E ho provato a spiegarti com'era il mondo,
Ma tu non lo vedevi per come era.
Ti raccontavo del vivere su quei balconi,
Persi in quei tramonti.
Due corpi affacciati,
I teli e i panni bucati.
Plastica sotto la nostra pelle,
Soda caustica, quella folla beveva,
Ogni fottuta nostra lacrima.
Avevi ansia folle,
In quei occhi ci vedevo sangue.
Persi poi il tempo,
Cercai di regalarti un anello.
Lo lanciasti contro quei palazzi,
Insultandomi, insultandoti,
Perché tu eri solo libertà.
Nient'altro che aria,
O sferzante bufera.