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Autore: Roby_chan_    16/09/2016    2 recensioni
Ohayo minna!
FanFicition partecipante la LoRies's Day indetto dal forum FairyPiece
Dal testo:
-Va tutto bene, Leo- a quelle parole, pronunciate quasi in un sussurro, al leone si strinse il cuore.
Come era potuta precipitare tanto la situazione? Come era potuto accadere?
Spero di avervi incuriosito, buona lettura ^.^
Roby-chan
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries, Loke, Lucy Heartphilia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quelle parole che non sono mie
 
-Aries, come ti senti?- la voce preoccupata del leone fece sobbalzare la rosa, accasciata al suolo dolorante.
La mano a tenersi il braccio sinistro, i vestiti bruciacchiati e strappati, i capelli in disordine e dei rivoli di sangue che scendevano dalla gamba destra. Per non parlare poi della ferita all’addome, insieme a vari lividi sul corpo e alle macchie di sangue rappreso sul suo volto, sempre così candido e puro.
-Va tutto bene, Leo- a quelle parole, pronunciate quasi in un sussurro, al leone si strinse il cuore.
Come era potuta precipitare tanto la situazione? Come era potuto accadere?
-Apriti portale dell’ariete, Aries!- Lucy aveva evocato la ragazza per sconfiggere il nemico di fronte a lei. La missione prevedeva di catturarlo e assicurarlo alla giustizia. La bionda era andata in missione da sola per quella volta, visto che le servivano assolutamente i soldi per l’affitto e, se ci fosse stato anche Natsu, li avrebbe potuti vedere solo dal binocolo. Era sicura di aver scelto un lavoro abbastanza semplice, alla sua portata. Eppure c’era qualcosa che non quadrava…
Lucy l’aveva supposto, eppure si era detta che si stava solo facendo impressionare. Il ladro continuava a tenersi a distanza, scansando i colpi di Aries, ma non accennando minimamente né a fuggire, né a contrattaccare. Sembrava che stesse aspettando qualcuno…
O forse stava solo attendendo che lei si stancasse per passare all’azione? Meglio chiamare un altro spirito stellare, altrimenti il tutto si sarebbe potuto prolungare troppo. –Apriti portale del leone, Leo!- Il leone giunse, accompagnato da un’accecante luce dorata che si dissolse in pochi secondi.
-Mi hai chiamato, Lucy?- chiese il biondo, rivolgendo la sua attenzione alla sua padrona, mentre Aries arrossiva lievemente.
-Loki, aiuta Aries!- gli disse la maga, rivolgendo la sua attenzione al nemico davanti a sé.
-E’ bello lavorare insieme, Aries- disse il biondo, lanciandole una veloce occhiata.
-Sumimasee- pronunciò mortificata la ragazza, portandosi una mano al mento e stringendosi nelle spalle, mentre il rossore aumentava. Quando si comportava così era inevitabile per lui pensare a quanto fosse adorabile, ma soprattutto a quanto fosse orgoglioso di lei, vedendola combattere senza timori o troppa timidezza.
-Bene, sarà un gioco da ragazzi- aggiunse il leone serio, aggiustandosi gli occhiali e scattando in un attimo in avanti per  sferrare il primo colpo. Lui non era come Aries, lui era specializzato nel combattimento ravvicinato.
Si buttò addosso al ladro, ma quello parò il colpo senza particolari sforzi, cosa che stupì il biondo. Sembrava abbastanza debole come avversario, ma forse si era sbagliato…
Un sorriso sinistro comparve all’improvviso sul volto dell’uomo. Brutto, brutto segno…
E in un attimo il leone intuì il suo piano. Come aveva potuto non accorgersene?
Si voltò di scatto verso Lucy. –Atten…- ma le parole gli morirono in gola a quella vista. Qual’era il miglior modo di sconfiggere due spiriti stellari, se non attaccare il loro evocatore?
Ma ciò che gli si presentò davanti fu tutt’altra scena. Qualcosa di inaspettato. Aries si era accorta prima di lui del pericolo e aveva fatto da scudo a Lucy, ma non era stata abbastanza veloce da evocare le sue nuvole di lana, per cui tutto il colpo l’aveva attutito con il proprio corpo.
-Aries!-urlarono all’unisono i due maghi di Fairy Tail.
La rosa si teneva dolorante l’addome, dove era stata colpita e dal quale si poteva notare una grossa bruciatura che deturpava la sua pelle bianca e liscia.
-Eh no, bello mio- una voce lasciva lo bloccò dallo scattare nella direzione dell’ariete. –Tu sei il mio avversario- continuò l’uomo che gli si era posto di fronte.
Il leone digrignò i denti.
-Aries, chiusura del…- iniziò a dire Lucy, volendo riportarla nel suo mondo per evitare di danneggiarla ulteriormente.
