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Autore: _Atlas_    02/09/2016    3 recensioni
Dopo aver confessato al mondo intero la sua vera identità, il miliardario più famoso d'America decide di lasciarsi alle spalle i guai imminenti e di partire verso l'Europa, trascinando con sè anche la sua fidata assistente.
"Senta, mi sembrava di essere stato chiaro: quando torneremo a casa mi occuperò personalmente di tutta questa faccenda, glielo prometto. Ma adesso lasciamoci tutto alle spalle: Iron Man, la conferenza, le Industrie...solo io e lei per qualche giorno. E Roma."
[Post-Iron Man]
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia - Pepper - Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pepperony Holidays'
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6.

La dolce vita



I vicoli della città avevano un aspetto tutto diverso di notte e nonostante la settimana di vacanza stesse ormai per volgere al termine, Tony e Pepper riuscirono lo stesso a godersi le ultime ore di quella magica atmosfera.

"E' proprio vero quel che dicono di Roma..." mormorò la donna osservando le vie illuminate.
Allo scoccare dell'una e mezza restavano ancora poche persone ad ammirare la città notturna e con quella quiete ogni cosa sembrava essere lì per loro.

"Non abbiamo ancora visto il meglio" commentò Tony infilandosi le mani in tasca e guardandosi intorno.

"Vale a dire...?"

"Non le viene in mente? Mi sorprende..."

Pepper ripensò a tutto ciò che avevano visto durante la settimana e solo dopo qualche minuto ricordò che a causa della folla avevano tralasciato una parte significativa del centro.
"La Fontana di Trevi?"

"Già...andiamo?"

"Ma siamo lontani..."
In effetti distava giusto un paio di km a piedi dal punto in cui erano, ma dopotutto avevano a disposizione un mezzo di trasporto da non sottovalutare.

"Abbiamo la Vespa" disse Tony facendole l'occhiolino.
 
*

La 125 Farobasso sfrecciò rumorosa per le strade cittadine e se non fosse stato per qualche edificio e qualche automobile di nuova generazione, entrambi avrebbero potuto giurare di trovarsi in una Roma degli anni '60.

"Eccola qui..." esclamò Tony raggiungendo la fontana. L'acqua limpida brillava luminosa davanti alle scalinate.
"Ne è valsa la pena aspettare."

"E' meravigliosa" mormorò Pepper completamente rapita da quello che vedevano i suoi occhi.
Con la luce del giorno e con la calca di gente che si fermava a fare foto e a lanciare monetine l'atmosfera senza tempo di quel luogo andava svanendo, ma adesso tutto era incredibilmente perfetto e se non fosse stato per doveri più urgenti da sistemare, Pepper avrebbe voluto rimanere lì per sempre.

"E' perfetta" concordò Tony avvicinandosi per sfiorarne l'acqua. Fu con qualche secondo di ritardo che Pepper si accorse delle sue vere intenzioni.

"Tony! Esca fuori di lì, non può farlo!" esclamò mentre entrava nella fontana e ne raggiungeva il centro.

"Fare cosa? Questo?" chiese iniziando a schizzarla con l'acqua.

"Tony! La smetta, non è una piscina!"

"Eddai Pepper! Si rilassi...chi vuole che ci veda a quest'ora?" le disse ridendo e iniziando ad atteggiarsi come una diva del cinema.

"Per favore, questa me la risparmi...Non ha proprio niente di Anita Ekberg" lo rimbrottò Pepper, esasperata dal suo comportamente infantile.
Tony d'altra parte le si fece più vicino e continuò a schizzarla con l'acqua.

"Dovrebbe lasciarsi andare a volte, lo sa?"

"Tony, per favore. Se arriva qualcuno..."

"...ci dirà di uscire di qui e di tornarcene a casa. Niente di così sconvolgente, giusto?" ammiccò.

Pepper sbuffò e si sistemò i capelli bagnati sulla fronte; doveva aspettarsi un gesto simile da Tony, del resto era come avere a che fare con un bimbo capriccioso.

"Tanto lo so che si sta divertendo" le disse quello con aria di sfida.

"Continui a crederlo..." borbottò lei, accorgendosi solo in quel momento che la distanza tra i loro corpi si era pericolosamente accorciata.
"Tony..."

