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Autore: Il Narratore FT    01/09/2016    0 recensioni
Siamo su Edolas, a differenza della Gruvia di Heartland, che vede la nostra Juvia innamorata del perennemente svestito Gray, Edolas presenta la controparte Gruvia , con Gray invaghito di Juvia, ma lei sembra non essere interessata.
Edolas è estremamente diversa da Heartland:
-molte persone hanno un atteggiamento diverso al suo corrispettivo, alcuni hanno addirittura età differenti;
-la magia non c'è più;
-Lucy e Levy non si sopportano mentre Natsu e Gray non potrebbero essere più amici (inquietante).
Juvia contraccambierà l'amore del ragazzo?
Gray si rassegnerà?
Lucy di Edolas smetterà mai di torturare il povero Natsu?
Quest'ultima domanda centra con la coppia Gray e Juvia? Ovviamente no.
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edo Gray, Edo Juvia, Edo Lucy, Edo Natsu, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Da un cuore spezzato a...'
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~Capitolo 62 – Un'altra volta

Era una radiosa giornata di sole nella città reale, Fairy Tail era vivace come sempre, soprattutto ora che ha reclutato nuovi membri, Mc e Kan, finalmente i due erano entrati in una gilda che si comportava effettivamente come una famiglia, i due non potevano essere più felici, purtroppo qualcuno non lo era affatto, sia Gray che Juvia erano rimasti a casa con un tremendo raffreddore, ricordo della visita a Northro.
Gray voleva muoversi dal letto, ma il suo coinquilino, non che migliore amico, voleva impedirglielo ad ogni costo:
Gray: “Lasciami Natsu...”. Il ragazzo scottava, aveva pure preso la febbre il nostro corvino.
Natsu: “Scordatelo amico: tu resti qui a riguardarti, intanto io vado in gilda in cerca di una missione per domani.”. Disse l'amico categorico.
Gray: “N-Non ci vai oggi…?”. Chiese il corvino all'interlocutore.
Natsu: “No, Lucy ha bisogno di aiuto con le ennesime scartoffie, mentre lei firma io timbro.”.
Gray: “Allegro…!”. Rispose l'ammalato sforzandosi di fare un sorriso sarcastico.
Natsu: “Già, comunque tu resti qui, ci penso io a rifocillare anche Iceball tranquillo.”.
Gray: “Va bene… almeno lasciami andare da...”. Il raffreddato cerca di alzarsi, ma prima che lo stesso Natsu gli intimasse di restare a letto, questo si addormenta di colpo.
Natsu: “Ah… finalmente le medicine lo hanno steso, meno male che mettono sonnolenza o questo sarebbe stato capace di alzarsi e andare da Juvia, visto che anche lei sta male, sono certo che pur di assicurarsi che stesse meglio l'avrebbe raggiunta in queste condizioni. Ma ora basta parlare da solo, vado alla gilda ad aiutare la mia ragazza… master… quello che è.”. Così Natsu diede da mangiare ai due cavalli, poi montò sul suo nobile destriero alla volta di Fairy Tail.
Intanto Juvia, anche lei in casa raffreddata, era sdraiata sul letto a respirare affannosamente, sentiva sempre più freddo la ragazza: “Ahh… ahhh… Juvia ha i brividi in tutto il corpo, ma non ha neanche la forza per farsi una doccia… chissà se Gray sta meglio di Juvia… ma conoscendolo non sarà così...”. La ragazza emise in breve sorriso, ma si spense subito dopo aver realizzato come poteva stare il suo ragazzo: “Gray… e Juvia… se qualcuno avesse detto a Juvia che si sarebbe messa proprio con lui, lo avrebbe preso a calci fino al giorno dopo, ma di certo la sorpresa più grande è realizzare di essersene follemente innamorata.”. Mentre la ragazza parlava ad alta voce, diede una piccola occhiata al sua cassetto vicino al letto, prese una cosa che aveva preso insieme alle medicine per il raffreddore, ma quando arrossì più di quanto non lo fosse già per il raffreddore, lo rimette velocemete dentro, chiude il cassetto altrettanto in fretta per poi rimettersi sotto le coperte. Chissà cosa gli era preso: “JUVIA! Non è il momento di pensarci, adesso Juvia deve soltanto riposare!”.
Natsu era appena entrato in gilda, dopo aver salutato tutti, specialmente i nuovi arrivati, si dirige nell'ufficio di Lucy per darle l'aiuto che gli serviva. Appena aprì la porta, non voleva credere a quello che stava vedendo, tre pile di scartoffie tutte da firmare e timbrare, e Lucy stava ancora firmando a tutta birra:
Lucy: “FINALMENTE SEI ARRIVATO!!!”. Lucy aveva i nervi a fior di pelle, Natsu in realtà era arrivato in anticipo di dieci minuti, ma la ragazza non aveva il coraggio di guardare l'ora.
Natsu: “C-Come fai ogni giorno a…!?”. Lucy era troppo nervosa per sentirlo solo parlare.
Lucy: “SMETTILA DI BLATERARE E AIUTAMI!!!”.
Passarono due ore, Juvia era a casa a prepararsi una minestra, Natsu e Lucy non si erano mossi dall'ufficio, se non fosse stato per le premure di Mirajane, i due neanche pensavano a mangiare. Intanto Gray approfitta dell'assenza di Natsu per uscire di casa, prendere Iceball ed andare da Juvia: “Ciao amico.”. Gray accarezzava il suo secondo migliore amico felice di vederlo in forze, a differenza sua: “La vuoi una carota? Ma certo che la vuoi…!”. Gray diede appunto una carota al suo nobile destriero: “Bravo… bravo… adesso andiamo a far visita alla nostra Juvia.”. Gray monta a cavallo, appena diede il via al cavallo, questo si siede a terra facendo cadere il suo padrone rotolando all'indietro: “ACCIDENTI CHE TI… COF COF… PRENDE!!?”. Oltre il danno la beffa, come mai questo strano atteggiamento del cavallo.

