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Autore: DolceZeref    02/09/2016    1 recensioni
I nostri impavidi eroi (?) si ritroveranno tutti insieme per passare una rilassante giornata al mare.
Ebbene, fin qui niente di strano, peccato che fra sveglie all'alba, gare di schizzi, sovraffollamento di gente in spiaggia, castelli di sabbia e nuove conquiste non riusciranno né riuscirete a stare fermi nemmeno per un momento! Come se la caveranno?
Non sono brava con le introduzioni.
Dal testo:
Quel giorno era speciale. Non era un giorno qualsiasi, ma IL giorno, perché insieme ai loro amici avrebbero trascorso un'intera giornata al mare.
...
-Le armi segrete per resistere all'invasione di mezzogiorno?-
-Ci sono-
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Germania/Ludwig, Inghilterra/Arthur Kirkland, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Una normalissima giornata al mare (Prima parte)

-Giiilbeeert!-
-Sì?-
-Sei in bagno da ore! Cosa stai facendo, un tè con Gilbird?-
-No, quello è Inghilterra-
-Gilbert Beilschmidt, apri immediatamente!-
-Purtroppo devo obbedire al nome completo...-

Si prospettavano dei momenti divertenti.
Germania sostava impaziente davanti alla porta del bagno, dentro il quale c'era Prussia. Ebbene, normalmente non ci sarebbero stati problemi, dato che ogni giorno Ludwig si preparava all'alba per non essere intralciato dall'altro, che la mattina stava allo specchio per ore per sistemarsi chissà quale ciuffo fuori posto, ma quel giorno era speciale. Non era un giorno qualsiasi, bensì era IL giorno, perché insieme ai loro amici avrebbero trascorso un'intera giornata al mare.

Finalmente, il Magnifico uscì in perfetto stile spiaggia, occhiali da sole, camicia hawaiana, pantaloncini lunghi fino al ginocchio ed infradito, con il suo adorato Gilbird immancabilmente sulla spalla.
-Era ora che uscissi, cosa stavi aspettando, un invito scritto?! Per poco e saremmo stati in ritardo sulla tabella di marcia- esclamò isterico Germania. Guai ad ignorare la sua tabella di marcia.
-Mpf, tanto per la cronaca stavo sistemando il cappellino a lui per non farlo scottare- rispose Prussia indicando il canarino, il quale indossava un cappellino con visiera in tinta con il suo -E poi dovresti smetterla di essere tanto nervoso, te lo dico sempre che ci tengo ad essere in perfetto orario, lo sai-
-Ma sei tu ad innervosirmi!-
-Non dovevamo andare? Dobbiamo partire fra qualche minuto, altrimenti dovrai dire addio alla tanto sofferta tabella di marcia, quindi fossi in te non lo sprecherei a discutere e controllerei tutte le cose da portare che ci sono in lista-
Ludwig sembrò per un attimo scioccato dalla frase logica del fratello, ma si riprese in tempo, tirando fuori da un taschino improbabile ed imprecisato la sopracitata lista ed iniziando a ricapitolare ad alta voce ciò di cui necessitavano.

-Asciugamani?-
-Ci sono-
-Ombrellone?-
-C'è-
-Crema solare protezione over 50 e passa?-
-Ne ho messe tre-
-Borsa frigo con bibite e panini?-
-Ma il pranzo non lo porta Feliciano?-
-Sì, appunto per questo mi porto i panini-
-Dai, sono sicuro che non porterà la pasta-
-Tu non puoi saperlo, discorso chiuso-
-...-
-...-
-Bibite e panini sono nella borsa frigo-
-Binocolo?-
-C'è-
-Fischietto?-
-Presente-
-Bandierine per segnare il nostro passaggio su eventuali spiaggette sulle quali nemmeno America ha messo piede?-
-Ci sono, spero ti vadano bene con la mia bandiera-
-Le armi segrete per resistere all'invasione delle persone a mezzogiorno?-
-Intendi proprio...-
-Intendo proprio-
-Ci sono-
-Bene, non abbiamo scordato niente-
-Se lo dici tu...-

Se ve lo steste chiedendo le armi segrete sono...scherzavo, lo scoprirete più avanti!

