La cittą fantasma,
Vive dei suoi avanzi.
Si placa solo dopo aver mangiato,
O saziato come uomo,
I suoi pił oscuri appetiti.
Sfama nel suo dedalo di strade,
Santi poeti, puttane e drogati.
E nella notte,
Rincorre i suoi stessi suoni,
Come fossero peccati originali.