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Autore: SterekLover1121    15/09/2016    1 recensioni
Tratto dalla storia:
«Era soltanto strategia, doveva solo continuare a fare il lavoro sporco, come aveva sempre fatto.»
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«Lo avrebbe vinto lui, quel milione»
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«Non sarebbe stata un'altra delle sue vittime»
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«Era lei, la vera e sola predatrice.»
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"Sarà un piacere sconfiggerti alla finale, mi amor»
Note autrice:
Salve a tutti, concorrenti! Ehm... Volevo dire, lettori. XD - odio questa faccina, ma perché allora la metto?! Boh. -
Allora, bando alle ciance, io sono "nuova" in questo fandom, almeno per quanto riguarda il campo della scrittura; ma la coppia HeatherxAlejandro mi è piaciuta talmente tanto che non potevo non farci un pensierino ;).
Quindi niente, fatemi sapere se vi è piaciuta o meno nei commenti. Sono aperta a tutto.
Detto questo smetto di rompere e vi lascio alla storia che è meglio XD.
(Faccio schifo con le descrizioni, si è notato? Credo di sì.)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - Il tour
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                   _  PREDATOR LOVE _

Alejandro fissava con le braccia incrociate il grande schermo sul quale stava venendo trasmessa l'ennesima puntata di "A tutto Reality: il tour". Puntata in cui, tra l'altro, sarebbe dovuto essere presente anche lui. Ma invece no, Chris aveva avuto la brillante idea di farlo "rapire" da Jack Lo Squartatore, o chiunque lo interpretasse. 
Ed ora eccolo lì, solo sul grande jet che li aveva portati in giro per il mondo, ad osservare i suoi compagni atterrare a Londra con dei paracadute, ed avviarsi verso un enorme pullman a due piani. 
Poteva solo sperare che Owen, Noah e Tyler - già, quei tre incapaci - non commettessero errori. 
Una volta che ognuno ebbe preso posto, Chris iniziò a spiegare le regole della sfide, con il suo solito fare da sadico e strafottente presentatore qual'era, finché...

«Ehi aspetta, ma dov'è Alejandro?» 

Ad aver pronunciato quella frase, era stata niente di meno che Heather Wilson, l'emblema di a tutto reality, la concorrente più furba ed attraente che Alejandro avesse mai avuto la fortuna - o la sfortuna, a seconda dei punti di vista - di incontrare. Quella stessa donna che, senza cuore, non perdeva mai occasione per incastrarlo e deriderlo, ora chiedeva, con preoccupazione evidente nei suoi bellissimi occhi grigi, dove lui fosse.

Chris, come aveva sospettato, liquidò la faccenda come se non ne sapesse nulla e passò oltre, parlando della sfida che, a breve, i concorrenti avrebbero dovuto affrontare.

Alejandro, tuttavia, non riusciva a staccare gli occhi dalla figura di Heather, le braccia incrociate sul petto ed un sorrisetto che man mano, iniziava a prendere posto sul suo volto.
Allora, era così che stavano le cose. Non che avesse avuto dubbi, si vedeva da un miglio lontano che Heather fosse cotta di lui; solo, non si aspettava un intervento così immediato e sincero. 

E, a quanto pareva, non era finita lì;

Non appena Chris se ne andò, Heather si mise in ginocchio sul sedile, voltandosi verso Courtney e Gwen, una mano davanti alla bocca.
«Credete che stia bene?» la preoccupazione e l'ansia erano palpabili nella sua voce; tuttavia, non appena si rese conto di ciò che aveva appena detto, la calcolatrice si affrettò  a continuare: «Perché questo sarebbe un grosso vantaggio per... La nostra squadra!»

Gwen e Courtney, dal canto loro, non sembravano essersi accorte di nulla, ed iniziarono a parlare tra loro della strategia da adottare e di ricerche in merito a Jack Lo Squartatore, ignorando Heather quasi del tutto.

Alejandro riusciva quasi a vedere, attraverso lo schermo, le rotelle del cervello della giovane asiatica girare e girare, incontrollate, alla ricerca di una spiegazione. 
Alla fine proruppe: 
«E se invece cercassimo Alejandro?» fece, e al latino mancò un battito. Il suo cuore prese a battere all'impazzata, come non aveva mai fatto, ed un sorriso spontaneo gli occupò il bel viso. Fortuna che era solo, altrimenti avrebbe dovuto sorbirsi le prese in giro dei suoi compagni. 

Intanto, Heather aveva aggiunto: «...Magari per scoprire se tutto questo è un suo complotto o se...»

