Passano su questi fili,
Ondate, impulsi,
Follie, paranoie.
Dal centro sino alle periferie.
Vedo formiche passare,
Stanche col le loro fatiche.
Sulle spalle portano libri,
Diari, fogli, cartine.
Seguo le loro orme.
Consumando le mie scarpe.
Studenti con le loro gambe,
Le loro menti colme di belle cose.
Irresponsabili amatori,
Senza protezioni.
Lingue su lingue,
Un po' come corpi su altri corpi.
Nudità poi, bella, troppa,
Novità candida.
Li vedo ballare, in quei buchi di locali.
Animarsi magari, davanti ha una cubista.
Per poi doversene andare a bocca asciutta.
Passano su questi fili,
Le loro vite strane, multicolori dello stesso dipinto,
O forse spettacolo quotidiano.