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Autore: Nocturnia    06/09/2016    6 recensioni
Un grugnito; un insulto masticato a mezza bocca.
"Cosa diavolo hai combinato questa volta?"
Selina sorride, alza il viso nella sua direzione.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Batman, Selina Kyle aka Catwoman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Unmasked
Disclaimer: Selina Kyle, Bruce Wayne e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.




"You know how they say you only hurt the ones you love?

Well, it works both ways."
- Chuck Palahniuk -




Unmasked




1. My war...

Piove cenere e metallo su Gotham.
Grandina dal cielo come una punizione divina, acqua marcia e appiccicosa - veleno sulla pelle e nel cuore.
Selina scopre i denti, arriccia le labbra.
"Non tornerò in carcere."
Il Pipistrello allunga il passo, circoscrive un territorio infido e scivoloso.
"Non mi farò catturare di nuovo."
Bruce Batman alza le mani nella sua direzione, scatta.
Selina evita il primo colpo, percepisce le dita di lui affondarle nella spalla al secondo.
"No." dice - soffia, e infrange il suo respiro.
Le labbra di Batman Bruce soffocano ogni altra replica.


2.

Cordite e proiettili - frammenti d'intonaco e sangue.
Il mondo si è ristretto a quattro mura e un pavimento sporco, gli uomini di Falcone che la braccano come un animale in trappola.
Selina si arrampica su di una gargolla sfigurata, si butta oltre la notte - in Gotham.
Non ci sono reti di protezione, non c'è speranza.

Tranne lui.

L'aria brucia, il respiro si accorcia.

Meno venti.

L'oscurità è densa, solida: una membrana appiccicosa che il suo corpo fende come una freccia.

Meno dieci.

Selina chiude gli occhi, si raggomitola in se stessa.

Meno cinque.

Un grugnito; un insulto masticato a mezza bocca.
"Cosa diavolo hai combinato questa volta?"
Selina sorride, alza il viso nella sua direzione.
"Il mio cavaliere in scintillante armatura."
Bruce rafforza la presa attorno alla sua vita, si protende verso il muro adiacente.
"Mi stai facendo perdere tempo, Selina."

Frasi già dette, già sentite: maschere consumate, menzogne sbiadite.

La Gatta ride - ricorda.
"Buon anniversario anche a te, Bruce."


3.

Gli sfiora la linea tesa delle spalle, la curva spezzata della schiena.
"Non è colpa tua."
Continua a cadere la neve su Gotham - su di loro.
È bianca e rossa come quel figlio che non è riuscito a salvare, l'ennesimo pettirosso strappato troppo presto alla sua storia.
Selina inspira, un suono secco, aspro.

Contratto.

"Non è colpa tua." ripete, e vorrebbe crederci anche lei.

Perché tu conoscevi Talia, la sua rabbia. Il suo delirio e la sua fame di nulla.

Bruce tace, sconfitto.

Colpevole.

Selina china il capo, artiglia i lembi del suo mantello - lo supplica in silenzio.
"Puoi farlo." gli dice, e crolla al suo fianco "Puoi farlo, Bruce."

Puoi piangere, essere debole. Frantumarti tra le mie dita, sulla mia bocca.

Il dolore è tutto ciò che rimane dei suoi occhi morti.


4.

Quieta è la notte, silenziosi sono i suoi orrori.
Bruce aspetta l'alba dalla cima della Wayne Tower, sangue tra i denti e sotto la pelle.
Fioriscono gli ennesimi lividi di quella battaglia, gocciolano le ferite di un martirio che non avrà mai fine - non qui, non oggi.
"Dall'alto tutto ha un aspetto migliore, uhm?"
Un'occhiata obliqua; un silenzio assordante.
"L'aria sembra più pulita, la città in ordine. Gli edifici meno taglienti, la speranza più luminosa."
Selina è senza un guanto, ha perso una lente dalla maschera e zoppica leggermente, ma gli sorride.
"Sai, questo era solito essere il mio posto, prima che qualcuno me lo rubasse."
Una risata trattenuta; un sorriso a metà.
"Occhio che poi ti vengono le rughe." lo apostrofa, passandosi una mano tra i capelli sudati "Sia mai che quel bel faccino da miliardario che ti ritrovi possa rovinarsi."
Lo affianca, lo segue: lo cerca.
Si porta le ginocchia al petto, aspetta, blandendo con la punta della dita il bordo del cornicione.

Allontana la solitudine - la costringe a una resa totale e assoluta.

L'alba li sorprende ancora insieme.


5. ... my surrender.

"La fine del mondo, uhm?"
Bruce tace, l'orizzonte parla per lui.
Cadono demoni al cielo, partorisce mostri la terra - un tranquillo sabato sera a Gotham City.
"Non la vedo bene." s'intromette il kryptoniano, e Selina gli riserva un'occhiata per nulla amichevole.
"Non sarebbe divertente se fosse facile." replica, e cerca poi gli occhi di Bruce - sfumature artiche che calcolano, pensano, programmano, stimano.
Selina intreccia le dita alle sue, rigide sotto il guanto in kevlar.
"Quanto?" chiede, e Bruce non risponde.
"Così basse, uhm?" comprende Selina, e rafforza la presa sulla sua mano.
Il suolo si spacca, gli edifici tremano; il boomdotto vomita un altro fiotto di parademoni e aborti. L'apocalisse in diretta nazionale.
Selina si abbassa le lenti termiche sugli occhi, sorride.
"Finché morte non ci separi, Bruce; fino ad allora e, perché no, forse anche oltre."
Sul suo corpo esangue Bruce piangerà le uniche parole che non aveva mai avuto il coraggio di pronunciare.





"A girl calls and asks, Does it hurt very much to die?
Well, sweetheart, I tell her, yes, but it hurts a lot more to keep living."
- Chuck Palahniuk -




Note dell'autrice: la storia si basa sui prompt che Kuma_Cla mi ha lasciato traendoli da questo post. I prompt erano Realize, Grab, Peace, Hold e Congrats.


   
 
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