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Autore: LaRagazzaDelleMargherite    01/05/2009    0 recensioni
Una fan fiction a 4 mani, in collaborazione con Kitty_Cullen.. Un dio del buio sta cercando il segreto per la sopravvivenza della sua razza sulla Terra, celato dal cuore della Regina della Luce...
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da Sere (LaRagazzaDelleMargherite): dedico questa storia ad una persona importantissima per me...la Sara ovviamente che mi vuole bene e mi sostiene in tutto! Ti adoro sorellina!!!
Da Sara (Kitty_Cullen): alla mia soRellina che c'e' sempRe e che mi SeGuE nelle idee pAzze...ti adOrO!


Personaggi: Cresis: Dio Supremo delle Tenebre Cavaliere
Shyorinda/Kaitlin: Dea della Luce Amazzone (sono dee guerriere)
Niobe: Dea Suprema della Luce Amazzone
Cherry: migliore amica umana di Kaitlin
Paul: ex di Kaitlin
Juliana: ex migliore amica di Kaitlin
In seguito verranno presentati nuovi personaggi.

SHYORINDA
CAPITOLO 1 FALLIMENTO



Cresis Pov
Un grande botto rimbombò nell’atrio dell’immenso palazzo. Fu tale che le grandi sfere perlacee sobbalzarono nelle loro cavità. I miei occhi corsero alle figure rannicchiate ai piedi del trono. I pochi rimasti, un migliaio circa, accorsero nella sala, con curiosià e cautela.
Era tale la mia rabbia?
Ero davvero così temuto?
Forse. Ma non era assolutamente giustificato? Le anime cominciarono a sostenersi me erano molto ferite, il nostro sangue di perla sgorgava dai loro petti. Mi alzai e, incapace di trattenermi cominciai a scendere la scala. Ma qualcosa non andava, gli dei arretravano ad ogni mio passo, i bisbigli andavano in crescendo e Dalton mugolò.
“M-mio signore...noi non...” cercò di parlare ma non gli badai.
Le mie mani erano avide ogni secondo perso per il mio corpo era un dolore fisico. Raggiunsi la grande sfera sorretta da quattro delle anime di spedizione. E mi bloccai.
“Cos’è questo? CHE COS’ È QUESTO?! MALEDIZIONE!!!!”, gridai senza pace, senza freni quando vidi la sfera vuota...di nuovo. Lasciai che la rabbia mi sopraffacesse.
“DOPO TUTTE LE COSE CHE VI HO DETTO VOI AVETE FATTO DI NUOVO FIASCO!!! ARGHHHH!”, l’ira mi faceva impazzire, l’odio uccidere.
Afferrai Dalton per la gola e strinsi sempre più forte.
“Mio signore le Luci...A-amazzoni sono più n-numerose...ci han-no assaliti e non abb-iamo potuto fare nulla.....abb-iamo fall-ito Dio Su-supremo....ah!” Il suo collo mi si spezzò tra le mani.
“Non esiste la parola...fallimento”, lo gettai di lato e li squadrai uno ad uno. Terrore scorsi. E allora decisi.
“Branco d’incapaci. La pagherete tutti. Tutti! E adesso per colpa della vostra incapacità sarò io a finire Shyorinda....lo giuro! IO LA UCCIDERÒ!”
Mi voltai e volai al portone che conduceva alla mia tana. I miei pensieri vagavani veloci. Dovevo farlo. Se volevo quella cosa, io dovevo tentare a costo della vita.
.
(< significa una conversazione telepatica n.d.a.)

Kaitlin Pov
Non può essere…non può succedere a me…eppure l’immagine che mi rimandavano i miei occhi era inequivocabile. Mi sentii invadere da una rabbia ceca, le mani mi prudevano in una maniera incredibile. A me, che ero contraria alla violenza per principio. Eppure in quel momento volevo solo fare il più male possibile a quella stronza che una volta era mia amica, e a quello stronzo che è, anzi a questo punto era, il mio ragazzo.
“Non ne vale la pena Katie veramente” mi disse Cherry, mettendomi una mano sul braccio “ci sono modi migliori per vendicarsi che picchiarli, fidati”
Mi asciugai l’unica lacrima che era fuggita al mio controllo. Giusto, Vendetta. Vendetta per il tradimento subito. Due anni. Erano due anni che stavamo assieme cazzo. Due anni in cui io gli avevo dato tutto… la mia fiducia, il mio amore, la mia fedeltà, la mia verginità… TUTTO! E in cambio? In cambio Paul mi tradisce con Juliana, che in teoria dovrebbe essere una delle mie migliori amiche.
“Vendicati, fatti il suo migliore amico”. Mi morsi il labbro. Io non ero quel tipo di ragazza. Non lo ero mai stata.
“Questa sera, alla partita, davanti a tutti” mi disse. Mi portò a casa, mentre ero ancora in stato catatonico. Salii le scale quasi senza accorgermene, e mi distesi sul letto. Paul e Juliana. Paul e Juliana. Paul e Juliana.
Le lacrime iniziarono a scendere. Come avevano potuto? Io a loro ci tenevo, li amavo entrambi. Un sentimento nuovo salì da me. Odio, rancore, desiderio di vendetta. Mi misi a sedere, mi asciugai le lacrime e presi il cellulare.
“Cherry? Sono Katie. Sono pronta per la vendetta. Ci vediamo da me alle 5”. Appena ebbi riattaccato aprii l’armadio. Così non andava, era ora di cambiare. Katie sarebbe cambiata. Il mondo poteva dire addio alla ragazza dolce e carina. Attraversai il corridoio che mi divideva dalla camera di mia madre e aprii il suo armadio. Tirai fuori una minigonna nera e una camicetta bianca. Autoreggenti e stivali. Ora basta fare la brava bambina. Era ora di divertirsi sul serio…io non avrei mai e poi mai…fallito.
   
 
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