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Autore: Dreamer47    31/08/2016    1 recensioni
Con questa One Shot, ho voluto approfondire un passaggio molto importante della mia storia "Heartbeat", andando a scavare ancora di più su cosa avessero potuto pensare Dean e Katherine all'interno dell'Impala, dopo la caccia a Morning Hill, dove incontrarono Lisa e Ben.
Ci muoviamo nel contesto dell'inizio della terza stagione, quando ancora la coppia Dean/Kath non si è affermata del tutto, soprattutto perchè Katherine sta ancora con Sam e i segreti su Ruby sono appena cominciati!
Spero di essere riuscita a fare un ritratto preciso dei loro sentimenti e di ciò che abbiano provato in quei momenti così importanti!
Alla prossima! :)
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Terza stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Family don't end with blood'
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It's everything you wanted, it's everything you don't
 
 
Il rombo del motore giunse chiaro alle orecchie della ragazza, risvegliandola dai pensieri nei quali si fosse rinchiusa; doveva liberare la mente, pensare ad altro, a qualunque cosa, ma non al fatto che si trovasse da sola nella stessa auto con Dean Winchester.  
Avevano passato davvero tanto tempo nella stessa casa, combattuto le stesse battaglie e condiviso perfino il letto qualche volta, quando i motel scadenti che erano soliti frequentare non disponevano di altre camere, perché proprio in quel momento doveva sentirsi così in imbarazzo? Così a disagio con lui?  
Non si era mai sentita così nei suoi riguardi, avevano sempre avuto un bel rapporto, finché lui le confessò il proprio amore per lei, che la spiazzó e la lasciò senza parole.
Stava ormai da un po' con suo fratello, come poteva pensare di dirle delle cose del genere? Ma la vera domanda che girò nella sua mente fu: perché improvvisamente non riuscì più a smettere di pensarci ?
"Non ho fame, Kath. Prendiamo solo il cibo per te e Sam e torniamo, voglio farmi una bella dormita" disse Dean spegnendo il motore e sospirando, passandosi una mano sul viso.
Katherine serró la mascella e sentì uno strano peso schiacciarle lo stomaco e chiuderlo definitivamente, mentre le parole razionali furono perse nel dimenticatoio, stanca ormai di trattenere la rabbia provata durante quel giorno.
Avevano trovato un caso nella stessa città di Lisa, una storiella di qualche giorno del ragazzo di molti anni prima, e Katherine dovette ammettere a malincuore quanto fastidio avesse provato nel vederli ridere insieme o semplicemente osservandoli con Ben, il figlio di quella donna.
"Sei così innamorato di Lisa che ti è passato l'appetito?'' Chiese Katherine acidamente, voltandosi su un lato e fissandolo in viso in cagnesco, sentendo quella strana sensazione di poco prima tornarla a disturbare.
Il ragazzo aggrottó le sopracciglia e si voltò ad osservarla, trovandola imbronciata e parecchio agitata: cosa le prendeva? Non l'aveva mai vista così in nessuna situazione.
"Se non ti conoscessi direi che sei gelosa" disse Dean accennando leggermente un sorriso, inchiodando i suoi occhi a quelli della ragazza.
Katherine aprì la bocca per controbattere, ma venne presa in contropiede: gelosa lei? Che idea ridicola; perché avrebbe dovuto esserlo?
Lei amava Sam, stava davvero così bene con lui.. eppure quel verde smeraldo la attirò come se da quello dipendesse la vita del mondo intero; come le stava succedendo?
Dean aveva ragione: era gelosa, gelosa marcia, sopratutto quando li aveva visti scambiarsi un bacio sulle labbra prima di andare via; che diritto poteva vantare per baciarlo?
Serrò stretta la mandibola, sentendo il sangue ribollire nelle sue vene e chiedendosi mentalmente perchè avesse cominciato a provare certe cose per lui, ma sopratutto quando; tutti quei sentimenti la confondevano, rendendole impossibile di sgomberare la mente e pensare solo a Sam.
"Non sono gelosa, Dean!" esclamò la ragazza con troppa veemenza, facendo capire l'esatto opposto.
Il ragazzo continuò a guardarla e sorrise, mordendosi il labbro inferiore, compiaciuto di ciò che Katherine gli avesse appena confermato; si girò completamente verso di lei e la osservò, notando quanto nervosismo dimorassse in lei.
"Interessante... e da quando lo sei di me?" chiese aggrottando le sopracciglia ed avvicinandosi di qualche centimetro, facendola indietreggiare fino allo sportello.
"Dean, sono solo preoccupata per te.." sussurrò Katherine abbassando lo sguardo e prendendo a torturare le sue mani. "..ti ho visto triste oggi..".
Il ragazzo le sfiorò il voltò con due dita e le sorrise dolcemente, scordandosi immediatamente di tutta quella faccenda della gelosia e del fatto che Katherine stesse con Sam: quel momento apparteneva solamente a loro e nessuno sarebbe stato in grado di rovinarlo.
