Kite se ne rimaneva seduto a gambe incrociate sulla sedia di legno, con lo sguardo fisso sul tavolo davanti a se.
Sentiva il cuore battergli frenetico nel petto ad un ritmo anormale.
Dall' altro lato del tavolo c'era Reginald che lo squadrava con intensità, il biondo poteva sentire i suoi occhi studiarlo, leggerlo e cị non faceva che alimentare il suo plateale imbarazzo.
Maledisse mentalmente la sorella di Reginald che se n'era andata a fare shopping, lasciandoli a casa da soli.
Stava nettamente sudando, poteva percepire ogni secondo passare, scorrendo ad una lentezza inconcepibile.
-Dunque? Per quale motivo mi hai chiesto di venire qui?- chiese dunque il cacciatore di numeri, riuscendo finalmente a decidersi a parlare e su che cosa.