-No, Lucy-san!- l’aveva però fermata lei con una determinazione che stupì entrambi.
-Aries, lascia che evochi un altro spirito, sei ferita- insisté la maga degli spiriti stellari, trovandosi subito in accordo con il leone, che non voleva vederla soffrire ancora per colpa di un suo errore.
-No, Lucy-san è troppo stanca per riuscire a evocare un nuovo spirito, sumimasee- pronunciò seria la rosa. In effetti non aveva tutti i torti… la battaglia era durata parecchio e, anche se non sembrava, il potere magico di Lucy doveva essere molto basso.
-Lasciate che continui a combattere- riprese, dopo qualche attimo –Ce la posso ancora fare, sumimasee- aggiunse decisa, guardando prima Lucy e poi Leo, come se stesse cercando anche il suo permesso.
Da quando non vedeva il suo sguardo così determinato? Da quanto non la vedeva così sicura di sé? Sapeva che poteva fidarsi di lei.
L’espressione del leone, inizialmente sorpresa, lasciò posto ad una più decisa. Il leone acconsentì con il capo, così come Lucy, che prese in mano la sua frusta per combattere anche lei.
Lo scontro continuò ancora a lungo. Il ladro e i compagni che aveva chiamato si erano rivelati essere dei maghi e, doveva ammetterlo, non erano affatto deboli.
Aries fu colpita diverse volte, ma non si arrese, sconfiggendo due dei sei nemici. Purtroppo però la sua esperienza in battaglia era molto inferiore a quella del leone e così, in un ultimo –Sumimasee- detto a fior di labbra, a malincuore fu costretta a scomparire. Ovviamente nessuno dei due era arrabbiato con lei per ciò, anzi, erano più che altro sollevati di sapere che così non sarebbe stata ferita ulteriormente. Aries aveva fatto un ottimo lavoro. Del resto potevano occuparsi lui e Lucy.
La battaglia terminò pochi minuti più tardi, grazie all’impegno maggiore del leone, che aveva usato tutto il suo potere per poter chiudere in fretta quel combattimento, preoccupato terribilmente per la rosa. Voleva subito raggiungerla.
-Loki, vai da lei- gli aveva detto Lucy. –Qui me ne occupo io- aveva aggiunto poi, tirando fuori dalla borsa delle manette anti magia che gli aveva affidato il cliente. Più di un paio, perché non si poteva mai sapere.
-Ringraziala e…
Sospirò, già sapendo che non voleva farlo preoccupare. -D'accordo- acconsentì, fingendo di crederle -Ma sarà meglio pulire e medicare quelle ferite- pronunciò poi il biondo, ottenendo il consenso dell'altra.
Presa una cassetta di primo soccorso, iniziò a medicarla. Ma ad ogni tocco del leone sulla sua pelle, l'ariete tremava. Non sapeva nemmeno lei se per la delicatezza di quei tocchi così dolci, o il lancinante dolore che la pervadeva.
Nonostante ciò, entrambi rimasero in puro silenzio durante tutta l'operazione, ognuno immerso nei propri pensieri.
Cos'era quella strana sensazione alla bocca dello stomaco? Non era il solito imbarazzo. Sapeva che le sue guance si erano tinte di un rosso acceso, eppure le sembrava che il fuoco le scorresse nelle vene. Questa strana sensazione la pervadeva solo quando era vicina al leone, e ancora di più quando i due si toccavano o anche solo sfioravano accidentalmente.  Ma quella volta sentiva che c'era ancora qualcosa di diverso... Le calde mani di Leo l'accarezzavano piano laddove si stava occupando delle ferite e... non era una brutta sensazione. Ripensò poi allo scontro... quella voglia di combattere di poco prima... non era solo perché voleva aiutare Lucy, no, c'era qualcos'altro... voleva mostrarsi forte ai suoi occhi, a quelli del leone. Voleva fargli capire che non era più così debole come in passato, che non era necessario che si preoccupasse tanto, eppure era proprio quando lo faceva, che le si scaldava il cuore. Tuttavia ancora non capiva appieno quel sentimento che stava lentamente sbocciando in lei...
D'altro canto, però, il leone era preso da tutt'altri pensieri. Lui sapeva cosa provava per Aries, tuttavia aveva sempre mantenuto le distanze per evitare di ferirla.
Che sciocchezza. Era stato solo per un suo errore, l'ennesimo, se adesso la ragazza più importante per lui si ritrovava con il corpo dolorante e pieno di lividi e ferite. Doveva stare più attento, avrebbe dovuto capire meglio la situazione...
Inconsapevolmente strinse più forte la fasciatura che le stava facendo al braccio.
-A-ahi- scappò un sussurro all'altra, che fece una piccola smorfia di dolore.
