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Autore: Shieru__    01/05/2009    7 recensioni
Dal III° capitolo:“Tuo nonno mi ha telefonato per sapere se eri con me, gli ho risposto di sì, ma tu in realtà dov’eri?”. “Ha importanza, Jounouchi-kun?” domandò Yugi, spegnendo la luce di camera sua. “Per tuo nonno forse no visto che è sicuro che tu eri a casa mia, ma per me, sì, Yugi, ha importanza.” “Ero in giro”. “Tu non sei mai in giro”. “Ero da mia nonna”. “Tu non hai una nonna”. “Ero con Atem …”. “Potevi dirmelo prima che non avevi voglia di rispondermi”. [Ambientata dopo la serie]
Genere: Generale, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joey Wheeler/Jounouchi Kazuya, Seto Kaiba, Tea Gardner/Anzu Mazaki, Tristan Taylor/Hiroto Honda, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                           Intendimento


Doveva ammettere che la presenza di Anzu lo tranquillizzava.
Mentre passeggiavano tranquillamente pensava a tante cose.
Prima tra tutte l'orribile fine che avrebbe fatto fare a Jounouchi per aver chiamato l'amica solo per una sciocchezza.
Il problema però persisteva.
Se proprio lui, Yugi, continuava a definirla "sciocchezza" significava che non aveva capito la sua reale importanza e che forse Jono, nonostante non sapesse di cosa effettivamente si trattasse, l'aveva comunque intuito attribuendogli il giusto peso e facendolo sentire ancora più idiota.
Era mai possibile che Jono fosse più giudizioso o riflessivo di lui?
Certa era una cosa però.
Se aveva ritenuto necessario l'intervento di Anzu era perchè ,avendoci riflettuto, aveva capito già da tanto che lui gli nascondeva qualcosa, quel qualcosa che non gli avrebbe rivelato facilmente e forse se ne era convinto ancora di più proprio perchè lui esitava, perchè in tutto quel tempo aveva taciuto, svicolando, mentendo solo a se stesso.
E forse a quel punto aveva anche pensato che con Anzu si sarebbe aperto finalmente, che a lei avrebbe detto tutto.
E perchè?
Perchè Jounouchi aveva maturato l'insana convinzione che forse lui, Yugi, tenesse più ad Anzu che a lui?
Che idiozia ma la colpa era soltanto sua.
"Sei pensieroso".
"Non molto...".
"Certo che sì, invece" ribatteva seria, guardando la vetrina di un negozio e trascinando la valigia trolley che aveva portato insieme alla borsa.
"Sì, forse un pò...ma non è niente di importante" rispose lui.
"Piuttosto mi vuoi dare per favore almeno il trolley?" aggiunse, prendendolo quasi a forza.
"Ce la facevo!" commentò, sbuffando.
"Sì ma non stiamo facendo una gara di resistenza!" disse l'altro, assumendo la stessa aria risentita.
E poi scoppiarono entrambi in una sonora risata.
"La lontananza ci fa male, Yugi, non va bene il fatto che non ci vediamo per troppo tempo a volte" sentenziò, entrando in un giardinetto e sedendosi su una panchina.
Yugi rimase in piedi, osservandola.
Era come se volesse dirgli: Adesso mettiamo le carte in tavola.
Ma lui...non voleva che gli altri si preoccupassero inutilmente, avrebbe voluto risolvere la questione da solo.
Non perchè non desiderasse il loro aiuto, perchè si divertisse a  tenerli all'oscuro ma perchè sentiva che doveva superare questa prova da solo o non sarebbe mai stato in grado di dimenticare Atem e sarebbe vissuto per sempre nel suo ricordo.
"Vuoi una caramella?" chiese Anzu ad un tratto.
"Prego?"  rispose il ragazzo, sgranando gli occhi.
"Dai, stavo scherzando! Non guardarmi così, perchè non ti siedi?" continuò, sorridendogli dolcemente.
"Mi avevi spaventato, non mi offrivano caramelle da quando avevo circa dieci anni" rise anche lui.
"Cosa ne dici, Yugi...Vuoi parlare?".
Sinceramente no.
"Capisco che hai difficoltà ad aprirti, soprattutto se è una cosa seria ma non ha mai fatto bene a nessuno tenersi tutto dentro troppo a lungo".
Non ne ho voglia.
"Perchè non rispondi? Cosa può essere successo di tanto grave da non volerlo dire nè a me nè a Jono? Non  ti fidi di noi? Oppure..." Anzu le provava tutte, prima o poi qualcosa lo avrebbe scosso e sapeva già chi "usare".
"Eri abituato a dire certe cose solo ad Atem?".
E come era previsto, lui la guardò prima sconvolto e poi distogliere nuovamente lo sguardo.
"Non dovevo confidargli niente, lui leggeva tutto da sè e questo ciò  che mi manca maggiormente di lui" le disse.
"Vuoi dire che ti manca il fatto che lui poteva leggerti nel pensiero senza che tu dicessi niente?".
"No, non è così semplice...mi manca il fatto che tra di noi non c'era bisogno di parole o gesti particolari, noi ci capivamo all'istante e in generale mi manca il non poter più farlo perchè lui..." si interruppe all'improvviso.
"...perchè lui alla fine era così importante per te, dico bene?" concluse per lui.
Forse Jono aveva ragione.
Forse Anzu era l'unica dopo Atem che non avesse bisogno di troppi indizi per capire qualcosa che lo riguardava.
E se era circondato da persone del genere, da amici che in tutto quel tempo non lo abbandonavano mai, che erano disposti a tutto pur di capire cosa ci fosse in quella sua testa non era forse il caso di smetterla di fare il bambino immaturo?
Decise di dirle tutto, ogni cosa.
Dal suo incontro col medico a tutto quello che ne era derivato, fino a quel pomeriggio e a loro due seduti a parlare su quella panchina.
"Sei arrabbiata?" disse poco dopo.
"Sto pensando..." rispose soltanto.
"Ah...".
"...".
Bè doveva ammettere in effetti che quella non era la reazione che si aspettava anche se non sapeva nemmeno lui che tipo di reazione aspettarsi.