L'uomo decise una volta per tutte di mettere fine alla proteste della donna e senza pensarci avvicinò le labbra alle sue e la catturò in un bacio improvviso.
Con sua enorme sorpresa Pepper non si scansò, non si arrabbiò e non si mise a gridare, anzi. In quel momento realizzò quanto le labbra di Tony fossero fresche e invitanti e solo per un momento si abbandonò a quel dolce contatto.

"O mio Dio!" esclamò poi interrompendo la magia e rendendosi finalmente conto di quello che era appena successo.

"Pep-"

"Tony! Non posso credere che...LEI E' COMPLETAMENTE FUORI DI TESTA!"

"Calma! Stia calma! Non è successo niente...non è..." tentò di fermarla l'uomo.

"Ma se mi ha appena baciata! Si rende conto di quello che...Come si è permesso, dannazione?!"

"Cosa? Non mi sembra che lei si sia tirata indietro o abbia tentato di fermarmi in qualche modo!" obiettò Tony.

"Adesso sarebbe colpa mia?"

Tony incrociò le braccia sul petto e la guardò con aria di sfida "Non sarebbe la prima volta, del resto" disse andando a rispolverare ricordi che infiammarono gli occhi di Pepper.
"O devo forse ricordarle una certa serata di beneficienza?"

"Per favore, evitiamo di riparlarne. Sa benissimo come la penso al riguardo" rispose stizzita la donna che, memore di come fosse poi andata a finire la serata, voleva ben evitare che la storia si ripetesse di nuovo.

"Mi sembrava di essermi scusato per...insomma, i Martini."

"I Martini" gli fece eco la donna "Come se il problema fossero loro. Tony, lei non si rende conto di quello che questo gesto potrebbe rappresentare....per me, non per lei. Non posso mettere a rischio la mia carriera o...la mia dignità per una notte di follia...io non sono così, non.."

"Non sarebbe stato per una notte, Pepper. Nè tantomento una follia..." disse Tony con sguardo molto serio, tanto da far vacillare l'animo della donna "Ma ha ragione, sappiamo entrambi come la pensa a questo proposito" aggiunse con un sorriso.

Pepper abbassò lo sguardo e cercò invano di evitare il suo "Non sono pronta. Non ancora..." mormorò sincera, sperando che Tony potesse comprendere davvero le sue parole.
La osservò per qualche istante, indeciso se chiudere lì il discorso oppure chiedere spiegazioni e proprio quando fu sul punto di parlare, qualcun altro ruppe il silenzio al suo posto.

"Aò!!! Che ve salta in mente di entrare nella fontana, dico io? Siete americani, vero?" esclamò quella che doveva essere una guardia notturna della città "Uscite da lì, li mortacci vostra!"

I due turisti si scambiarono un'occhiata colpevole e prima che Pepper potesse iniziare l'interminabile elenco di scuse e attenuanti rivolte alla guardia romana, Tony la prese da un braccio e la trascinò di corsa verso la Vespa.

"Tony! Non possiamo andarcene così! Cosa penserà quell'uo-" cercò di richiamarlo, ma Tony aveva già messo in moto e la 125 Farobasso correva di nuovo per le strade buie e trafficate di Roma.




NdA
Macciao!
Le mie vacanze sono finite – come ormai anche quelle di Tony e Pepper – e finalmente posso di nuovo dedicare un po' di tempo a Efp.
Non sono molto soddisfatta di questo capitolo (credo di essere andata completamente OOC), ma riprendere storia e personaggi dopo tanto tempo – soprattutto in questo contesto particolare – non è stato per niente facile.
In ogni caso la storia è ormai giunta al termine e non vedo l'ora di dedicarmi ad altri scenari che mi sono venuti in mente tra una tintarella e l'altra; non vi prometto nulla, anche perchè i corsi all'università inizieranno a breve e quindi avrò altri impegni...ma insomma, uno spazietto per i Pepperony lo lascio sempre :3
Un abbraccio enorme a chi continua a seguire questa storia, grazie!
_Atlas_

P.S. La dolce vita è un film di Federico Fellini, uscito nel 1960; la scena alla Fontana di Trevi è ripresa proprio da lì e Anita Ekberg è la co-protagonista insieme a Marcello Mastroianni.
   
 
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