Più prezioso di tutti i tesori.
Più intrigante di ogni compagna.
L’alimento più gustoso.
Il nettare più inebriante.
È la danza che ogni giorno ballo come dio della morte.
Quel ballo sfrenato noto come combattimento.
Mosse precise, frutto di spossanti allenamenti, esecuzioni perfette.
Talmente belli da togliere il fiato, letteralmente.
Nessuno è pari mio, io sono supremo maestro.
Perché la lotta è l’unica ragione.
L’orgasmo primordiale di cui sono mai pago.
La mia religione, ciò per cui sono venuto al mondo.
Unico faro nel mio inquieto mare, mia stella polare.
Senza di esso sono perduto, in lui tutto ha ragione.