Sì, lo so ho tradito la mia coppia, scusa Draco…

Spero che Hypnotic Poison ora sarà contenta. Anche se ci ho messo un po’ di tempo a scriverla, spero ti piaccia. Naturalmente spero spiaccia anche a tutti quelli che la leggono e che avrete voglia di lasciare qualche commento.

Non sono sicura del risultato, ero indecisa se pubblicarla o no, ma ho promesso che l’avrei fatta e l’idea ormai è questa… xd

Cosa dirvi?! Questa non è la mia coppia preferita, Furetto forever naturalmente!! Buona lettura...

 

 

A mia moglie…

 

 

Troy sedeva scomposto, le spalle appoggiate al freddo muro della palestra mente giocherellava con una pagliuzza tra le mani. I pensieri si rincorrevano vorticosi nella sua mente.

“Ciao” gli giunse una voce distante. Rispose distrattamente a uno dei suoi compagni di squadra che se ne andava.

Rimase così solo in quella palestra che di solito lo faceva stare bene, ma che ora sentiva quasi estranea. Era l’unico a non essersi ancora mosso dopo la fine dell’allenamento, si era seduto lì e vi era rimasto osservando i compagni che gli passavano davanti. Chad non si era potuto fermare, era in ritardo all’appuntamento con Taylor. Un debole sorriso nacque sulle labbra di Troy Bolton a questo pensiero, ma subito ritornò serio.

Doveva parlare con Gabriella, ma stava rimandando quel momento il più possibile.

Proprio in quel momento la giovane donna varcò la porta della palestra che dava verso l’esterno. Non appena la vide Troy si alzò e fece per andarsene, ma ella lo chiamò.

Egli disse “scusami ma devo andare a fare una doccia, non posso rimanere in queste condizioni” in effetti, dopo che Chad gli aveva tirato tre bottiglie di integratore addosso, il suo aspetto non era forse dei migliori. I pantaloncini della divisa totalmente bagnati, i capelli gli si erano attaccati al volto e la maglia aveva un anomalo color verde che capeggiava sul rosso.

Tuttavia non riuscì a sfuggirle così facilmente. “Smettila di evitarmi per favore Troy Bolton”

Troy cominciò ad alterarsi, non voleva affrontare quel discorso, non ora, mai probabilmente. Si fermò continuando a dare le spalle alla giovane “Ho solo detto che devo farmi una doccia” riprese a camminare senza aspettare una risposta da Gabriella. Questa tuttavia non si fece attendere “ti aspetterò allora”

- Ecco, esattamente quello che temevo – pensò Troy mentre infilava la porta dello spogliatoio.

Si diresse quindi verso la doccia e dopo aver lanciato la maglia lontano da sé, lasciò che l’acqua portasse via i cattivi pensieri che lo assillavano.

Nel frattempo però il pensiero di Gabriella che inevitabile lo aspettava fuori dallo spogliatoio lo terrorizzava. Vide poi in quella piccola finestra la sua via di fuga, anche per oggi sarebbe riuscito a evitare di parlare con la Montez, sorrise quindi mente, l’acqua portava via gli ultimi segni di quella giornaliera preoccupazione.

 

Troy Bolton scese le scale, salutò ed uscì. Fuori lo aspettava Chad. Non appena i due amici si videro si scambiarono un abbraccio fraterno, poi Chad osservò l’abbigliamento di Troy. Una camicia abbastanza elegante, pantaloni neri e molto semplici. “semplice ma elegante, come sempre Bolton”

I due giovani si misero a ridere mentre si incamminavano verso la residenza stratosferica di Sharpey.

 

Troy sapeva che non era stata una buona idea andare a quella festa ma Chad era riuscito a convincerlo a parteciparvi per fare un po’ di casino insieme.

La prima cosa che fecero fu infatti servirsi da bere, quello non mancava mai alle feste di Sharpey. Cominciarono a scherzare con i loro compagni di squadra, fino a quando d’improvviso Troy si zittì.

Gabriella Montez era appena comparsa alla festa, non si aspettava che fosse lì, proprio per niente.

I suoi compagni si zittirono intenti a spostare lo sguardo su quel gruppo di ragazze che era appena entrato e di cui faceva parte anche la Montez.

- Accidenti a lei, è uno schianto…- si sentì subito molto stupido per aver formulato quel pensiero, non doveva pensare questo di lei, certo che no, altrimenti come avrebbe fatto a parlarle seriamente, perché prima o poi avrebbe dovuto farlo sul serio.

Certo Gabriella ci aveva messo del suo per attirare l’attenzione dei presenti. Indossava un elegante vestito rosso smeraldo, mentre i capelli le ricadevano in morbidi boccoli sulle spalle…

Troy lasciò che i suoi occhi indugiassero su di lei per un attimo ancora poi ricominciò a parlare con gli amici.

 

Erano passate un paio di ore da quanto Gabriella Montez si era presentata alla festa e per fortuna Troy non l’aveva ancora incontrata, tuttavia la serata non aveva esaurito le sue sorprese per lui.

