Esistono
circa mille modi di smaltire una sbronza. Sehun e Jongin, loro
malgrado,
scoprono il milleunesimo.
Avviene per
caso, in accordo con i migliori cliché che la vita ci
sottopone imperterrita.
Succede quando i due baldi giovani tornano in dormitorio dopo una
seratina
etilica. Jongin già zoppica di suo a causa
dell’infortunio alla caviglia, e
quel bicchierino di soju di troppo (bevuto dietro insistenza
dell’amico) non ha
giovato alla stabilità della sua andatura. Sehun, vecchia
volpe perversa, ne
approfitta per palpeggiargli culo con la scusa di aiutarlo a reggersi
in piedi.
Una volta
chiusa la porta d’ingresso alle loro spalle, di soppiatto
perché sicuramente a
quell’ora improba gli altri dormono già sonni
tranquilli, Jongin e Sehun
capiscono che non bisogna dare mai nulla per scontato. Un gemito lungo,
trattenuto, irrompe nella quiete notturna del dormitorio.
“Kyungsoo,
ti prego-” implora Joonmyun, con supplice
intimità.
L’ebbrezza
cessa come d’incanto. Cogliere il leader in un momento
così privato (non è
necessaria la completa sobrietà per fare due più
due) atterrisce Jongin,
assalito da un atavico imbarazzo. Sehun invece ha una fugace visione di
Joonmyun in tali faccende affaccendato
con Kyungsoo Figlio di Satana e avverte un conato di vomito aggredirgli
l’esofago. Riesce a reprimerlo grazie al buon profumo, limone
e menta piperita,
del dopobarba di Jongin.
“Sono
ancora
ubriaco, oppure…” bisbiglia quegli, la lingua
intorpidita dall’alcol.
“Oppure.
Credo” è la brillante, nonché
strascicata, replica. “Ci stanno dando dentro. Fiki
fiki”.
“Che
intuito, Sherlock” reprime un brivido.
“E’ quasi più traumatico che beccare i
propri genitori a letto”.
“Vero”
annuisce Sehun. Un sorriso sghembo e malandrino gli attraversa il
volto.
“Potremmo imitarli, sai” azzarda una strizzatina
d’occhio.
“E tu
potresti andare a cagare” ringhia Jongin.
L’aggressività della risposta è
mitigata dal tenero rossore che gli arrossa le guance.
Sehun lo
trova più carino del solito, tutto congestionato e a
disagio. Il mandrillo che è
in lui gongola senza vergogna alcuna. Ancora
non lo sai, bro, ma presto non saranno solo le mie mani ad entrare in
confidenza con il tuo bel sederino, pensa.
(Spoiler: il
Broccolo riuscirà nel suo intento, mannaggia a lui.)
Il 31 agosto
ho festeggiato sette anni su EFP e niente, ci tenevo a dirvelo.
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