Neanche il pensiero di tradire suo fratello lo scalfì, perchè la verità era che quella ragazza lo avesse del tutto rimbecillito e non riuscì a non nascondere a se stesso che a  volte, segretamente, sperasse che qualcuno saltasse fuori dalla sua vita passata e la portasse via da loro. Giusto per non soffrire più per un po' nel vederla felice con suo fratello.
Sorrise a quell'idea, rendendosi conto che fra non molto tempo qualcuno sarebbe venuto a prenderlo e lo avrebbe portato al piano di sotto: avrebbe trovato un po' di tregua da lei almeno all'inferno?
"Noi ci capiamo in un modo tutto nuovo per me.." sussurrò Dean continuando a sfiorarle il viso e sorridendo. 
"Questo ammetto che è vero.." sussurrò Katherine distogliendo lo sguardo e accennando per la prima volta un sorriso di quel genere verso di lui. 
Sospirò silenziosamente e si avvicinò al ragazzo, giocando con la sua giacca di pelle e sorridendo imbarazzata, continuando a fissare qualsiasi altro punto, tranne i suoi occhi.
"Perchè non mi dici che succede?".
Il ragazzo percepì il tocco della ragazza vicinissima a se e al suo viso attraverso la sua giacca come una lenta tortura ed aumentò in maniera spropositata la voglia di stringerla fra le sue braccia, voglia che dovette sedare e soffocare sul nascere, capendo che non sarebbe andata a finire bene; si limitò a giocare anche lui con la sua guancia, come una reazione istintiva a quel tocco delicato e leggero. 
"Non lo so, è che sono stanco di questa vita.." sussurrò Dean sospirando e facendo spallucce, lasciando scivolare lo sguardo sulle labbra della ragazza, che sognava di poter baciare dalla prima volta che i loro occhi si fossero incontrati. "Mi piacerebbe vivere come vivevi tu: stabile in una casa e sapere dove trovare quei figli di puttana".
Katherine alzò lo sguardo verso di lui e Dean fu costretto a sollevare il suo, incollato sulle labbra della ragazza: a quel punto non gli  importò che lei se ne accorgesse, tutto ciò che avrebbe voluto dalla vita lo stava già stringendo fra le braccia, lo stava carezzando delicatamente, ma serebbe riuscito ad averlo tutto per sè?
"Dean, non è tutto oro quel che luccica, non era la vita perfetta che immagini.." sussurrò fermando le sue dita e fissandolo con un leggero sorriso sul viso, sentendo l'imbarazzo abbandonarla definitivamente.
"Avevi una figlia ed un marito che ti amavano.. cosa potevi desiderare di più?" chiese Dean guardandola con occhi confusi.
"Se mi dovessero chiedere di scegliere fra quella vita e questa.. io sceglierei questa" sussurrò la ragazza riprendendo a giocare con la giacca, salendo a sfiorargli il collo con le dita. 
Notò il ragazzo irrigidirsi a quel contatto e sentì il cuore sotto il suo maglione prendere a battere velocemente; lo fissò negli occhi e li osservò diventare sempre più lucidi, mentre i suoi denti si arpionarono sul labbro inferiore, delimitanto una zona biancastra per la forte pressione che vi stava applicando.
"Io no, diavolo non ce la faccio più! Non ho pagato abbastanza? Non merito di avere almeno un ultimo anno decente?" Sbottò Dean tutto d'un fiato con le lacrime agli occhi, scendendo con la sua mano e stringendo un lembo della maglietta della ragazza, attirandola inevitabilmente più vicino a sè. "Ho creduto di poter essere il padre di Ben e mi sono aggrappato a questa possibilità per tutto il giorno! Perché avrebbe significato vivere con lui, lontano dai mostri, da questa vita.. Lontano da tutto ciò che mi fa star male".
"Lontano da me" sussurrò Katherine fissandolo negli occhi con sguardo triste, carezzandogli il viso ed afferrandolo fra le mani. "Non fare così, troveremo un modo per salvarti e allora potrai dedicarti alla tua vita. Te lo prometto''.
Dean sentì il suo respiro accelerare ed il cuore prendere a galoppare nel suo petto così tanto che pensò che da un momento all'altro sarebbe potuto uscire dalla cassa toracica e fare un giro dentro l'auto; era così combattuto, indeciso se colmare quella piccola distanza che allontanava i loro visi e fantasticò su quanto sarebbe stato bello poggiare le sue labbra su quella della ragazza.
"Kath,  per favore.." sussurrò il ragazzo abbassando il suo sguardo, sospirando e scuotendo la testa.
La sua voce uscì come un lamento, come un grido d'aiuto che solo Katherine sarebbe stata in grado di cogliere e sistemare; lei si avvicinò e poggiò la fronte contro quella del ragazzo, chiudendo gli occhi con forza, sentendo delle calde e salate lacrime scendere lungo le sue guance ed infrangersi contro le mani di Dean ancora appoggiate lì.
"Dean.. " sussurrò la ragazza respirando in maniera irregolare, attirando lo sguardo del giovane su di sè.
