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Autore: Veritas    04/05/2009    1 recensioni
L'ho scritta di getto, osservandomi da lontano.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   Ego. Stupida.
 
 
Chi sei tu, o stolto, vuoto, essere egoista?

 

Navighi nella tua mediocrità precoce e ti diverti a chiamarla sapienza, piccola-

 

Raggiungi il tuo alto castello di sabbia e ti diverti a chiamarlo sogno, piccola-

 

 Vuoti sono i pensieri, lago di immense speranze, eclissate dalla tua ignoranza, piccola-

 

 Vanagloriosa e saccente verità, la trovi affascinante, mentendo al tuo dubbio, piccola-

 

Ego. Ego. Ego. Ego. Ego. Ego.

 

Suono dolce, soave, ti dona parvenza di felicità?

 

Migliore. Migliore. Migliore. Migliore.

 

 È una parola che veneri, che adori. Utopia sferzante, utopia breve, utopia solitaria.

 

È Lenta, inconcepibile la tua mente.

 

 E continui a seguirla, con superbia, con volontà di ferro, con cecità.  

 

 È più facile, è più bello, è più sicuro, che la depressione bussi alla porta, e che l’autostima ridotta all’osso vada ad aprire.

 

Gli altri?

 

 Gli altri esistono?

 

 Gli altri sono la proiezione della tua insulsa vanità, piccola-

 

 Osservarli è il tuo concetto masochista.

 

Divertiti. Divertiti. Divertiti.

 

 La verità è che sei stupida, piccola.  
  
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