Se Anzu faceva così, chissà cosa avrebbe detto Jonouchi-kun una volta venuto a conoscenza di tutto.
"Adesso ti faccio una domanda, Yugi".
Ecco, chissà quanti tipi di insulti ci sarebbero stati in quell'unica domanda, rimuginò Yugi ridendo tra sè e sè.
"Perchè credi di essere così poco importante, per te stesso e per i tuoi amici ?".
"Cosa vuoi dire?".
Esatto, proprio il tipo di domanda che non si sarebbe mai aspettato.
"Cosa voglio dire? Mi sembra ovvio...vorrei sapere perchè credi che la tua salute sia così poco importante al punto da pensarci talmente tanto per poi uscirsene con frasi come: "Non penso a niente di importante". Questo non sarebbe importante per te, Yugi? Bè per me lo è e lo sarebbe anche per Jono se tu non avessi avuto paura di parlargliene....".
"Non è che non ne volevo parlare...era solo....".
"Che non riuscivi ad accettarlo nemmeno tu, vero?" disse di nuovo al posto suo.
"Fai quasi paura, Anzu, capisci ciò che sto per dire prima ancora che io lo abbia formulato correttamente come pensiero " sorrise.
"Eh, già, mi faccio paura da sola...ma non per questo...perchè indipendentemente che sia io, o  Jono oppure Honda...se si tratta di te , Yugi, se stai male, se sei pensieroso, se c'è qualcosa che ti affligge, noi ce ne accorgiamo subito, tutti, senza dover entrare per forza in quella tua testolina" gli spiegò dolcemente, dandogli un colpetto sul capo.
"Grazie, Anzu".
"E adesso non è mica finita qui..." riprese subito con tono autoritario.
"Oh...oh...cos'altro mi devo aspettare?" chiese lui ridendo.
"Bè...prima di tutto mi sono stufata di stare qui, come due vecchietti! Ora ci alziamo e continuimo la nostra "pacifica e amichevole" conversazione da un'altra parte!" propose senza sentire la risposta di Yugi.
Si era già alzata e riappropiatasi del trolley era uscita dai giardinetti.
"Perchè non andiamo dove lavora , Jono?" disse Yugi raggiungendola e riprendendosi il bagaglio dell'amica del quale ormai ne  aveva fatto una questione personale.
"Ottima idea!".
Anche se aveva approvato pienamente l'idea dell'amico, ad Anzu non andava per niente di lasciare il discorso a metà, perciò decise che avrebbe concluso subito ciò che aveva cominciato.
"Vogliamo parlare del tuo chiodo fisso?".
"Sarebbe?" rispose facendo il vago.
"Lo sai."
"So anche di non volerne parlare allora...devo superarlo da solo".
"No, tu lo superi con me, che rappresento anche tutti gli altri, qui e adesso" ribattè lei.
"Anzu...Lui è storia vecchia ormai...sono solo io che continuo a pensarci ogni tanto...".
"Ogni tanto mi sembra riduttivo" commentò lei e notò una cosa che le fece gelare il sangue nelle vene.
"Stai bene, Yugi? Perchè ti trema la mano?" chiese avvicinandosi.
Si affrettò  a nasconderla dietro alla schiena , in effetti iniziava a girargli la testa e sebbene fosse pomeriggio inoltrato faceva ancora caldo.
"Sono solo stanco...sto camminando da questa mattina e avevo promesso a Jii-chan che sarei tornato presto per aiutarlo in negozio invece sono ancora qui per strada" disse ridendo,buttandola sullo scherzo.
"Andiamo a casa...ti riaccompagno e poi vado in albergo...".
"Che cosa? Ma non puoi andare in albergo...a casa c'è sicuramente un pò di posto anche per te, puoi venire a stare da me"  le disse.
"Non voglio disturbare, sono venuta all'improvviso avvisando solo Jono....e poi ho già prenotato...non preoccuparti" spiegò Anzu.
Continuarono a camminare silenziosamente per un pò quando Yugi si fermò, guardandola triste, quasi dispiaciuto.
"Dimmi la verità, Anzu...Credi che...io sbagli....nel non volerlo dimenticare? Che stupido che sono vero? Forse...se gli avessi detto...Resta...gli avrei fatto del male...ma non starei qui a soffrire così tanto adesso...è ridicolo pensare a questo adesso, ma io...non riesco....non riesco..." mentre la guardava gli occhi si inumidirono, gli si appannarono , abbassò lo sguardo e le lacrime scesero.
E in quel momento Yugi fu certo di aver ritrovato se stesso mentre  Anzu fu sicura di aver ritrovato lo Yugi che aveva lasciato alla sua partenza, quello che non aveva paura di esternare i suoi sentimenti agli amici, quello che se doveva piangere lo faceva e basta, quello Yugi tanto dolce che un peso troppo grande alla fine sarebbe stato costretto a posarlo per poi riprenderlo di nuovo aiutato da chi gli voleva bene, che lo avrebbe sostenuto  sempre, fosse stato per una malattia, fosse stato per la mancanza di una persona.
E all'improvviso si sentì stringere tra le braccia di Anzu e sebbene non piangesse quando lo guardò poco dopo aveva gli occhi lucidi.
"Atem sarà per sempre con noi perchè una persona muore davvero solo quando ci dimentichiamo di lei, se tu per tutto questo tempo hai pensato a lui non hai fatto altro che tenerlo vicino a te, nello stesso posto dove prima avevi il tuo puzzle...vicino al tuo e al nostro cuore".
La voglia di farla  pagare a Jounouchi-kun era passata così come era arrivata.
Adesso capiva perchè avesse  chiamato proprio Anzu e perchè avesse alzato una specie di muro tra loro.
Temeva che non avendo  più la sicurezza , la forza che solo il Faraone gli aveva sempre dato , lui non sarebbe stato capace di fare niente e che se lui non se ne fosse andato forse avrebbe saputo subito cosa fare.
La sua mancanza era  diventata un peso opprimente che non si sentiva di condivere con gli altri per non caricare anche loro.
Era bastato parlarne con qualcuno però, un pomeriggio perchè il cuore gli si liberasse.
Con una persona che conosceva ormai da tanto tempo e con la quale aveva un intendimento particolare.













