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Autore: Eternity_Hook    17/09/2016    4 recensioni
La sete bruciava insistente nella sua gola, mentre se ne stava accasciato contro la porta del bagno.
Mika non voleva chiedere a Yuu di poter bere il suo sangue un altra volta.
La prima era stata abbastanza umiliante e l' aveva completato.
L' aveva reso un vampiro sotto ogni lato, cosa che rendeva la sua sete e il suo dolore dieci volte più forti di come quando era solo a metà.
Sentiva come una fiamma in gola che gliela consimava, che lo divorava dall' interno, rendendolo schiavo di tale emozione.
Si morse il labbro, pregando internamente che almeno un minimo di quella sofferenza scomparisse.
Se non beveva, sarebbe sicuramente morto, ma la cosa non lo preoccupava
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mikaela Hyakuya, Yūichirō Hyakuya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Mi fido di te

Serie : Owari No Seraph

Genere: Yaoi

Ship: Mikayuu

Tema: morsi

Richiesta da: Althear_River (wattpad)

Parole: 1111

Ratings : arancione

~Ω~

La sete bruciava insistente nella sua gola, mentre se ne stava accasciato contro la porta del bagno.
Mika non voleva chiedere a Yuu di poter bere il suo sangue un altra volta.
La prima era stata abbastanza umiliante e l' aveva completato.
L' aveva reso un vampiro sotto ogni lato, cosa che rendeva la sua sete e il suo dolore dieci volte più forti di come quando era solo a metà.
Sentiva come una fiamma in gola che gliela consimava, che lo divorava dall' interno, rendendolo schiavo di tale emozione.
Si morse il labbro, pregando internamente che almeno un minimo di quella sofferenza scomparisse.
Se non beveva, sarebbe sicuramente morto, ma la cosa non lo preoccupava.
La morte per lui sarebbe stata un sollievo, dopo tutto quello che gli era capitato.
Non voleva vivere così, era un mostro, assetato di sangue, pronto a spegnere una vita solo per placare un proprio pretesto.
Voleva piangere dalla rabbia e dalla frustrazione.
Tanti altri sarebbero stati felici di tale dono... allora perché lui ? Perché lui doveva essere un vampiro, quando tutto quello che voleva era stare con la sua famiglia che si era a fatica costruito, senza doversi vergognare e nascondere quando nella sua testa iniziava a sentire quasi una voce che gli ordinava di mordere ogni singola persona presente nella stanza e ucciderla?
Che situazione insensata era quella ?
Yuu e gli altri, infatti, erano nella stanza infondo al corridoio e lui poteva sentire il richiamo del liquido che scorreva nelle loro vene.
Lo chiamava, insisteva perché lui lo seguisse.
Chiuse gli occhi, stringendo le gambe tra le braccia, affondando la testa su di esse.
Rimase immobile, preso ogni tanto da fremiti sconnessi.
Il desiderio di vomitare era presente, insieme a tutto quel caos che giocava con la sua mente.
Si costrinse a raggiungere il water, strisciando, pensando alle riserve di 0 positivo che avevano preso da un ospedale circa un mese o due prima.
Erano esaurite, vuote, tutte.
Non ve n'era nemmeno una con una singola goccia di sangue.
Si contorse, vomitando il proprio nel water, stringendo i denti e cercando di concentrarsi su qualsiasi cosa che non lo facesse pensare alla stanza dove vi era Yuu.
Era assetato, voleva solo affondare i denti in un corpo.
E l' altra stanza ne era piena
Una parte del suo cervello, quella alimentata dalla fame, voleva alzarsi, aprire la porta, raggiungere la stanza e uccidere tutti prima che qualcuno potesse accorgersi di star morendo, come Ferid aveva fatto con i suoi fratellini e le sue sorelline dell'orfanotrofio.
Scosse il capo con forza, cancellando totalmente quell'idea.
Si sarebbe infilato un arma demoniaca nello stomaco piuttosto che fare una cosa del genere.
Doveva rimanere lucido e pensare a qualcosa che gli impedisse di avere idee da mostro assassino.
L'unica cosa che gli aleggió nella mente era Yuu.
L' unica cosa che gli venne in testa da pensare fu lui che lo dissanguava, goccia per goccia.
