「❝  I'll forgive you ❞」
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Non c’era alternativa.
Non c’era altro modo.
Gli umani dovevano pentirsi di ciò che avevano fatto. 
Non dovevano e non potevano commettere lo stesso errore.
Kanda lo sapeva, lo capiva.
Rimase immobile nell’abbraccio altrui.
“ Non è colpa tua. “ ripeteva con un filo di voce, poggiando una mano sul fianco dell’amico.
“ Non è colpa tua, Alma.. “ avrebbe continuato la frase, ma le forze venivano meno.
Socchiuse gli occhi, sorrise appena. La mente ripercorse i ricordi.
Avvertì in lontananza le loro risate, di quella volta in cui si ritrovarono senza forze, dopo un’intensa giornata passata a fare test dolorosi. 
Percepì in quell’abbraccio lo stesso calore provato il giorno della loro vana fuga, la difficoltà di Kanda nel tenersi ad Alma, la voglia di Kanda di non staccarsi da quel contatto.
Lacrime calde cadevano sulla spalla dell’asiatico. Kanda tentò di stringersi maggiormente all’altro, con la speranza di persuaderlo da quella scelta drastica, da ciò che aveva appena commesso. 
Il proprio corpo, però, non rispondeva più.
Il colpo inflitto deve aver paralizzato gli arti, pensò Kanda.