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Autore: _kid    04/05/2009    4 recensioni
Bert aveva visto Quinn spiumare selvaggiamente il piumino del suo letto solamente cinque volte nei lunghissimi quindici anni da cui si conoscevano, così quando entrando nella sua stanza lo trovò completamente assorto da questa produttiva attività, come si conviene ad un buon amico, si preoccupò.
-Quinn, cosa succede?- chiese allora al biondo seduto a gambe incrociate sul materasso, con il volto corrucciato che fissava la superficie del piumone alla ricerca di qualche altra piuma da condannare al suo destino.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bert McCracken, Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bert aveva visto Quinn spiumare selvaggiamente il piumino del suo letto solamente cinque volte nei lunghissimi quindici anni da cui si conoscevano, così quando entrando nella sua stanza lo trovò completamente assorto da questa produttiva attività, come si conviene ad un buon amico, si preoccupò.
-Quinn, cosa succede?- chiese allora al biondo seduto a gambe incrociate sul materasso, con il volto corrucciato che fissava la superficie del piumone alla ricerca di qualche altra piuma da condannare al suo destino.
-Nulla Bert, cosa ti fa pensare che sia successo qualcosa?- rispose quello senza alzare gli occhi e, anzi, allungandosi alla volta dell'ennesima preda.
-Non mi raccontare stronzate, ti ho visto spiumare il tuo fottuto piumino cinque volte...-
-Ma che linguaggio fine...- mormorò Quinn a mezza bocca
-...da quando ci conosciamo- continuò il moro senza dar segno d'averlo sentito -La prima volta quando Jen ti aveva chiesto una pausa; la seconda quando vi siete definitivamente lasciati; la terza quando hai scoperto di essere gay; la quarta quando ti sei preso quella spaventosa cotta per quel tizio dell'ultimo anno e la quinta quando questo ti ha riufiutato... Dimmi una cosa Quinny, adesso ho abbastanza elementi per chiederti cos'è successo o no?
-Sono un idiota Bert- rispose soltando l'altro, andandosi a sdraiare sul letto più comodamente e iniziando a fissare il soffitto.
-Allmann, lo sai che nonostante ti conosca da quasi una vita ancora non ti leggo nel pensiero? Spiegati!- lo ribeccò il moro sedendoglisi accanto.
-Mi sono preso una cotta...-
-Tutto qui? Mi stavi facendo preoccupare..! Basta evitare di vederlo per un po' e te lo levi dalla testa-
-Non è così facile, non posso non vederlo!-
-Oddio mio Quinn! Adesso non ti metterai a sparare quelle stronzate sdolcinate da fari schifo della serie “omai è dentro di me, basta che chiuda gli occhi e...”-
-Ok, ho capito Bert- lo interruppe il biondo ridendo -niente del genere comunque, puoi stare tranquillo!-
Bert sospirò di sollievo -Allora- riprese -quale sarebbe il problema?
-Il problema è che..- respiro profondo del biondo -...il problema è che è Jeph-

-Che vuol dire è Jeph?
-Si Bert, mi sono preso una cotta per Jeph-
-Ma...come è successo?
Quinn fece un respiro profondo e cominciò a raccontare: - Non lo so di preciso, so solo che l'altro giorno sono andato al negozio di cd con lui e mi sono improvvisamente accorto di quanto sia...bello! Con quei capelli assurdi, e...e quel pircing al labbro che...
-Okok, stop! Non sono sicuro di voler venire a conoscenza dei tuoi pensieri poco casti sul nostro bassista.- lo interruppe Bert ridendo -Vai avanti-
-Poi mi ha rivolto la parola- riprese il biondo – e io ho iniziato a balbettare. Ti rendi conto?! Ho iniziato a balbettare come un idiota..!!
-Bene Quinn, ti sei preso una cotta per Jeph...-
-Grazie al cazzo Bert! Fino a qui ci ero arrivato anche da solo! Adesso devo solo trovare il modo di trovarmelo vicino senza fare...senza farGLI qualcosa!
-Hai due possibilità...- mormorò Bert, immerso nei suoi pensieri.
-Ovvero?!-
-Dimenticarlo, oppure...
-Oppure? Scappare in Antartide?
Bert lo guardò davvero molto male cercando di capire se stesse sparando stronzate o fosse serio, scoprtì che però il biondo era davvvero molto serio -No! Farlo cadere ai tuoi piedi.- disse semplicemente.
Quinn, all'idea del moro sorrise sconsolato: davvero si aspettava che da Bert avrebbe ottenuto qulcosa di sensato?
-Bert, dimentichi che ha la ragazza...
-E tu dimentichi che sono in crisi...
-E tu dimentichi che è etero!
-E tu dimentichi che ha più ripetutamente e apertamente di essere bisex.
-E tu dimetichi che ha dietro una fila di ragazze che farebbero di tutto per uscire con lui..!
-E tu dimentichi che a te dedica attenzioni particolari...
-E tu dimentichi che... COSA?!
-Maddai Quinnifer, non mi dire che non l'hai notato..- disse Bert sorridendo alla vista che la frecciatina lanciata aveva ottenuto l'effetto desiderato.
Quinn guardò l'amico sinceramente sorpreso, Jeph dedicava a lui attenzioni particolari?
-Ehm...veramente no..- rispose quindi con la voce tremante.
-Ogni volta che stai giù viene da te e ti porta fuori, anche a costo di mandare a fanculo le prove, ogni volta che deve andare da qualche parte chiama te, approfitta di ogni occasione per starti vicino e abbracciarti...-
-Bert sei un vi...
-...e non mi dire che sono un visionario perché l'ha notato anche Bran-
-Allora i visionari siete due..
-Non puoi negare Quinnifer...!
-Lo fa solo perché sono il più piccolo..- cercò di giustificarlo il biondo.
-Tecnicamente il più piccolo sono io..- ribattè il moro -comunque Quinny, ti lascio ai tuoi piccoli problemi di cuore che devo uscire con la tipa della classe accando alla nostra, e non è buona educazione far aspettare una donna- continuò alzandosi e mimando un inchino nell'ultima parte della frase.
-Certo certo, ci vediamo domani Bert...-
-Ciaociao Quinnifer- rispose quello uscendo dalla porta della stanza e fiondandosi giù per le scale.

