DAL PUNTO DI VISTA DI L:  MY GLOOMY, SWEET DEATH

40 secondi, Kira.

40 secondi, Light.

Non respiro. Ho un forte dolore al cuore. Il cucchiaino mi sfugge di mano e cade a terra con un sordo suono metallico.

Anche io cado. Cado, mentre il pavimento gelido e tetro, si fa sempre più vicino.

Cado, e nessuno mi afferrerà per un braccio, trattenendomi.

Cado, e sono solo.

Non sono spaventato perché la morte è l’indifferenza della vita; ed io sono sempre vissuto tra l’indifferenza della gente.

Un secondo prima che crolli sul pavimento, qualcuno mi abbraccia e cade con me.

Odio la gente. Odio il contatto con la gente.

Eppure questo gesto evasivo mi rassicura. Per la prima volta non è un calcio, non è un pugno; è uno sciocco e vano tentativo di trattenermi. Di farmi fare meno male.

E sei tu Light, proprio tu.

Mi stringi tra le tue braccia e sorridi beffardo. Sorridi mentre muoio. Sorridi perché muoio.

Vedi Light, avevo ragione, tu sei Kira. Ma ha importanza ora?

Ora che mi stringi tra le tue braccia, lasciami credere che sia stata un’apprensiva reazione istintiva; lasciami credere che non faccia parte della tua commedia anche questo.

Lascia che menta a me stesso, lasciamelo fare.

Ti guardo attraverso le palpebre che si stanno chiudendo.

Il tuo sorriso vacilla. Light, mi vuoi davvero morto?

Light…

Non sento più il mio respiro, il mio cuore battere.

Sento solo le campane. E tu, Light, le senti ora? Sono più assordanti di prima. Scandiscono gli ultimi attimi della mia vita.

Light…

Ti prego, non lasciarmi andare. Trattienimi. Trattienimi ancora.

***

Lo so che è penosa ma mi ronzava in testa e non potevo ignorarla!!

Volevo farla commovente, ma non credo di esserci riuscita!! XD

Ho voluto descrivere un L che si sente solo nella sua morte e che si aggrappa a Light: a Light, non a Kira. Al suo amico, non al suo assassino. Spero di aver reso la cosa al meglio! =P