Finì l’ennesimo cocktail alcolico preso con Chad mentre l’alcol gli forniva definitivamente la spensieratezza di cui necessitava quella sera. Il nuovo cocktail portò con sé anche una certa dose di imprudenza, così quando Sharpey si sedette sulle di lui gambe, Troy Bolton non pensò a come Gabriella avrebbe potuto reagire alla vista di quel gesto. Sicuramente anche Sharpey non era nel massimo della sua lucidità ma, Troy Bolton ne era certo, Gabriella Montez non si era premessa di perdere il controllo di se stessa.

Senza pensare troppo ai suoi gesti il ragazzo passò le braccia intorno alla vita della giovane che gli si era seduta sulle gambe e appoggiò una guancia alla di lei schiena.

La reazione di Gabriella non si fece attendere anche in questo caso, si mosse con passo veloce verso il luogo in cui Troy e buona parte dei Wildcats stavano ancora chiacchierando.

Troy si accorse troppo tardi che la giovane stava arrivando e non ebbe il tempo per evitarla.

Il giovane alzò la testa e si mise a fissare Gabriella mentre si avvicinava.

La giovane si avvicinò al giocatore ma non parlò, semplicemente alzò la mano e la pose velocemente sulla di lui guancia in un gesto che presto divenne uno schiaffo.

 

Troy non reagì subito, sapeva di meritarlo, ma Gabriella non poteva umiliarlo davanti a tutti.

Così cercò di alzarsi ma non aveva considerato che Sharpey era ancora seduto sulle sue gambe. Appena si mosse entrambi caddero sull’erba sollevando una risata generale che coinvolse anche lo stesso Troy. Quando si fu rimesso in piedi, capì che era venuto il momento di parlare con Gabriella, certo da ubriaco non era la condizione migliore, ma forse sobrio non avrebbe mai voluto parlarne, sarebbe riuscito ad escogitare piani per evitarla per mesi…

Si passò una mano fra i capelli mentre seguiva Gabriella che lo procedeva di qualche metro.

Appena la giovane si fermò egli arrestò bruscamente, ma riuscì a rimanere in piedi.

Subito un’accusa venne formulata da lei “sei ubriaco... ”

“dovrei dirti forse di no!?” chiese lui appoggiando la mano al tronco di un albero lì vicino con un debole ghigno.

“va bene” si mosse agitata mentre cercava di mantenere la calma, poi disse “Troy… mi ripeti che sono la tua fidanzata, poi però vai a letto con Shapey” spettò quindi la risposta del ragazzo.

All’improvviso Troy recuperò una parte della sua lucidità, - come faceva lei a saperlo?!? – si chiese, ma ormai non aveva più importanza, ora doveva cercare di arginare la situazione, per quanto era possibile…

Abbassò gli occhi e disse “sì, non avrebbe senso negartelo, ma solo una volta…” non che fosse granché come scusa, ma gli era venuto in mente solo questo…

Gabriella sbuffò “saresti andato a letto con lei anche stasera se non fossi intervenuta” era una constatazione più che una domanda.

“no” giunse inaspettata come risposta da lui.

Sorriso amaro sulle labbra di lei “ solo perché stai parlando con me…” ma Troy reagì subito questa volta e non la lasciò terminare la frase “no… il senso di colpa è troppo grande”

Gabriella rimase spiazzata da questa frase che Troy aveva pronunciato; nonostante avesse bevuto, sentiva che quelle parole erano vere, tuttavia non poteva cedere così facilmente.

“allora perché prima era sulle tue gambe?” domandò irritata.

“sai come è fatta…” si limitò a dire lui... ma non immaginava che potere possedessero queste parole. “no, non lo so come è fatta, non ci sono andata io a letto con lei” sbottò lei.

Troy sorrise poi la prese per le spalle “guardami negli occhi, dimmi che non mi ami ed io ti lascerò fare tutto quello che vuoi”.

Sconsolata Gabriella rispose “non sono a dover dimostrare che ti amo…”.

“lo so… ma… ma… e va bene” fece una pausa poi disse tutto d’un fiato “ho sbagliato, lo so, e di errori ne farò ancora molti nella mia vita, ma non gravi come questo” poi la fissò negli occhi e con un’unica emissione di fiato proferì queste parole “ora so che non potrei vivere senza di te, perché se non ci sei, tu non mi bastano tutte le donne del mondo, voglio te e solo te, perché non te l’ho mai detto, ma ti amo. Sposami Gabriella Montez”

Inaspettata questa proposta giunse alle orecchie della giovane “sì, cavolo si Troy Bolton”

Un dolce bacio unì le loro labbra poi Gabriella interruppe quel contatto, e fissò negli occhi colui che sarebbe diventato suo marito “ti amo Troy Bolton”

 

 

Elli:

Ecco, fatto, finito, non vi dico che fatica… Volevo che non fosse sdolcinata, ma non potevo farla finire male, perché altrimenti Hypnotic Poison mi avrebbe ucciso. Volevo che fosse una storia raccontata dal punto di vista di Troy e non da quello di una ragazza, quindi ho dovuto mettermi un po’ nei panni di un ragazzo, di colui che deve chiedere alla persona che ama di divenire sua moglie…XD
Non so se sono riuscita nel mio intento, sarei molto felice se vorrete lasciarmi un commento anche con delle critiche. Gracias…

Ringrazio di cuore chi ha commentato, letto e inserito fra i preferiti…

Besos e besitos a tutti!!