Pochi giorni dopo alle prove: stranamente erano tutti in orario, tranne Jeph. Di solito era il primo ad arrivare, ed era sempre lui a sgridare gli altri per i ritardi e proprio per questo Bert camminava avanti e indietro per la sala preparandosi il discorsetto che avrebbe fatto al più grande.
All'improvviso Jeph entro nella cantina di Bren, ovvero la sala delle prove
-Bene ragazzi- esclamò -verso le quattro di questa mattina la mia ormai ex-ragazza ha deciso di dovermi tempestivamente lasciare, e ovviamente doveva venire immediatamente da me a riprendersi tutte le sue cose! Quando finalmente riesco a rimettermi letto comincia a suonare un antifurto giusto sotto la finestra della mia stanza; stamattina quando mi sono alzato ho scoperto che la teiera era rotta e che le bustine di the erano finite; come se non bastasse ho finito le sigarette e non sia mai ci sia un tabaccaio aperto...! E tutto questo per dirvi che oggi mi do malato.-
Finito il monologo semplicemente girò e tacchi e andò via; i tre rimasti si guardarono interrogativamente, fino a che Quinn non posò di scatto la chitarra che non aveva ancora finito di accordare e corse dietro al più grande.
Arrivò davanti la porta della casa del moro e suonò, quello gli venne ad aprire in boxer e il Quinn fu seriamente combattuto tra il saltargli addosso e lo scappare via...eppure quei tatuaggi erano così invitanti...
-Quinn, che ci fai qui?- il biondo si riscosse dalla trans in cui era caduto
-Oh...ehm..- come gleilo spiegava che aveva seguito l'istinto? -pensavo avessi bisogno di un po' di compagnia...-
-Oh, ehm..grazie ma...-
-Niente ma, e sbrigati ad entrare prima che si affacci tutto il vicinato!
Jeph si ritrovò a non poter obbiettare e fece entrare Quinn in casa.
-Ah, a proposito.. che ci fai in boxer?- chiese il biondo trovando qualsiasi scusa per non guardarlo.
-Cercavo di usare la moka per farmi un caffè, ma a quanto pare abbiamo rapporti conflittuali
Quinn scoppiò a ridere -Si sarà offesa perché non la usi mai!
Il biondo smise improvvisamente di ridere quando notò il broncetto messo su dal più grande
-Jeph..forse...forse è il caso che ti vada a vestire prima che...- ti salti addosso -...prima di prendere freddo, non vorrai lasciarci senza bassista, vero?
Jeph annuì e si diresse verso la sua stanza alla ricerca di qualcosa da mettersi.
Quinn, in preda a non si sa bene quale istinto autolesionista lo seguì. Il moro aveva fatto in tempo a mettersi a malapena i jeans quando vide il biondo entrare e si sentì sbattere non molto delicatamente contro il muro.
-Quinn, cosa fai?- chiese allora il moro, decisamente sorpreso dal viso del più piccolo pericolosamente vicino al suo.
-Non ne ho idea, sono momentaneamente impazzito. Fermami adesso e probabilmente fuggirò in Antartide.
Detto questo Quinn si preoccupò solamente di ficcare la lingua in bocca al più grande che, per sua sorpresa, ricambiò attivamente.
Quando si staccarono per mancanza d'ossigeno Jeph guardò il biondo: -E pensare che è da non so quando che mi trattengo perchè credevo fossi troppo piccolo...!!

The End.



~*~


Ma buongiorno mie carissime lettrici! Eccomi di nuovo qui! Questa cosetta nasce dalla mia fissazione di dover scrivere una JephxQuinn...e dal mio spiumare selvaggiamente e in continuazione il piumino del mio letto xD

PS: la fic era originariamente divisa in due parti, ma ho preferito modificarla e unire tutto in un solo capitolo (:
  
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