Il lunedì, primo giorno della settimana era considerato dai Babilonesi come ''Il giorno della luna''. Per Lavinia, invece, era l'inizio di una lunga settimana di lavoro all'agenzia di moda Elite. Il clima che accolse la ragazza, nel suo arrivo dentro alla filiale era, come sempre, pari a quello di un formicaio ^_ ricevere i propri colleghi con cortesia si rivelava un'impresa ardua e il ritardo poteva, facilmente, essere sinonimo di licenziamento. Lavinia si accontentava dunque di sfoggiare un sorriso, ricambiatole dai peculiari compagni di lavoro, continuando a camminare con passo veloce. La giovane mutante cercava di farsi strada in mezzo ai lavoratori agitati, la sua forma slanciata le avrebbe permesso di passare facilmente in quei minuti spazi tra una persona e l'altra, se non fosse stato per il mocaccino pieno fino all'orlo, minaccia perenne del suo nuovo completo Jimmy Choo. I suoi stivaletti marroni a 1295 euro le soffocavano gambe e piedi dando l'illusione, di fondersi con la pelle ed il loro tacco, rivestito in camoscio, contribuiva a torturare il tallone oltre che a rendere l'equilibrio precario. Lavinia raggiunse l'ascensore tirando un sospiro di sollievo. Forse avrebbe potuto assaporare la bevanda caffeinata e approfittare di qualche secondo di quiete prima che le porte dell'impianto si fossero aperte su un livello caotico, facendole rimbombare la testa come una campana, reso ancora più rumoroso da Antonio; lo stilista personale delle modelle. Lavinia individuò rapidamente la posizione del gallo mutante - non che passasse inosservato, la voce sovrastava, largamente, la bassa statura dell'individuo che la portava. La modella non fu sorpresa nel notare che il bersaglio del chiassoso stilista era, per l'ennesima volta, Karai. Lavinia alzò gli occhi al cielo, prima di gettare il bicchiere di carta nel cesto dei rifiuti e avvicinarsi ai due collaboratori di lavoro, cercando di scoprire le ragioni di tanta animosità di prima mattina.

Spero per lui che il motivo sia ottimo

Pensò il rettile mutante.

« Ti giuro Antonio, sarò pronta per la sfilata! » Affermò la modella umana mentre cercava di sollevare, con fare maldestro, la cerniera della sua maglietta.

« Certo, sempre che tu non faccia un'altro salto per il buffet. Espresse, sarcasticamente, il gallo. Mi stai prendendo per il culo Karai? Credi che questo sia un gioco?

- No, io... Cercò di difendersi l'interrogata, prima di essere interrotta dal suo inquisitore.

- Ti avverto signorina, se devo rimpiazzarti sulla passerella è per sempre! Il pubblico non viene a vedere un'elefante! ... »

« Se è per questo gli spettatori non apprezzano neanche le modelle che piangono, si intromise Lavinia, e poi stai solo strafando Antonio, come al solito »

La varanidae abbassò la zip della cannottiera dell'amica, con uno strattone, prima di rialzarla tranquillamente.

« Vedi? La lampo era rimasta incastrata nella stoffa, niente di preoccupante » Rassicurò il rettile mutante, guadagnadosi un sorriso di ringraziamento da parte della collega mora. Antonio incrociò le braccia, ignorando Karai e spostando tutta la sua attenzione su Lavinia.

« Sei in ritardo tesoro, essere il miglior prodotto della compagnia ha i suoi vantaggi vero? »

Disse scherzosamente l'uccello. La varanus soppresse la voglia di far ingoiare l'osservazione all'alpha, limitandosi a sfoggiare un sorriso, apparentemente, amichevole.

« Beh, sai com'è, le belle donne si fanno attendere.

- Già, spero comunque che sarai puntuale questa sera.

- Certo, non mancherei per niente al mondo, ora scusami ma, io e Karai dobbiamo andare alla sala del trucco »

Aggiunse Lavinia, spingendo la collega verso il corridoio.