Oh, Heather, non potevi trovare una scusa più azzeccata ed al contempo banale.

«Che ci pensino loro.» rispose seccamente Courtney,
incrociando le braccia al petto; dopodichè riprese a parlare con Gwen, come se niente fosse.

Alejandro, intanto, non riusciva a credere a ciò a cui aveva appena assistito; quando mai aveva visto, sul volto di quella splendida calcolatrice, qualcosa di lontanamente simile alla preoccupazione con cui aveva pronunciato quelle piccole, banali frasi, che però avevano avuto, per lui, un effetto immediato: 
Ora, aveva la piena consapevolezza che Heather ci tenesse a lui. 
E la cosa non avrebbe dovuto sorprenderlo: sapeva che era affascinante e di bell'aspetto, il classico bad boy a cui tutte le ragazze aspirano; doveva solo ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto, e basta. 
Ma Heather... Lei aveva il potere di mandare all'aria tutti i suoi piani, solo parlando; 
Gli faceva provare delle sensazioni che nessuna donna, finora, gli aveva fatto provare. 
E la cosa era alquanto assurda, poiché Alejandro Burromuerto non era in grado di provare sentimenti, né tantomeno qualcosa di lontanamente simile all'amore. 
"L'amore è una debolezza" si diceva sempre, quando gli toccava conquistare una bella fanciulla. 
E lui ci aveva sempre creduto, a quella frase. E non aveva nessuna intenzione di essere l'ennesima vittima di Heather Wilson.
Era soltanto strategia, doveva solo continuare a fare il lavoro sporco, come aveva sempre fatto. 

Lo avrebbe vinto lui, quel milione.

Ma, nonostante le sue "buone intenzioni", non avrebbe potuto negare ancora a lungo l'evidenza, l'attrazione che provava per quella donna. Era come un filo invisibile e fastidioso, di quelli di cui è impossibile liberarsi. 

Il ragazzo scosse la testa a quegli assurdi pensieri, e riprese a guardare lo show, gli occhi  freddi e distaccati.

                 *** 

Quando Heather venne catturata, Alejandro fu quasi tentato di gioire in un modo decisamente poco consono alla situazione, ma si trattenne; 
Vide l'attore che aveva interpretato Jack - non sapeva ancora chi fosse -  gettare malamente il sacco con cui aveva rapito la ragazza sul pavimento sottostante: questa, imprecando ad alta voce, si dimenò, cercando una via di fuga; 
Alejandro dovette combattere con tutte le sue forze per non correre da lei e aiutarla. 

Alla fine, dopo quelli che parvero secoli, Heather fece capolino dal sacco, alzandosi furiosa e spolverandosi i vestiti. 
«Ma che diavolo! Lo giuro, prima o poi Chris lo faccio fuori!» gridò, stringendo i pugni.  
Intanto, Cody, Sierra ed Alejandro la fissavano senza dire nulla.
Sentendosi osservata, la Calcolatrice alzò lo sguardo sullo sfigato e la fangirl, guardandoli con nient'altro che indifferenza, pura e semplice. 
Poi però, quando i suoi occhi, scuri come la pece, si posarono su di lui, un guizzo di sollievo sembrò illuminarle le pupille. Ma fu solo un attimo. 

«Beh? Volete restare lí fermi come dei fottuti birilli?!» fece quindi la giovane, incrociando le braccia al petto.

Cody la guardò, cercando di parlare, nonostante Sierra lo tenesse incollato a lei quasi come se fosse una seconda pelle.
«In realtà noi staremmo... Guardando la puntata da questo.» Ed indicò lo schermo attraverso il quale si udiva la voce di Chris. 

Heather fece qualche passo in avanti, fissando lo schermo, le braccia incrociate e la solita espressione corrugata in volto.
Alejandro la trovò assolutamente adorabile.
Non poteva più resistere. Doveva fare la sua mossa.

«Sai Heather...» fece quindi, avvicinandosi cautamente a lei. 
La ragazza sussultò impercettibilmente, irrigidendosi. A quella vista, Alejandro sorrise. «Io sono qui da tantissimo tempo e... Ho visto tutto ciò che tu e la tua squadra avete fatto. Molto carino quel pullman a due piani, non trovi anche tu?» fece, con la voce più innocente che fosse riuscito ad assumere.

Heather, inizialmente, parve confusa: «Ma di cosa stai...» 
Poi sbarrò gli occhi e sbiancò di colpo, stringendo le dita intorno alle braccia, finché le nocche non divennero bianche. Sembrava essersi pietrificata sul posto. 

