Fu quello che lesse alzando gli occhi su calendario mentre sorseggiava una tazza di the verde. Data importante o una come tutte?
Erano passati tre mesi da quando l'aveva distrutta, ridotta in briciole.
Ma per la prima volta, leggendo la data sul calendario si rese conto di che giorno fosse. Il giorno in cui tutto sia ebbe inizio che fine.
Nei mesi precedenti non aveva mai fatto caso alla ricorrenza di quella data; forse, il tutto era dovuto al fatto che fosse troppo occupata a non pensarci e cercare di 'vivere la vita'.
Ma questo mese era diverso.
Con la notte, un velo di malinconia le si appoggiò addosso, senza che lei se ne rese conto.
Sembrava che quel dolore le fosse passato già il 5 giugno. Non aveva dedicato un secondo di più a Colui che si era portato una parte di lei.
Ma la serata era strana. Le mancava qualcosa.
Accendendo l'mp3 si soffermò su una canzone. Quella canzone.Quella maledetta canzone.
Si era affezionata a quella canzone, fu la prima che lui le fece ascoltare quando erano ancora amici.
Non pianse, si trattenne, sebbene delle smorfie di dolore le apparvero sul viso.
Il ricordo può essere letale.
"Presto, gli grido, fuggi!" recita la poesia di Emily Dickinson, ma Louise sapeva che una volta cominciato a ricordare sarebbe stato difficile smettere.
Ricordare era dolce e pungente allo stesso modo.
Ma chi non vorrebbe provare un po' di dolore per dei dolci ricordi?