Come poteva essere così sbagliato se tutto ciò che i due ragazzi sentissero nel loro petto sembrava così bello, equilibrato ed appagante? I loro occhi si incastrarono, bloccandoli in quel momento, dentro quella macchina, davanti a quel fast food pieno di gente: c'erano solo loro, non esisteva più nessuno.
Si scordarono della caccia, dei demoni che non smettevano neanche per un secondo di cercarli, di Sam o di Bobby: come potevano rinunciare a tutto quello? 
La ragazza sentì il suo cuore perdere qualche battito quando Dean le sorrise teneramente e per la prima volta da quando lo conosceva, ebbe l'irrefrenabile voglia di avvicinarsi sempre di più.
Dean osservò le piccole lacrime sul viso della ragazza scendere rapidamente e le seguì con il dito disegnando linee immaginare, finché arrivarono al collo e quel tocco scaturì in Katherine un brivido lungo la schiena; i loro occhi non si scollarono e quando il ragazzo si avvicinò lentamente, millimetro dopo millimetro, Katherine sentì l'urgenza crescere dentro di lei.
Perchè non lo avevano capito subito? Perchè non si erano scelti immediatamente?
Quando Dean sfiorò lentamente le labbra della ragazza con le sue, credette di star sognando, specialmente perchè lei non si ritrasse, ma rimase immobile; con decisione, appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza e la baciò, piano, come se potessero sentire il sapore l'una dell'altro e conservarlo per sempre, e svelto, come se potessero farlo ogni giorno della loro vita.
Katherine si ritrasse da quel contatto e abbassò lo sguardò, rimanendo comunque fra le braccia del ragazza che continuarono a stringerla nel tentativo di non farla scappare.
"Non posso, mi sentirò una persona orribile se lo faccio.." sussurrò sentendo altre lacrime rigarle il viso. 
Il ragazzo sospirò, sapendo benissimo il motivo che la spinse a dire quelle parole e le alzò il viso che ancora teneva fra le mani, sorridendole teneramente e facendo spallucce, proprio come se non fosse appena successo nulla, ignorando persino le proprie lacrime rigargli le guance.  
"Per un secondo, per un solo dannato secondo, ho pensato di non dovermi sentire in colpa, ma è sbagliato.. davvero sbagliato.." sussurrò serrando la mascella e sospirando rumorosamente.
"In colpa per cosa?" chiese Katherine tirando su con il naso e sospirando, stringendo le mani attorno alle spalle del ragazzo, aggrappandosi come se fosse un'ancora.
"Per volere ciò che voglio" sussurrò Dean sorridendo, sistemandole un ciuffo biondo dietro l'orecchio, carezzandole il viso.
"Che stiamo facendo?" chiese Katherine sospirando, appoggiandosi volontariamente alla mano grande e forte del ragazzo.
"Non lo so.." sussurrò sospirando e facendo spallucce.
La ragazza tornò a guardarlo negli occhi e notò lo stesso sguardo carico di desiderio e allo stesso tempo di tristezza e senso di colpa puntato su di sè: come quando arriva una forte scossa di terremoto e sopraggiungono quelle meno forti, quelle di assestamento. Ma lei non poteva permettere che ne arrivassero altre, non poteva permettere di baciarlo ancora una volta.
Non poteva fare una cosa del genere a Sam, che continuava ad amare e a volere al suo fianco: perchè stavano complicando ancora una volta le cose? Come avrebbero risoluto tutto questo splendido casino?
"Non puoi baciarmi di nuovo" sussurrò Katherine sospirando, tenendo le mani del ragazzo, ancora arpionate sul suo viso, con le sue e guardandolo con aria quasi supplichevole. "Non possiamo lasciarci andare..".
"Lo so.." sussurrò Dean annuendo ed accennando un sorriso.
"Non è giusto.." disse Katherine aggrottando le sopracciglia e trattenendo le lacrime che chiesero di poter sgorgare a fiumi dai suoi occhi.
"Lo è invece, solo non adesso.." sussurrò l'uomo sorridendo e sospirando, annuendo con una smorfia sul viso.
Sospirarono entrambi e Katherine gli depositò un leggero bacio sulla guancia, molto vicino alle labbra e  chiuse gli occhi: Dean l'avvolse fra le sue braccia, permettendole di adagiare il capo sul suo petto e le carezzò i capelli.
Tutto sarebbe andato a finire bene, non poteva permettere in ogni caso che lei lasciasse suo fratello: lui sarebbe morto, non poteva essere così egoista da chiederle una cosa del genere, sapendo che non sarebbe arrivato al prossimo Natale.
Inoltre Dean era davvero consapevole di quanto Katherine e Sam si amassero e si fossero amati, ma allora cosa la legava a Dean? Perchè dopo quel momento, venne difficile ad entrambi a separarsi e tornare a casa, fingendo che non fosse successo nulla e che non si fossero detti nulla?
Come poteva essere possibile il fatto che l'unica volta che Dean si fosse innamorato per davvero, si trattasse della ragazza profondamente innamorata di suo fratello? 
  
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