Dopo aver riposto accuratamente la lista nel suo sopracitato taschino, Germania controllò la sua tabella di marcia tutto soddisfatto e cominciò ad avviarsi nel luogo stabilito con Prussia.
E Gilbird.

Arrivarono in spiaggia senza nemmeno un minuto di ritardo, constatando di essere i primi. Il mare era calmissimo, una tavola piatta, e soltanto il rumore delle onde spezzava ad intervalli regolari il silenzio presente. La sabbia era finissima ed alla tenue luce assumeva un color rosa chiaro. Inutile dire, poi, che c'era un bel sole, il quale splendeva timido nel cielo azzurro. In effetti, non sembrava che fosse un posto così conosciuto e grande meta di visitatori, ma forse dipendeva dal fatto che era da poco sorta l'alba. I due, pardon tre (?), restarono incantati davanti a quella visuale per qualche attimo ancora, prima di iniziare a colonizzare lo spazio a disposizione con i loro asciugamani. Finito il lavoro, manco fosse una coincidenza, fece la sua comparsa il resto del gruppo. Erano ancora tutti molto assonnati ed intontiti, avevano faticato per arrivare all'ora dettata da Ludwig, che non aveva ammesso repliche sostenendo che la spiaggia si sarebbe riempita in fretta, e adesso pareva che dormissero in piedi.

Per questo motivo il sopracitato tirò magicamente fuori il suo micidiale fischietto, in realtà aspettava un momento come questo per utilizzarlo, e soffiò. Forte. Molto forte. Fino a diventare rosso, con tutto il fiato che aveva in corpo. Dopo aver fatto venire un infarto agli altri, spaccandogli i timpani e averli fatti scattare in riga sull'attenti, facendogli esclamare all'unisono un «Ai suoi ordini generale, sìsignorsignore», si rilassò, notando con piacere che non avevano più alcuna traccia di stanchezza. Stranamente, lui non sembrò risentirne, mentre il fratello si era portato dei tappi per le orecchie per precauzione.

Ebbene, dopo il dolce risveglio Arthur, Francis, Alfred, Antonio, Lovino, Feliciano e Roderich si diedero alla colonizzazione, muovendosi meccanicamente intanto che tiravano fuori la roba. Soltanto in seguito si ripresero, lasciandosi cadere mollemente sugli asciugamani. Purtroppo i raggi del sole stavano diventando molto più forti, quindi insieme a loro stavano stava sorgendo un ulteriore problema a cui bisognava trovare una soluzione: impugnarono impavidi le creme solari, innalzandole come delle spade e facendo una posa molto figa. Per non rovinare la loro meravigliosa pelle erano disposti a tutto, testuali parole, ed un cavaliere in particolare si levò fra tutti brandendo la sua lama (?) al cielo. -Ragazzi, per il potere conferitomi da questo tubetto di crema solare, non permetterò che veniate scottati!- esclamò Gilbert, supportato dagli altri. Successivamente, ...beh, niente, si misero la crema e lo fecero molto accuratamente, poi non accadde qualche fatto di particolarmente interessante durante questi minuti. Passiamo avanti, è meglio.