Flashback:
Natsu stava dando da mangiare ai due cavalli, ma prima di salire su Fireball II, prende tra le mani il muso di Iceball sicuro che così gli avrebbe dato retta: “Ascolta amico, Gray non deve uscire di casa oggi, sta troppo male, quello che devi fare è assicurarti che resti a casa. Posso contare su di te?”. Il cavallo fa un sorriso a 40 denti (infatti i cavalli ne hanno quaranta) affermando di aver recepito il messaggio, Iceball e Fireball erano molto intelligenti e si erano molto affezionati ai loro padroni, non avrebbero permesso a niente e nessuno di mettere in pericolo la loro incolumità, proprio per la loro fedeltà, adesso anche i cavalli presentano il marchio di Fairy Tail facendone parte a tutti gli effetti.

Fine Flashback:

Iceball appoggia la sua fronte a quella del padrone, facendogli capire che sapeva delle sue brutte condizioni: “Amico mio...”. Gray accarezza il suo amico, era toccato dal suo affetto: “Grazie di dimostrarmi quanto mi vuoi bene, ma se mi porti da Juvia, ti prometto che tornerò subito a casa. Allora che ne dici? Mi aiuti?”. Il cavallo scosse la testa nitrendo una probabile affermazione negativa, Gray sbottò: “ACCIDENTI PORTAMI DA JUVIA E BASTA!!!”. Fino ad un momento fa era il loro momento, adesso litigavano come dei bambini, o meglio, era Gray a fare la brutta figura, perché stava discutendo con un cavallo che lo pigliava per il cul* come fa Happy con la Lucy di Heartland: “Va bene: se non mi porterai da Juvia, ci vado a piedi!”. Gray non stava scherzando, stava veramente andando dalla ragazza a piedi, a quel punto il cavallo lo raggiunge subito facendogli segno con il muso di salire: “Sapevo di poter contare su di te!”. Salì in groppa al cavallo pronto ad partire: “Adesso si parte!”. Il cavallo andò al galoppo verso la direzione indicata dal conducente, ma improvvisamente cambia direzione ignorando le sue direttive: “Ma che…!?”. Il cavallo fece il giro dell'isolato tornando al punto di partenza, si sedette facendo nuovamente rotolare all'indietro il suo padrone, poi lo ricacciò dentro casa colpendolo con gli zoccoli posteriori, probabilmente si stava divertendo tanto a maltrattare il povero Gray. Gray si rialza da terra e torna in fretta e furia fuori casa: “MI STAI PRENDENDO IN GIRO!?”. Il cavallo nitriva sempre più forte mettendo in bella mostra i suoi 40 denti, le lacrime che uscivano dagli occhi dimostrarono che stava ridendo di gusto: “BRAVO RIDI PAGLIACCIO!!!”.
Si era fatta notte, Lucy e Natsu avevano appena finito con quelle scartoffie:
Lucy: “FIU! Finalmente!”. Lucy non poteva essere più felice di così.
Natsu: “Accidenti… certo che essere il master è davvero stressante.”. Anche Natsu era felice di aver finito, ma lo era soprattutto per aver dato una mano alla sua ragazza.