-S-scusa- il biondo sobbalzò, allentando subito la medicazione. Ma che stava combinando? Si era ulteriormente distratto e le aveva provocato altro dolore. Il suo sguardo si fece più duro. Era arrabbiato. Sì, era arrabbiato con sè stesso.
-N-non fa nulla, Leo -la voce candida e tremante dell'Ariete lo riportarono ad alzare lo sguardo per vederla in volto. Aveva le guance lievemente arrossate e un'espressione... felice.
Perché era felice?
-Grazie per tutto, sumimasee- aggiunse l'altra, mettendogli la mano fasciata tra i capelli e accarezzandoglieli. Lo stupore più completo si dipinse sul volto dell'altro, insieme ad un leggero rossore. Era bellissima...
I suoi occhi color caramello si erano incatenati ai suoi ametista, dalle mille e più sfaccettature. Le labbra rosse e piene, le guance arrossate... il cuore forte del leone sembrò quasi perdere un battito,  per poi ricominciare a martellargli furioso nel petto. Come avrebbe voluto che il tempo si fermasse in quel momento, per contemplare ancora la sua bellezza...
Pochi secondi dopo però Aries si rese conto di ciò che stava facendo, ritirando subito la mano per riportarla al mento e distogliere lo sguardo, ancora più rossa di prima. Ma che stava combinando? Perché lo aveva toccato? Quello non era da lei... eppure in fondo non era stato così male.
Anche l'altro si riscosse ai suoi movimenti, tornando in silenzio a fasciarle anche l'ultimo pezzo di gamba, nascondendo il suo rossore. Mai gli era capitato di provare sentimenti tanto forti per una ragazza, nè tantomeno era mai stato così imbarazzato. Il suo cuore sembrava aver messo le ali e preso il volo.
-Sumumasee- ripetè ancora lei, in uno stato di confusione.
Il leone non rispose, ma quando finì la medicazione, finalmente si alzò.
-Adesso è meglio se vai a riposati - le consigliò lui, aiutandola a rimettersi in piedi, con espressione stanca. Anche lui aveva combattuto, era ovvio che entrambi fossero sfiniti e avessero bisogno di riposo.
-Vuoi che ti accompagni?- chiese poi, alzando un sopracciglio.
-Mh mh- scosse la testa l'ariete. -Posso farcela da sola, grazie Leo, sumimasee -gli rispose l'altra in un timido sorriso.
-D'accordo -annui il biondo, leggermente sovrappensiero. Poteva lasciarla veramente andare? Bhè, in fondo nel mondo degli spiriti non correva pericoli.
-Ah, un'ultima cosa, Aries- la richiamò infine il leone. C'era un'altra cosa che doveva dirle -Lucy ti ringrazia per il tuo aiuto e ha detto che ti lascerà abbastanza tempo per riprenderti- pronunciò il leone -e...- aggiunse poi, fermandosi per un secondo.
-...e dille che le lascerò il tempo per riprendersi- disse Lucy, prima che il leone annuisse in un sorriso stanco per poi scomparire.
La rosa rimase curiosa, in attesa che proseguisse. -...e ha detto che sei diventata davvero forte- aggiunse con un sorriso stanco. Quando Aries era diventata così forte? Non se ne era reso conto. Era cresciuta parecchio.
Le mise una mano tra i capelli, scompigliandole appena quei ciuffi rosa, già arruffati per la battaglia.
E così si voltò e si allontanò con le mani in tasca e un sorriso sul volto. Sì, era davvero orgoglioso di lei, della sua dolce Aries.
L'ariete rimase con gli occhi sgranati, immobile, per qualche secondo, portandosi poi una mano alla testa, laddove il leone l'aveva toccata per l'ultima volta. Abbassò poi il capo, mentre le guance le si imporporavano nuovamente e la consapevolezza di quelle parole e quel gesto la pervase. Un dolce e felice sorriso le incorniciò il volto.
A quel punto anche lei si girò per ritornare nella sua casa, consapevole però che le ultime parole del ragazzo  non fossero di Lucy, ma di Leo, del suo Leo.
E fu così che i sentimenti del leone e dell'Ariete si rafforzarono ulteriormente. Nel cuore di entrambi la speranza che, chissà, in un futuro non troppo lontano, avrebbero sentito i dolci tocchi dell'altro in un contesto diverso.
 




Nda:
bhè, che ve ne pare?
E' la prima volta che scrivo su questa coppia e non sono molto sicura di aver centrato i caratteri dei due personaggi >.<
Ringrazio però Annapis che mi ha invitata a questa iniziativa su questa coppia di cui si parla poco o niente sul fandom.
Spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate ;)
e buon Lories'day a tutti! Alla prossima, Roby-chan
   
 
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