Sventata la minaccia bisognava trovare qualcosa da fare. E cosa se non una gara a chi-si-tuffa-per-primo-con-un'-acrobazia-spettacolare-vince? Si scambiarono dei fugaci sguardi da Far West, assottigliando magistralmente gli occhi e presero la rincorsa, preparandosi mentalmente alla battaglia. Si pos...ehi, momento momentoso, fermi un attimo! Com'è possibile, siamo passati da cavalieri a sceriffi? Ma non ha senso! Oh, giusto, dalla regia mi dicono che devo continuare a narrare, scusate. Dicevo, si posizionarono su una linea immaginaria e partirono all'unisono al fischio fortunatamente non troppo forte di Germania, correndo sulla sabbia e saltando, facendo capriole antigravitazionali. Finendo poi in acqua ed alzando schizzi e ondate ovunque. Fatto sta che non si capiva più un piffero, con tutto il casino combinato e per decretare il vincitore si affidarono a...chi se non l'arbitro imparziale per eccellenza ovvero Ludwig, che fra parentesi stava leggendo un libro tirato fuori da chissà dove sull'asciugamano vicino a Feliciano? -Bruuuter, chi ha vinto?- chiese Prussia.
-Non m'importa-
-E se fossi costretto a decretarne uno?-
-Non m'interessa-
-Ma a noi sì-
-Che vuoi che ci faccia? Non posso nemmeno darti un biscotto, se li è mangiati il pennuto. Di nuovo-
-Nooo, i miei bis...Non è il momento adatto per deprimersi, ricorda che tu sei magnifico, Gilbert. Devi essere forte-
-Fallo per la squadra-
-...-
-Scusa, perché non fate una gara di schizzi-dove-chi-si-arrende-perché-non-ce-la-fa-a-sopportare-il-bruciore-negli-occhi-perde?-
-Ottima idea!-
I tuffatori si scambiarono un ulteriore occhiata fugace per poi mettersi in posizione ed iniziare a creare ondate da tutte le parti. Insomma, altro che gara di schizzi, stavano dando vita ad un maremoto in piena regola!

-Io veramente stavo scherzando...- disse Germania sconvolto.
-Guarda il lato positivo, almeno noi possiamo stare tranquilli- lo rasserenò Italia.

Intanto, in acqua, fra chi cercava di affogare i compagni in modo amorevole, coffcoffArthur e Franciscoffcoff, chi utilizzava mosse avanzate di arti marziali e di nuoto per fare più schizzi possibili, chi provava invano di rifugiarsi nella zona neutra alias la spiaggia venendo trascinato inesorabilmente dentro e chi, invece, si esibiva in complicate e dettagliate imprecazioni per spiegare la frustrazione, coffcoffLovinocoffcoff, in acqua era un putiferio. Insomma, dato che alla fine nessuno aveva intenzione di arrendersi, c'erano molti stomaci che brontolavano dalla fame ed erano sfiniti, decidettero di comune accordo di sancire la pace...anche se queste cose serie come chi dovrebbe trionfare in una gara di schizzi sono molto importanti.
-Che sia chiaro, se avessimo continuato avrei vinto io- disse Inghilterra.
-Ma fammi il piacere, non ce l'avresti fatta nemmeno se ti avessero aiutato- ribatté Francia.
-Protesto, soltanto un vero eroe sarebbe potuto uscirne e si dà il caso che qui l'unico eroe sia io- si intromise America.
-Tsk, voi siete delle mammolette in confronto alla mia magnificenza- aggiunse Prussia.
-Chissenefrega dei vostri discorsi da megalomani, per tutte le pizze margherite, io ho fame, capperi!- si lamentò Romano, supportato da Spagna CognomeImpronunciabile, che ormai aveva le paelle al posto degli occhi.
In effetti, mentre stavano giocando, o per meglio dire battagliando (?), era arrivata un po' di gente e con l'ora di pranzo la spiaggia sarebbe stata sovraffollata. Questo non era un problema facile da superare: ci sarebbero volute le armi segrete.


Spazio dell'autrice
Ed ecco un ulteriore mia comparsa su questo fandom con una fiction immancabilmente comica, che sfocia nella più totale demenzialità in alcuni momenti!
Cocienza: Molti, troppi.
Comunque...che dire? Non so come mi sia venuta l'idea, ma so soltanto che all'inizio avevo l'intenzione di scrivere una one-shot, però poi mi sono resa conto che già la prima parte era di tre pagine e quindi l'ho divisa in due. Inoltre, sono cosciente di avere altre storie da sfornare, tuttavia avevo assolutamente bisogno di buttare giù questo schifo. Non so esattamene quando potrò aggiornare, ma vi prometto che mi impegnerò e pubblicherò entro qualche giorno. Ditemi intanto se vi piace e magari lasciatemi una recensioncina piccola piccola, lo apprezzerei davvero molto!
   
 
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