Lucy, cambiando argomento: “Comunque, Juvia mi ha raccontato tutto, non pensavo che nascondeste un segreto così personale per Gray, un po' mi dispiace di averla messa in mezzo pur di sapere la verità.”. Disse grattandosi il mento riflettendo seriamente di quello che aveva fatto.
Natsu: “Non dire così, alla fine è andata meglio del dovuto grazie al suo arrivo, purtroppo ora si sono ammalati entrambi.”.
Lucy: “Eh già...”. Rispose la bionda annuendo.
Natsu: “Lucy… perché hai voluto intrometterti? Temevi che facessi qualcosa per ferirti?”. Natsu attese il momento giusto per poter formulare quella domanda, tra loro due le cose stavano andando bene, ma aveva qualche dubbio dal momento che ha mandato Juvia ad intraprendere una missione di spionaggio per seguire i movimenti suoi e di Gray.
Lucy fece una linguaccia al suo interlocutore: “Impicciona!”.
Natsu: “SEI SOLO UNA STOLKER!”. Sbottò il rosato.
Nessuno diede più peso alla situazione, anche perché se ne creò un'altra:
Lucy spinse a terra il rosato ignorando il suo sguardo interrogativo: “Facciamo sesso!”. Si mise sopra di lui impedendogli di avere possibilità di rialzarsi.
Natsu: “SEI UNA RAGAZZA ALLUPATA!”. Rimproverò il ragazzo.
Lucy: “Voglio finire quello che abbiamo iniziato mesi fa...”. L'improvviso tono sensuale della bionda fa girare la testa al suo Natsu.
Natsu: “M-Ma... Mira è ancora giù e potrebbe sentirci…!”. Diventava sempre più teso, soprattutto nel basso ventre.
Lucy. “So che non è molto romantico per essere la prima volta per entrambi… ma penso di meritare un premio per il lavoro che sto facendo per tutti noi… voglio che sia tu quel premio amore mio… basta aspettare.”. Era la prima volta che Lucy lo chiamava in quella maniera, a quel punto Natsu non pensava più, agì con gran sorpresa e compiacimento della bionda.
Juvia era sola in casa, dopo aver preso la sua medicina, era pronta ad andare a letto, ma qualcuno bussò alla porta interrompendo l'ora della nanna, solitamente non avrebbe permesso a nessuno di disturbarla a quell'ora nelle sue condizioni, ma quando vide attraverso lo spioncino della porta chi era, non poté fare a meno di aprire: “Ma che ci fai qui a quest'ora? Juvia credeva che fossi raffreddato anche tu.”.
Gray era davanti alla sua dolce amata, ancora più carina con il viso arrossato e gli occhi lucidi: “Lo so… volevo vedere se stavi meglio… e riportarti questo.”. Gray gli riportò il suo cappello, la ragazza lo aveva scordato alla gilda nella fretta di andare in farmacia.
Juvia lo riprese sorpresa dal gesto, Gray aveva sfidato il suo stato solo per riportarglielo: “Juvia ti ringrazia… ma perché ora?”.
Gray: “Volevo riportartelo… il prima possibile… ma purtroppo sono stato rallentato.”.
Juvia: “Rallentato da cosa?”.
Gray: “Beh…!”. Come ha fatto a sfuggire ad Iceball?