Avviso: Questo sarà l'ultimo capitolo di questa fic (benchè la fine reale  sia ancora lontana). Mi spiace ma non ho voglia di lavorare per chi non mi fa sapere nemmeno cosa ne pensa. Scrivere costa fatica . Infatti oggi invece di ultimare questo quinto capitolo avrei potuto fare mille altre cose però mi sono dedicata al dialogo tra Yugi e Anzu e al superamento del primo di tutti i suoi dubbi e paure perchè ci tengo a quelle poche persone che leggono e che mi fanno sapere cosa ne pensano.
Ma le uniche persone che commenteranno già so che saranno solo quelle che conosco anche per msn mentre mi ritroverò almeno 70 letture e qualche preferito in più, come d'altronde è successo finora.
Mi spiace ma se ci si limita solo a leggere o a mettere tra i preferiti significa che la storia non piace giusto?
Quindi è inutile che io la continui vero?
A me andrebbero benissimo critiche, suggerimenti, di tutto se la storia non piace perchè vorrei impostarla e migliorarla secondo anche i gusti di chi legge! E se invece piace pregherei allora di farlo sapere perchè non costa nulla scrivere una piccola recensione.
Se noto che la situazione dovesse cambiare...concluderò la fic così come di dovere...
Altrimenti vorrà dire che non piace e la lascerò senza una fine.


