Non sono una guerriera
Non
riuscii a capire il motivo di quella trasformazione improvvisa.
Perché
avevano scelto me come nuova guerriera Sailor? Non sono mai stata una
tipa coraggiosa e mai lo sarei diventata.
La
voce diceva il contrario.
«Deve
esserci un errore - parlai alla voce - non posso essere io.»
Nessuno
rispose.
«Insomma,
guardami! Sono una pappamolla, me la faccio sempre sotto dalla paura.
Non posso diventare una guerriera Sailor, non sono in grado.»
Parlai
al vento. Non potevo accettare questo dono.
Quel
braccialetto con le perle viole azzurre, le più grandi erano
attaccate al mio fiocco.
Perché
io e non un'altra ragazza?
Non
facevo altro che pensarci.
«Qualcuno
può rispondermi?»
Nessuno
rispose.
Mi sedetti a capo del mio letto e nascosi il viso tra le mani.
***
Il
giorno seguente, incontrai Rei.
Lei
mi sorrideva, io non osai ricambiare.
Vedendomi
giù di morale, si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla in segno
d'affetto.
«Qualcosa
non va, Lisa?»
Non
potevo dirle la verità. Sicuramente non mi avrebbe capita.
«Niente,
Rei. È tutto a posto.» feci un sorrisetto con due occhi lucidi.
Mi
allontanai da lei dandole le spalle.
Vidi
le due grandi perle del mio braccialetto illuminarsi. Non sapevo cosa
significasse quel bagliore.
Decisi
di ignorarlo.
«Aspetta,
Lisa.»
Rea
mi venne incontro e si avvicinò.
«Vedo
un bagliore provenire da te. Che cos'è?»
Nascosi
il polso destro dietro la schiena. Il bagliore si fece più intenso.
«Niente.»
«Lisa,
mi stai nascondendo qualcosa?»
«No,
non nasconderei nulla a nessuno.»
«Allora,
dimmi da dove viene quella luce.»
Era
sul punto di farmi parlare con le maniere forti. La curiosità di Rei
era indescrivibile.
L'unica
cosa da fare era parlare.
M'inginocchiai
davanti a lei piangendo nascondendo il viso, lei vide il mio
braccialetto luminoso e rimase di stucco.
Si
abbassò lentamente verso di me e mi tolse le mani da davanti la
faccia, la guardai col trucco colato.
«Tu
sei la seconda guerriera Sailor della galassia Andromeda?»
Aveva
capito chi ero. Nella mia seconda forma.
Feci
un cenno con la testa.
«Come
fai a saperlo?»
«Io
sono una Sailor di questo pianeta, sono Sailor Mars.»
Avevo
già sentito parlare delle guerriere Sailor di questa galassia.
Cinque guerriere pronte a difendere la Terra, a sacrificare le loro
vite per il bene dell'universo e dell'umanità.
Ero
diventata una di loro.
«Non
dovrei avere questo braccialetto legato al polso - dissi con aria
pessimista - ma quella voce ha detto che devo farlo.»
«Quale
voce, scusa?»
Mi
guardò dubbiosa.
«Non
so chi fosse, ma mi disse che potevo essere una di voi.»
«Lo
sei.»
«No,
non lo sono.»
La
guardai con occhi pieni di lacrime.
«Non
sono una guerriera, Rei.»
Mi
guardò con occhi nuovi.
Credeva
non avessi detto una frase del genere, non ero una pessimista anzi,
vedevo il mondo come un grande campo di battaglia.
Si
chiese perché, in quel momento, dissi quella frase da pessimisti.
Quasi
non ci credeva.
«Non
dire così, Lisa - disse - sei una ragazza coraggiosa e adorabile. Se
ti hanno scelta come guerriera Sailor ci sarà un motivo.»
«È
proprio quello che non riesco a capire.»
Vidi Usagi da lontano. Chiacchierava con Makoto e Ami, ridacchiavano e
scherzavano tra loro.
Anche
loro erano guerriere Sailor?
«Hey,
Rei!»
Ami
la salutò agitando il braccio a pochi metri da noi. Lei ricambiò
con un piccolo movimento della testa.
Entrambe
ci vennero incontro e ci salutarono con educazione.
Poi Usagi mi guardò avvilita, si chiese il perché.
«È
una lunga storia, Usagi.» risposi con un piccolo sorriso, quasi
invisibile.
«Che
ne dite se ne parliamo durante il cammino? Mancano venti minuti al
suono della campanella.» propose Ami.
Tutte
noi la seguimmo sorridenti. Tranne me.
***
Angolo autrice
Ciao, belli de Gloria!
Lo so, il capitolo è estremamente in ritardo.
La scorsa settimana ero impegnatissima e non sono riuscita a pubblicare in tempo il capitolo.
Mi dispiace, voi che lo aspettavate dalla scorsa settimana.
Il prossimo capitolo sarà un po' più lungo del solito. Promesso! ^.^
Alla prossima e... Kawaii a tutti!
- Gloria -