Flashback:
Gray le aveva provate tutte, ma niente, Iceball gli impediva di andare via e questo gli rise pure in faccia facendosi beffe del padrone ammalato: “CAVALLO DI MERD*!!!”. Il cavallo smise improvvisamente di ridere, si accucciò su di se e cominciò a singhiozzare (i cavalli singhiozzano?): “No. No no no no… mi dispiace, non sei una cavallo di merd*! Sei il migliore destriero al mondo, ti prego non fare così!”. Gray cercava di consolarlo, poi il cavallo cominciò a sbizzarrirsi spaventando il corvino ammalato. Lo aveva preso in giro per l'ennesima volta, le sue risate divennero sempre più fragorose: “SMETTILA DI RIDERE! I CAVALLI NON RIDONO AL PADRONE!!”. Iceball continuava a ridere ed a ridere, Gray approfittò della situazione per andare via. Le sue figuracce alla fine sono servite a qualcosa: ad far crollare dalle risate il suo cavallo.

Fine Flashback:
Gray: “Non ha importanza! Adesso io… torno… a...”. Gray a mala pena si reggeva in piedi, di sicuro non poteva tornare a casa con le sue sole forze, inoltre aveva i morsi della fame.
Juvia: “Juvia non ti lascerà in queste condizioni: entra e mangia il brodo rimasto.”. Gray già fantasticava di tutto e di più per quell'invito, ma il suo tossire lo fa tornare alla realtà abbastanza in fretta da non farsi sgamare dalla ragazza, se avesse capito a cosa stava pensando, lo avrebbe preso per un pervertito.
Il ragazzo mangia il brodo, prende le medicine che gli ha dato la ragazza dalla chioma blu, poi arrivò l'ora di andare a… dormire.
Gray: “N-Non mi sembra il caso…!”. Gray era tre volte più rosso del normale.
Juvia: “Non dormirai per terra nel tuo stato, ma Juvia non ha alcuna intenzione di non dormire sul suo letto, QUINDI DORMIAMO INSIEME E SMETTILA DI FARE STO… COF COF COF!!! Storie.”. Gray non voleva far peggiorare la ragazza, ma neanche che la vicinanza tra i due facesse scattare una terza presenza nei suoi pantaloni con grande imbarazzo di entrambi.
Gray: “V-Va bene…!”. Gray fece sventolare la bandiera bianca, ma non era sicuro che la sua fosse una sconfitta dopotutto.
Juvia: “E togliti tutte quelle giacche!!! Avrai freddo ma così non ci sarà spazio per Juvia! Le userai come coperte in più.”. Gray obbedì ciecamente ai suoi ordini, dopotutto non sembrava avere scelta.
I due restarono in silenzio per mezz'ora sul letto, non riuscivano a dormire e come biasimarli? La loro dolce metà avrebbe dormito insieme a lui/lei, inoltre potevano anche non dormire:
Juvia: “Tutto bene?”. Chiese la ragazza tanto per conversare, nel tentativo di conciliare il sonno.
Gray: “S-Sì! Grazie...”. Seguì un altro silenzio imbarazzante, ma breve.
Juvia: “Juvia è felice che tu abbia la tua famiglia finalmente.”. Lei stessa non sapeva come avessero fatto ad arrivare a quel punto.
Gray: “Solo grazie a te…! Scusa per come mi sono comportato con te nella tundra, se non fossi venuta...”.
Juvia: “Era destino Gray… il nostro primo litigio era inevitabile e ci ha unito ancora di più, quel bacio (baci) ne era la prova: Juvia non ha mai amato così tanto qualcuno.”. La ragazza fece un sorriso sincero al corvino.
Gray accarezzò il viso della ragazza scostando i capelli dal suo viso: “Ed io non ho mai amato nessun'altra.”.
I loro sguardi erano incatenati tra loro, soltanto un bacio casto sulla fronte della ragazza da parte del corvino riuscì a distoglierli l'uno dall'altro. Juvia non era più tesa, si voltò per aprire il cassetto di prima e prendere quella cosa che faceva fatica soltanto a guardare: “Senti… Juvia crede che non possa esserci momento più adatto… QUINDI…!”. Appena si rigirò, vide Gray che si era già addormentato, le medicine e lo scontro psicologico con Iceball lo avevano messo a K.O.
Juvia era un po' delusa dalla rivoluzione degli eventi, ma dovette adattarsi, fissò un'ultima volta quella cosa che aveva in mano prima di rimetterlo nel cassetto e chiuderlo dolcemente rimettendosi a dormire, purtroppo avrebbe dovuto rimandare per usare quel profilattico: “Ahhh… un'altra volta.”.

Fine del capitolo, spero vi sia piaciuto, e non finisce qui

   
 
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