosi?-dico alquanto scioccata per la notizia.
-Beh… devi sapere che Natsu prima di dedicarsi a questo lavoro, ne ha provati tanti, ma purtroppo l’hanno sempre licenziato. Al momento l’unico lavoro disponibile è il tassista- mi spiega Happy. –Penso che nemmeno questo lavoro durerà molto- dico tra me e me.
Comincio a preoccuparmi davvero per la salute di Natsu, perché si vede chiaramente che sta molto male, ma la cosa che mi stupisce di più è che nonostante tutto, lui non molla. Si impegna con tutte le sue forze per cercare di fare un buon lavoro.
-Natsu mi ricorda molto il protagonista di un romanzo che ho letto recentemente- penso portandomi una mano al mento. Alzo lo sguardo e noto come Happy mi stia guardando sorpreso. Ops per sbaglio devo averlo detto ad alta voce. –E così tu leggi romanzi, Lucy?- mi chiede Natsu stupito, ma ancora con la faccia travolta dalla nausea. –Si, mi piacciono molto e ne ho letti tanti- gli dico mentre le mie guance si iniziano a incorporare. -Il mio sogno è diventare una scrittrice, ma al momento lavoro come giornalista al Weekly Sorciere- confesso poi diventando ancora più rossa, ma perché gliel’ho detto?. –Capisco- dice Natsu ritornando a concentrarsi sulla strada. Mi sembra di intravedere un sorriso sul volto di Happy, che riporta subito lo sguardo verso la strada.
Dopo un paio di minuti di silenzio…
-Siamo arrivati!!- annuncia Natsu, sfinito. –E’ un bel risultato, no? Siamo tutti interi- afferma Happy. –Beh, più o meno…- aggiungo io riferendomi a Natsu. Scendiamo tutti e tre dall’auto per sgranchirci un po’ le gambe.
–Qui vicino c’è un ristorante, se per voi va bene vi offro la cena per questa sera- propongo, rendendomi conto solo poco dopo di ciò che ho detto, non so neanch’io perché l’ho fatto, ma alla fine penso che non sia così male, perché in fondo Natsu e Happy sono brave persone.
-Grazieee! Tu sei la nostra dea!-grida il rosato inchinandosi a me ripetutamente. Non mi sarei mai aspettata una simile reazione –Ayee! Sei la nostra dea, Lucy- lo segue a ruota il ragazzino imitando il suo compagno. -Ok, ok, va bene, non c’è bisogno di fare tutta questa scena- pronuncio agitando le mani davanti al viso, molto imbarazzata dal loro atteggiamento. –Ayee, Lucy-sama!- gridano ancora in coro mettendosi sull’attenti . Sospiro esasperata, per poi incamminarmi verso il ristorante.
Un sorriso mi sorge spontaneo sul volto. Ho uno strano presentimento, come se la mia avventura con loro fosse appena iniziata. Non so cosa mi aspetti in futuro, ma qualcosa mi dice che l’aver incontrato questi due non è stato solo un caso. Natsu e Happy. Penso di aver trovato dei nuovi amici.
Nda
Ciao a tutti!!
Questa è la mia prima storia, non è un granché ma spero vi piaccia.
In realtà l'ho iniziata a scrivere un po' di tempo fa, e visto che ultimamente non ho avuto niente da fare, ho deciso di continuarla e pubblicarla.
Rigrazio tantissimo Roby_chan per averla revisionata, ma soprattutto per avermi sopportata XD
Sono ancora molto inesperta, ma spero di migliorare col tempo. Mi piacerebbe molto avere un vostro parere sulla storia.
Grazie e un bacio, Nikiji