Mi chiamo Dean Winchester. Mi conosci già da un po' lo so ma voglio raccontarti di me. Dei miei primi anni di liceo.

Sono il tipico ragazzo figo della scuola: sono quaterback della squadra di football, sono fidanzato con la ragazza più figa della scuola nonché capo cheerleader, Lisa Braeden, sono stato re del ballo per due anni consecutivi e sono rispettato da tutti a scuola. Adesso potresti pensare: Cavolo! Che vita figa che hai! Beato te che hai sta reputazione! Forse da una parte puoi ritenermi fortunato ,ma dall'altra dovresti solo essere felice di non essere la più famosa della scuola o la capo cheerleader stronza: noi "vip" della scuola non possiamo muovere un muscolo, che tempo cinque minuti e lo sanno tutti. Ed è questo che rimpiango, la privacy. Dove sono finite le confessioni tra amici su una ragazza senza che lei lo scopra tramite un tweet due secondi dopo? Dove sono finite le foto fatte per ricordo e non per essere postate su qualunque social? Dove è finita la libertà di scegliere senza essere criticati? Ed è proprio di questo che ti voglio parlare,Charlie.

Sono ormai 5 anni che vado a liceo, che faccio parte di questa punta della piramide sociale e per tre anni ho represso i miei sentimenti per un ragazzo per paura di essere giudicato. Si hai letto bene, ragazzO. Sono gay. Inizialmente pensavo fosse solo una stupida sbandata, una fissa del mio cervello che voleva provare anche l'organo maschile. Ma sta fissa dopo un anno non passava. Dopo due manco a pagarla. Al terzo mi sono iniziato a "rassegnare". Al quarto ho capito che mi sono innamorato di un ragazzo,di quel ragazzo e che dovevo conquistarlo. È moro, occhi color ghiaccio, naso a patata, barbetta incolta e capelli sempre arruffati. Indossa quasi spesso una camicia bianca in seta e un trench beige che gli arriva fin sotto le ginocchia. Si chiama Castiel, Dio quanto è bello; sembra un angelo. È un po' nerd: frequenta tutti i corsi di chimica, fisica , biologia e matematica: ma solo poco tempo fa si è iscritto al Glee Club.

La mia vocina interiore mi diceva che l'unico modo per avvicinarmi a lui era iscrivermi a questo dannato Glee Club, ma le prese in giro sarebbero state troppe. Ci ho rinunciato . Ho continuato a guardarlo con la coda dell'occhio quando passa per i corridoi sperando sempre di poter, un giorno girare mano a mano con lui.

Fino al 6 ottobre 2015.

Ho appena finito gli allenamenti e mi sto finendo di lavare, gli altri sono già in mensa o almeno così penso. Mentre mi stavo avvio anche io per raggiungerli sento una voce dalla sala canto:<< #Words are flowing out like endless rain into a paper cup.# .>> Il mio cuore si ferma,Charlie. Sono rimasto paralizzato all'angolo della sala canto. Ero fermo lì a fissare quella bocca rosea che emette quel suono soave da uno spiraglio della porta. Ho il cuore che mi batte a mille. Gli occhi socchiusi e solo la sua voce nella mente. Sonl in paradiso. Ma pressappoco nel giro di due minuti , il paradiso è distrutto dai quei cerberi dei miei "amici".

Anche loro hanno sentito cantare Castiel e hanno deciso che è una cosa così gay che devono per forza picchiarlo. Inizialmente ero certo che lo avrebbero preso solo in giro e poi sarebbero andati via, deficienti come sono; ma poi ho sentito un tonfo fortissimo: ho guardato meglio e ho visto Castiel a terra sanguinante e loro tutti intorno con il pugno alzato. Non ho esitato due volte e mi sono precipitato lì e ho iniziato a prendere a pugni tutti quei coglioni che si credono superiori solo perché hanno una stupida giacca rossa e bianca con un numero sopra cucito anche di merda. Non ci hanno messo molto a scappare appena hanno sentito dei passi, forse del bidello , e io li ho seguiti, ma nella direzione opposta. Il giorno dopo il preside Silvester li ha richiamati nel suo ufficio. Io non sono nella lista. Inutile dire che questo privilegio però, devo ripagarlo con insulti e prese in giro da parte di quelle teste di merda sia a mensa, che nei corridoi, che agli allenamenti...ma non mi importa,ormai sono fuori ed è anche meglio. Lo step successivo è stato iscrivermi al Glee Club. La cazzata è fatta, non mi resta altro che presentarmi a LUI.

10 ottobre 2015: primo giorno di Glee Club.

Sono seduto in un angolo, solo e svogliato. Tutti mi guardano straniti: "che ci fa il quaterback qui?" " I fighi lo hanno abbandonato e ora viene da noi?" " sa anche cantare? wow fa progressi". Tutti hanno da commentare, tranne lui. Castiel è seduto in prima fila e scarabocchia qualcosa sul suo quadernetto;appena sono entrato è stato l'unico a sorridermi e a non giudicarmi, e al :" chi vuole iniziare?" del professor Will è stato il primo ad alzare la mano. L'ho visto lasciare con cura il suo quadernetto e la sua penna sulla sedia e andare dritto dal pianista per sussurrargli qualcosa nell'orecchio.

Due secondi dopo ha cominciato:<< Words are flowing out like endless rain into a paper cup,[...]Possessing and caressing me... Jai Guru Deva Om Nothing's gonna change my world, [...] Nothing's gonna change my world>> Non mi sono accorto neanche come, ma poco dopo sono accanto a lui e sto intonando la stessa canzone come se la cantassi con lui da anni. Alla fine del brano siamoo l'uno difronte all'altro. << Io sono Castiel>> <> <> << N-non ce di che..>> Il resto è storia mia cara amica di penna, e forse un giorno te la racconterò. Ti voglio bene Charlie. Il tuo più fidato PenFriend, Dean. *Note dell' "autrice"* Ragazzi grazie di essere arrivati fin qui. Non so che dire veramente. Ho scritto questa storia stanotte perché ho avuto un momento di ispirazione. Spero di riuscire a continuarla in modo decente!


NOTE:
Ringrazio la mia Sammy che stamattina alle 8 mi ha letto sta mini storia e dato alcuni consigli ( ti voglio bene anche se puzzi) E niente, vorrei sapere cosa ne pensate quindi lasciatemi i vostri commenti e grazie di aver letto anche le note.-. Xoxo,
una finta autrice.