Ciao a tutti e benvenuti in questa storia che sto per scrivere...

Ho deciso di raccontare la storia di C17 e C18, cosa è successo prima che il D.r Gero li rapisse.

Spero vi piaccia, questo è come secondo me siano andate le cose, buona lettura.

-Sara-

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CAPITOLO 1 : La festa in campagna

‘’Laggiù, tu lo sai dov’è’’ Disse urlando una ragazza dai capelli biondi semi lunghi e lisci.

Aveva due occhi azzurri ed era convinta che suo fratello gemello l’accompagnasse dove lei voleva.

‘’Lazuli, per favore. non me la sento’’

Disse il gemello annoiato, anche lui aveva gli occhi azzurri e dei capelli identici alla sorella, solo una cosa lo distingueva: li aveva mori.

‘’Avanti Lapis, è una festa importante capisci?’’

Disse la sorella sedendosi sul divano della loro casa.

Doveva andare la stessa sera ad una festa in una casa di campagna, una festa di classe prima di rientrare a scuola, giusto un ultimo divertimento di vacanza...

Ma non aveva nessuno oltre il gemello che la potesse accompagnare, la loro madre lavorava e il loro padre aveva perso la patente per un incidente stradale...

‘’Dai Lapis, ti divertirai anche tu, e poi se non dovessimo andare, saremmo gli unici isolati dalla classe’’

Gli fece notare lei.

Il ragazzo riflettè due secondi e poi rispose.

‘’Uffa, devi vincere sempre tu eh? D’accordo, ma se ci annoieremo ce ne andremo’’

‘’Grazie!’’ Disse la sorella felice.

Si alzò dal divano e se ne andò in bagno.

‘’Vado a prepararmi, ce ne andiamo alle 19:00’’

‘’Perché quando inizia la festa?’’

Chiese il gemello confuso.

‘’Alle 21:00’’

Rispose la gemella chiudendosi in bagno.

‘’No scusa, fammi capire, perché dovremmo essere là due ore prima?’’

Le chiese il gemello avvicinandosi alla porta del bagno per sentire meglio sua sorella.

‘’Perché c’è la strada’’ Rispose la gemella con in mano un asciuga capelli.

Il moro sorrise e si disse fra sè...

‘’Almeno una cosa positiva c’è’’

Così se ne andò a prepararsi anche lui...

Arrivarono le sette di sera, il cielo era turchese e si vedevano appena due stelle.

La ragazza scese le scale di casa andando in salotto.

‘’Papà, ci presteresti l’auto?’’

 Gli chiese.

Suo padre se ne stava seduto sul divano a guardare la tv, aspettando che sua moglie tornasse da lavoro per cenare.

‘’Sì, ok, ma non combinate guai’’

‘’Con Lazuli i guai sono sempre presenti’’ Disse il fratello con sguardo malizioso.

‘’Tornate entro le due, intesi? Non fate prendere un colpo a vostra madre’’

‘’Sta tranquillo’’ Disse Lapis prendendo al volo le chiavi dell’auto appena lanciate dal padre.

‘’Forza andiamo’’ Disse.

‘’Sei certo di saper guidare bene?’’

Gli chiese la sorella mentre entrava in macchina.

‘’Lazuli, almeno io l’ho presa la patente, cosa che dovresti fare anche tu’’

‘’A me non piace guidare, è troppo stancante e mi annoia subito’’

‘’Ma se non ci hai mai provato?!’’ Rispose il fratello mettendo in moto la macchina.

Così si avviarono per la lunga strada di campagna, loro abitavano in un piccolo paesino in periferia non molto lontano dalla città, ma dove si sarebbe svolta la festa, era tutt’altra parte, a casa di un amico di scuola importante...

‘’Guarda che sento un cattivo odore’’ 

Disse Lapis mentre era più di metà strada.

‘’Io non sento nulla’’

Disse la bionda guardandosi attorno.

Era quasi buio, stavano in una strada di campagna molto larga, alla loro sinistra vi erano delle montagne mentre a destra molti alberi.

Avendo una macchina scoperta e senza tetto, era probabile sentire parecchi odori esterni, ma a Lapis non sfuggiva mai nulla... Era come se avesse un brutto presentimento...

‘’Il carburante è ok, la macchina non fa alcun rumore strano, di che ti preoccupi?’’

‘’Lazuli, è come se mi sentissi strano, forse è meglio tornare indietro’’

Disse preoccupato.

‘’Vuoi tornare indietro? Dopo tutta la strada che abbiamo fatto? Non mi dire che hai paura’’

Ribattè la gemella fissandolo stupita.

‘’Lazuli, non ho paura e lo sai benissimo’’

Disse accellerando sempre più.

‘Sai fratellino, a volte io non ti capisco proprio’’

Disse la bionda sedendosi bene nel sedile.

Lapis non voleva far preoccupare la sorella per un inutile sensazione, così proseguirono verso le stradine deserte e buie.

Ma poi...

Ma poi accadde quello che doveva accadere.

I due giovani sul punto di arrivare nella casa in cui si svolgeva la festa, si dovettero fermare...

‘’Non ci posso credere’’ Disse il ragazzo illuso.

‘’Perché ti sei fermato?’’

‘’Guarda’’ Disse indicando sul ciglio della strada un uomo quasi anziano, che puntava le mani verso la loro auto.

La gemella alzò un sopracciglio in segno di poca credibilità.

‘’Che cosa ci fa quell’uomo in un posto così?’’ Si chiese più a se stessa che al gemello.

‘’Non lo so’’

Rispose.

‘’Comunque sia faremo tardi alla festa, dobbiamo proseguire senza indugi’’

Disse il moro camminando lentamente con la macchina.

Ma prima che sorpassassero quello strano tizio, la macchina si ruppe...

‘’Dannazzione!’’ Disse Lapis irritato.

‘’Lapis non farmi spaventare!’’ Disse la gemella sul punto di piangere.

L’uomo si avvicinava più minacciosamente alla loro macchina e i due cercavano invano di metterla in moto.

‘’Hihihihi’’....

Si sentì una risata provenire da quell’uomo... Chi era? Che cosa voleva? Ma sopratutto che ci faceva in mezzo ad una strada di campagna di sera?

Alla prossima spero vi sia piacuto, recensite così leggendo le vostre recensioni posso farmi un’idea della storia :)