Ringraziamo ora:
Chi ha messo "Heart Broken" tra i preferiti ovvero:
- giaggia
-Il_Trio_Infernale
-mileybest
-SMDO


E ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo:
Rinalamisteriosa: Grazie mille cara, mi ha fatto piacere sapere cosa ne pensavi, ci sentiamo su msn se vuoi chiarimenti un bacione.

Valerya90: Ciao! Chissà cosa penserai dopo aver letto l'avviso eh? Bè...a me secca chiedere a ogni fine capitolo : Se la storia vi piace vi invito a commentare! Oppure con quei messaggi : Dona un pò di tempo per le recensioni farai felici gli scrittori. Questo è vero ma il commentare è un gesto spontaneo...se piace si recensisce...altrimenti no. E visto che mi ritrovo tantissime letture e solo i vostri commenti inizio a pensare che la storia non interessi più di tanto e che si commenti o perchè lo si richiede (non nel vostro caso) o perchè è un obbligo. Se vuoi ti dirò come finisce su msn....un bacione anche a te e grazie.

Dragoon: Ciao anche a te! Non preoccuparti io continuerò a seguire la tua storia comunque appena aggiornerai perchè da quando me l'hai fatta scoprire mi ci hai fatto incaponire...e ora devo sapere come si sviluppa, un bacio.

Masayachan: Haha, che brava , hai indovinato, era proprio quella. Non so perchè ma ce la vedevo come suoneria di Yugi o Jono...era azzeccata! Per quanto riguarda il carattere...bè...come avrai notato in questo capitolo Yugi finalmente si sfoga e ritorna a essere sè stesso, senza vivere all'ombra di Atem per sua scelta e senza il cercare di volerlo imitare. probabilmente le battute non sono da lui ma era comunque per indicare il cambiamento che era maturato in Yugi col passare del tempo e delle nuove esperienze. Però adesso non c'è bisogno di preoccuparsi...volevo farlo così per far intuire che comunque non era più l'adolescente di una volta ma Yugi è Yugi e non si cambia del tutto.
Peccato che non saprai mai come finisce XP scherzo chiedimelo su msn se vuoi...visto che qui chi commenta sono solo persone con cui posso parlare facilmente e subito.
Ma se ho solo i vostri pareri e tantissime letture ogni volta significa che non c'è voglia di commentare per farla andare avanti...Se non piacesse il numero di letture diminuirebbe....invece aumenta....pazienza, mi spiace, comunque grazie un bacio.


Può darsi che la continui se mi si chiederà di farlo...però vorrei più appoggio...perchè ripeto costa fatica scrivere per far felici chi legge e un vostro commento ripaga un 'ora di fatica, ma se non ci sono riscontri la voglia dell'autore o autrice che sia di scrivere viene meno, non lo dimenticate.
Un bacio e un grazie a tutti.
  
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