«Oh sì, ho visto tutto.» disse Alejandro, sorridendo come non mai nel vederla così spaesata. «E devo dire che sono onorato del fatto che tu ti preoccupi così tanto per me.» le sussurrò all'orecchio, e la calcolatrice rabbrividì violentemente. 
Era come immobilizzata.
Alla fine, dopo quelli che parvero secoli, si decise a ribattere, voltandosi verso il suo nemico e puntandogli il dito contro: «Io non mi preoccuperei mai per uno come te! È già tanto che ti parlo, razza di idiota! Volevo solo essere certa che tutto questo non fosse solo...»

«...uno dei miei stupidi complotti, blah blah blah. » finì per lei Alejandro, alzando gli occhi al cielo; dopodichè si guardò intorno, assicurandosi che Sierra e Cody fossero intenti a guardare lo schermo, prima di rivolgersi ad Heather: 
«Smettila di negarlo, Heather. Sei cotta di me.»

La ragazza alzò un sopracciglio, alzando gli occhi al cielo: «Non sono Bridgette o Leshawna, ti ricordo. Non cado ai tuoi piedi tanto facilmente.» 

«Oh, certo che no.» Alejandro sorrise, alzandole il mento con un dito. Heather lo guardò con aria di sfida, per nulla intenzionata a perdere quella battaglia. «Tu sei diversa, non è così?» 

«Esattamente. Non riuscirai a sconfiggermi, Burromuerto. Mai.»

Il sorriso del giovane, a quelle parole, non fece altro che allargarsi.
«Beh, non sei preoccupato? Nemmeno un po?!» fece Heather, irritata da quel comportamento. 

Alejandro scosse la testa, divertito.
«Più che altro, sono impressionato.»
«Impressionato?»
«oh sì» la guardò dall'alto in basso, quasi a volerla spogliare con gli occhi, ed Heather si strinse le braccia intorno al corpo in un gesto quasi istintivo. Come se volesse proteggersi dallo sguardo che le stava rivolgendo il giovane.
«Sai Heather, non ho mai avuto il piacere di incontrare una ragazza così forte e determinata come te.» disse, avvicinandosi a lei.
Heather, istintivamente, indietreggiò, fino a sbattere la schiena contro il muro; si guardò freneticamente intorno, incontrando con lo sguardo le figure di Sierra e Cody, poco distanti, intenti a guardare la puntata, tifando per la loro squadra. 
Intanto, Alejandro aveva appoggiato un braccio ai lati della testa della giovane, guardandola profondamente negli occhi, con quell'aria da predatore che da sempre lo aveva caratterizzato: 

Ma Heather non aveva alcuna intenzione di essere la sua vittima.

«E con questo dove vorresti arrivare?» sussurrò quindi la giovane, con aria di sfida.

Alejandro ghignò, portando il viso a pochi centimetri dal suo.
Heather si perse per qualche secondo in quegli occhi che sembravano smeraldi, ma si riprese in fretta; scosse la testa, alzando il mento e fissandolo fiera. 

«Sai dove voglio arrivare, chica.» sussurrò di rimando il giovane, alzandole il mento con un dito. Dopodiché si avvicinò a lei, fino ad avere le labbra ad un soffio dalle sue. Heather voleva muoversi, scappare, fare qualcosa, ma era come paralizzata! 

Quando le labbra di Alejandro stavano per sfiorare le sue, il ragazzo bisbigliò: 

«Sarà un piacere sconfiggerti alla finale, mi amor» 

All'improvviso, Heather riuscì a liberare il respiro, che non si era resa nemmeno conto di aver trattenuto. Fissò con gli occhi sbarrati il ragazzo davanti a lei che, come se nulla fosse, si era voltato ed era scomparso dalla sua vista, raggiungendo Sierra e Cody. 

Le ci volle un attimo per realizzare cos'era appena accaduto. 
Si era lasciata abbindolare. Cosa che si era ripromessa di non fare mai e poi mai. 
Con lo sguardo che ardeva di odio - e forse, di qualcos'altro - la giovane fissò l'unico concorrente che avesse mai saputo tenerle testa fino a quel giorno. Alejandro. Quel nome le rimbombava nella mente come un tamburo, fino a farle stringere i pugni, in preda alla rabbia e al fastidio.

Gliel'avrebbe fatta pagare. 

Oh sì, la finale era molto, molto vicina. 

Avrebbe avuto la sua vendetta. 

Era lei, la vera e sola Predatrice.
   
 
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