«Isabelle, hai visto
Alec?» chiese Jace, fermandosi davanti la camera
della ragazza, in quel momento intenta a mettersi lo smalto.
«E’ uscito con Magnus»
Annuì il biondo,
decidendo di andare da Clary per quel giorno.
«Izzy,
per caso hai incrociato Alec? Dobbiamo andare ad allenarci questa mattina»
La ragazza alzò gli
occhi dal telefono stretto tra le mani, scuotendo il capo. «E’ rimasto a
dormire da Magnus e non è ancora rientrato»
«Ah, ok. Se lo vedi,
digli che sono in palestra»
«Izzy,
senti…»
«Alec non c’è, se è
questo che vuoi sapere, Jace. Magnus lo ha portato in
un posto così carino, di cui però non ricordo il nome»
Jace sospirò rumorosamente, alzando gli occhi al cielo. «D’accordo»
Camminava per il
corridoio, dirigendosi verso la libreria, quando incrociò Isabelle. Fece per
aprire la bocca, ma la ragazza lo anticipò, scuotendo il capo. «Niente Alec»
esclamò, proseguendo dritta per la sua strada.
Quella mattina
nell’Istituto non c’era nessuno. Isabelle aveva costretto Clary
ad una uscita tra ragazze, in giro per negozi. Persino Simon non era reperibile,
impegnato con Raphael. E Alec…
Alec, chi era costui? Ormai non lo vedeva quasi più, troppo impegnato com’era
con Magnus. Anche lui era fidanzato, si vedeva con Clary,
usciva con lei, ma quei due avevano preso a vivere in simbiosi in una maniera
assurda!
Scosse il capo,
afferrando il pugnale da allenamento. Ne osservò il bilanciamento, poi prese la
mira… Colpito! Quello era un bel modo attraverso cui
sfogare la frustrazione. Probabilmente Alec non si sarebbe staccato da Magnus
neanche durante un’invasione di demoni all’interno dell’Istituto!
Jace drizzò improvvisamente la schiena. «Jace, sei proprio un genio»
Prese il telefono,
componendo un messaggio da inviare ad Alec: “Demoni
all’interno dell’Istituto. Corri!” e premette invio.
Nell’attesa di vedere
il suo parabatai, Jace continuò ad allenarsi con i
pugnali e le spade.
Qualcuno che gridava
a gran voce il suo nome, lo colse di sorpresa e si ferì al palmo della mano,
che prese a sanguinare.
«Jace!
Jace!» urlò a gran voce Alec, entrando dentro la
palestra mentre brandiva l’arco. Si guardò intorno, alla ricerca di un demone
da colpire e posò lo sguardo su Jace, trovandogli il
viso insanguinato. «Oddio, Jace! Sei ferito? Stai
bene? Dove sono i demoni?»
«Demoni, quali
demoni?» domandò, colto improvvisamente di sopresa.
«I demoni che erano
entrati dentro l’Istituto! Mi hai… mi hai scritto un
messaggio, guarda!» ripose l’arco ed estrasse dalla tasca il suo telefono,
mostrando al compagno il messaggio che gli aveva inviato.
«Aaah,
quei demoni! Non ci sono mai stati»
«Cosa? Ma… Ma tu sei
ferito, il tuo viso…»
Jace sollevò la mano ferita. «Devo essermi passato la mano
sul viso, dimenticandomi di essermi ferito con la lama del pugnale»
Alec guardò in
silenzio il biondo, sbattendo le palpebre ripetutamente. «Non ci sono mai stati
demoni?»
«No» rispose
sorridente, scrollando le spalle.
Alec fece cadere
l’arco a terra e senza che Jace se lo aspettasse, gli
tirò un pugno dritto in viso. Raccolse l’arco e gli diede le spalle, pronto ad
andarsene. «Tu… Sei proprio un cretino!»
Jace si massaggiò la guancia dolente. «Non ci sei mai, sei
scomparso!»
«E fingere
un’invasione di demoni ti sembra una cosa normale? Mi si è fermato il cuore
quando ho letto il tuo messaggio, sono corso via da casa di Magnus come un
pazzo temendo che stesse accadendo qualcosa di brutto e poi…
poi arrivo qui e scopro che è tutto una farsa? Il pugno non è niente rispetto a
quello che ti meriti, Jace!»
Jace abbassò il capo, colpevole. «Forse ho esagerato»
«Leva il ‘forse’»
«D’accordo, ho
esagerato. Passi così tanto tempo con Magnus che tu ed io…
Ecco… Ero geloso del tempo che trascorri con lui, non
ci stai più con me»
Alec sospirò,
scuotendo il capo, mentre si passò una
mano tra i capelli. «Jace, tu sei il mio parabatai,
Magnus è il mio fidanzato. E’ un po’ come tu e Clary,
lei è la tua fidanzata, e anche tu all’inizio della vostra storia passavi il
tuo tempo quasi ed esclusivamente con lei, mentre io ero qui all’Istituto da
solo, a sorbirmi Isabelle»
«Hai ragione. Mi
spiace, Alec, di averti fatto preoccupare per niente»
«Non ci provare mai
più, Jace, o giuro che l’invasione dell’Istituto da
parte dei demoni sarà l’ultimo dei tuoi problemi!. Ora, che dici, ci alleniamo
un po’?»
*
Partiamo dal presupposto che tutto quello che andrò a
postare in questi giorni risale a mesi, e mesi, e mesi fa, per la precisione a
Luglio, ma solo adesso ho tempo per postarli.. Sapete, tra tesi, lavoro e altro
il computer è rimasto quasi del tutto spento ^^”
Ringrazio Rosa Della Valle per il prompt “Jace/Alec + accenni Malec:
Jace aveva sempre dato per scontato la presenza di
Alec, ma da quando nella loro vite era entrato Magnus, avvertiva la gelosia
mangiargli il fegato. Bonus se Jace si ferisce solo
per attirare l'attenzione di Alec.”, lasciatomi per il Drabble Event su WAOFP