Si coprí la bocca istintivamente con le mani, sentendo i canini tenderglisi.
La parola "sangue" non smetteva di sbattergli nella testa, picchiando così intensamente da fargli male e da rimbombare senza un attimo di tregua.
Ancora pochi secondi e il biondo sentiva che sarebbe esploso.
Non ne poteva più, era decisamente troppo.
Sussultó quando, proprio in quel momento, udì la sua voce dietro alla porta.
-Mika, ehi, tutto bene? É da un po' che sei lá dentro-
Il biondo spalancó gli occhi color cremisi, sentendo la richiesta di sangue diventare sempre più forte, al punto tale che sembrava gli si spellasse l'interno della gola.
Non riusciva a rispondere, non trovava le parole per mandarlo via senza farlo insospettire e perlopiù la tentazione di aprire la porta e bere il suo sangue era troppo estesa.
-Tran... tranquillo, torna pure dagli altri- sussurró, stringendo il tappeto tra le dita, mandando giú un groppo alla gola, mentre le lacrime stavano per uscire.
-Mika- inizió il corvino, notando il tentennamento del suo tono di voce -Non é così, non va tutto bene, vero?-
Le lacrime non smettevano di scendere un solo secondo, appannandogli la vista, mentre tutte le immagini di lui che lo uccideva offuscavano la sua mente, confondendolo
-Và... và via- la voce gli uscí come un sibilo soffocato e indistinto.
Le fiamme della sete lo stavano consumando, iniziando ad avvolgergli perfino lo stomaco.
-Mika, sto entrando...-
-No! Vai via!- 
La testardaggine di Yuu ovviamente prevalse sull' ordine, portandolo ad aprire la porta e a chiuderla dietro di sé, assistendo al biondo accasciato al pavimento, con gli occhi quasi fuori dalle orbite e i canini decisamente molto pronunciati.
Aveva sete e come quella volta, quella in cui erano stati nel magazzino, vergognandosene, lo stava cacciando via dai suoi problemi.
Gli si avvicinó, sedendosi affianco a lui, slacciandosi i primi bottoni della camicia, mostrando il collo e parte dei pettorali.
Il vampiro lo guardó fisso, studiando la vena esposta del collo, quella da cui aveva bevuto la prima volta.
Voleva dissetarsi, cancellare quell'orribile sensazione che sembrava voler prendersi gioco di lui.
Aveva paura.
Paura di dissanguarlo come la parte assassina gli ordinava.
Paura di finire per ucciderlo, lasciando il suo cadavere solo una volta dopo che fosse stato solo un guscio vuoto.
Paura di non fermarsi.
-No... non posso! Non voglio! Io... ti ucciderei, lo so- prese un respiro, facendo scorrere le ultime lacrime -Non chiedermelo-
Yuu semplicemente prese il suo viso tra le mani, facendolo arrossire, per poi baciarlo.
Labbra contro labbra, quel contatto tra le bocche e le due lingue, più procedeva e più dava alla testa ad entrambi.
Si sentivano come liberi dalla gravità, liberi da un peso.
Mika sentiva ancora il desiderio del sangue, ma in maniera meno forte, come se quel bacio lo stesse dissetando.
Si ritrovó a godere della splendida  sensazione di felicità e sicurezza che quel rapporto riusciva ad infondere lui così facilmente.
Voleva vivere così, voleva appartenere a lui senza desiderare null'altro e voleva che anche Yuu gli appartenesse.
Baciarlo era afrodisiaco.
Quando interruppe il dolce contatto però, tutto sembrava quasi tornato come prima, la sete c'era, pressante, insistente.
Guardó gli occhi smeraldo di Yuu, lasciandosi cullare dalla dolcezza del suo sguardo.
-Su, bevi, so che non mi ucciderai, mi fido di te- slacciò un altro bottone, mostrando i pettorali in maniera completa.
Mika chiuse gli occhi e lo morse senza farselo dire due volte, affondando i canini nella vena, abbracciando il corvino, sentendo il sapore paradisiaco placargli la sete, scendendogli lentamente in gola.
Si staccó a breve, solo per lasciare un secondo morso sulla spalla, prelevando altro sangue.
Si fermó praticamente subito, per poi baciarlo per istinto, con le lacrime agli occhi

   
 
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