Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |      
Autore: Little_Lotte    04/09/2016    8 recensioni
DAL TESTO: “Tu non sei degno della maglia che indossi.” asserì il capitano della New Team “Essere un vero calciatore significa rispettare i propri compagni e gli avversari, giocare correttamente e nel rispetto delle regole, e tu non fai niente di tutto ciò! Sei solamente un bullo, Hyuga, un violento che si serve del pallone per far del male agli altri, traendovi soddisfazione. A te non importa niente del calcio, nel tuo cuore non vi alcun amore per questo sport!"
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kojiro Hyuga/Mark, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Intervento irregolare di Kojiro Hyuga su Taro Misaki, l'arbitro ferma il gioco a pochi istanti dall'ultimo fischio. Finisce così il primo tempo di questa difficile ed emozionante partita.”

Basta, pensò Tsubasa.

Oramai ne aveva abbastanza dei comportamenti irregolari di Hyuga, per troppo tempo era rimasto in silenzio, accettando senza alcuna protesta quel suo modo tanto vigliacco e violento di giocare a pallone, ma adesso non poteva più tollerarlo.

Approfittò di quel momento di pausa per avvicinarsi al suo sfidante, lo sguardo rabbioso e carico di rancore, un sentimento che ben poco si accordava all'animo di un vero giocatore di calcio, ma che per troppo tempo aveva covato nel proprio cuore a causa di Kojiro.

“Kojiro Hyuga! Sei veramente uno sporco vigliacco, lo sapevi?”

Kojiro si voltò lentamente in direzione di Tsubasa, fissandolo dall'alto in basso con sufficienza.

“Che diavolo vuoi?” domandò sgarbatamente “Qui nessuno ha chiesto il tuo parere.”

Tsubasa sentì la rabbia montargli dentro.

“Sei solamente un vigliacco.” ripeté a denti stretti “A te non importa di niente e di nessuno, tutto ciò che vuoi fare è vincere secondo le tue regole, facendo del male! Davvero non capisco come tu possa giocare a calcio, non hai il minimo rispetto per questo sport e per ciò che esso rappresenta!”

Kojiro continuò a fissarlo duramente, evidentemente alterato da quell'insinuazione.

“Prego?” ringhiò il giocatore della Muppet, con aria di sfida.

Era alto e certamente molto forte, ma Tsubasa non si lasciò intimidire ed avanzò piuttosto nella sua direzione, spavaldo e baldanzoso.

“Tu non sei degno della maglia che indossi.” asserì il capitano della New Team “Essere un vero calciatore significa rispettare i propri compagni e gli avversari, giocare correttamente e nel rispetto delle regole, e tu non fai niente di tutto ciò! Sei solamente un bullo, Hyuga, un violento che si serve del pallone per far del male agli altri, traendovi soddisfazione. A te non importa niente del calcio, nel tuo cuore non vi alcun amore per questo sport!”

Kojiro rimase in silenzio, del tutto impassibile di fronte a quelle provocazioni.

I suoi grandi occhi scuri fissavano quieti il suo rivale, misteriosi ed enigmatici, incapaci di trasmettere lui alcun genere di emozione. Tsubasa continuò a sostenere con fierezza quello sguardo – sebbene ne fosse lievemente intimorito – ed aspettò senza parlare una qualsiasi reazione, ben certo del fatto che, di lì a breve, lui e Hyuga sarebbero arrivati ad uno scontro fisico.

Kojiro si mosse a passo lento in direzione di Tsubasa, ma proprio nel momento in cui il capitano della New Team si sarebbe aspettato da lui una reazione, questi accelerò la propria andatura e lo superò senza neppure degnarlo di uno sguardo.

L'attaccante della Muppet si allontanò senza dire niente, i pugni serrati e lo sguardo fisso a terra.

Fingeva di non voler più essere provocato, di sentirsi troppo superiore a Ozora da rispondere a tono alle sue insinuazioni.

Nessuno riusciva ad immaginare che cosa si celasse davvero dietro a quello sguardo.

Un pallone sgonfio e malandato, la fatica di un giorno di lavoro, il ricordo di un ultimo sorriso stanco, rivoltogli a fatica da un vecchio letto di ospedale; il rimorso per non aver fatto abbastanza, la voce di sua madre che gli diceva “Adesso basta così, Kojiro” e le risate dei suoi fratellini, che lo sostenevano dagli spalti come si farebbe con un grande campione durante un campionato mondiale.

Nessuno poteva saperlo.

Nessuno riusciva a capire.

“Hey, Hyuga! Ma che accidenti stai...”

“Non rompere, Ozora, e lasciami in pace!” tuonò rabbiosamente Kojiro, senza voltarsi “Le chiacchiere sono roba per femminucce, noi abbiamo una partita da giocare!”

“Ma che cos...”

Kojiro non replicò ulteriormente e poi corse via, rintanandosi negli spogliatoi per l'intervallo del primo tempo.

Da solo, senza dare troppe spiegazioni a nessuno.

Perchè a nessuno è concesso di conoscere le debolezze di una tigre.

E a nessuno è concesso guardarla negli occhi, quando questi traboccano di lacrime.


 

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Little_Lotte